Creato da filippo.mele il 04/11/2014
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INVALIDITà CIVILE, PERCHE' VA VIA LA COMMISSIONE?

Foto di filippo.mele


SCANZANO JONICO. PROTESTA DEL CENTRO SOCIALE ANZIANI E DEL TRIBUNALE DEI DIRITTI DEL MALATO

SCANZANO JONICO – Non si placano le proteste di associazioni, sindacati, cittadini, per il trasferimento, dal primo novembre scorso, della Commissione per l'accertamento della invalidità civile da Policoro a Matera. Questa volta a far sentire la loro voce sono stati il Centro sociale anziani di Scanzano Jonico ed il Tribunale di diritti del malato. Così, una nota, a firma del presidente del Csa, Mario Vitale, e della presidente del Tdm, Maria Antonietta Tarsia, è stata inviata all'assessore alla salute della Regione, all’Inps della Basilicata, ed alla Azienda sanitaria di Matera. Nel testo è riportato: “Gli iscritti al Centro sociale anziani di Scanzano Jonico, riunitisi in seduta straordinaria con il Tribunale del malato della nostra regione, si uniscono al coro degli amministratori municipali del Metapontino per dire no al trasferimento della sede di Policoro della Commissione per l'accertamento della invalidità civile. La decisione Inps / Asm / Regione di concentrare a Matera tale servizio essenziale per i cittadini è discutibile considerato che l’intensità abitativa del Metapontino è uguale alla metà della popolazione della provincia di Matera; che Matera rimane all’estremo Nord della provincia con distanze che toccano anche 150 km; che la Commissione con sede a Policoro ha un dato consolidato di quasi 4mila visite l’anno. Non comprendiamo dov’è il vantaggio sociale ed economico del trasferimento. A nostro modesto parere la decisione va solo a creare tanto disagio ai cittadini che già di per se sono penalizzati dalla vita e va ad aumentare i costi individuali eper l’intera comunità”. Da qui la richiesta conclusiva di Vitale e Tarsia: “Chiediamo ai responsabili degli enti interessati di rivalutare una così unilaterale decisione. Altrimenti ci vedremo costretti ad intraprendere altre vie di lotta. Ci impegniamo da subito, infine, a contattare tutte le associazioni di pensionati e non del Metapontino per mettere in atto battaglie adeguate al problema”.

 
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