![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/d/da/Vittore_carpaccio%2C_battesimo_dei_seleniti_01.jpg/1024px-Vittore_carpaccio%2C_battesimo_dei_seleniti_01.jpg)
Il sangue scorreva, sì, rosso come la stola del messia che in quel giorno glorioso ti cingeva le spalle e i lombi.
Libera la città e i suoi abitanti dalla paura e dal male! E poi liberali dal peccato come facesti col grande Anatolio: dona loro la fede, ché la pace è ben lontana.
Re, regine, villani e cavalieri, la tua mano battezzò. Senza incertezza, senza dubbio. Solo adesso, dinnanzi alla giovane vergine Silene, dinnanzi alla sua bellezza, una volta ancora indugi.
È lei il tuo nemico, grande servo di Cristo? È lei l’ossessione nella tua mente? La corruzione della tua carne? È lei, che temi?
Fa’ scendere sul suo capo dalle chiome raccolte lo spirito del signore, estirpa la sua passione terrena, i suoi pensieri senza pudore. Lava la sua bramosia nell’acqua battesimale e il vento dei tuoi dubbi si placherà!
Eppure quella voce percuote ancora e fa vibrare il breve filo della tua giovinezza per tre volte spezzato e per tre riannodato.
Dimmi, grande guerriero, dov’è il tuo nemico?
Sulle sponde argillose dell’Eufrate, in un giorno senza memoria, un’esile coppa di fango scuro venne a riempirsi dell’acqua dello spirito. Vedendosi specchiata sulla superficie pura, per un istante l’argilla s’illuse d’essere essa stessa spirito e vita.
Piano il riflesso bruno colorò il confine dell’acqua e si mescolò ad essa come il giorno, al crepuscolo, si unisce alla notte: nuove virtù e primordiali istinti, desideri antichi e aneliti divini.
Sussulta ancora fra terra e cielo, quel fragile grumo, e consuma negli specchi il suo breve tempo.
Il tuo torturatore vive in te, grande santo. Rompi il ventre d’argilla e il riflesso fangoso svanirà con esso. Rompi il ventre d’argilla e l’acqua tornerà pura al mare.
Distruggi il tuo nemico e forse avrai la vita eterna, ma… lascia sfuggire dalle tue mani il seme di una sola carezza per le sue tempie stremate e troverai la pace.
P.S. Riguardo alle aspettative che si stanno alzando, madame, nessuna ironia: stavolta ho una strategia migliore: la fuga :-)
Ma forse ha ragione lei, del resto anche i compromessi sono soluzioni. ché come recita il vecchio adagio, chi s’accontenta gode… forse.
P.S. Riguardo madame Maddalena le dirò di più: non ha trovato solo la soluzione al dilemma del santo, ma anche quella al mio piccolo giochino coi titoli dei tre post. Credevo avrebbe retto almeno per qualche giorno, invece… sgamato al primo commento: tutto ciò nuoce alla mia autostima,
Basterebbe allungare una mano per sentire il tepore delle loro guance; per capire che scottarsi di tanto in tanto non fa poi così male, per vedere che la terra bruciata torna più viva e fertile che mai. (si sente molto che ho visto “Dragon trainer 2”? :-) P.S. Grazie anche a te per l’apprezzamento, Wood, felice che ti sia piaciuto il mio piccolo “ciclo di san Giorgio”.