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A loggia
O latu, dda, da porta da gna rosa
Ci sta un cristianieddu nicu nicu
Ca pì darisi viersu n’ta so vita
Vinnia, pupi di lignu e canciuli a culuri .
Pì fari stari sori i picciriddi.
Di tutti li festi, era iddu u re,
Pi tutti li santi arriurdati
Chiazzi viria agghiurnari e notti fari,
Pì purtarisi a casa na vastedda.
Iò m’arriuordu, nicu picciriddu,
Talari n’ta so loggia,
Un sacciu cuomu,
No pi curiosità di pupi i lignu
Ma p’aviri pena d’iddu ch’era struoppiu.
La, vicino dove abita la signora Rosa
abita anche una persona molto piccola
la quale per potere campare
faceva l’ambulante vendendo giochi e marionette variopinte,
per incuriosire e tranquillizzare i bambini.
Lui seguiva i programmi delle sagre di paese
Lui con la sua bancarella era visitato da tutti.
Dormiva per strada.Lui il RE
Si levava presto andava a riposare tardi
(vedendo far giorno vedendo far notte)
Il tutto per guadagnare pochissimo
(Giusto per comprare il pane)
Mi ricordo io bambino
andare a guardare nella sua bancarella
non capivo veramente,
perché non ero curioso dei giochi e delle marionette
ma per sentire compassione dell’uomo piccolo e storpio.
"Sono solo marionette, ma soffrono esattamente le passioni degli uomini.
E noi che siamo uomini, forse appariamo, nelle nostre passioni, ridicoli
e grotteschi proprio come marionette"…
La malinconica storia di una marionetta infelicemente innamorata che ispirò l’immortale balletto di Igor Stravinskij
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Inviato da: nene_56
il 19/11/2008 alle 12:53
Inviato da: nene_56
il 01/09/2008 alle 13:02
Inviato da: nene_56
il 28/06/2008 alle 19:03
Inviato da: nene_56
il 05/05/2008 alle 17:30
Inviato da: nene_56
il 28/04/2008 alle 13:56