Dopo che al G8 di Tokio il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola annunciava ai colleghi ministri dei paesi industrializzati che l'Italia ha cambiato posizione sul nucleare, «opzione sulla quale il nuovo governo italiano ha deciso di investire nel prossimo periodo», l'Enel si dice pronta a costruire centrali in tempi brevi. In un'intervista ad Affari & Finanza l'amministratore delegato di Enel Fulvio Conti ribadisce l'impegno per l'atomo e afferma che «c'è la possibilità di costruire in Italia quattro o cinque impianti da 1.800 Mw ciascuno».L'incidente alla centrale nucleare slovena «è marginale e dimostra come non ci sia al mondo tecnologia più controllata di questa». Quanto ai costi, pari a 14 miliardi di euro per quattro centrali, secondo Conti «si possono fare varie ipotesi, si può creare un consorzio tra gli operatori interessati, oppure un consorzio tra gli operatori e i grandi consumatori, dalle grandi utilities all'industria siderurgica, della carta e del cemento, oppure ancora un consorzio pubblico-privato. La cifra è ingente, ma non è necessario impegnarla tutta in una volta, si tratta di circa un miliardo all'anno per 14 anni». In ogni caso, assicura, l'Enel «non avrebbe problemi» ha sostenere da sola un impegno del genere, anche perchè potrebbe vendere qualche asset: «Stiamo trattando - dice Conti - la vendita delle reti ad alta tensione e potremmo valutare in futuro di offrire al mercato anche altri asset non più funzionali allo sviluppo del nostro business».
Fonte: http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=76114
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