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Post n°88 pubblicato il 06 Settembre 2018 da korov_ev
Questa è la terra dove il fuoco ci sosteneva, dove il ferro sfamava le nostre bocche; dove una fornace di mercanti ha sbiancato le nostre anime, bruciato i nostri corpi puri e lasciato le vedove a sopportare le lapidi e le loro preghiere vane. |
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Sono i miei occhi a parlarne, sì, Wood. I miei occhi stanchi. Non sai quanta voglia avrei di chiuderli.
Se ne parla tanto, ma mai nei giusti termini. La questione è sempre quella: denaro. Troppi soldi in ballo per un cane che continua a mordersi la coda. La fondeia dà da mangiare all'intera città e fermarla è improponibile come è improponibile continuare a leggere necrologi.
Intanto l'acciaio cinese e croato abbattono il prezzo, i compratori svaniscono, le cose si complicano e lo Stato latita.
In alternativa riconvertire, ma non è facile con una realtà come l'ILVA.
Si è sbagliato fin dall'inizio e adesso ci si ritrova incastrati.
Non so cosa pensare, ormai. rimane solo da sperare bene.
Buona serata, madame.
Le guerre combattute con le armi e le guerre economiche (che poi spesso coincidono)non portano la Terra in questa direzione ma verso uno sfrenato edonismo e una incetta di beni di ogni tipo per soddisfare ogni tipo di egoismo e di bisogni, questi ultimi anche indotti o creati ad arte per sfruttare la credulità e la sciocca vanità della gente. Non so se siamo ad un punto di non ritorno, mi auguro che l'istinto di sopravvivenza (non certo la ragione che sembra latitare)porti a fermare questa sciocca rincorsa al voluttuario, questa continua distruzione del nostro pianeta, perché prima o poi ci verrà portato il conto dei nostri misfatti, che sarà molto salato visto che le risorse non possono essere eterne e visto che le popolazioni più svantaggiate non staranno sempre a guardare e a subire la prepotenza dei Grandi.
Sulla questione da te trattata con la consueta sensibilità, temo che si dovrà accettare il male minore, sempre che esista un male minore, visto che senza lavoro la città non sopravviverebbe, sperando che i grossi rischi per la salute e per l'ambiente possano essere in gran parte contenuti, cosa di cui non ho ovviamente la certezza, ma mi auguro che la triste esperienza passata possa obbligare le autorità a esercitare severi controlli ripetuti nel tempo, onde prevenire eventuali ricadute sulla salute delle persone.
In attesa che l'umanità disegni per i propri figli un futuro diverso, che possa essere utilizzata sempre di più energia pulita e che le risorse siano distribuite in modo più equo, altrimenti l'estinzione di massa dovuta a guerre e/o a veleni sarà sempre più probabile.
Sogno un risveglio delle coscienze, ma temo che sia un po' utopistico, meglio forse sperare, come ho detto, che la paura ci imponga comportamenti più virtuosi.
Ciao....CARLO.
Qui si usano i morti come i grani sabbia in una clessidra, per ognuno che cade giù ci si avvicina alla soluzione, ma quanti deserti si dovranno riversare ancora nell'ampolla? E quante volte la rigireranno sottosopra per ricominciare tutto da capo?
Un'altra giravolta di promesse e parole vane e il conto riparte.
Va be', anzi no, non va bene affatto, eppure la si fa andar bene lostesso.
Ciao Carlo, buona serata.
Il diavolo si dovrebbe prendere per la coda adesso, sì, e non farci prendere noi per il culo da lui. Ma l'inganno più grande di chi il diavolo l'ha creato per noi e quello di far credere alla gente che l'inferno sia nell'aldilà.
Sono sempre più arrabbiato, madame, e più mi sento impotente e più m'arrabbio. E m'arrabbio per niente.
Abbia pazienza ancora una volta, carissima dolce Psike, tanto ormai con me ci sarà abituata, no?
Passi una buona serata e si riguardi.