Creato da earth_ciccio il 15/08/2009
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SCOPERTA ITALIANA: ECCO COME NASCONO I BUCHI NERI GIGANTI

Post n°27 pubblicato il 11 Settembre 2009 da earth_ciccio
 

Gli astronomi li chiamano «AGN fortemente oscurati»: sono galassie che hanno al centro un buco nero supermassiccio, oscurato però da materiale talmente denso da assorbire le pur potentissime emissioni ad alta energia. Ma quanti sono, rispetto al totale degli AGN? Su questo punto, che ha implicazioni fondamentali per l’astrofisica, c’è parecchio disaccordo. Alcune osservazioni ad alta energia (nei raggi X e gamma), infatti, sembrano indicare che siano appena 1 su 10, mentre quelle nella banda ottica ne individuano una percentuale assai più cospicua. Ora, uno studio guidato da astrofisici dell’INAF potrebbe aver chiarito il mistero: i buchi neri supermassicci avvolti da un pesante toro di polvere (AGN Compton-thick, questo il loro nome esatto), osservati nei raggi gamma, sono una frazione rilevante della popolazione totale di AGN, ma più sono distanti e più è difficile individuarli.

 
Per calcolarne correttamente la distribuzione, dunque, occorre valutare non solo quanta polvere li avvolge, ma anche a che distanza si trovano. È ciò che ha fatto il gruppo di astrofisici guidato da Angela Malizia, dell’INAF-IASF Bologna, basandosi sui dati raccolti dal telescopio spaziale INTEGRAL dell’ESA (Agenzia Spaziale Europea), finanziato per l’Italia dall’ASI (Agenzia Spaziale Italiana). «Abbiamo preso in esame il campione completo degli 88 AGN con l’emissione più intensa», spiega Malizia, «e li abbiamo analizzati uno a uno, con infinita pazienza, ricostruendone il flusso, l’oscuramento e la distanza. E ci siamo accorti che quelli fortemente oscurati diminuivano mano a mano che la distanza aumentava. Così, per calcolare in modo affidabile la distribuzione, abbiamo pensato di selezionare un sotto-campione che comprendesse solo le sorgenti più vicine. Il risultato? Gli AGN fortemente oscurati sono superiori al 24% del totale, dunque circa 1 su 4».

 
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L'ENIGMA DELLO SPITZBERGEN

Post n°26 pubblicato il 09 Settembre 2009 da earth_ciccio
 
Tag: Ufo

 

In campo ufologico , la parte che riguarda i cosiddetti ufo-crash è molto controversa e normalmente genera dibattiti accesi tra gli stessi ufologi , principalmente per mancanza di prove oggettive secondo i negatori , ma con prove documentali declassificate e dichiarazioni postume di testimoni secondo chi è convinto della loro veridicità . Negli ultimi anni si è tanto discusso e si è detto tutto è il contrario di tutto sui più famosi crash storici , cominciando dalla vicenda più emblematica , madre di tutti gli ufo-crash e cioè il caso Roswell , che ha fomentato polemiche a non finire e fatto scrivere una marea di libri e articoli , oltre a casi meno famosi ma ugualmente intriganti come : Aztec , Laredo , Socorro , San Augustin , Magdalena , Kecksburg, Varese negli anni trenta , l’antesignano caso di Aurora e via discorrendo . Negli anni cinquanta il primo che parlò di questi casi fu il giornalista e scrittore Frank Scully , con la pubblicazione del suo libro : Behind the flying saucers ( Dietro le quinte dei dischi volanti ) , che furono insieme a : Flying saucers are real ( I dischi volanti esistono ) del Maggiore Donald E. Keyhoe i primi libri di stampo ufologico ed entrambi pubblicati nel 1950 . Scully all’epoca fu screditato perché era andato oltre il top secret imposto dalle autorità militari e dalla presunta organizzazione segreta chiamata Majestic 12 , demandata secondo le fonti allo studio e al recupero degli ufo precipitati . Il suo nome ha ispirato successivamente il personaggio di Dana Scully del famoso serial X FILES . Negli anni settanta il serio e documentato ufologo americano Leonard H. Stringfield fino al 1957 consulente civile sugli ufo dell’Air Defence Command dell’Usaf , particolarmente a Columbus nell’Ohio , nel suo libro del 1977 : Situation red , the ufo siege ( Assedio ufo ) , rivelò tanti particolari sui crash , intervistando testimoni o gente che aveva avuto contatti con essi e in camera caritatis venne a conoscenza di avvenimenti ai confini della realtà . Quando agli inizi degli anni ottanta , con l’uscita del libro : Accadde a Roswell , di William L. Moore e Charles Berlitz ( The Roswell incident ) , l’evento della piccola cittadina del New Mexico è passato alla storia , creando un mito che ai nostri giorni è ancora molto vivo e che ha dato la stura alla creazione di due musei , tra cui l’International Ufo Museum di Roswell , dimostrando come gli ufo-crash non sono solo fantasie di menti esaltate . In questo calderone ci sono avvenimenti poco conosciuti dall’opinione pubblica , citati solo marginalmente , ma che sono ugualmente interessanti e dimostrano come tali accadimenti non sono poi così rari . Uno di questi è quello che si verificò nello Spitzbergen , un’isola norvegese che fa parte del gruppo delle Svalbard , dove si estende in un’area di 39.044 km2 . Bagnata a nord e a est dal Mar Glaciale Artico , a sud dal Mare di Barents e a ovest dal Mar di Groenlandia , l’isola fu scoperta dall’esploratore Willem Barents nel 1956 , che diede poi il nome all’omonimo mare . Negli anni tra il 1940 e il 1946 come si sa , qualcuno ha poi retrodatato i fatti negli anni trenta , l’Europa fu interessata da una serie di avvistamenti di razzi fantasma e nel nord Europa la Svezia creò addirittura una rete di sorveglianza aerea per intercettare questi intrusi che violavano il suo spazio aereo . Furono creati centinaia di posti di osservazione per monitorare questi oggetti per lo più a forma di fuso e la stampa locale li ribattezzò V-3 , pensando che si trattasse di una qualche diavoleria nazista fabbricata nella base segreta di Peenemunde , ma a differenza di altri ordigni che erano caduti al suolo senza esplodere , questi sorvolavano le città creando solo panico nelle popolazioni . Negli archivi dei vari Ministeri della Difesa , furono catalogati 16.000 casi , di cui quasi 6000 non identificati . Anche la Difesa norvegese se ne occupò con la supervisione del Tenente Colonnello Dwayne Arneson . Ricordiamo a puro titolo di cronaca storica che la Norvegia fu un’area che vide nella città di Telemark , il sorgere delle fabbriche di acqua pesante per la costruzione di ordigni nucleari del Terzo Reich durante la Seconda Guerra Mondiale . Riprendendo il discorso ufo-crash , durante questa ondata di avvistamenti di razzi fantasma , ci furono testimonianze di un ordigno caduto o atterrato sull’isola dello Spitzbergen il 9 luglio del 1946 , recuperato dall’Aeronautica norvegese : la Naf ( Norwegian Air Force ) , all’epoca forse non ancora contrassegnata da tale denominazione . Come detto il supervisore per questi misteriosi avvenimenti fu il Colonnello Arneson , ufficialmente addetto ai recuperi top secret delle forze armate norvegesi , che visionò il documento classificato che attestava la realtà dell’incidente dello Spitzbergen . Intervistato successivamente ormai anziano dal Dr. Steven Greer , confermò in camera caritatis tutti i fatti riguardanti l’evento e fu acclarata anche la sua carriera militare mediante la visione di documenti del Project Blue Book , che a loro volta avevano classificato il crash norvegese . L’ufficiale scandinavo confidò che alcuni scienziati le cui generalità rimasero top secret , vennero a studiare l’ordigno . I Ministeri della Difesa del nord Europa comunicarono tra di loro le fasi del recupero dell’oggetto che fu prelevato dall’Aeronautica USA e trasportato naturalmente in gran segreto negli Stati Uniti . Secondo le fonti che svelarono il caso , l’oggetto aveva un diametro di 47 metri , era costruito in una lega sconosciuta e sullo scafo vi erano iscrizioni che somigliavano ai caratteri cirillici , ma all’epoca i russi non disponevano certamente della tecnologia necessaria alla costruzione di simili prototipi . Come al solito quando si parla di ufo-crash , il caso è stato subito bollato come falso , ma questa ormai è una prassi consolidata per screditare questi eventi e tenerli occultati , così non si capisce mai dove comincia la verità o la menzogna . Nel suo libro : Flying Saucers Serious Business , l’ufologo Frank Edwards confermò invece i fatti , citando uno sconosciuto Colonnello rimasto anonimo che fornì ulteriori dettagli sulla storia . Nel suo libro del 2005 : Ufo , i dossier top secret , l’ufologo Alfredo Lissoni ha rivelato basandosi sulle dichiarazioni dell’ufologo John Keel , che probabilmente l’isola dello Spitzbergen era proprio la base operativa di simili intrusi . Un’altra testimonianza parla di un Generale in pensione , certo James H. Doolittle che durante un viaggio in Svezia per conto del suo datore di lavoro , la Shell Oil Company , fece una strana deviazione in Norvegia dove visionò all’epoca dei fatti l’oggetto dello Spitzbergen e confermò il suo successivo trasporto in America . A quanto pare la famosa giornalista statunitense Dorothy Kilgallen rivelò tramite sue segrete fonti militari che ovviamente non potevano scoprire la loro identità, pena ritorsioni non gradite , che il nome della nave che trasportò l’ufo dello Spitzbergen fu la corazzata Alabama e queste rivelazioni furono pubblicate dal quotidiano Los Angeles Examiner. Sul luogo dove questo oggetto fu trasportato , si possono fare solo delle congetture , indicando possibili siti segreti come l’arcinota Area 51 , Wright Patterson , Fort Riley o quant’altro . E’ certo che il recupero di questi ufo schiantatisi (!) o atterrati per un contatto ravvicinato con il nostro pianeta , sono sempre avvolti dal mistero più impenetrabile e in effetti questi avvenimenti ( una volta confermati ) che cambierebbero la nostra visione dell’Universo e sarebbero la più grande scoperta della storia dell’uomo , sono tenuti segreti all’umanità per finalità che sfuggono alla nostra comprensione ma che forse si possono intuire . Per concludere questa vicenda, avvolta ancora dopo 65 anni dal mistero , è perlomeno singolare il fatto che proprio nelle isole Svalbard si sta approntando un approvvigionamento di sementi provenienti da tutto il mondo da parte del governo norvegese con la collaborazione degli Stati Uniti e dell’Unione Europea , per preservare alle future generazioni un archivio biologico in previsione di un evento catastrofico globale , o solo per il timore di una estinzione di certe tipologie di prodotti biologici causata dall’inquinamento , giunto ormai a livelli preoccupanti . Nessuno può affermarlo con certezza , ma il fatto stesso che diversi media ne hanno diffuso la notizia è abbastanza sintomatico della sconcertante faccenda . Blindata con porte massicce , pareti spesse un metro e sensori di rilevamento , questa base sotterranea racchiude forse il futuro della sopravvivenza del nostro pianeta ? Ci sono collegamenti con i misteriosi avvistamenti degli anni 30-40 del secolo scorso o con il tanto paventato 2012 ? Questo lo potrà dire solo il futuro prossimo .

 
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TAIWAN: CATTURATO STRANO ANIMALE CHE SEMBRA . . . UN EXTRATERRESTRE

Post n°25 pubblicato il 07 Settembre 2009 da earth_ciccio
 

 

Un gruppo di investigatori dell’Istituto di Oceanologia di Taiwan hanno catturato uno strano essere acquatico, considerato come un placton, un insieme di piante e animali minuscoli che galleggiano nel mare. L’animaletto è molto simile agli extraterrestri del film “Alien vs Predator”: è inferiore a 3 centimentri di lunghezza ma ha proporzioni molto strane, la testa estremamente grande, dotata di enormi occhi composto e un corpo magro. Lo straordinario animale ha il suo habitat nelle acque profonde del mare, con poca luce. “In questo contesto, gli animali tengono gli occhi grandissimi, con un acuto senso visivo indispensabile per la sopravvivenza“, ha spiegato il ricercatore Liao Yunzhi. Il plancton è un buon cacciatore nelle profondità del mare. La strana immagine del plancton come gli extraterrestri ha creato una immensa ispirazione fantastica nei romanzieri di fantascienza. L’animale delle acque profonde occupa l’interno di altre specie nella riproduzione. “E’ possibile vedere le uova rosa. Quando il piccolo animale viene alla luce, la femmina plancton abbandona il corpo ospite“, afferma il ricercatore. Lo scienziato propone di proteggere lo strano plancton delle acque profonde, “una specie molto preziosa, che si è trasformata in una sorta di strana figura per la sopravvivenza“, ha commentato.

 
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COSMO: SCOPERTA UNA NANA BIANCA SUPERMASSIVA PRONTA AD ESPLODERE

Post n°24 pubblicato il 07 Settembre 2009 da earth_ciccio
 

 

Da 12 anni gli astronomi si chiedevano che razza di oggetto fosse quello che emanava raggi X vicino alla luminosa stella HD 49798. Finalmente lo hanno scoperto, e la risposta li ha lasciati sbalorditi. Grazie all’eccezionale  sensibilità del telescopio orbitante dell’ESA XMM-Newton, un gruppo di ricercatori italiani dell’Istituto nazionale di astrofisica (INAF) ha appena dimostrato che si tratta di una nana bianca, piccole stelle morenti di debolissima luminosità, dalle caratteristiche fuori dall’ordinari. Pur avendo un diametro di quasi 7.000 chilometri, pari solo a circa metà di quello della Terra, è una tra le più massicce mai scoperte e quella che ruota con la maggior velocità finora conosciuta: impiega appena 13 secondi per compiere un giro completo. Se solo questa rotazione fosse un poco più rapida, la sua struttura non reggerebbe l’enorme forza centrifuga prodotta e la stella si distruggerebbe. Già questa caratteristica fa di RX J0648 una vera e propria rarità nel panorama dei corpi celesti. Ma la cosa più sorprendente è che questa scoperta, appena annunciata sulla rivista Science, è stata possibile “per un soffio”, in tempi cosmologici. Infatti RX J0648-4418 – questa  è la sua sigla – sta per esplodere. Tra qualche  milione di anni, questa nana bianca si disintegrerà, collassando in una Supernova sotto il suo stesso peso.

Gli scienziati lo hanno dedotto calcolando con precisione il peso della nana bianca. L’ago della bilancia ha segnato valori limite, pari a circa il doppio della tipica massa delle stelle del suo genere. “Grazie al fatto che RXJ0648 è in un sistema binario, abbiamo potuto misurarne la  massa in maniera estremamente accurata, senza dover ricorrere ad assunzioni o modelli teorici difficili da verificare, ma basandoci sulle leggi della meccanica classica”, commenta Sandro Mereghetti, dell’INAF-Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica di Milano, primo autore dell’articolo. “Ci aspettavamo di trovare una massa minore di quella del Sole. Invece la massa di RXJ0648 non solo è già pericolosamente vicina al limite massimo sostenibile da una nana bianca – una stella che ha esaurito le fonti di energia nucleare al suo interno – ma sta anche crescendo”.

Questa stella infatti è vicina ad un altro astro, noto come HD 49798, cui è legata dalla reciproca forza di attrazione gravitazionale. La stella compagna sta cedendo a RXJ0648 parte degli strati più esterni del gas che compone la sua atmosfera, rendendo la nana bianca sempre più massiccia. Già adesso la sua massa è pari a 1,3 masse solari. Quando raggiungerà un peso pari a 1,4 masse solari, tra qualche  milione di anni, la quantità di materia accumulatasi su RXJ0648 sarà sufficientemente elevata da innescarne il collasso gravitazionale che potrebbe portare all’esplosione come una Supernova di tipo Ia o alla formazione di una stella di neutroni.

Per arrivare a questa scoperta sono state determinanti le osservazioni nei raggi X del satellite per l’astrofisica delle alte energie XMM-Newton dell’Agenzia Spaziale Europea ESA.  È infatti impossibile  studiare questa nana bianca nella luce visibile,  poiché la sua stella compagna è molto più grande e luminosa. Le osservazioni nei raggi X hanno così permesso di svelare la natura di RXJ0648 e fornire informazioni decisive sulla sua massa, che avranno importanti ricadute anche nello studio dei processi che regolano lo scambio di materia nei sistemi stellari binari, della struttura interna delle stelle nane bianche o  dell’origine delle Supernovae di tipo Ia, utilizzate come “metri cosmici” per studiare l’espansione dell’Universo. “L’esistenza di sistemi binari simili a questo era stata prevista dai modelli teorici, ma finora non ne era stato  individuato nessuno.” prosegue Mereghetti.“Ci aspettiamo quindi che RXJ0648 e la sua stella compagna saranno oggetto in futuro di numerose osservazioni che permetteranno di ottenere nuove  informazioni sulla evoluzione di questi oggetti celesti e sulle loro proprietà fisiche”.

 Anche se RX J0648-4418 è abbastanza lontana per non rappresentare un pericolo per la Terra, è sufficientemente vicina per regalarci, quando esploderà, uno spettacolo celeste mozzafiato che sarà ben visibile nel cielo anche di giorno e ad occhio nudo. Chi vivrà, vedrà.

 
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LE COSE PEGGIORI DELLA VITA SI VERFICANO OGNI 12 ANNI

Post n°23 pubblicato il 06 Settembre 2009 da earth_ciccio
 

 

Non è un segreto che la vita si sviluppa in base ad un certo ciclo. Gli eventi del presente spesso sono copia di quelli del passato. Ripetizioni periodiche, che difficilmente possono essere spiegate dal punto di vista della logica comune, possono verificarsi sia in tutta la storia della civiltà e sia nella vita di singole persone.

Un confronto tra le storie di Roma e Mosca (la città è conosciuta come la Terza Roma) può servire come un notevole esempio di tale stupefacente coincidenza per lo sviluppo della nostra civiltà. Gaio Giulio Cesare è stato il primo uomo a cui è stato dato il titolo dell ‘ “imperatore”.Lo stesso può essere detto a proposito di Pietro il Grande, che divenne il primo imperatore della storia della Russia.

Cesare ha introdotto il suo calendario giuliano nell’anno 46 aC. Il Nuovo Anno del calendario giuliano inizia il 1 ° gennaio. Pietro I ha  firmato un decreto del 1 dicembre 1699, a segnare l’inizio del Nuovo Anno il 1 ° gennaio. La decisione di Cesare di istituire una sede per il suo esercito e istituire la posizione del responsabile ingegneristico è stata ripetuta sotto Pietro I quando fondò il quartier generale del Corpo degli Ingegneri in Russia.

Un classico esempio di incredibili coincidenze si può vedere nel destino di due celebri presidenti americani – Abraham Lincoln e John F. Kennedy. Il primo è stato eletto nel 1860, mentre il secondo 100 anni più tardi, nel 1960. Sia Lincoln e Kennedy sono stati democratici, ciascuno di essi ha lottato per la parità di diritti dei bianchi e la razza nera. Entrambi sono stati uccisi per le loro politiche.

Il poeta russo Velimir Khlebnikov ha detto che aveva avuto una visione che gli ha permesso di identificare un certo ciclo di sviluppo della Russia. Egli ha riferito che la Russia avrebbe subito dei cataclismi ogni 12 anni. L’anno della prima rivoluzione russa – 1905 – è stato preso come punto di partenza del ciclo di Khlebnikov.

La sua visione è stata dimostrata nei fatti reali. L’anno 1917 la rivoluzione socialista; l’anno 1929 collettivizzazione e la carestia; 1941 l’inizio della Grande Guerra Patriottica;  1953 la morte di Stalin, che divenne uno shock nazionale; 1965  la fine di Krusciov negli Anni del Disgelo; 1977  l’adozione della nuova Costituzione; 1989 la caduta del muro di Berlino, che ha segnato l’inizio del crollo dell’Unione Sovietica.

Molti scienziati cercano di spiegare il fenomeno delle coincidenze con complicate teorie, anche se molti altri dicono che queste cose sono al di là di ogni spiegazione.

Il biofisico Alexander Chizhevsky ha scoperto che tutte le nazioni che vivono sulla Terra sono sotto periodiche esplosioni di attività e di aggressione. La sua teoria è basata sul ciclo dell’attività solare. Il suo periodo di attività – undici anni – è molto vicino a tutto il ciclo del calendario orientale, secondo cui la storia si ripete ogni 12 anni.

Misteriose coincidenze si verificano anche nello spazio. Gli archivi degli ufologi evidenziano, per esempio, che gli UFOs appaiono regolarmente – un giorno, una settimana, un mese o un anno più tardi, dopo la prima apparizione. Ecco un breve elenco dei più noti incontri UFO: 1913 Toronto, Canada; 1950 Kolyma, URSS; 1972 Australia; 1977  Nuova Guinea; 1977 Spagna; 1986  Staraya Poltava, Russia; 1996 – Izmir, Turchia.

 
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