Creato da korov_ev il 06/02/2013

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Binario 3 Est

Post n°95 pubblicato il 05 Novembre 2018 da korov_ev

Lo stridore delle ruote dure sulle lingue di metallo mi trapassa le tempie e fila dritto al cervello fermandosi giusto sopra l’occhio sinistro: non reagisco. Non ho la voglia neanche per un vaffanculo. Aggrotto un po’ la fronte e resto immobile sulle piante dei piedi fino a che il treno si ferma. Di fronte a me uno sportello si apre e facce spaesate si fanno tese. Sono animali in transumanza, ruminanti che lasciano l’ultimo pascolo di montagna per l’erba alta di collina; esseri anfibi che passano dall’acqua all’aria e devono chiudere le branchie, adattare i polmoni. Tutti di colpo a chiedere spazio, ad esplorarlo ed espropriarlo con una camminata alla John Wayne. Io resto immobile sulle piante dei piedi.
Quella fila disordinata di jeans sdruciti e giacche a vento consunte si srotola sul marciapiede come un fiume che dopo aver rotto gli argini rientra nel letto portando con sé pezzi di vita serrati nelle valige sformate o nelle sporte della spesa. Scorre da quella cataratta apertasi all’improvviso con uno sbuffo di pompe idrauliche e va a morire nelle viscere della terra lungo le scale appena lavate del sottopassaggio. Chissà, magari non muore, magari quella discesa non termina negli inferi, magari è solo un modo per fregare Caronte che aspetta sulla sponda di là con un mozzicone in bocca e l’occhio attento.
No, Caronte non lo freghi. Se n’è accorto eccome. Solo che non gli importa. Lui aspetta le sue, di anime dannate. Solo quelle che ha nell’elenco. Sono anime bionde su tacchi alti e con l’accento dell’est. Anche loro hanno jeans attillati e finti colli di pelliccia come la signorina Moncler qui di fianco a me, ma chissà perché non gli stanno bene, addosso. Sarà per quello smalto troppo acceso o per il trucco. Però gli occhi sono uguali. Gli occhi sì. Le pupille ristrette annusano la luce intorno circospette, incrociano le mie, ma è solo un attimo, poi sorridono rivolte ad un punto lontano e Caronte le guida di là: lo conosce anche lui il passaggio segreto che evita le traversine. Ormai non aspetta più sulle sponde del fiume infernale, se lo viene a pescare qui, quello che gli tocca.

O forse è proprio questo, l’Acheronte. Questo scorrere senza posa di vite con passato e futuro che si mischiano chiusi e rinchiusi nei trolley nuovi, nuovi o nei bagagli di cartone tenuti insieme con lo spago.

Lo scompartimento è vuoto. Guardo fuori dal finestrino la fiumana di corpi e anime  defluire lenta dal binario; la vedo attraversare l’atrio della stazione e perdersi in mille rigagnoli per le vie della città. Si sparpaglia e si raduna e si sparpaglia ancora. Scorre fin dentro i portoni dei palazzi, oltre il confine silenzioso delle case o dietro il riflesso di vetrine illuminate. Rivoli quasi smarriti che cercano accoglienza nel tepore familiare e rassicurante di piccole pozzanghere amorevoli.

Solo le anime bionde dell’est non si confondono. Ferme sul piazzale della stazione aspettano di essere traghettate.

Ci sono tanti gironi in questa città, e una sola circonvallazione.

 

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Commenti al Post:
bluaquilegia
bluaquilegia il 05/11/18 alle 19:04 via WEB
il tuo Caronte “grunge” è superbo. scommetto accetti un plettro quale obolo. le anime bionde invece, per fame od interesse, non hanno le stesse possibilità. grazie della scrittura, mounsieur kappa, efficace al punto da far immaginare rumori ed odori.
 
 
korov_ev
korov_ev il 05/11/18 alle 23:41 via WEB
Il mio Caronte accetta solo plettri duri, da attacco secco e preciso. A volte tortura le corde con una fiche perduta da chissà chi che poi getta con noncuranza sul panno verde della sorte: non gliene fotte più di tanto, non è roba sua.
Grazie per il suo obolo di parole, madame Aquilegia.
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 05/11/18 alle 23:31 via WEB
Animali in transumanza, anfibi che passano dall’acqua all’aria. Tutti a chiedere spazio, e tu che resti immobile... spettatore visibile a metà. Un pò Dante, un pò Virgilio, anche senza Caronte. Ma a sorpresa, invece, c'é anche lui - figlio della Notte incestuosa e del di lei fratello - in questa città dai tanti gironi ed una circonvallazione sola. Anch'esso, come te, invisibile a metà. Così, in questa stazione un po' umana e un po' infernale, solo le anime bionde dell’est non si confondono, e sul piazzale aspettano di essere traghettate anche senza oboli sotto la lingua o monete sopra gli occhi. Chissà, peró, se i soldi che vanno a guadagnarsi, non abbiano invece proprio il fine di poter rendere un tributo a quel traghettatore scarno... In fondo, il Limbo eterno e la via di mezzo tra la vita e la non-vita, loro già li hanno conosciuti stando al mondo...Io credo che, a ben guardarle, Caronte le traghetterebbe altrove, perché hanno perduto la superbia e non hanno più l'orgoglio. E forse hanno addirittura l'umiltà, pietra angolare di virtù, gradita solo al Cielo e a Dio.
 
 
korov_ev
korov_ev il 06/11/18 alle 00:35 via WEB
Le anime bionde dell'est sugli occhi hanno occhiali scuri, cara Psike, e sotto la lingua parole accovacciate senza più fiato, spezzate come il loro orgoglio e la loro dignità.
L'umiltà forse appartiene loro, ma è qualcosa che tocca il cielo solo all'orizzonte, e tra la tazione e l'orizzonte c'è la tangenziale, ogni notte.
E Dio è lì affacciato alla finestra che non sa cosa guadare e qualche volta finge di non vedere. Finge di non vedere i tacchi alti consumarsi sull'asfalto come le vite, finge di non vedere le mille scuse dei buoni padri di famiglia tutti lì per caso, e finge anche di nonvedere i barbagli metallizzati della zattera infernale dalla polena bavarese con su scritto BMW (Oh, del resto siamo nel terzo millennio, anche Caronte è in versione 4.0: vorrai mica si sporchi la camicia di seta remando!)
Buonanotte, Psike cara :-)
 
Dotta.Ignoranza
Dotta.Ignoranza il 06/11/18 alle 20:11 via WEB
Ah pure Caronte si sta adeguando (un po’ in ritardo) ai “tempi moderni?! E Dante? Chissà quale mezzo avrebbe scelto? :-)
 
 
korov_ev
korov_ev il 07/11/18 alle 09:14 via WEB
Ma sai com'è, Dotta, giù nell'Ade hanno i loro tempi e sono mooolto tradizionalisti.
Comunque oramai il progresso è giunto anche là e Dante, siccome era un tipo di quelli che faceva spesso quel cazzo che voleva (un po' come qualcuno di mia conoscenza) sono sicuro si sarebbe comprato un suv, ma non quei suv tipo salotto urbano, io dico uno di quelli più ingnoranti, da off road duro; quelli che quando passi col rosso gli altri si fermano.
A proposito, eri mica tu, ieri, quella che all'incrocio di via Puccini con via San Giovanni m'ha tagliato la strada? :-)
 
   
Dotta.Ignoranza
Dotta.Ignoranza il 12/11/18 alle 10:29 via WEB
Come hai fatto a capire che Dante va pazzo per i suv da off road duro? Soprattutto quelli più ignoranti. :-)) Ma secondo te, ti avrei mai tagliato la strada? ;-) Buon lunedì!
 
     
korov_ev
korov_ev il 12/11/18 alle 15:53 via WEB
Ma scusa, Dotta, un uomo di mezz'età, che si ritrova in una selva, su per un'erta piena di animali selvatici e pericolosi, o è un capo scout che si è perso, oppure è la perché ha un suv da off road e vuole fare lo spaccone con la squinzia di turno e invece si perde come un patacca.
Anzi, sai cosa ti dico? Che forse è pure di San Marino :-)
P.S, Mi tai chiedendo se ti ritengo unpericolo al volante? certo che sì, ovvio! :-)
Buona giornata, Dotta
 
lacey_munro
lacey_munro il 07/11/18 alle 10:18 via WEB
Chissà perché ma all'Acheronte ho sempre preferito il Lete. Bel pezzo, muscoloso e dannato. Ciao _EV
 
 
korov_ev
korov_ev il 07/11/18 alle 16:27 via WEB
Secondo me perché dà più l'idea di essere più potabile. E anche leggermente efervescente, via :-)
Grazie per l'apprezzamento, gio', e alla prossima
 
   
lacey_munro
lacey_munro il 07/11/18 alle 17:43 via WEB
:-))))))))))
 
woodenship
woodenship il 09/11/18 alle 03:08 via WEB
Una metafora a perdere,quella d'un pendolarismo che vede i suoi dannati andare e venire per le vene dell'inferno,come se,Caronte,fosse capotreno e l'atmosfera della stazionela pozza di umori in cui immergere il suo remo per dare il giusto impulso....Un brano ipnotico,quasi un ballare tra marciepiede e traversine,in attesa di sfilare lontano con i propri dilemmi, vero Korov?....intensa e coinvolgente prova.......ciao....
 
 
korov_ev
korov_ev il 09/11/18 alle 10:15 via WEB
Sì, Wood, dondolare. Dondolare in attesa di veder sfilare dal finestrino i riflessi di questa città fatta di immagini; questa città fatta di fumo e sempre meno arrosto. Fatta di luci e aperitivi, di brunches e di tacchi alti che sfilano ticchettanti sull'asfalto della tangenziala. Fatta e strafatta di bollicine e cocaina che frizzano su per il naso. Eppure dopo tanti anni mi ci sono anche affezionato, sai? Buona giornata, Wood, e buon finesettimana.
 
FLEURBLUE1
FLEURBLUE1 il 11/11/18 alle 22:19 via WEB
Caronte "dell'Est" in chiave modern-koroviana. Scene quotidiane di una società multietnica a contatto visivo.... Salut, Fleur
 
 
korov_ev
korov_ev il 12/11/18 alle 15:50 via WEB
Eh già, madame Fleur, scene quotidiane... purtroppo.
Le auguro una buona giornata, madame.
 
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