Creato da korov_ev il 06/02/2013

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Sogno d'una notte di quasi estate

Post n°50 pubblicato il 08 Maggio 2014 da korov_ev

- Sono qui, capitano.- mi disse, - Crocefissa ai quattro venti. Inchiodata al tempo ed allo spazio per diritto di nascita, traccio linee immaginarie: invisibili rotte che non so seguire. Tu, raccontami la strada, tu!-
Le parlai di tutti i mondi visti, di quelli desiderati e di quelli in cui non sarei stato mai; di secoli freddi e profeti muti e di stanche sconfitte, le raccontai. Le portai la polvere dei miei deserti e le scintille di quel mare, e il tempo divenne una piroetta di bimba che girando dilata le pieghe della sua gonna; una bussola impazzita che avvicina i poli all’equatore e un estremo all’altro dell’universo.
-Ora toccami. Prendimi per mano e insegnami.
Questo mi disse un attimo prima che i miei occhi tornassero nelle orbite e il sole li trafiggesse con l’ombra di un nuovo giorno.
Magari non è altro che il sogno alcolizzato di un mozzo che insegue le sue fantasie nel fondo di una bottiglia, ma io preferisco pensare che lei mi abbia toccato.  Si,  preferisco così!

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Commenti al Post:
selenezar
selenezar il 08/05/14 alle 21:12 via WEB
Doveva essere una Sirena, lei...
 
 
korov_ev
korov_ev il 09/05/14 alle 12:37 via WEB
Una stella, madame, "lei" era una stella tremula e lontana. Sembrava danzasse, lassù nel mezzo della volta celeste, invece era lì da milioni di anni. Immobile.
 
Maddalena_e_oltre
Maddalena_e_oltre il 09/05/14 alle 11:10 via WEB
Una volta lessi una storia. Una principessa tramutata per magia da Poseidone, geloso per il suo amore non ricambiato, in una polena. Ignaro, su quella stessa nave, si imbarca il vero innamorato della principessa, deciso nella sua ostinata ricerca a trovarla o a morirne. Ecco, la sua sembra quella polena, in una simbiosi perfetta di guida e protezione, di parole e di ascolto, fino al silenzio siderale che tutto contempla. Oppure la dea cieca bambina di qualche mitologia antica perduta nel tempo, di cui lei è divenuto aedo. O ancora la stella, punta luminosa del desiderio nel cielo buio del navigante. Quel navigante che sa, sulla sua pelle salata, la forza del vento che gonfia le vele fino a strapparle e la disperazione impotente della bonaccia che conduce a deriva. Magari non è altro che un sogno, ma ha la potenza della magia e se ne avverte il tocco.
 
 
korov_ev
korov_ev il 09/05/14 alle 12:43 via WEB
No,no, no, madame Maddalena, così non vale! Selene ne ha provata una, lei tre: prima o poi era chiaro che indovinasse :-)
Grazie per aver dato del "magico" alle mie parole, madame, ma io non c'entro; credo sia stato tutto merito di quella mezza bottiglia di rum, sa!
 
Dotta.Ignoranza
Dotta.Ignoranza il 10/05/14 alle 14:07 via WEB
e "tra le pieghe della sua gonna", l'innocenza di un tempo. -Lei disse: toccami giusto quell'attimo possibile. -Lui rispose: Sì, preferisco così. I sogni "alcolizzati" possono generare dipendenza? :-))
 
 
korov_ev
korov_ev il 12/05/14 alle 17:07 via WEB
Sì, madame, lei disse: - Toccami giusto quell’attimo possibile - e dopo un attimo aggiunse:
- Ma come, hai già finito???
Allorché il mozzo sospirando:
- Cazzo, ho già fatto anche la doccia! :-)
L’essere umano, madame, nasce tossicodipendente, temo proprio non vi sia scampo. :-)
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 10/05/14 alle 19:31 via WEB
La Stella che traccia linee immaginarie che poi non può seguire, non ha le gambe, come la sirena delle favole e come lei parla - Tu, raccontami la strada, tu!- Tu, Korov_ev, che puoi, prima che lei scelga se vuole ricevere in cambio delle sue domande notturne, tutte le tue possibilità di movimento. A lei che è fatta di polvere portasti i tuoi viaggi trascorsi e quelli ancora solo intravisti, donasti la polvere dei tuoi deserti e le scintille di quel mare nel quale si guarda come un fantasma riflesso che avvicina i poli all’equatore, e un estremo all’altro dell’universo. -Ora toccami- ha chiesto al mozzo ubriaco di fantasie, perché i fantasmi desiderano essere abbracciati per non sentirsi morti. E per farlo, le stelle senza gambe sussurrano ai volti con gli occhi chiusi, prima che arrivi l’ombra del nuovo giorno a svegliarli. Non lo so se la Stella ha toccato il mozzo della nave, quello che “ tiene segnate le rotte e desidera di tanto in tanto la pace dei porti”; ma sono abbastanza sicura che il suo Capitano, quello che “cerca le tempeste e sfida le mareggiate e che ha le tasche colme di lotte e di inquietudine”, abbia toccato lei.
 
 
korov_ev
korov_ev il 12/05/14 alle 17:11 via WEB
Sa, madame, tra il mozzo e il capitano non ho ancora capito chi dei due sia il dottor Jackyll e chi Mr Hide.
La stella era un sogno, madame; la stella era un desiderio alcolizzato che parlava al mozzo e lo chiamava capitano; poi lo toccò e l’orizzonte si rovesciò improvviso, e chi prima insegnava la via si trovò sperduto a impararne di nuove. Vie mille volte desiderate, vie già inscritte nel poliedro della sua esistenza, ma a lei sconosciute.
Sa qual è la differenza tra un sogno e un fantasma, madame? il sogno non è ancora nato, il fantasma è già morto. In mezzo c’è la vita; in mezzo ci sono carne e sudore e sangue: amore da cercare, imparare e far durare.
 
Venere_o8
Venere_o8 il 11/05/14 alle 15:16 via WEB
Monsieur...
il mare sotto la chiglia di notte, sarà sempre di promesse... Perché allora certi brillii rischiarano tra le nostre parti nascoste, per illuminarcele sfrontate... Perché sotto alla nostra tigliosa scorza, noi non siamo di solo sale... Ed allora ci sentiremo persino più vicini, benché fossimo ai poli, se nel petto viaggiamo passando per l'equatore... E allora lei è lì scarmigliata dal vento... E se le si gonfiasse la gonna in una leggera piroetta, riflessa sulle orbite del suo capitano, gli chiederebbe ancora una volta se la polvere del deserto gli bruciava così tanto gli occhi, e se le scintille del mare cambino davvero verso l'orizzonte... Come per magia... Laddove pare si perda un pezzo nostro inutile, quando invochiamo un'altra prospettiva, perché tutti siamo navigabili... ....
 
 
korov_ev
korov_ev il 12/05/14 alle 17:12 via WEB
Una volta “toccato”, madame, ogni sogno diviene reale, e se fino a qual momento era la stella a guidare il marinaio, poi tocco a lui prenderla per mano, perché nulla sapeva, lei, delle strade del mondo. E poi ancora proteggerle gli occhi dal barbagliare chiaro di un orizzonte fattosi improvvisamente vicino e dallo sgretolarsi sabbioso delle illusioni e…
È un lavoro a tempo pieno, l’amore.
Sono ancora là che navigano; che si navigano. Se guarda bene nel fondo di quella bottiglia forse li potrà vedere ballare, confusi nel caleidoscopio delle vite.
 
RendezVous_Rendy
RendezVous_Rendy il 12/05/14 alle 00:26 via WEB
Sono portata a credere che ogni volta, in cui ci raccontiamo in verità, il nostro "darci" riceva "l'accoglienza".
E' soltanto nella menzogna di sè che non ci si tocca.
 
 
korov_ev
korov_ev il 12/05/14 alle 17:13 via WEB
Sono pienamente d’accordo con lei, madame, quando dice che nella menzogna non ci si tocca, però non sarei così certo di quel “soltanto”. Credo ci siano parecchie cause di mancato contatto. Quanto alla sua prima affermazione, invece :
Sono portata a credere che ogni volta, in cui ci raccontiamo in verità, il nostro "darci" riceva "l'accoglienza".
lei parte dal presupposto di un amore indelebile, ma la forza di un amore non è data per concessione divina, si costruisce giorno dopo giorno, allo stesso modo il nostro compagno/a si conosce giorno per giorno: metta il caso che man mano che il rapporto andasse avanti lei scoprisse lati dell’uomo che ama che non le piacciono affatto, continuerebbe ad “accoglierlo” per il semplice motivo che non le ha nascosto nulla di sé?
Per quanto riguarda me, madame, chiedo alla mia compagna di scegliermi. Glielo chiedo ogni nuovo giorno.
 
   
RendezVous_Rendy
RendezVous_Rendy il 12/05/14 alle 20:20 via WEB
Ecco Milord, io a questa cosa che l'amore si costruisce giorno per giorno non ci credo per nulla!! Io credo agli incontri destinati, a quelli che si accendono anche senza volerlo, credo agli amori che non si costruiscono,ma semplicemente si vivono...:)
 
     
korov_ev
korov_ev il 14/05/14 alle 16:39 via WEB
Madame, non ho detto che l’amore si costruisce giorno per giorno, ho detto che” la sua forza”, si costruisce giorno per giorno. L’amore nasce quasi sempre improvviso e grandioso, ma poi, il più delle volte è solo una questione di tempo perché sfiorisca e muoia. La domanda è: perché?
Certo che avrà almeno una mezza dozzina di buone risposte che non contraddicono assolutamente le sue posizioni, non starò a prospettarle le mie, anche perché sarebbe un ripetermi noioso e petulante.
Mi permetta di augurarle, quindi, un amore lungo e felice, e che la vita non abbia a farla ricredere.
Buona serata, madame Rendy :-)
 
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