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Gruppo Collaborative Learning

Post n°4 pubblicato il 12 Gennaio 2008 da leonardoflamminio

Dopo un cambio d'aula e il passaggio dal polo sud al polo nord...sempre più freddo e sempre più gelo ora tocca al gruppo Collaborative Learning. Naturalmente non poteva mancare qualche inconveniente tecnico con i PC portatili e il proiettore...questioni di incompatibilità!
Di nuovo nella nostra aula 5...tutti molto agitati e nervosi...ma forse ci siamo pronti...
Inizia Elisa presentando il gruppo e partendo dal nome del gruppo, Collaborative Learning, composto da collaborazione e insegnamento, il modo in cui il suo gruppo ha lavorato ma anche il modo in cui abbiamo svolto il nostro percorso durante le lezioni, Silvia introduce la suddivisione dei ruoli e il modo in cui ogni membro ha lavorato al proprio argomento e al proprio materiale, hanno lavorato in presenza ma anche a distanza, in gruppo e da sole, per creare infine un unico prodotto.
Questo gruppo a differenza di Virgilio, fa una presentazione a “gruppetti”...affrontano ogni singola parte dei loro argomenti una alla volta...
Ora Silvia inizia con la presentazione: ricerca – azione in un contesto didattico, “la teoria nasce dalla pratica, la pratica arricchisce la teoria” questa è la frase di partenza del gruppo C.L.
La ricerca – azione è una strategia educativa, di ricerca, di formazione, di cambiamento...ora qualche cenno storico sulla nascita della ricerca/azione e sugli studi dello psicologo Lewin che inizio questi studi negli anni '40.
I punti chiave sono la circolarità, la dimensione collaborativa, la gestione di situazioni complesse, e pone l'accento sul fatto che teoria e pratica sono estremamente connesse...
La ricerca – azione non è importante solo nel contesto della didattica “classica” ma anche nella didattica in rete.
Le fasi principali sono ricerca esplorativa, ricerca pilota, ricerca sviluppo; la modalità più adatta per mettere in atto la ricerca azione è in situazioni collaborative, e quindi anche on-line dove vi è più velocità e più fruibilità di informazioni.
Elena completa e conclude il discorso di Silvia e analizza la ricerca/azione come processo continuo e ciclico: ricerco, agisco, ma poi devo riprendere la ricerca su ciò che ho “trovato”.
Ricerca e Azione hanno come supporto la Tecnologia, in quanto fornisce informazioni con internet e con i vari software di videoscrittura e di presentazione.
Nuovo argomento: la scrittura mentale per immagini che comporta uno scavo interiore, la scrittura verbale come processo mentale, Elena pone l'accento sull'importanza delle mappe mentali che aiutano la costruzione di un linguaggio mentale che si può poi trasformare in un linguaggio verbale.
Ecco che entra in gioco l'arte...”L'urlo” di E.Munch...e subito dopo un quadro di Matisse con L'Inno alla Gioia come colonna sonora, due modi diversi di vivere appunto la gioia di due artisti diversi.
Carla parla delle tipologie di gruppo, e cioè: gruppo di riferimento gruppo face to face e grazie alle nuove tecnologie abbiamo il gruppo on-line. Ecco le dinamiche all'interno di un gruppo come la leadership, in ogni gruppo il leader o i leaders hanno un ruolo fondamentale e possono essere impliciti o espliciti. Anche i canali di comunicazione dei diversi gruppi cambiano con il cambiare delle tecnologie, vi è l'esempio/immagine della videoconferenza, nuovo modo “tecnologico” di interazione di gruppo.
Tocca ora a Elena che parla dei Media e delle comunità on-line e virtuali.
I media sono da dividersi on- line collegabili a reti esterne, e quelli off-line dove non è necessario il collegamento in rete. I media on-line si dividono in telediffusione e media di telecomunicazione che richiedono interattività. Le nuove tecnologie influiscono sulla nostra società e si parla cosi di “Era delle Psicotecnologie” e cioè tecnologie in rapporto con linguaggio, riguardanti l'intima connessione tra mente, linguaggio, e media, e l'estensione del pensiero, lo studioso da cui Elena prende spunto è Derrik De Kerckove direttore del programma Mc Luhan.
La focalizzazione ora passa su un media in particolare e cioè Internet, che permette il crollo dei pregiudizi, il crollo di barriere comunicative, permette di avere un'identità mascherata, diminuiscono quindi le inibizioni e vi è la possibilità di scoprire interessi comuni nelle comunità on-line. Gli svantaggi comunque sono tutti ricollegabili ai vantaggi, possibilità di inganni perdita dei contatti con il mondo reale ecc...
Altro media analizzato è la televisione e i processi di identificazione che essa implica in base alla “dieta” che si segue...
Infine analisi sul media Telefonia...comunicazione costante e tutto ciò che esso implica.
Vi è anche il contributo di dati statistici e grafici sulla diffusione dei media tecnologici, che viene portata avanti da Carla, da ciò emerge che il bene tecnologico più diffuso è il PC e viene usato principalmente per comunicare.
Il microfono passa a Eleonora che definisce la comunicazione: tre parole chiave Scambio Reciprocità Contesto e le differenze che si trovano on-line e off-line.
L'analisi passa allo studio degli strumenti della comunicazione on-line, di conseguenza si passa a definire cosa è Apprendimento e sulle sue tre fasi Acquisizione Elaborazione Verifica, caratteristiche che determinano il livello di apprendimento sono sia esterne (fattore TASCA) che interne. Ora la classica distinzione delle lezioni off-line e delle varie caratteristiche di ogni tipologia di apprendimento, per poi passare alla situazione on-line e l'importanza dell'e-learning e della possibilità di accedere in rete nell'autostrada del sapere 24/7. Ruolo importante dell'apprendimento on-line è la figura del Tutor.
Passa la palla a Valentina che analizza la tecnologia a noi più vicina il Web, W.W.W., per legare l'idea di rete al concetto di apprendimento, Rete Mondiale Spalancata...ecco cosa è per il gruppo Collaborative Learning il Web. Il web è fatto di pagine collegate tra di loro tramite i link, tutti ipertesto che non contengono solo parole ma immagini, musiche, video...esistono biblioteche e persino musei virtuali...
Valentina fa giustamente notare la libertà che la rete possiede, non vi è un ente che la governa e la controlla ma è libera di essere costruita da chiunque. Come la rete può essere messa a favore dell'apprendimento? Naturalmente con la “pubblicazione” di libri di testo elettronici, ciò abbasserebbe i costi, diminuirebbe lo spreco di carta e il peso!
Un altro mezzo a favore del sapere è Wikipedia e cioè un enciclopedia gratuita e universale in rete multilingua collaborativa e aperta a nuovi aggiornamenti da parte degli utenti. Caratteristica importante è il Neutral Point of View, quindi una visione neutra senza prendere posizioni.
Il lavoro si conclude con una frase in inglese di George Bernard Shaw che davvero ci fa vedere l'importanza dello scambio delle idee.

GRUPPO COLLABORATIVE LEARNING
Eleonora Garberi
Valentina Gatti
Silvia Lucanto
Elisa Massa
Elena Nozza
Carla Vitale

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