...libertà...

Pronto. Sono io. Io, chi?

Era una giornata calda e torrida quel sabato. L'idea di mettermi in coda per un po' di mare non mi andava, cosi optai per prendermi sdraio e asciugamano, gonfiare e riempire d'acqua una piscinetta di gomma e trasformare il mio balcone nel mio solarium privato. Inizialmente pensai d'essere solo, ma le note di una canzone attirarono la mia attenzione. In un terrazzo posto alla medesima altezza del mio balcone una donna aveva avuto la mia medesima idea. Sulle prime non ci feci tanto caso, ma poi mi accorsi che i suoi movimenti erano inequivocabili. Seduta sul suo sdraio, con le gambe divaricate, si stava chiaramente masturbando. La cosa lì per lì non mi destò eccessivo scalpore, se non fosse per il fatto che la ragazza stava chiaramente fissando me. Tra noi due lo spazio aereo di una strada e due marciapiedi. Il giorno seguente decisi che sarei rimasto ancora a casa, rinunciando all'invito degli amici ad andare al mare insieme a loro. Era difficile ammetterlo, ma quella ragazza sovrappeso aveva eccitato la mia fantasia. Predisposi il mio balcone come il giorno precedente e attesi, seppur con ben poche speranze che l'episodio si ripetesse. Nemmeno un'ora dopo comparve sul terrazzo di fronte la donna del giorno prima. Anche lei sistemò le sue cose e si preparò ad un altro bagno di sole. Solo che questa volta optò per indossare un solo, ridottissimo pezzo. A dire il vero era difficile dire se era il costume ad essere ridotto o lei ad essere abbondante. Tuttavia il risultato fu quello di eccitarmi incredibilmente. Ancora una volta, mi sentii i suoi occhi puntati addosso e, ancora una volta, la sua mano scese tra le gambe a masturbarsi. La tentazione di fare altrettanto era tantissima, ma tentai di resistere a quest'insano istinto. Dopo un po' la vidi alzarsi. Pensai sarebbe andata a rinfrescarsi, invece, a sorpresa, si piegò per togliersi gli slippini. Il risultato, spettacolare, fu quello di esibirmi il suo grosso sedere, lasciandomi intravedere, vista la distanza, la peluria del pube. Rimase un attimo a fissarmi, poi si distese a pancia in sotto sull'asciugamano volgendomi il sedere, quindi la vidi volgere la testa verso di me, quasi ad invitarmi a fare lo stesso. Mi alzai in piedi e, anch'io, tolsi gli slippini. Ero in evidente stato d'erezione, visibile chiaramente anche a quella distanza. Lei fece il gesto malizioso d'assenso di abbassare gli occhiali da sole sulla punta del naso. Il sole doveva avermi dato alla testa, mi stavo eccitando e "giocando" con una donna che aveva almeno venti anni più di me e venti chili più di me. Era tutto assurdo. Avevo persino rifiutato l'invito dei miei coetanei, preferendo questo tipo di situazione a chissà quante prorompenti ragazze della mia età direttamente a portata di mano. La vidi soleva re il sedere e allargare le gambe, quindi tra le cosce comparve la sua mano. Riprendeva a masturbarsi e, chiaramente, m'invitava a fare lo stesso. Accettai l'invito e lei, per tutta risposta, cominciò ad oscillare il bacino al medesimo ritmo. Socchiusi gli occhi. Quando li riaprri lei era seduta sull'asciugamano, si stava accarezzando un seno e, tirandoselo verso la bocca, si mordicchiava il capezzolo. Nonostante la differenza d'età e di peso sentivo il desiderio di scoparmela. Lei si alzò in piedi, estrasse dalla borsetta il rossetto e scrisse sul vetro di una porta-finestra un numero di cellulare. Io afferrai nervosamente il mio telefonino, quindi composi rapidamente quei numeri. Il cellulare trillò una, due, tre volte. Vidi la sua mano allungarsi dentro la borsetta e prelevare un cellulare. - Pronto? - - Ciao! - - Ciao. - - Che ne diresti di venire a prendere il sole qui da me in compagnia? Scendi, troverai il portone già aperto. Prendi l'ascensore e, quando sarai all'ultimo piano, entra dalla porta che troverai socchiusa. - Fine della telefonata. Aveva riattaccato. Mi osservai riflesso nel vetro della finestra. Un fisico atletico, neanche trent'anni, una rubrica piena di numeri di mie coetanee e io... sbavavo per quella cosa vecchia e grassa?! Questa riflessione non riuscì a fermarmi. Indossai velocemente i miei leggeri vestiti estivi e mi fiondai di corsa giù per le scale. Attraversai velocemente la strada, peraltro completamente deserta in quella domenica d'estate e m'infilai nel condomino di fronte. non presi l'ascensore, salii le scale a piedi facendo tre gradini alla volta. Giunto all'ultimo piano, così doveva essere perché non c'erano ulteriori rampe di scale, vidi una porta lasciata socchiusa. Entrai.

Per me l'amore non esiste ... o forse non c'è spazio per lui nella mia vita... io non ho avuto il coraggio di scriverlo nel mio penultimo post...brava per la schiettezza..... ciao UBY

Le esperienze cosiddette negative hanno l'indiscutibile valore di fortificarci e fare la nostra storia. Come l'araba fenice si nasce e si muore tante volte. E sempre da se stessi. Questo è il prezzo che ognuno deve pagare per il solo fatto di esistere. Un saluto da Dinòstrato ^-^

Sai a volte nei rapporti subentra l'abitudine, non più l'amore. La responsabilità sta nel saper affrontare l'argomento che spesso e per mille motivi si evita e la fuga verso qualcun'altro/a è la più facile. L'amore esiste esiste davvero, ma non sempre è possibile poterlo tenere o viverlo come vorremmo. Quando due occhi ti entrano dentro la tua anima superando ogni barriera che ti fai allora quella è la tua anima gemella ma è proprio in quel momento che anche se la vivi non sempre per la nostra natura umana è facile da tenere. Quando si incontra il grnade amore è un qualcosa di cosi grande cosi tremendamente grande che spesso sbagliamo tutto. cerca l'amore dove credi ma sappi che esiste e so che lo troverai

...o forse le delusioni portano a queste conclusioni... Quanta responsabilità hanno gli altri che ci vivono l'anima e l'abitano...ma sembrano passare su di noi non curanti spesso ... "Deve" arrivare il momento di amare... arriverà anche per te...

Un racconto pieno di saggezza, e solo nella saggezza si diventa reali, Kisss Angy

per me l'amore nn esiste...quante volte l'ho detto...ma cerca di vedere l'amore in tutte le sue forme e nn solo l'amore x un uomo...ti possono ferie,uccidere....ma devi imparare a sorridere e andare avanti...l'amore è vita e tu sei viva...nn privarti delle piccole emozioni...lascia aperta la porta del tuo cuore...

Concordo su tutto con te

Mi sembra di rivivere gli stessi stati d'animo che hanno contrassegnato la mia vita per più di un anno. Ho pensato che forse in vita mia non m'ero mai veramente innamorato di qualcuna, perchè quello che ho provato per lei, non ricordo di averlo mai provato. Un sentimento struggente, quasi da togliere il respiro. La vedevo ovunque, la sentivo in ogni momento, mi scorreva nelle vene e ogni battito del mio cuore era un pensiero rivolto a lei. Ho pensato che non capiterà mai più di innamorarmi di una persona in questo modo. Forse...forse rimarrò sempre e solo innamorato di lei. Forse il mio cuore si è chiuso a questo sentimento che non mi è stato corrisposto. Forse... forse...non lo so... Scusa l'intrusione. Buona serata. enzo