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Post N° 586

Post n°586 pubblicato il 11 Dicembre 2006 da sopalmar
Foto di sopalmar

è così buio, davvero, dove l’anima si scioglie nella notte? dove la luce non filtra e i rumori da fuori arrivano attutiti, nelle stanze buie dell’anima, l’aria profuma di fiori secchi, non di polvere. i volumi allineati sugli scaffali dell’antica libreria percorsa dalle gallerie dei tarli, non sono fatti di pagine nere che raccontano di orrori e sangue e incesti, ma celano i loro colori agli occhi di chi queste stanze le attraversa distratto. Raccontano storie di hobbits, soprattutto, molti sono libri a fumetti. C’è persino Pippi Calze Lunghe, e le favole illustrate da Stephan Zavrèl. Polvere, carta per fare pacchetti di Natale, tre conchiglie ricordo di una vacanza da dimenticare. Del nastro d’argento, una spilla di peltro che raffigura Gandalf il grigio. Dove l’anima è più nera, abita una bambina di 8 anni, o forse 12.  Seduta per terra, la schiena appoggiata al bordo del letto, sfoglia una rivista presa da una pila alta quanto lei. Playboy, di suo padre, la collezione degli anni ’60, quella con l’inserto di letteratura erotica, Exeroticon, quella che lui tiene nascosta nel settimanale in studio. Lei legge trattenendo il fiato, segue le parole una dopo l’altra aiutandosi con il dito per non perdere il segno, studia l’amore del corpo e forse lo confonde con qualcos’altro, di certo lo confonde ma senza volerlo, senza sapere. Sente solo il vuoto dentro, da riempire. Legge e impara l’amore, le sue parole e i suoi gesti, i suoi silenzi, il peso sublime dell’anima in ogni singola cellula. Legge e si scrive dentro la sua condanna.

 
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