Creato da earth_ciccio il 15/08/2009
NOTIZIE SULLA TERRA E SULLA NATURA E MOLTO ALTRO IN CONTINUO AGGIORNAMENTO. E DA OGGI ANCHE NOTIZIE SULLA TECNOLOGIA

 

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CINA, CREATO UN BUCO NERO IN LABORATORIO

Post n°37 pubblicato il 17 Ottobre 2009 da earth_ciccio
 

Sembrava solo un esercizio teorico quando all’inizio dell’anno due ricercatori proponevano la creazione di un buco nero in laboratorio. Ora Tie Jun Cui e Qiang Cheng della Southeast University di Nanchino (Cina) lo hanno realizzato tra la meraviglia degli stessi teorici. La realizzazione è interessante per le prospettive pratiche che già si immaginano. Quando Evgenii Narimanov e Alexander Kildshev della Purdue University nell’Indiana (Usa) lo ipotizzavano partivano dall’idea di riprodurre le stesse proprietà di un buco nero cosmico nel quale un’intensissima forza di gravità piega lo spazio-tempo circostante impedendo che anche la luce sfugga. E calcolavano anche come costruire uno strumento che materializzasse il loro sogno: in pratica una struttura di elementi cilindrici concentrici con un cuore centrale. Essi avrebbero avuto la capacità di concentrare l’energia luminosa nel cuore, intrappolandola proprio come fanno i mostri del cielo.

MICROONDE INVECE DI LUCE - Dalla teoria alla pratica si è arrivati in fretta all’università di Nanchino partendo dalla teoria elaborata all’università americana. E i due scienziati hanno dimostrato che funziona utilizzando invece della luce visibile delle microonde. Queste vengono catturate e deviate verso il centro senza più uscirne. E dal cuore dove cadono viene generato calore. «Siamo sorpresi che ci siano riusciti così rapidamente» ammettono i teorici statunitensi. «Passare alla lunghezza d’onda della luce visibile – però aggiungono – sarà più complicato e bisognerà far ricorso a materiali diversi». La coppia cinese non si dimostra per niente intimorita dal commento dei concorrenti e anzi aggiungono: «Siamo fiduciosi di riuscire nell’impresa della luce già entro l’anno». Quando ci riusciranno la nuova «tecnologia del buco nero» sarà preziosa per fabbricare celle solari molto più redditizie di quelle finora concepite. «E non serviranno più – nota Narimanov – grandi paraboloidi per concentrare e utilizzare la radiazione solare», come per esempio oggi accade per il solare termodinamico. È solo questione di tempo: dai principi cosmici arrivano così vantaggi quotidiani «energetici». E questi buchi neri da laboratorio non hanno nulla a che fare con i buchi neri che qualche giocherellone ha ipotizzato si possano fabbricare nei laboratori atomici del CERN a Ginevra. È tutta un’altra questione.

 
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LA CORNICE DIGITALE CHE LEGGE GLI E-BOOK

Post n°36 pubblicato il 15 Ottobre 2009 da earth_ciccio
 

La cornice digitale Rollei DF-7 Portable ha un display LCD a colori da 7’’ e consente una riproduzione delle immagini nitida e brillante. Fiore all’occhiello del digital photo frame è l’esclusiva funzione e-Book, che consente all’utente di salvare romanzi e poesie per una lettura sulla spiaggia, durante il viaggio o sul sofà di casa propria. E per non perdere mai il filo, DF-7 Portable offre anche pratici segnalibri per i vari capitoli dei testi. Ma non è tutto: la nuova cornice digitale consente la riproduzione di filmati e file musicali grazie al microfono integrato. 



Inoltre è possibile scegliere tra la modalità di visualizzazione normale e la pratica Slide Show, per godersi le immagini una dopo l’altra e con una colonna sonora a propria scelta. Pratica da utilizzare grazie alle dimensioni compatte e allo spessore di soli 16 millimetri, DF-7 Portable dispone di una batteria che assicura un’operatività di più di quattro ore. Una coppia di cuffie auricolari e un elegante case in cuoio completano la dotazione.

 
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MOUSE E TASTIERE, OGGETTI EVERGREEN

Post n°35 pubblicato il 15 Ottobre 2009 da earth_ciccio
 

“In Italia, per esempio, il gioco su console è più diffuso rispetto a quello su Pc, una diversificazione geografica così rende la vita complicata a un’azienda come Logitech che da sempre è molto focalizzata sugli accessori per Pc”. Sintetizza così la situazione complessa del mercato italiano Luigi Cattaneo, sales & marketing manager della casa svizzera per l’Italia, all’alba della grande abboffata natalizia. 

Il settore degli accessori per Pc, come mice, tastiere, webcam e casse, o di casse per iPod, chitarre per Guitar Hero, joypad, volanti et similia è complicato. Difficilissimo avere dati di mercato relativi all’Italia, difficilissimo capire se un accessorio per Xbox di un produttore indipendente possa avere successo più di uno marchiato Microsoft. 

Già, Microsoft, che non si estranea dalla lotta. E presenta la sua offerta natalizia di mice, tastiere, accessori per il gaming ma, soprattutto, webcam, oggetto da cui, a detta di Evita Barra, Marketing Manager Xbox & Games Entertainment & Devices Division di Microsoft Italia, c’è da aspettarsi molto. La LifeCam Cinema (69,90 euro) effettivamente è notevole: 720p in HD, formato nativo a 16:9. Ottima definizione dell’immagine e un softwarino per modificare i frame e farsi due risate. Per il resto, l’offerta Microsoft punta sulla BlueTrack Technology

Visto il continuo impegno di aziende come Logitech o Microsoft, insomma, è immaginabile che il gioco valga la candela. Non si spiegherebbero i continui investimenti in nuove tecnologie. L’impressione è che i volumi contino, che per un mouse Logitech Performance Mouse MX con tecnologia Darkfield Laser Tracking (99,95 euro) venduto ce ne siano cinquanta “basici” con cui fare cassa. L’ultima punta di diamante della casa svizzera è, appunto, la tecnologia Darkfield Laser Tracking che permette di usare un mouse ottico sopra il vetro. Sembra che questa fosse una richiesta abbastanza frequente da parte dei consumatori. 

Anche Logitech, comunque, strizza l’occhio alle webcam puntando però sul software gratuito Vid che permette di fare videochiamate. E anche per loro c’è l’offerta di fascia alta: Webcam Pro 9000 con lenti Carl Zeiss (109,99 euro), sensore Hd da 2 megapixel per una risoluzione da 720p e adattamento automatico della luminosità. 

Gli speaker multimediali per Pc della serie Z (da 49,99 a 99,99 euro), poi, si distinguono per l’audio omindirezionale, la tecnologia Unifying applicata al micro ricevitore Usb capace di controllare fino a sei dispositivi wireless. Ciò significa che si possono lasciare mouse e tastiera in ufficio e/o casa, basta portarsi dietro il ricevitore, lui li riconoscerà. Nel salotto di casa, infine, ci andrebbe il telecomando universale Harmony 900 (349 euro), in grado di gestire fino a 225mila dispositivi, dal lettore Dvd alle tapparelle. In salotto, o in camera da letto, invece, finirebbero gli Squeezebox Radio e Touch (179 e 299 euro), web radio di ottima qualità audio capace di memorizzare via wireless il percorso della musica contenuta nel Pc, le stazioni radio su Internet, i servizi in abbonamento streaming e il download dei brani Drm free, per esempio, da iTunes. per i mice che si candida come alternativa all’ottico e al laser, sull’ergonomia delle tastiere “curve”, sul design e sulla varietà dei colori. 

 
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LA RIVINCITA DI GIORDANO BRUNO NELLA PIAZZA DEL SUO ROGO

Post n°34 pubblicato il 12 Ottobre 2009 da earth_ciccio
 
Tag: Varie

Giordano Bruno non fu il primo a immaginare l’esistenza altri pianeti abitati simili alla Terra. Ci avevano già pensato filosofi greci come Epicuro e poeti-filosofi come il latino Lucrezio. Certamente però Giordano Bruno (nel ritratto) fu il primo a teorizzare l’idea della pluralità dei mondi abitati fino al limite di considerarli numericamente infiniti. E fu anche il primo a pagare con la vita questa (e altre) sue convinzioni considerate eretiche dalla Chiesa cattolica (e non solo).

Oltre alla detronizzazione della Terra e dell’uomo da centro dell’universo, fu in particolare proprio il “diabolico” concetto di infinito, a creare problemi: troppo vicino all’”infinito” di Dio, così vicino da metterlo in crisi, tanto più in un tempo nel quale i matematici non avevano ancora affrontato il tema della stessa pluralità degli infiniti mostrando che possono essere di diverso grado.

Per adesso non abbiamo ancora prove dirette dell’esistenza di forme di vita aliena, intelligente o non intelligente. Dal 1995 abbiamo però, grazie agli astronomi Michel Mayor e Didiez Queloz, la prova che esistono molti pianeti intorno ad altre stelle. Ormai se ne conoscono più di trecento, scoperti con tecniche diverse, dalle piccole accelerazioni impresse alla stella dai pianeti rilevate per effetto Doppler, al sistema dei transiti che rileva piccole attenuazioni della luce stellare, fino allo sfruttamento del fenomeno delle microlenti gravitazionali.

La pluralità dei mondi paragonabili alla Terra, una delle affermazioni che il 17 febbraio del 1600 portarono Giordano Bruno sul rogo dell’Inquisizione, si è dunque oggi rivelata scientificamente corretta. E ha fatto bene il Planetario di Roma a mettere in scena per il pubblico, proprio sulla piazza di Campo dei Fiori, già teatro del rogo di Giordano Bruno, l’osservazione del passaggio di un pianeta extrasolare davanti alla sua stella. L’originale iniziativa, organizzata nell’ambito dell’Anno internazionale dell’Astronomia, si è svolta giovedì 8 ottobre. Lo staff del Planetario di Roma, che è diretto con passione e competenza da Vincenzo Vomero, ha condotto la serata utilizzando alcuni telescopi sistemati nella piazza oscurata e rievocando la figura del grande filosofo originario di Nola.

Come dimostra l’evento costruito intorno alla drammatica vicenda di Giordano Bruno, l’Anno internazionale dell’Astronomia, pur essendo ancorato al 1609, cioè al quarto centenario delle prime osservazioni del cielo fatte da Galileo Galilei con il suo cannocchiale, in realtà deve guardare non a un singolo fatto puntuale ma all’intero periodo d’oro in cui nasce l’astronomia moderna. E questo periodo va all’incirca dal 1570 al 1630, comprendendo le precise misure di Tycho Brahe, le intuizioni di Giordano Bruno, i contributi innovativi di Keplero e, naturalmente, la rivoluzionaria opera di Galileo.

A proposito del grande scienziato pisano, c’è una interessante notizia di questi giorni: un autografo di Galileo ancora sconosciuto agli storici è emerso dalle collezioni del Seminario vescovile di Padova. Sono annotazioni trovate in una edizione cinquecentesca dell’”Ottica” di Euclide, testo che Galileo Galilei studiò in modo approfondito per i suoi interessi di fisica e geometria e forse più ancora per affinare la sua preparazione artistica e gli studi di prospettiva. Da giovane, infatti, Galileo aveva frequentato l’Accademia di disegno, e i risultati si vedono negli schizzi del 1609- 1610 in cui rappresenta con grande efficacia impressionistica e insieme realistica la Luna vista con il suo cannocchiale.

L’edizione dell’”Ottica” di Euclide annotata da Galileo è la prima che sia comparsa in traduzione italiana, portava il titolo di “Prospettiva” e fu pubblicata a Firenze nel 1573 da Egnazio Danti, cosmografo del Granduca di Toscana Cosimo I e costruttore della meridiana a camera oscura di Santa Maria del Fiore.

L’annuncio della scoperta del manoscritto galileiano è comparso sul quotidiano dello stato pontificio “L’Osservatore romano” e ha avuto larga eco al convegno su Galileo che si è concluso il 3 ottobre a Venezia, organizzato dalla International Astronomical Union.

Nel fervore di nuovi studi su Galileo è da segnalare anche il libro “Galilei e l’abisso” di Enrico Bellone che attribuisce allo scienziato pisano l’anonimo “Dialogo de Cecco di Ronchitti da Bruzene. In propuosito de la Stella Nova” (1605), un testo dialogato in dialetto padovano sulla “Supernova di Keplero” apparsa nel 1604. A livello divulgativo è appena uscito il saggio “Hai vinto Galileo!” di Piergiorgio Odifreddi (Mondadori).

E’ interessante la nuova prospettiva nella quale Bellone mette la controversia tra la Chiesa cattolica e Galileo.

“Dal punto di vista della scienza odierna – scrive Bellone – è completamente irrilevante chiederci se la Terra si muove attorno al Sole immobile, o se invece è il Sole a muoversi attorno a una Terra ferma nel centro dell’universo”. Ciò che conta è ben altro: non un dato scientifico, ma un diritto, un dato di libertà, la tutela della persona umana nel suo pensiero. A Galileo, dice Bellone, dobbiamo essere vicini perché egli è stato “un pover’uomo la cui bocca fu ieri tappata con la violenza, perché difendendolo si difende oggi la libertà degli esseri umani dagli attacchi di chi ritiene di possedere verità rivelate da un dio che sta in alto, o di una metafisica che – sempre dall’alto – scruta le pratiche umane e le giudica”.

E’, se volete, un messaggio che si può applicare anche alla lettura dell’attuale lotta politica in Italia, a quel potere che pretende di annientare l’avversario, insultando chi la pensa diversamente e calpestando quella Costituzione che, mentre sancisce il diritto a governare di chi ha la maggioranza dei consensi, tutela come cosa sacra l’espressione del pensiero di tutti, e in particolare dell’opposizione e dei più deboli. Un filo tenace collega l’arroganza del potere da Giordano Bruno a Galileo Galilei fino ai tempi che stiamo vivendo.

 
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NASA, RIUSCITO IL BOMBARDAMENTO DI UN CRATERE LUNARE

Post n°33 pubblicato il 09 Ottobre 2009 da earth_ciccio
 
Tag: Varie

Alcune immagini della scia luminosa provocata dall’impatto del missile sul suolo lunare sono state mostrate alle 13.31 ora italiana dalla televisione della Nasa. Quattro minuti più tardi la sonda LCROSS si è essa stessa schiantata sul cratere provocato dal missile.

Il vero obiettivo della missione è la nuvola di detriti che si è alzata dopo l’esplosione dentro la quale gli scienziati contano di trovare resti di ghiaccio e vapore che confermerebbero la presenza di acqua al di sotto del suolo lunare.

L’intero progetto Lcross è partito lo scorso giugno e solo negli ultimi giorni gli scienziati hanno deciso di spostare il bersaglio del missile, puntando su un’area dove ritengono più probabile trovare acqua. Le rilevazioni mostrano
infatti una più alta concentrazione di idrogeno nelle vicinanze del polo sud della Luna, dove le temperature sono estremamente basse a causa dell’assenza di luce solare.

L’eventuale presenza di acqua costituirebbe un fattore importante per lo sviluppo di una base lunare permanente, una delle possibili iniziative che - finanziamenti della Casa Bianca permettendo - la Nasa potrebbe intraprendere nel prossimo futuro come preparazione per la missione su Marte.

La Lcross (Lunar Crater Observation and Sensing Satellite) è dot
ata di nove diversi strumenti, complementari far di loro e in grado di fornire nel loro insieme un’analisi dettagliata della composizione del “regolite”, il suolo lunare. Quella che si conclude oggi è, insieme al programma Lunar Precursor Robotic, la prima missione americana sulla Luna in oltre dieci anni. Le immagini del bombardamento saranno trasmesse sul sito della Nasa (www.nasa.gov/ntv).

«Non possiamo anticipare niente immediatamente sulla presenza o sull’assenza d’acqua, avremo bisogno di alcuni giorni», ha dichiarato il capo progetto Anthony Colaprete a seguito dell'impatto del missile. Lo schianto del "proiettile" sulla superficie lunare ha generato una grande colonna di polvere di 350 tonnellate di detriti che si è elevata sopra la cima del cratere. «La missione è riuscita, abbiamo avuto conferma che l’impatto è avvenuto e tutto ha funzionato come previsto», ha riferito il Centro di investigazione della Nasa. Il cratere bombardato è largo 100 chilometri e profondo circa quattro. L’ipotesi è che ci sia «acqua sotto forma di ghiaccio rimasta intrappolata in zone permanentemente in ombra nel corso di miliardi di anni», ha detto Peter Schultz, professore di scienze g
eologiche alla Brown University, che ha collaborato al progetto della missione.


 
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