Ci sono momenti in cui per me è difficile accettare una mano tesa. Anche se conosco bene quella mano e so che mai potrà farmi del male. Mi è stato detto "non ti risconosco". Capisco bene. Neanche io mi riconosco. Sono seduta qui e non so cosa ho al poso del cuore. Non lo sento da un po', salvo qualche momento in cui oggi ho capito che c'era, ma non sono riuscita ad afferrarlo. E' impossibile guardarsi dentro quando c'è solo buio e quando questo richiederebbe uno sforzo troppo grande. I pensieri appaiono confusi e senza colore, l'anima si è allontanata e non ne vuol sapere di riavvicinarsi. Anche lei è arrabbiata con me come lo sono io con me stessa. Sono terribilmente arrabbiata per non permettere a nessuno di avvicinarsi. Se solo avessi una riposta non esiterei a parlare. Ma la risposta non c'è e la rabbia è l'unico sentimento che riesco a provare per non riuscire a comportarmi in un modo diverso da questo. Che detesto proprio perchè e' il momento in cui avrei più bisogno di abbandonarmi, ma non me lo posso permettere, e se anche potessi so che non lo saprei fare. Vorrei piangere ma non credo di esserne capace. Ho voluto controllare troppe cose e ho come la sensazione che adesso siano loro ("le cose", le situazioni, gli eventi) a controllare me. Prometto che mi guarderò dentro appena vedrò un piccolo spiraglio, o meglio ancora, che mi darò da fare per vedere quello spiraglio prima possibile.
Inviato da: zorba59
il 06/11/2012 alle 17:43
Inviato da: bal_zac
il 17/02/2012 alle 22:19
Inviato da: edmondo2000
il 23/11/2011 alle 10:16
Inviato da: valentyna_1986
il 27/05/2011 alle 12:44
Inviato da: rohkeus
il 17/05/2011 alle 10:44