Creato da sopalmar il 01/03/2005
...per non smettere mai di cercare

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Ottobre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 31      
 
 

FACEBOOK

 
 

 

« foto di nizoopiù che altro, una preghiera »

Post N° 572

Post n°572 pubblicato il 06 Novembre 2006 da sopalmar
Foto di sopalmar









Il mio primo, esteticamente raccapricciante, tentativo di preparare un San Martino di pastafrolla (per celiaci)

Ingredienti per la frolla
:: 300 gr di farina di riso
:: 150 gr di burro
:: due tuorli (meglio tre)
:: 100 gr di zucchero
:: un pizzico di sale
:: la scorza grattuggiata di un limone

Disporre in una terrina la farina e lo zucchero a fontana, e porre al centro le uova, la scorza di limone, il sale e il burro ammorbidito a temperatura ambiente. Incorporare gli ingredienti con una forchetta, poi con le mani, fino ad ottenere una pasta morbida, omogenea e compatta. Lasciar riposare lìimpasto in frigo per 30 minuti, e poi stenderlo a seconda della ricetta.

Per il San Martino ho usato uno stampo in legno fatto da mio papà lo scorso anno. Per la guarnizione, zuccherini colorati e le palline d'oro e d'argento che lasciano la lingua tutta sbrilluccicosa. Probabilmente roba cancerogena. Nella foto il mio San Martino prima della cottura, che lo ha leggermente carbonizzato.

------------------------------------------------------------------------------------------------


San Martino. La pastafrolla decorata con glassa colorata, a San Martino, è come lo zucchero filato alla Festa della Salute, per me: irrinunciabile. Feste sacre un po’ pagane, con il sapore di quand’eri piccola. Ogni anno, mio papà che – costretto da noi donne della famiglia – ne comprava uno dal panettiere di fiducia, pasta frolla burrosa e la gara per accaparrarsi le decorazioni di glassa. Ed ora che son cresciuta, che guadagno e gioco a fare la donna, ora che non posso più comprarlo in pasticceria, perché le farine normali mi sono proibite, con seghetto e compensato di legno, per me, ha confezionato uno stampo  di cavallo e cavaliere, la mano alzata a brandire la spada che divide a metà il mantello. Non ricalcato su un semplice San Martino, ma ispirato alla statua equestre del Colleoni, opera del Verrocchio…a voler fare le cose in grande




 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog