Creato da analgesica81 il 27/10/2008

Follemente lucida

“Ce l’ho con l’amore che tanto mi fa male, dalla voliera dei sogni sono spariti i trespoli, ho murato la finestra ad est, così ora anche nello spreco dei miei giorni nessuna alba mi potrà distrarre”

 

Sepolta

Post n°45 pubblicato il 17 Gennaio 2009 da analgesica81
 

Quando mi sento dire "mi fai schifo, per me sei morta e sepolta"
chissà perchè, mi viene sempre in mente questa scena...

Fantastica....

 
 
 

Rewind

Post n°44 pubblicato il 14 Gennaio 2009 da analgesica81
 

 
 
 

Plastilina

Post n°43 pubblicato il 14 Gennaio 2009 da analgesica81
 

Nessuno può conoscere la portata del mio dolore.
Nessuno può conoscere il mio mondo interiore.

E' una scelta mia, esclusivamente mia: dentro la mia testa posso entrarci solo io e nessuno può avere accesso.

Ricordo le urla di chi pensava di avere il diritto ad attraversare un labirinto di nervi, di sensazioni, di emozioni che mi rotolavano in ogni angolo della testa.
C'ho pianto tanto: dalle scenate di gelosia perchè potevo pensare a qualcun altro o perchè questo “altro”, qualunque cosa fosse, gli altri non potevano averci accesso.

Non so perchè qua su Libero ricevo commenti e messaggi privati da sconosciuti che mi chiedono notizie su come sto. Non è che ad una persona estranea può interessare il mio dolore, credo solo che derivi dal fatto che io sappia descrivere bene quello che sento e quello che vedo. Non sono stupida: fin da piccola mi sono sempre esercitata a scrivere in un modo tale da far suscitare in chi mi legge determinate sensazioni: quelle che volevo io.

Scrivere, scrivere, scrivere...perchè quanto a parlare in questo caso trovo molte più difficoltà. Sì, quando sto male da morire divento logorroica, ma non esce mai fuori tutto, do l'illusione che esca il mio mondo intero, ma no, lo so: le pieghe più buie rimangono a giocare a nascondino dentro la testa. Fanno capolino, vorrebbero uscire allo scoperto, ma poi arriva quel “tana libera tutti” che le fa rientrare dentro i cunicoli più bui. Fuori so che purtroppo rimane il mio viso deformato dall'angoscia, perchè un qualche effetto lo devono lasciare. All'unanimità mi è stato detto che miglioro fisicamente e sono più attraente quando sono arrabbiata da morire o porto il tormento interiore agli angoli delle labbra, socchiudendo gli occhi, gli zigomi tirati. Non so se c'è qualcosa di sadico in chi me lo dice oppure no, miglioro davvero.

Nessuno conosce la portata del mio dolore, perchè è sempre plastilina che assume diverse forme, ma che alla fine rimangono sempre le stesse: rabbia, dolore fisico, un guaio in cui cacciarmi, una situazione volutamente affrontata per sentire dolore, il rifugio dentro una bugia, menzogne che mi dico nel mio pessimismo per non cadere nella trappola dell'illusione.

E' soprattutto l'illusione a devastarmi, l'illusione dei sentimenti, quei “ti amo” vuoti o i “ti voglio bene” detti senza una realtà di fatti.

E' vero: lancio sos che “potrebbero accecare qualsiasi faro”, ma sono talmente convinta che cadranno quasi sempre nel vuoto che talvolta parlo solo per sos, facendone una lingua mia. Passerà la febbre di questi 3 giorni, passerà tutto, forse passerà anche l'imminente crollo psicologico che sto per avere e la cosa mi fa paura: non so quanto tempo ci metterò a rialzarmi, dopo tutti i kg che ho perso in un anno, la stanchezza accumulata in un ambiente che vuole farmi fuori nel quale ho dato l'anima, perchè mi piaceva darla, perchè dentro ho come una vocazione e su certe cose, per spirito e per amore del mestiere che ho sempre voluto fare, fin da bambina quando prendevo forbici, ritagli e colla e creavo il mio “giornalino” a distribuzione familiare, sono passata sopra a tante cose, a comportamenti strani, pressioni incomprensibili, cattiveria e indifferenza. Dovevo diventare una bestia, non ci sono riuscita, dovevo diventarci per sopravvivere. Io purtroppo ho solo un modo per sopravvivere, ne devo imparare altri, ma è sempre quella plastilina che a volte si asciuga e non ne vuole sapere di prendere altre forme.

 
 
 

@mail #2

Post n°42 pubblicato il 12 Gennaio 2009 da analgesica81
 

"Se scapperai, ti inseguirò.
Se mi farai del male, ti farò del bene.
Se ci sono cose che non tolleri,
cazzi tuoi,
io ci sono
e ti voglio bene"

 
 
 

Ghiaccio

Post n°41 pubblicato il 12 Gennaio 2009 da analgesica81
 

Sì, è vero, sono cattiva.
Ma a differenza di quando subisco, non lo sono mai gratis.
Qualcuno me la deve pagare.
Ci sono momenti di estrema lucidità come questo, dove ogni mio ragionamento segue logiche che per me sono inappuntabili.
Vado alla ricerca di conferme in negativo nella mia vita.
L'ho sempre fatto.
Ho sempre cercato le motivazioni per creare situazioni dove denigrarmi,
dove dirmi che anche stavolta m'è andata male,
dove anche stavolta
sono io che attiro solo cattiveria,
dove sono una donna inadeguata perchè trattata male, come una puttana, anche e soprattutto al di là di un letto.
Non lo so, non so un cazzo di me: mi sono state dette tante cose tutte assieme negli ultimi giorni e me ne sono rimaste dentro un paio.
La prima è che è impossibile conoscermi a fondo, perchè io questo "fondo" non ce l'ho,
la seconda è che ho un modo di prendere la vita e di relazionarmi con le persone che è "devastante".
Il tutto proviene da una "devastata", che appunto si è sempre fatta male da sola,
andando alla ricerca delle conferme che tanto gli altri mi avrebbero trattato di merda.
Non so cazzo ho quando sento i miei deliri di onnipotenza: lì mi sento tutto.
So che potrei attirare il mondo e schiacciarlo in una mano,
so che posso allontanarlo il mondo e farlo diventare altro da me: io entità esterna e sputata fuori come un corpo estraneo.
Mi sento buttata via da tutti quando sono io che mi butto via, quando io stessa butto via gli altri.
Butto via qualche verità, qualche bugia, valanghe di complimenti che non mi contano un cazzo,
perchè ci vuole fegato tutti i santi  giorni a guardarsi dentro e a farsi l'analisi da sola.
Nessun dottore m'ha preso sul serio perchè l'analisi so farmela da sola, perchè non sono pazza, perchè sono lucida.
E mi rendo anche conto che più sono lucida e più faccio ragionamenti del cazzo.
Non so cosa voglio dagli altri, penso di saperlo, ma non lo so, non so cosa cerco dagli altri.
Lì per lì ho tante aspettative, quando l'unica che riesco ad accettare è l'umiliazione e la cattiveria. Perchè io butto, butto via, getto tutto: non sopporto di essere trattata "normalmente", di essere trattata con rispetto. Non tollero proprio che mi si voglia bene e qui devo chiedere scusa ad una persona - forse a diverse - ma soprattutto a una e lui sa quale.
Ieri sera sono tornata a casa con quel cazzo di vuoto divorante e manca poco mi metto a piangere come una cretina perchè mi manca chi ho perso qualche mese fa.
Ma non m'interessa lui, lui così com'è ora, mi manca la sua cattiveria,
il fatto che mi esaltava essere "amata" da uno che per proteggermi era capace d'ammazzare una persona, ma di ammazzarla sul serio e poi nascondere le tracce.
Ho sempre cercato protezione, lui che la dava a tutti e poi la cercava a volte da me.
Sì, cazzo, c'è una frase che mi manca oltre alla sua cattiveria, al fatto che all'inizio per me sarebbe stato pronto ad uccidere,
mi manca quando alla sera mi voleva di fianco e chiedeva di buttargli le braccia addosso e mi diceva "Stasera ho voglia io d'essere protetto".
Solo che io non ero capace di proteggermi da lui.
E adesso piango, ricordando un amore malato che chissà poi se era amore, forse solo un'ossessione...perchè mi sto veramente convincendo di non essere capace di amare, non sono in grado, non sono mai stata in grado o se voglio vederla a tinte più rosee, non sono capace di farlo adesso.
Faccio un lavoro dove mi sembra di subire umiliazioni ogni giorno,
dove certe pressioni le ritengo inaccettabili, dove anche qui cerco la conferma che potrei esserci come no,
che tanto non farebbe differenza, che tanto il giorno che non mi presento
non ci farebbe caso nessuno.
Sopravvivo e basta, ho sempre sopravvissuto cercando disperatamente di esistere e forse è così, perchè mi piace così, è così, perchè sono paranoica,
è così perchè non riesco ad avere il coraggio di cambiare qualcosa se non la città dove sto.
Sono vigliacca, ma talmente vigliacca, che se fossi un uomo molto affamato nemmeno mi scoperei:
non sentirei nulla, solo indifferenza, freddo, ghiaccio...
ma un ghiaccio che nemmeno ti fa venire i brividi.




 
 
 

@mail #1

Post n°40 pubblicato il 05 Gennaio 2009 da analgesica81
 

"Se è vero che ognuno ha la sua vita e la sua libertà, non sarò certo io
a negare la tua libertà di non credere a chi ti dice che sei bella.
Eppure non sono il solo a sostenerlo, a quanto mi hai raccontato. Com'è
naturale per una ragazza come te, hai avuto i tuoi fan; attratti, se non
dal tuo seno che non ti piace, dalle gambe e dal viso. Certo, la
bellezza non è di per sé una garanzia di felicità, forse nemmeno una
promessa: ma che dovrebbe dire, allora, chi non ha i tuoi occhi e la tua
bocca? "Trovo difficile / credere che tu non sia a conoscenza / della
bellezza che sei / ma, se non lo sei / lascia che io sia i tuoi occhi /
una mano nella tua tenebra / così non avrai paura", dice in inglese una
vecchia canzone che adoro (...)

 
 
 

Forare

Post n°39 pubblicato il 03 Gennaio 2009 da analgesica81
 

Sto scrivendo da un internet point.
Già sradicata da quattro pareti che usavo come punto di riferimento. Avevo solo quelle in questi giorni in cui non riesco a riprendermi...non ce le ho più. Non ho più uno screensaver da guardare - o meglio - sul quale incantarmi, nessuna tazza portapenne con una delle  frasi più belle che mi siano state dedicate, non ho più il mio tappetino mouse che faceva da planning, non ho più niente che mi possa sostenere fisicamente.
Che siano pareti, che siano carne e ossa, avevo bisogno di darmi delle prove per capire quanto può sostenermi la fisicità di un'impalcatura naturale o cementificata che sia. Ieri sera dentro il mio letto, pensavo che sarebbe bello smettere di mangiare per vedere quanto reggo. Quando sono fragile emotivamente, ho bisogno di trovare altre prove, al dolore fisico ad esempio, per capire che ce la posso fare. Allora non volevo fare colazione, ma l'ho fatta normalmente: un cornetto alla marmellata e un cappuccino. Mi sento come non avessi mangiato nulla, debole fisicamente come se non mangiassi da 3 giorni. Perchè? Cazzo sentivo il crollo, ma non pensavo di poter soccombere così. Pensare che oggi è una bella giornata, fa tanto freddo, ho pure i capelli legati che mi gelano le orecchie. Ho l'affanno come se corressi da una vita, a me che quando andavo in palestra odiavo il tapis roulant. C'è il sole però, ma a me ci sembra la nebbia per quanta acqua mi sale agli occhi. Tra le stupide prove fisiche allora, ripenso a quel piercing che mi volevo fare, ma ormai sono "grande", però è una cosa particolare, perchè un gioiello estraneo per il tuo corpo se ci tieni e lo vuoi,  sei portata a curarlo nel mentre lotta con la pelle per la normale infezione che ti causa: lavi spesso quella parte del corpo con il sapone delicato, usi creme cortisoniche, betadine e te lo guardi ogni giorno guarire. In quel modo il corpo mi torna importante. Un po' come quando ti graffi e non vedi l'ora si stacchi la crosticina. Sarà stupido, ma quel momento, quando soffri per quel piercing che il corpo ti rifiuta, almeno io sento che per la prima volta mi sto davvero prendendo cura del mio detestatissimo corpo.

Cazzo, devo lavorare e non ho la forza mentale. Non è apatia stamattina, mi manca la forza fisica. Scrivo perchè capisco l'inutilità di chiedere aiuto. Ora come ora vorrei solo l'abbraccio di chi dice che mi vuole bene, mi basta quello per ripartire almeno un po'. Però so che verrei presa come stupida solo perchè mi verrebbe da piangere senza argini. Boh, c'ho una burn che fra l'altro al contrario della red bull mi fa male perchè mi dà tachicardia dopo qualche ora.
Dai "acrobata pallida" che ce la fai, non ti puoi arrendere adesso solo perchè per l'ennesima volta ti senti fallita senza un perchè, ti senti a terra con mille perchè, ma nessuno che ne valga la pena. Ce l'ho la lucidità per capirlo, non è che non ce l'ho, ma stamattina davvero non mi reggo in piedi...

Devi lavorare, vai a lavorare....

 
 
 

Odio

Post n°38 pubblicato il 01 Gennaio 2009 da analgesica81
 

Sono l'1 e 20 del primo gennaio 2009

Vorrei poter dire che non sono sola
vorrei poter dire che non sto piangendo
vorrei non essere qui a scrivere
vorrei domani non andare al lavoro
vorrei che fosse un giorno come un altro
vorrei non pensare a tutto quello che di brutto m'è successo nel 2008
vorrei riuscire a guardare al presente, senza tenermi nello stomaco il passato
vorrei non essere nel buio di questa stanza
a battere su questi tasti parole mute e assolutamente patetiche.

Vorrei non alternare momenti di rimorsi e rimpianti con altri di odio feroce.
Vorrei poter avere un'alternativa tra l'amore e l'odio, ma io non ce l'ho e non ce l'ho mai avuta.
Piango e odio.
Odio e piango.
Lo faccio tutti i giorni, con la mia forza di volontà talvolta incrollabile, altre invisibile, con un corpo che non sa più reagire, perchè ci pensano i nervi per andare all'attacco e fanno gli straordinari anche in difesa.
Non mangio, non bevo, non m'ammalo.
Non so cosa mi fa andare avanti, forse la solita inerzia, l'aspettarmi sempre le solite cose, ogni santo giorno, la parete accanto al pc col calendario di serie A, un biglietto della metropolitana, il gattino di legno, lo screensaver davanti al quale m'incanto e che attacca ogni due minuti di pausa.
In quello screensaver c'è rimasto l'unico sogno della mia vita, l'unica via di fuga dalla realtà dove soffoco, perchè odio i buon visi del cazzo a cattivo gioco, perchè io non so giocare a niente.



Buon anno analgesica, quella che era capace di lenire il dolore altrui, quella che era capace d'ascoltare sempre e aveva una parola buona per tutti, quella sempre generosa e disponibile, quella che raccoglieva il dolore e lo faceva suo, quella che sapeva un oceano di consigli del buonsenso e non sapeva usarli per sè, quella che riusciva a strappare un sorriso al dolore altrui, quando dentro scoppiava, perchè sapeva fare bene agli altri tranne che a se stessa
.
Benvenuta nuova analgesica, quella che non ce la fa a staccarsi dal 2008, dal 2007, dal 2006, dal 2005 e dal 2004. Quella che se vuole scaraventa odio contro il primo masochista pronto a catalizzarlo.
Il problema rimane sempre lo stesso: nessuno lenisce il mio di dolore, perchè vi odio e odio soprattutto quelli che mi dicono e mi hanno detto "ti amo". Per questo sono patetica quando mi lamento della mia solitudi
ne e in realtà sono solo capace di allontare qualsiasi persona provi ad avvicinarsi...

 
 
 

Buttare

Post n°37 pubblicato il 31 Dicembre 2008 da analgesica81
 

Non leggermi.
Non riuscirai mai ad entrare nella mia testa.
Non leggermi.
Non riuscirai mai a capire da queste righe chi sono e come sono.
Non leggermi.
Non ti servirà a capirmi.

Non leggermi tu che hai la presunzione di sapere come sono fatta e soprattutto come non sono fatta.
Non leggermi perchè metto su web gli schizzi di una mente che ca
mbia umore e giudizio sul mondo ogni tre secondi.
Non leggermi.

Non è interessante, anzi...
è monotono, un rumore monocorde, irritante e fastidioso.
Non leggermi
qui se c'è qualcuno che lo fa non mi scopa l'anima, perchè non mi svesto di niente, io qui al massimo posso rimanere in maglietta e mutandine.
Non leggermi.
Qui non mi senti, non mi respiri, non mi vedi, accecato come sei
dall'unica immagine stereotipata che hai di me.
Non leggermi
perchè come tutto ha una fine

la fine lo sai qual è...
Io sono quella che chiunque vorrebbe perchè immaginano che io possa avere tutto
poi scoprono che non ho niente che nessuno vuole da una donna, un'amica, una fidanzata, un'amante.
Io sono quella che viene gettata,
perchè sono io a buttarmi via.


 
 
 

Nei tuoi pensieri

Post n°36 pubblicato il 31 Dicembre 2008 da analgesica81
 

 
 
 

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