La bufera giudiziaria che ha investito l’istituto Gaelazzi si abbatte anche sulla Regione. È l’ennesimo caso di presunta truffa al sistema sanitario nazionale. Dal Pirellone, però, tengono a precisare che proprio «grazie alla nostra inizativa è nata questa indagine». A spiegarlo, è l’assessore alla Sanità Luciano Bresciani.
«L’indagine - precisa l’assessore - aveva riguardato in passato decine di migliaia di cartelle, oggi le contestazioni sono invece relative a un numero limitato di prestazioni». Ma le cautele restano comunque necessarie. Per questo «la nuova legge regionale - insiste Bresciani - è attiva e disciplina le figure del medico di presidio e del direttore sanitario per la funzione di responsabili clinici e gestionali della struttura. A partire dal 2006, quando i Nuclei di Controllo delle Aziende sanitarie locali, in sede di verifica, identificano situazioni non chiare, sospendono i rimborsi». La Giunta regionale, inoltre, ha approvato nel novembre scorso la delibera che perfeziona i criteri di controlli su prestazioni sanitarie: un protocollo che prevede l’accreditamento di strutture per un periodo limitato e soggetto a verifica, oltre alla compilazione di puntuali cartelle cliniche per poter chiedere il rimborso delle prestazioni alla Regione. «La delibera - aggiunge ancora Bresciani - è all’esame della commissione consiliare e nei prossimi giorni sarà applicata a tutto il sistema regionale: ed è una delibera fortemente innovativa nel panorama italiano, e di grande efficacia».
Fonte: http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=326746
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