Creato da leonardoflamminio il 27/12/2007

La T.A.S.C.A.

Ambienti Collaborative Learning

 

 

Gruppo Tecnomediale

Post n°6 pubblicato il 12 Gennaio 2008 da leonardoflamminio

17:36 siamo arrivati alla fine...il gruppo Tecnomediale sale in cattedra...
Andrea introduce il lavoro le T.I.C., Gli Ambienti di apprendimento, mediateca e biblioteca nel web, e le lezioni di tecnologia...reali ma virtuali...
Sara parla del come nel gruppo si rielabora e con l'aiuto delle tecnologie questo processo può essere facilitato.
Denise amplia il concetto di tasca...spiegando punto per punto ogni elemento che vi si trova “dentro”.
Carlotta ha parlato di apprendimento e dei suoi ambienti in particolar modo della biblioteca e della mediateca, si passa cosi a Francesca che ci parla degli ambienti di apprendimento nel Web, quindi si parla di multimedialità e di interattività del sapere. Ambiente di apprendimento costruttivista, e cioè un ambiente nel quale gli studenti possono lavorare insieme per produrre sapere in modo collaborativo e cooperativo.
Ogni apprendimento è il risultato di dell'interazione di un individuo con un ambiente esterno, il contesto sociale e se stesso.
Ambiente individuale, ambiente fisico, contesto sociale sono interconnessi tra loro.
Denise spiega i tre modi diversi di imparare: imparare da altri con gli altri e per mezzo di altri; e poi vi è l'apprendimento a distanza tema fondamentale in tutti gli elaborati di oggi.
Cristina ha l'onore di concludere questa faticosa giornata di lavori, parlando dell'apprendimento a distanza ma da un punto di vista più storico.
Sara riprende il discorso su “il reale ma virtuale”, aspetto molto importante di tutto ciò è il ruolo che vi è tra studente e docente, è certo un rapporto reale che mette in gioco due persone...con la loro storia e la loro vita...ma tutto su una piattaforma virtuale...
La vera conclusione arriva con un inciso “politico”/critico di Andrea, che mette in luce come la tecnologia al giorno d'oggi e all'interno degli organi didattici non è presa particolarmente in considerazione, specialmente in una facoltà come la nostra che dovrebbe essere una delle prime a sottolineare l'importanza di tutto ciò!

 
GRUPPO TECNOMEDIALE
Andrea Carraro
Carlotta Berti
Cristina And retto
Denise Romano
Francesca Ventura
Sara Ghisolfo

 
 
 

Gruppo Unitecno.it

Post n°5 pubblicato il 12 Gennaio 2008 da leonardoflamminio

Ore 17:03 penultimo gruppo...tocca al gruppo Unitecno.it!
Apprendere attraverso la tecnologia, Francesca introduce l'argomento e la metodologia di come hanno lavorato per la tesina finale, e la metodologia è quella più o meno uguale per il resto degli altri gruppi quindi con lavoro in presenza ma anche a distanza, singolarmente e in gruppo.
Strategie Operative per l'Apprendimento, Camilla spiega cosa è l'apprendimento e i processi su cui si opera questo processo, oggi si può parlare di apprendimento visivo che semplifica la trasmissione di informazioni complesse, aiuta anche studenti con problemi di apprendimento.
Modelli didattici in cui il docente svolge diversi ruoli...docente/discente/facilitatore/mediatore.
Francesca prosegue nel discorso facendo notare l'importanza dell'età dei bambini nel contesto della didattica...e si ritorna a parlare di tutti i modelli didattici. Spiegando meglio la discussione, il seminario e il forum.
Didattica in rete, ce ne parla Silvia, definendo cosa è didattica e cosa è la rete...ma se si parla di didattica in rete si deve parlare di circolarità della didattica in rete e dell'importanza dell'interscambio e non si può non fare riferimento all'ambiente collaborativo e alla comunicazione on-line.
Giada ci parla della resistenza che vi è in ambito scolastico nei confronti della didattica multimediale e delle opportunità che potrebbe dare e tutte le potenzialità che possiede e che ancora non vengono usate.
Alice e Stefania affrontano il tema della tecnologia dell'educazione, che è una disciplina che studia i cambiamenti prodotti dall'utilizzo dei media nel campo dell'apprendimento e che si propone di fornire le conoscenze teoriche e gli strumenti necessari alla progettazione didattica.
La scuola quindi deve insegnare a usare correttamente internet e il PC per ricavare le giuste informazioni in rete senza venire feriti dall'arma tecnologica.
Le problematiche legate all'uso del PC sono la dipendenza, lo stress, il disorientamento, e ci dobbiamo ricordare che il primo avvicinamento non è mai indolore...
La tecnologia ci fa notare Stefania può essere un supporto per ragazzi e bambini con problemi di disabilità di ospedalizzazione ma può essere anche un mezzo di prevenzione contro la droga e l'alcool.
Gruppo o non gruppo di una modalità di apprendimento, anche questa parte del lavoro è stato diviso per ogni singolo componente del gruppo. Problematiche e vantaggi del lavorare in gruppo e fuori dal gruppo...Giada cita un brano tratto dal libro “la Pubblicità” di Annamaria Testa.

GRUPPO UNITECNO.IT
Camilla Berlandi
Giada Palena
Alice Rossi
Silvia Lozia
Francesca Scafidi
Stefania Dal Toso

 
 
 

Gruppo Collaborative Learning

Post n°4 pubblicato il 12 Gennaio 2008 da leonardoflamminio

Dopo un cambio d'aula e il passaggio dal polo sud al polo nord...sempre più freddo e sempre più gelo ora tocca al gruppo Collaborative Learning. Naturalmente non poteva mancare qualche inconveniente tecnico con i PC portatili e il proiettore...questioni di incompatibilità!
Di nuovo nella nostra aula 5...tutti molto agitati e nervosi...ma forse ci siamo pronti...
Inizia Elisa presentando il gruppo e partendo dal nome del gruppo, Collaborative Learning, composto da collaborazione e insegnamento, il modo in cui il suo gruppo ha lavorato ma anche il modo in cui abbiamo svolto il nostro percorso durante le lezioni, Silvia introduce la suddivisione dei ruoli e il modo in cui ogni membro ha lavorato al proprio argomento e al proprio materiale, hanno lavorato in presenza ma anche a distanza, in gruppo e da sole, per creare infine un unico prodotto.
Questo gruppo a differenza di Virgilio, fa una presentazione a “gruppetti”...affrontano ogni singola parte dei loro argomenti una alla volta...
Ora Silvia inizia con la presentazione: ricerca – azione in un contesto didattico, “la teoria nasce dalla pratica, la pratica arricchisce la teoria” questa è la frase di partenza del gruppo C.L.
La ricerca – azione è una strategia educativa, di ricerca, di formazione, di cambiamento...ora qualche cenno storico sulla nascita della ricerca/azione e sugli studi dello psicologo Lewin che inizio questi studi negli anni '40.
I punti chiave sono la circolarità, la dimensione collaborativa, la gestione di situazioni complesse, e pone l'accento sul fatto che teoria e pratica sono estremamente connesse...
La ricerca – azione non è importante solo nel contesto della didattica “classica” ma anche nella didattica in rete.
Le fasi principali sono ricerca esplorativa, ricerca pilota, ricerca sviluppo; la modalità più adatta per mettere in atto la ricerca azione è in situazioni collaborative, e quindi anche on-line dove vi è più velocità e più fruibilità di informazioni.
Elena completa e conclude il discorso di Silvia e analizza la ricerca/azione come processo continuo e ciclico: ricerco, agisco, ma poi devo riprendere la ricerca su ciò che ho “trovato”.
Ricerca e Azione hanno come supporto la Tecnologia, in quanto fornisce informazioni con internet e con i vari software di videoscrittura e di presentazione.
Nuovo argomento: la scrittura mentale per immagini che comporta uno scavo interiore, la scrittura verbale come processo mentale, Elena pone l'accento sull'importanza delle mappe mentali che aiutano la costruzione di un linguaggio mentale che si può poi trasformare in un linguaggio verbale.
Ecco che entra in gioco l'arte...”L'urlo” di E.Munch...e subito dopo un quadro di Matisse con L'Inno alla Gioia come colonna sonora, due modi diversi di vivere appunto la gioia di due artisti diversi.
Carla parla delle tipologie di gruppo, e cioè: gruppo di riferimento gruppo face to face e grazie alle nuove tecnologie abbiamo il gruppo on-line. Ecco le dinamiche all'interno di un gruppo come la leadership, in ogni gruppo il leader o i leaders hanno un ruolo fondamentale e possono essere impliciti o espliciti. Anche i canali di comunicazione dei diversi gruppi cambiano con il cambiare delle tecnologie, vi è l'esempio/immagine della videoconferenza, nuovo modo “tecnologico” di interazione di gruppo.
Tocca ora a Elena che parla dei Media e delle comunità on-line e virtuali.
I media sono da dividersi on- line collegabili a reti esterne, e quelli off-line dove non è necessario il collegamento in rete. I media on-line si dividono in telediffusione e media di telecomunicazione che richiedono interattività. Le nuove tecnologie influiscono sulla nostra società e si parla cosi di “Era delle Psicotecnologie” e cioè tecnologie in rapporto con linguaggio, riguardanti l'intima connessione tra mente, linguaggio, e media, e l'estensione del pensiero, lo studioso da cui Elena prende spunto è Derrik De Kerckove direttore del programma Mc Luhan.
La focalizzazione ora passa su un media in particolare e cioè Internet, che permette il crollo dei pregiudizi, il crollo di barriere comunicative, permette di avere un'identità mascherata, diminuiscono quindi le inibizioni e vi è la possibilità di scoprire interessi comuni nelle comunità on-line. Gli svantaggi comunque sono tutti ricollegabili ai vantaggi, possibilità di inganni perdita dei contatti con il mondo reale ecc...
Altro media analizzato è la televisione e i processi di identificazione che essa implica in base alla “dieta” che si segue...
Infine analisi sul media Telefonia...comunicazione costante e tutto ciò che esso implica.
Vi è anche il contributo di dati statistici e grafici sulla diffusione dei media tecnologici, che viene portata avanti da Carla, da ciò emerge che il bene tecnologico più diffuso è il PC e viene usato principalmente per comunicare.
Il microfono passa a Eleonora che definisce la comunicazione: tre parole chiave Scambio Reciprocità Contesto e le differenze che si trovano on-line e off-line.
L'analisi passa allo studio degli strumenti della comunicazione on-line, di conseguenza si passa a definire cosa è Apprendimento e sulle sue tre fasi Acquisizione Elaborazione Verifica, caratteristiche che determinano il livello di apprendimento sono sia esterne (fattore TASCA) che interne. Ora la classica distinzione delle lezioni off-line e delle varie caratteristiche di ogni tipologia di apprendimento, per poi passare alla situazione on-line e l'importanza dell'e-learning e della possibilità di accedere in rete nell'autostrada del sapere 24/7. Ruolo importante dell'apprendimento on-line è la figura del Tutor.
Passa la palla a Valentina che analizza la tecnologia a noi più vicina il Web, W.W.W., per legare l'idea di rete al concetto di apprendimento, Rete Mondiale Spalancata...ecco cosa è per il gruppo Collaborative Learning il Web. Il web è fatto di pagine collegate tra di loro tramite i link, tutti ipertesto che non contengono solo parole ma immagini, musiche, video...esistono biblioteche e persino musei virtuali...
Valentina fa giustamente notare la libertà che la rete possiede, non vi è un ente che la governa e la controlla ma è libera di essere costruita da chiunque. Come la rete può essere messa a favore dell'apprendimento? Naturalmente con la “pubblicazione” di libri di testo elettronici, ciò abbasserebbe i costi, diminuirebbe lo spreco di carta e il peso!
Un altro mezzo a favore del sapere è Wikipedia e cioè un enciclopedia gratuita e universale in rete multilingua collaborativa e aperta a nuovi aggiornamenti da parte degli utenti. Caratteristica importante è il Neutral Point of View, quindi una visione neutra senza prendere posizioni.
Il lavoro si conclude con una frase in inglese di George Bernard Shaw che davvero ci fa vedere l'importanza dello scambio delle idee.

GRUPPO COLLABORATIVE LEARNING
Eleonora Garberi
Valentina Gatti
Silvia Lucanto
Elisa Massa
Elena Nozza
Carla Vitale

 
 
 

Gruppo Tascanet

Post n°3 pubblicato il 12 Gennaio 2008 da leonardoflamminio

Gruppo Tascanet...si presenta...dopo una serie di problemi inevitabili si riparte...
L'otto, un cerchio strozzato che si trasforma in due cerci distinti tutto a 360°.
E quindi come non parlare del fattore t.a.s.c.a., e delle 3 C nella comunicazione di gruppo, e quindi coodecisione, collaborazione e cooperazione, tutto questo è introdotto da Susanna che è la prima a prendere in mano il microfono e le redini del lavoro.
Ora si parla dei due metodi educativi e pedagogici di Maria Montessori e di Leonardo Flamminio, Chiara argomenta le caratteristiche del metodo Montessori, del connubio tra scienza e pedagogia e dell'importanza del bambino stesso nel suo percorso di apprendimento, e del ruolo del docente in questo percorso, il materiale tecnologico che la Montessori utilizza è: pezzi di legno di diverse forme, catinelle con acqua carte lisce e smerigliate profumi e suoni diversi e cilindri di diverse dimensioni. Questo è in sintesi il metodo Montessori la valorizzazione del bambino.
Ora Monica passa ad affrontare "il metodo Flamminio", il percorso svolto con il docente di tecnologia è stato un percorso passo a passo dove il docente cambia il suo ruolo e diventa mediatore e facilitatore. Il Pedagogista Tecnologo affronta l'educazione in modo attivo, dando mezzi tecnologici per aiutare la crescita personale.
Ora un excursus storico delle tecnologie dagli anni '60 a oggi, lo presenta Barbara, si passa da architetture di sistemi Plato all' Elaboratore Personale degli anni '70, per arrivare negli anni '80 e alla telematica e alle prime rete di calcolatori e agli anni '90 con il “boom” della tecnologia, videoconferenze e formazione a distanza.
Le tecnologie hanno diversi vantaggi sul piano sociale economico e anche ecologico...
L'ambito didattico è da vedere da due ottiche da chi insegna e da chi apprende, i docenti usando la tecnologia per comunicare tra di loro anche le proprie esigenze.
Ora Debora ha il compito di rispondere a tre domande riguardo la tecnologia per la didattica con un po' di dati statistici sulle scuole italiane e la tecnologia, e facendoci notare quanto la situazione del docente nella scuola italiana viva una situazione molto delicata. La cosa più importante è come viene usato il PC: diminuire divario tra scuola ed extra-scuola, potenzia le attività di studio, aiuta i bambini ospedalizzati...ecc.
Il computer va dunque inserito in ambito scolastico non per sostituire i libri o le interrogazioni ma deve essere un supporto e un aiuto.
Susanna propone la sua esperienza all'interno del corso e del miglioramento del suo rapporto con il computer dopo un iniziale disorientamento. Tutti i momenti di questo corso sono stati utili al nostro percorso di apprendimento e tutte hanno apportato un arricchimento alla nostra formazione.
Una bella slide con delle “nostre” foto ci fa capire come il docente cambia all'interno di un corso e non è solo una figura unica, ma bensì veste molti ruoli. Ecco che si arriva a parlare del forum, un elemento molto importante del nostro corso, iniziato come un aperto confronto sulle lezioni per poi espandersi a macchia d'olio e permetterci di esprimere le nostre idee in maniera libera anche alle persone più timide.........................
Riprende Valeria, le ragioni didattiche dell'ipertesto in classe, cosa è l'ipertesto e i vantaggi del suo utilizzo in classe. Così l'alunno diventa protagonista di un percorso didattico sviluppando abilità di sintesi ed espressive. I linguaggi dell'ipertesto sono verbali, visivi, iconici e sonori e tutti costruiscono un pluri-significato del messaggio.
Molto bello l'esempio di Valeria del biglietto aereo di libera circolazione paragonato all'ipertesto, infatti si può “circolare” all'interno dell'ipertesto come si vuole e sostare in ogni sua parte per il tempo che vogliamo...e addentrarci in esso nel modo in cui più ci piace, proprio come si potrebbe fare in giro per le città del mondo!
E per concludere un filmato che unisce immagini e la canzone We Are The Champions per dimostrarci ancora una volta come l'arte può usare lo strumento innovativo della tecnologia!!


GRUPPO TASCANET
Monica Figone
Valeria Manno
Chiara Mancuso
Debora Ratto
Barbara Persich
Susanna Merlino

 
 
 

Gruppo Virgilio

Post n°2 pubblicato il 12 Gennaio 2008 da leonardoflamminio

Ore 9:45 si comincia...inizia il "gruppo Virgilio",Viaggio nella T.A.S.C.A, Dario è al computer, la classe attende con ansia l'inizio della giornata di esami...o meglio la conclusione del nostro viaggio...che inizia appunto dalla tasca...e nella tasca.
Il primo tema che il gruppo Virgilio affronta è il muro, il muro come barriera che divide che crea divisione, a volte il muro viene messe dall'insegnante stesso, e uno su tutti come esempio calzante è il muro della cattedra...i muri si devono abbattere, il muro tra docente e discente, il muro del tempo e il muro dello spazio (con tecnologie come la F.A.D.), un ultimo muro da abbattere è il muro della tecnologia per poterla utilizzare al meglio con tutte le sue potenzialità.
Il muro più conosciuto è forse quello della canzone dei Pink Floyd, e Dario analizza le strofe della canzone simbolo di un’intera generazione.
Ora tocca a Chiara, qualche problema con il microfono e via...apprendimento, che tipi di apprendimento esistono e cosa vi è d’importante nell'apprendimento, le varie strategie dell'apprendimento: euristica ed espositiva, altre tipologie sono quelle che abbiamo già affrontato a lezione come il role playng, il tutoring e il problem solving. Chiara sottolinea l'importanza delle strategie di gruppo in una classe e in gruppi di ricerca, è essenziale che in un contesto del genere ci sia una situazione di benessere. Le nuove tecnologie aiutano a costruire il sapere in intinere e diminuisce la paura di sbagliare, e grazie alle immagini vi è più velocità di accesso a concetti e informazioni, forse questa velocità può provocare paura...allora interviene il docente che deve aiutare ad accostarsi a questi mezzi informatici...cosi innovativi e veloci. Il computer aiuta il cooperative learning che si può attuare con diverse strategie, può essere utilizzato come strumento...o in modo “filosofico”...dietro il computer c'è l'uomo dotato di tutte le sue caratteristiche...
E' il momento di Daria, “Oggi Siamo In Cattedra” inizia con una frase tratta dal film L'attimo Fuggente ”...sono salito sulla cattedra per ricordare a me stesso che dobbiamo guardare le cose sempre da angolature diverse...”
Ora Daria elenca e spiega le metodologie didattiche che prima Chiara ha accennato e spiega l'importanza dello scambio dei ruoli tra docente e discenti, scambio che permette appunto, di cambiare i punti di vista, ciò implica naturalmente una serie di vantaggi, come aumento di socialità, autostima e conoscenza di se stessi e del gruppo capacità di utilizzo della tecnologia e acquisizione di capacità di parlare in pubblico e anche la capacità di pensare in modo critico e autonomo, e anche degli svantaggi come l'aumento delle ansie delle paure, anche l'esposizione a critiche che possono scoraggiare, ma nel contempo possono essere anche costruttive.
Imparare insegnando quindi è una tecnica particolarmente utile fondamentalmente perché coinvolge attivamente e accresce le motivazioni e attiva processi per un apprendimento significativo.
Sale in cattedra Roberta, che premette di essere brave per non annoiarci...schematizza la tematica del corso con la circolarità e la connessione di Comprensione - Rielaborazione – Conoscenza, concetti che si possono ricondurre al pensiero umano, in un intreccio profondo tra teoria e prassi, ed ecco la citazione del “nostro” Mario Gennari: “il riscatto dell'uomo parte dalla conoscenza”.
La comprensione è il risultato della nostra interpretazione e della rielaborazione e degli elementi della comunicazione, ogni segno che è presente al mondo e nella comunicazione ci trasmette un senso preciso. Ecco che si arriva al titolo del corso Essere sapienti ed essere agenti che riconduce al concetto di Aristotele della Saggezza Educativa., quindi all'agire educativo e all'agire pratico.
Tutto ciò può concludersi nelle esperienze di gruppi di lavori e in laboratori espressivi dove entrano in gioco: fiducia, scambio, coesione, negoziazione, condivisione, collaborazione.
Infine essere protagonisti del proprio agire comporta l'essere agenti, e il saper costruire teorie porta dunque all'essere sapienti.
E per concludere Ilaria, Il virtuale nel quotidiano, l'apprendimento è la somma di realtà esperienze e anche di ciò che concerne il virtuale...e qui si passa a Second Life, l'apoteosi della vita virtuale, vita virtuale come rifugio, collegato al discorso del forum sulla tecnologia come arma o come supporto.
Quindi la realtà virtuale può essere vista come potenziamento, come seconda vita e come rifugio.
Non si deve però cadere nel vivere la seconda vita, come la nostra vera vita...si deve recuperare la centralità dell'uomo. Davvero notevole il cambiamento di Ilaria nel rapportarsi davanti a tutti noi in cattedra e con in mano il microfono, dalle prime lezioni in cui diventava rossa ed era restia a intervenire, ora non si ferma più!
Come conclusione una bella foto e come colonna sonora “Pensa” di Fabrizio Moro.

 

GRUPPO VIRGILIO
Roberta Boero
Ilaria Fuoco
Dario Dall'Era
Chiara Lugaro
Daria Di Gangi

 
 
 

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