l'ultimo regalo che mi è concesso, due piccole lune grigie di 9 mm a coprire i lobi delle orecchie. brillano di luce riflessa, lontanissime dal loro sole... passano quasi inosservate, come solo i tesori davvero preziosi sanno fare. come quel libro tanto amato, ed ancora mai letto, che paziente ha saputo aspettare il suo momento, schiacciato tra gli austeri volumi di un'enciclopedia da quattro soldi, e dimenticato con loro sul colto più alto della libreria. e quanto ci si rammarica, già al primo paragrafo, per non averlo letto prima. nè si potrà far qualcosa per rimediare al tempo perduto, se non, forse, leggerlo una volta di più, impararne a memoria i passi preferiti, da ripetere in silenzio mentre si aspetta il proprio turno dal dottore, o tra gli scaffali stracolmi del supermercato. come a chiedergli scusa, come a celebrarlo in un rituale segreto della memoria. oasi di parole nel frasuono dei giorni che corrono avanti. nostalgia dell'immaginazione, e tormento. due piccole lune grigie, satelliti naturali dall'orbita sempre uguale, a passeggio attorno ad un pianeta invisibile, appuntate ai lobi delle mie orecchie. ogni santo giorno su questa terra, ad indossare un pensiero. ogni santo giorno su questa terra, a celebrare un'ossessione.