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Post n°38 pubblicato il 20 Novembre 2013 da korov_ev
Oggi il dipartimento della protezione civile mi ha tributato una benemerenza per l’attività svolta in occasione del sisma che colpì l’Aquila nel 2009, ma io non ho fatto nulla. Io non ho sofferto, non sono morto; io ho solo faticato. A volte mi chiedo a cosa servano le parole.
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Davvero bello, il post scriptum, madame Maddalena. In sardo non l'avevo mai sentita :-)
A volte mi viene in mente e un rifiuto come un urlo disperato mi risale dalle reni, così violento da scuotermi paurosamente in uno spasmo di tutti i muscoli insieme. Per alcuni istanti rimango spossato, dopo.
P.S. è un peccato abbia chiuso il suo blog, madame, lo leggevo volentieri.
Per la tragedia della perdita di un figlio, invece, sono d'accordo con te: non ci può essere nome per il semplice motivo che non dovrebbe esistere: un genitore non dovrebbe sopravvivere ai propri figli... eppure a volte non va così.
No so quanto reggerei io e spero di non doverlo mai scoprire.