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Pizzomunno con gerani rossi.

 

 
Pizzomunno

Lungo il tratto meridionale della costa viestana, ritroviamo una piccola spiaggia che deve il suo nome all’ imponente faraglione che dalle acque cristalline si erge sovrano a sorvegliare la città ed i suoi abitanti: la Spiaggia del Pizzomunno.

Qui sembra aver avuto luogo un’ interessante e fantastica vicenda che ha come protagonisti due giovani innamorati , entrambi originari di Vieste .

Pizzomunno , giovane ed attraente pescatore, e Cristalda , ragazza bellissima dai lunghissimi capelli color dell’ oro, si amavano teneramente e vivevano nella convinzione che nulla al mondo potesse intaccare un sentimento tanto forte e sincero.

Ogni sera, Cristalda scendeva in spiaggia per salutare il suo bel Pizzomunno prima che con la sua barca andasse incontro al mare aperto.

Ogni notte, in mare, Pizzomunno riceveva la visita delle sirene che cercavano di ammaliarlo con i loro canti soavi. Le regine del mare desideravano ardentemente che Pizzomunno diventasse il loro re ed amante.

Il giovane, però, non cedette mai alle avance delle sirene tentatrici , avendo già donato il suo cuore alla candida Cristalda.

I reiterati rifiuti del giovane, scatenarono la furia delle sirene .

Una sera, le sirene raggiunsero i due amanti sulla spiaggia ed aggredirono Cristalda con grande ferocia, inghiottendola nelle profondità del mare.

Pizzomunno
fu colto da un dolore devastante, talmente grande da pietrificarlo per sempre.

Il giorno seguente, i pescatori di Vieste trovarono Pizzomunno pietrificato sulla roccia che oggi porta il suo nome.

La leggenda vuole che, ogni cento anni, Cristalda riemerga dalle profondità del mare per incontrare Pizzomunno e rivivere con lui l’ emozione di una notte d’amore sulla spiaggia che li fece incontrare.

 

 

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Promontorio del Gargano

Il più delle volte si pensa che la storia antropologica ebbe inizio sul promontorio del Gargano con l'apparizione dell'Arcangelo Michele più di sedici secoli or sono quando ancora il Cristianesimo conviveva con le allora attuali religioni pagane. Ma se analizziamo le carte romane si nota che gli insediamenti sedentari sono precedenti all'apparizione dell'Arcangelo e si trovavano sulla costa e ai piedi del sontuoso monte (Ergitium ,Sipontum ,Merinum ,Teanum , ,Apulum ,Urium).
Si trovano degli insediamenti umani persino precedenti a questi ultimi, ma bisogna risalire addiritturà all'età del bronzo, tanto è vero che lungo la provinciale che collega Foggia con San Marco in Lamis, a qualche chilometro da Borgo Celano, in zona"Chiancata La Civita-Valle di Vitturo"  è stato ritrovato la necropoli più antica della intera Europa. Altre testimonianze sono date dagli insediamenti rupestri e dalla innumerevole presenza di oggetti litici e di mura megalitiche che si sono scoperti nel corso degli anni sul Gargano.
 

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Toro seduto

 

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Toro seduto

 

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Hotel Gabbiano Vieste

 

Tutto ciò che l'uomo ha imparato

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "Tutto ciò che l'uomo ha imparato dalla storia, é che l'uomo dalla storia non ha imparato niente. Hegel"

 

Servo di Dio Don Antonio Spalatro .

 

 

Il dolmen di Mattinata in località Torre Gentile ss.89 Mattinata - Vieste Km. 140 a circa 6 chilometri dall'abitato mattinatese

Post n°32780 pubblicato il 18 Ottobre 2024 da forddisseche

Il dolmen di Mattinata in località Torre Gentile ss.89 Mattinata - Vieste Km. 140 a circa 6 chilometri dall'abitato mattinatese è un bell'esempio di architettura megalitica, posto proprio a ridosso del ciglio della strada proprio nel punto dove la Valle della Vecchia confluisce nel Vallone di Tar di Lupo.Questa localizzazione consente di retrodatare di almeno due millenni (al V - III millennio a.C.) l'antropizzazione del territorio mattinatese: infatti il sito più importante fin'ora individuato, oggetto di studio fin dalla seconda metà dell'800, è la necropoli santuario dei Dauni, di età protostorica (VIII - VII sec. a. C.), ubicata su Monte Saraceno. Il dolmen è un tipo di tomba megalitica preistorica a camera singola e, insieme al sito di Stonehenge in Gran Bretagna, costituisce il più noto tra i monumenti megalitici. La realizzazione dei dolmen viene collocata nell'arco di tempo che va dalla fine del V millennio a.C. alla fine del III millennio a.C.In Estremo Oriente l'uso del dolmen si prolungò fino al I millennio a.C. I Dolmen sono costituiti da uno o più lastroni orizzontali (tavole) sorretti da più lastroni verticali (ortòstati). La costruzione era in origine ricoperta, protetta e sostenuta da un tumulo.Molti esempi di questo tipo, o con temi architettonici più evoluti, sono stati ritrovati in Sardegna e in Puglia, mentre in Europa si possono trovare nel Regno Unito, in Irlanda, in Francia, in Germania, in Spagna e in Portogallo.Il termine dolmen appare nel XVII secolo, nell'ambito della storiografia francese.Sembra che sia stato c$oniato a partire da due parole bretoni:- t(d)aol (forse apparentato con il latino tabula), tavolo; men, pietra.Nell'attuale stato di degradazione, i dolmen si presentano spesso sotto l'apparenza di semplici tavoli, che per lungo tempo hanno fatto pensare a degli altari pagani. Si tratta invece, come già detto, di camere sepolcrali e di gallerie di tumuli (colline artificiali), la cui parte friabile (la colmata costituita da materiali di riporto) è stata erosa nel corso dei secoli. La loro architettura comporta talvolta un corridoio di accesso che può essere costruito con lastre di pietra o muratura a secco. La camera sepolcrale, di forma variabile (rettangolare, poligonale, ovale, circolare,ecc.) è talvolta preceduta da un'anticamera. In alcuni dolmen l'entrata possiede una porta tagliata in una o più lastre verticali.La morfologia dei dolmen può variare in funzione delle regioni.I dolmen erano delle sepolture collettive riutilizzabili. Questo spiega perché, in certi dolmen, si sia potuto scoprire resti umani di molte centinaia di individui e di corredi funerari appartenenti di differenti periodi (Neolitico, Eneolitico, Età del Bronzo, del Ferro, o persino periodi più tardi).Un po' somiglianti alle nostre sepolture gentilizie, i dolmen potevano servire ben più a lungo di quanto si faccia oggi e sicuramente alcune tombe sono state utilizzate per secoli.Il termine sepoltura collettiva non implica necessariamente che si trattasse di una tomba per tutti: vista l'esigua quantità di resti umani rinvenuta in alcuni dolmen di grossa mole - veri e propri monumenti di prestigio - ci si può chiedere se alcuni di essi non fossero riservati a un gruppo privilegiato della comunità.Quanto al tumulo, esso non aveva solo la funzione di proteggere la camera funeraria ma senza dubbio anche quella di segnalare, forse addirittura di ostentare la sua maestosità: un grande tumulo rivestito e pareggiato, imponeva la sua massa al visitatore e doveva ispirare rispetto per il luogo e conferire sicuro prestigio alla comunità che lo aveva eretto. D'altro canto occorre notare che molti ritrovamenti archeologici al loro interno (offerte, altari, gallerie, ecc.) fanno pensare che tali monumenti potessero avere una destinazione e una funzione religiosa. Queste testimonianze dimostrano come già in epoca primitiva si andasse sviluppando non solo la pratica della sepoltura (che risale addirittura all'epoca neanderthaliana), ma anche quella del riconoscimento del luogo dei morti come uno spazio sacro, ossia un luogo nel quale si stabiliva una particolare vicinanza con il divino. Anche quando l'epoca di costruzione dei megaliti in Europa era già trascorsa, sembra che essi siano stati riutilizzati dai Celti a fini religiosi.Nel mondo sono stati recensiti circa cinquantamila dolmen. Circa ventimila si trovano in Europa, dove essi sono molto frequenti in certe regioni della Francia (circa 4500 disseminati su una sessantina di dipartimenti).I dolmen si ritrovano anche in Irlanda, Galles, soprattutto con i cosiddetti portal dolmens, nelle contee inglesi del Devon e della Cornovaglia, nel Portogallo con gli spettacolari siti dell'Alto Alentejo vicino la città di Evora, nel sud della Spagna con i notevoli siti di Antequera (con i dolmen fra i più importanti al mondo), in Belgio (sito megalitico di Wéris), in Germania del nord, in Scandinavia, in Nordafrica, in India e, in maniera più modesta, in Armenia, Siria, Etiopia e Crimea (Ucraina).
La Corea ospita essa sola circa 30 000 dolmen, di vario tipo, eretti soprattutto nel I millennio a.C. e secondo tecniche che si sono evolute nel tempo. Se ne trovano anche in Giappone, ma di epoca più recente. I dolmen sono invece assenti nel continente americano e australiano.
In Italia i dolmen sono presenti soprattutto in Sardegna (ove condividono la loro presenza con altri importanti monumenti megalitici, quali le "domus de janas" e le costruzioni nuragiche) e in Puglia, particolarmente diffusi nelle campagne salentine e nel barese, dove sono concentrati nel territorio di Bisceglie, nei pressi dei crocevia delle antiche vie di comunicazione con i paesi vicini (Trani, Ruvo di Puglia, Terlizzi e Molfetta).

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VIESTE/ SANITÀ, NOI COSA POSSIAMO FARE? INIZIAMO DA UNA PARTECIPAZIONE ATTIVA…. 18 Ottobre 2024

Post n°32779 pubblicato il 18 Ottobre 2024 da forddisseche

VIESTE/ SANITÀ, NOI COSA POSSIAMO FARE? INIZIAMO DA UNA PARTECIPAZIONE ATTIVA….

E’ cosa nota e secolare il disastro della nostra sanità. E siamo ancora in tempo per tentare di rianimarla, ma per fare questo è il momento di scendere in campo in prima persona, per questo siamo invitati a partecipare all’incontro organizzato nel salone della Parrocchia S. Giuseppe Operaio, sabato 26 ottobre alle ore 18,30. L’idea è di costituire un comitato cittadino (era ora !) per sensibilizzare e organizzarci, per fare in modo che la sanità a Vieste non continui ad essere NEGATA.

Contiamo nella tua preziosa presenza.

 

 
 
 

VICO/ COSTRUIRE UNA DIVERSA PIATTAFORMA CULTURALE 18 Ottobre 2024 La strada che porta alla discontinuità è lunga e to

Post n°32778 pubblicato il 18 Ottobre 2024 da forddisseche

VICO/ COSTRUIRE UNA DIVERSA PIATTAFORMA CULTURALE         

La strada che porta alla discontinuità è lunga e tortuosa, e la strada per costruire una piattaforma Culturale all’altezza dei tempi è ancora più lunga e tortuosa, direbbero i Beatles. Il nostro paese è caratterizzato da una pletore di slogan che messi insieme non danno il senso compiuto di una politica Culturale: paese dell’amore (almeno così dicono); borgo più bello d’Italia; zona archeologica; congregazioni; vicolo del bacio; cartellone estivo; processioni; teatro; canzonette e tante altre opere pie.

All’occhio di chi guarda con distacco i nostri slogan vuoti sembra che tutto sia incanalato in un ordinario andamento, o andazzo, poggiato solo sullo sperpero di risorse pubbliche elargito con molta, troppa faciloneria paesanotta. Tutti capiamo, o dovremmo capire, che viviamo in un paese che oltre a sciorinare slogan privi di contenuto, va costruita una immagine, una sorta di “icona Vico”.

Questa “icona” non si compra e non si costruisce senza l’apporto di persone e competenze che lavorano Cultura. E chi ha responsabilità ha il dovere di salvaguardare l’immagine di Vico di fronte alla storia e al decoro. Devo prendere atto, congratulandomi, che un primo segnale di discontinuità l’ha offerto l’iniziativa della vice-sindaca Porzia Pinto con gli eventi del “Piano City”, co-finanziati dalla Regione Puglia, che ci hanno offerto serate di buona musica; questo è un pezzo di strada.

Invece diventa discorso da scarsa digestione per chi è abituato a gestire la Cultura per ingrossare clienti, numero/spettatori, consumatori di gelato, effimero. Costruire la politica Culturale significa ascoltare e coinvolgere chi sa cos’è la cultura: cioè chi la produce. Non pensare in termini di appartenenza, ma di competenza.

Diffidare degli eventi, dei festival, delle inaugurazioni, delle una tantum: la cultura ha bisogno di competenze e strutture stabili, indipendenza dalla politica, visione lunga e disinteressata. Sappiamo che per il prossimo anno, 2025, vi sono tentativi e speranze per alzare l’asticella delle scelte, come quello che si prepara a fare il consigliere Tomaso Angelicchio con FestambienteSud dell’amico Franco Salcuni, dopo una bella chiacchierata sul tema, avvenuta nel giorno di San Michele nella sua Green Cave a Monte Sant’Angelo.

Lo stesso sindaco guarda con ottimismo ad un cambio di passo; è un buon augurio.  E poi, praticare la cultura in prima persona porta bene; un sindaco che trova il tempo di leggere, ascoltare musica, andare a teatro, conoscere chi lo circonda, sarà un sindaco migliore. Se non è così corriamo il rischio di trovarci, ancora una volta, con un caravanserraglio di iniziative che invece di creare una immagine ci rifilano un costoso scarabocchio.

Cordialmente!

michele angelicchio

 

 
 
 

Pane di Monte Sant’Angelo e Nutella, gusto, bontà e nutrimento Il Ott 18, 2024

Post n°32777 pubblicato il 18 Ottobre 2024 da forddisseche

Pane di Monte Sant’Angelo e Nutella, gusto, bontà e nutrimento

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Grazie all’intraprendenza del presidente dei panificatori di Monte Sant’Angelo, Donato Taronna, la nota casa dolciaria “Ferrero”, ha scelto, tra tredicimila proposte di pane italiani,  tre della Puglia, e tra questi, il pane tipico di Monte Sant’Angelo. Scelta ricaduta per associare la qualità e la spalmabilita’ della Nutella Ferrero con il nostro pane.
Più che soddisfatto, Donato Taronna, pluripremiato per la qualità del pane prodotto dai suoi forni. “Da sempre – ha commentato Donato Taronna – il pane di Monte Sant’Angelo è fatto con materie di primissima qualità e lievito madre, con cottura a caduta e su pietra refrattaria”. Donato ha inteso ringraziare Annalisa Sivieri, dell’Università di Pollenzo Cuneo “per aver creduto nelle qualità organolettiche e gustative del pane di Monte Sant’Angelo, oltre che nutrizionali per grandi e piccini”.

 

 
 
 

Ad AQP il premio CNEL “Società pubbliche più sostenibili”, ritirato da Rossella Falcone Il Ott 18, 2024

Post n°32776 pubblicato il 18 Ottobre 2024 da forddisseche

Ad AQP il premio CNEL “Società pubbliche più sostenibili”, ritirato da Rossella Falcone

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L’attenzione particolare rivolta agli obiettivi di sostenibilità e crescita, previsti dall’Agenda ONU 2030, è la motivazione alla base del premio Impatto PA conferito dal CNEL (Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro) ad Acquedotto Pugliese, nel corso della cerimonia svoltasi a Villa Lubin a Roma.
A ritirare il premio, la consigliera del cda di AQP con delega alla sostenibilità, Rossella Falcone, che ha ricevuto il plauso del presidente del CNEL, prof. Renato Brunetta, alla presenza del ministro per la Pubblica Amministrazione, sen. Paolo Zangrillo, dei rappresentanti delle categorie economiche e sociali e delle associazioni dei consumatori.
La designazione di Acquedotto Pugliese è avvenuta a seguito dei lavori della Commissione di valutazione istituita dal CNEL e dedicata alle Buone pratiche dei territori, composta da tecnici, accademici e rappresentanti della pubblica amministrazione, che ha provveduto a esaminare le migliori prassi messe in atto dalla PA (in proprio o tramite società in house o a totale partecipazione pubblica) secondo la prospettiva dell’utilizzatore finale dei servizi, ovvero i cittadini, segnalate dalle Associazioni di Consumatori presenti in tutti i territori.
“È un grande onore ricevere questo premio, rivolto a sottolineare il valore della sostenibilità come fondamento e volano di sviluppo di tutta l’attività messa in campo da Acquedotto Pugliese, come testimoniato dal Piano Strategico al 2026. Un riconoscimento – ha dichiarato la consigliera Falcone – di cui siamo particolarmente orgogliosi, frutto di un grande impegno collettivo, della piena e convinta dedizione di tutti coloro che lavorano in azienda per realizzare uno sviluppo all’insegna della sostenibilità, che dia concreta attuazione a tutte le iniziative per una gestione responsabile delle risorse idriche”.
“In un momento in cui le sfide ambientali sono sempre più pressanti – testimoniando come sia ancora più stringente la necessità di preservare e valorizzare il patrimonio idrico, il fondamento di ogni sviluppo e progresso per i cittadini – contribuire ad assicurare un’evoluzione di tutte quelle esperienze virtuose, in grado di determinare uno sviluppo rispettoso delle caratteristiche naturali del territorio e delle necessità individuali e collettive delle comunità servite, costituisce un motivo di grande e profonda soddisfazione”, ha commentato il presidente di Acquedotto Pugliese, Domenico Laforgia.
Il premio sulle Buone pratiche dei territori è stato conferito nell’ambito della presentazione della Relazione al parlamento e al governo sui livelli e la qualità dei servizi erogati dalle pubbliche amministrazioni centrali e locali alle imprese e ai cittadini redatta dal CNEL.
La legge n.15/2009 prevede, infatti, che il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro predisponga annualmente il testo, che raccoglie i contributi di varie amministrazioni centrali, nonché i dati provenienti dai livelli amministrativi locali, con un’attenzione specifica agli obiettivi di sostenibilità e crescita proposti dall’Agenda ONU 2030.

 

 
 
 

TAXI, CENE E TRASFERTE, OBBLIGATORIO PAGARE CON LA CARTA PER AVERE LO SCONTO DAL FISCO

Post n°32775 pubblicato il 18 Ottobre 2024 da forddisseche

TAXI, CENE E TRASFERTE, OBBLIGATORIO PAGARE CON LA CARTA PER AVERE LO SCONTO DAL FISCO E SCARICARE LE SPESE

Il piano anti-sommerso per la tracciabilità delle spese: sarà necessario usare il Pos per scaricare le spese di trasporto e di rappresentanza. Sì al collegamento con i registratori di cassa dei negozi.

Stretta sul sommerso con le nuove regole in arrivo per i Pos, i pagamenti e le spese di rappresentanza. Tra le altre misure di contrasto all’evasione fiscale il governo introdurrà in Manovra «la tracciabilità delle spese: come l’utilizzo del taxi o le spese di rappresentanza ai fini deducibilità dell’impresa». Così il viceministro dell’Economia Maurizio Leo in conferenza stampa. In breve, sarà «necessario che si usi la carta di credito» per effettuare i pagamenti delle spese di rappresentanza e si  prevede anche il «collegamento del Pos con i registratori di cassa». Non un dettaglio se si pensa che in Italia nel 2o23 si contavano oltre 3 milioni di terminali Pos.

La ratio è la stessa del bonifico parlante utilizzato per poter avere accesso ad alcune agevolazioni fiscali tra cui  quelle legate ai bonus edilizi. Con il collegamento tra Pos e registro di cassa si potrà controllare in modo rapido se a un determinato pagamento effettuato con carta di credito corrisponde la relativa fattura o il relativo scontrino. Si ricorda che tra le spese di rappresentanza rientrano quelle spese, sostenute e documentate, per erogazioni a titolo gratuito di beni e servizi, effettuate con finalità promozionali o di pubbliche relazioni. Si pensi al pranzo offerto ad un cliente o a una trasferta di un commerciale.

La stretta si inserisce nel solco del più ampio progetto di contrasto all’evasione già dettagliato nel Piano strutturale di bilancio (Psb). Nel documento viene indicata l’intenzione del governo di potenziare i controlli sugli scontrini introducendo un sistema più rapido per  verificare i possibili buchi nelle dichiarazioni dei redditi. Si guarda quindi al meccanismo dello scontrino elettronico, ad oggi mai attuato in Italia.  Si tratta di uno strumento molto discusso, che potrebbe avere un effetto analogo a quello avuto dalla fatturazione elettronica per le partite Iva.  Lo scontrino elettronico dovrebbe infatti confluire direttamente nel database dell’Agenzia delle Entrate permettendo i controlli in tempi rapidi.

corrieredellasera

 

 
 
 

I RIFLETTORI DELLA RAI SONO PUNTATI SU ISCHITELLA CON LA TRASMISSIONE “ALLE FALDE DEL KILIMANGIARO” E PER LA SFIDA IL «BORGO DEI

Post n°32774 pubblicato il 17 Ottobre 2024 da forddisseche

I RIFLETTORI DELLA RAI SONO PUNTATI SU ISCHITELLA CON LA TRASMISSIONE “ALLE FALDE DEL KILIMANGIARO” E PER LA SFIDA IL «BORGO DEI BORGHI» 

 Il noto program­ma di viaggi, culture e stili di vita di Rai3 condotto da Camilla Raznovich ha scelto Ischitella per la sfida il «Borgo dei borghi»  . La redazione, in collaborazione con il Club dei “Borghi Più Belli d’Italia”, ha selezionato la cittadina del Gargano come borgo d’eccellenza per partecipa­re alla competizione, giunta que­st’anno alla 12A edizione, deno­minata “Il Borgo dei Borghi”, che andrà in onda su Rai3 tutte le domeniche per 20 puntate a par­tire dal 20 ottobre e fino al 20 apri­le 2025, quando verrà proclamato il Borgo più bello d’Italia 2025 con la classifica dal 20° al 1° posto.

Nelle scorse settimane la trou­pe della Rai, diretta dal regista Enzo Sferra, ha ripercorso, anche con l’utilizzo di droni, gli antichi passi del centro storico del paese, un susseguirsi di scorci affasci­nanti dai quali affacciarsi e cu­riosare, narrando la storia, tra­dizione e cultura del paese. Nel corso delle puntate verranno il­lustrate le caratteristiche stori­che e culturali, le specialità ga­stronomiche dei borghi in gara, anche con interventi e interviste agli abitanti del posto.

“Il pro­gramma ha scelto Ischitella, lo­calità tra le più belle d’Italia, a rappresentare la Puglia nella sfi­da con altri 19 borghi italiani – ha spiegato il regista – Quello che mi ha colpito è certamente la strut­tura paesaggistica molto vicino alle forme originarie, con il nu­cleo storico del paese che sembra essere rimasto intatto”.

In un post pubblicato sulla pa­gina facebook del Comune viene lanciato l’appello a votare agli ischitellani residenti e lontani: “Il viaggio di Ischitella è appena co­minciato, rendiamolo unico con l’aiuto di tutti. Per provare a vin­cere questa avvincente sfida oc­correrà l’impegno e la partecipazione attiva non solo dei nostri… concittadini residenti e non, ma anche della provincia e della stes­sa regione”.

Infatti i borghi ver­ranno votati dal pubblico su un’apposita pagina internet e la ~ classifica, con la proclamazione del Borgo dei Borghi 2025, verrà svelata, come detto, nel corso del­la serata finale su Rai3 domenica 20 aprile 2025”.

Ancora una volta, dunque la provincia di Foggia, con i tanti panorami mozzafiato, le chiese e i palazzi storici finiscono sotto i riflettori della Tv di stato per sfidare un’altra parte dell’Ita­lia. Nel 2015 e nel 2019 fu Bovino a rappresentare la Puglia al Borgo dei Borghi e nel 2021 fu la volta di Pietramontecorvino

gazzettacapitanata

 
 
 

POSTE ITALIANE/ DISPONIBILE L’ANNULLO DEDICATO AL XXI RADUNO DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE FINANZIERI D’ITALIA A SAN GIOVANNI ROTO

Post n°32773 pubblicato il 17 Ottobre 2024 da forddisseche

POSTE ITALIANE/ DISPONIBILE L’ANNULLO DEDICATO AL XXI RADUNO DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE FINANZIERI D’ITALIA A SAN GIOVANNI ROTONDO

In occasione del XXI Raduno nazionale dell’ANFI – Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia, in programma a San Giovanni Rotondo, il 18-19-20 ottobre Poste Italiane attiverà un servizio filatelico temporaneo con bollo speciale richiesto dall’Associazione stessa.

Nelle giornate del 18 e 19 ottobre dalle ore 9.30 alle 14.30 e il giorno 20 ottobre dalle 9.30 alle 12.30 sarà possibile timbrare con il bollo speciale (stessa impronta, date diverse) le corrispondenze presentate presso la postazione di Poste Italiane allestita in Piazza dei Martiri. 

Eventuali commissioni filateliche potranno essere inoltrate a: Poste Italiane / Filiale di Foggia. 

Per qualsiasi informazione o curiosità sugli annulli e su tutto il mondo della filatelia è disponibile il sito filatelia.poste.it. 

 

 
 
 

VIESTE – Grande successo per il Trofeo Sant’Antonio, memorial Michele Notarangelo Il Ott 15, 2024

Post n°32772 pubblicato il 17 Ottobre 2024 da forddisseche

VIESTE – Grande successo per il Trofeo Sant’Antonio, memorial Michele Notarangelo

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Il “Trofeo Sant’Antonio” della Cicloamatori Vieste, dedicato alla memoria del Pof. Michele Notarangelo, valido come 4ª ed ultima prova del Campionato Regionale, ha visto la partecipazione di novanta concorrenti, giunti a Vieste anche memori della perfetta edizione 2023.
Gli atleti, che sono stati accolti con un omaggio di benvenuto, si sono cimentati sul perfetto tracciato a margine della Foresta Umbra e litoranea, con il cristallino mare a fare da cornice in una giornata dal clima estivo. Importante il lavoro messo in campo dal gruppo di Amici di Vieste sotto l’attenta supervisione del Presidente Antonio D’aprile e il meticoloso coordinamento di Mauro Pagano.
La gara si è manifestata subito con toni agonistici elevati, anche per la conquista degli ultimi punti utili per il titolo regionale, difatti presto si sono formati diversi gruppi. Dopo i sessanta km previsti, a tagliare per primo il traguardo di Lungomare Europa è stato Ciro Greco che, con una volata serrata ha preceduto Marco Larossa e Valerio Garofalo ed un’altra quindicina di concorrenti. A seguire più distanziati altri gruppi, anche loro autori di spettacolari volate che han tenuto attenti gli spettatori.
La cerimonia di premiazione, tenutasi alla presenza di autorità istituzionali e dei tecnici regionali del ciclismo CSI, è stata preceduta dall’intervento del Responsabile nazionale CTN Ciclismo, Biagio N. Saccoccio che ha portato i saluti del Presidente Regionale Ivano Rolli – assente per una improvvisa influenza – e della Direzione Nazionale, consegnando al Presidente D’Aprile e al Segretario Pagano un riconoscimento dell’Ente.

 

 
 
 

FOGGIA Due sammarchesi tra i migliori scienziati del mondo "Questo riconoscimento rappresenta un grande

Post n°32771 pubblicato il 17 Ottobre 2024 da forddisseche

FOGGIADue sammarchesi tra i migliori scienziati del mondo"Questo riconoscimento rappresenta un grande valore aggiunto non solo per l’Università di Foggia"

AUTORE:

A cura di Antonio DANIELE

Rosanna Villani e Antonio Bevilacqua, originari di San Marco in Lamis e docenti presso l’Università di Foggia, sono stati inseriti tra i migliori scienziati al mondo secondo la prestigiosa classifica ‘World’s top 2% scientists list 2023’. Questa graduatoria, stilata dall’Università di Stanford in collaborazione con Elsevier, si basa su dati bibliometrici provenienti dal database Scopus.

Questo riconoscimento rappresenta un grande valore aggiunto non solo per l’Università di Foggia, che sta emergendo come eccellenza nel panorama formativo del sud Italia, ma anche per il territorio garganico, contribuendo a dare lustro alla comunità locale.

Il rettore dell’Università di Foggia ha commentato con entusiasmo il risultato: “L’inserimento di tanti nostri colleghi in una classifica internazionale così prestigiosa è motivo di grande orgoglio per l’intera comunità accademica. Questo dimostra come il lavoro di ricerca svolto presso la nostra Università sia apprezzato a livello mondiale”.

Fonte: sanmarcoinlamis.eu

 
 
 

PROVINCIA/ CHIUSA SOLO PER OGGI LA STRADA PROVINCIALE N° 144 (DELLA FORESTA UMBRA), NEL TRATTO COMPRESA DAL KM 19+920 AL KM 21+5

Post n°32770 pubblicato il 17 Ottobre 2024 da forddisseche

PROVINCIA/ CHIUSA SOLO PER OGGI LA STRADA PROVINCIALE N° 144 (DELLA FORESTA UMBRA), NEL TRATTO COMPRESA DAL KM 19+920 AL KM 21+500, AD ECCEZIONE DEI MEZZI DI SOCCORSO E DI EMERGENZA

Si comunica che il Dirigente del Settore Viabilità della Provincia, ing. Luciano Follieri con Ordinanza n. 50 del 17/10/2024 ordina: la chiusura temporanea della Strada Provinciale n° 144 (della Foresta Umbra), nel tratto compresa dal km 19+920 al km 21+500, ad eccezione dei mezzi di soccorso e di emergenza, limitatamente al giorno 17/10/2024, dalle ore 8:30 alle 14:30, con osservanza dei parametri previsti dagli articoli n. 61 e 62 del D.lgs. n° 285 del 30.04.1992, e successive modifiche, “Nuovo Codice della Strada”, con l’apposizione della segnaletica opportuna, per lavori urgenti di abbattimento e rimozione di n° 6 piante di Faggio posizionate sul ciglio stradale potenzialmente pericolose per la pubblica incolumità.

Ordinanza_n_50_del_1…

 

 
 
 

LA NOTTE DI CARPINO SI ANIMA CON LA MUSICA POPOLARE DELLA TRADIZIONE 16 Ottobre 2024 Serata dei TARANT FOLK al NUMA’: melodie

Post n°32769 pubblicato il 16 Ottobre 2024 da forddisseche

LA NOTTE DI CARPINO SI ANIMA CON LA MUSICA POPOLARE DELLA TRADIZIONE

Serata dei TARANT FOLK al NUMA’: melodie e cultura locale si fondono in un progetto di valorizzazione e promozione del Territorio.

A Carpino, dopo una stagione estiva ricca di eventi, di grandi appuntamenti, per tutti i gusti e tutte le età: musica, teatro, intrattenimento, enogastronomia si riparte a ritmo di chitarra battente e tamburello: “…lla nòttë che cï rròbbänö li dònnë…”. Notte di fanciulle e giovanotti innamorati, notte di danze e musiche lontane; notte di serenate d’amore e canti di lavoro.

E qui, in questa terra desolata, in un Sud che appare immerso in una dimensione atemporale, per fuggire alla disperazione e alla solitudine si cantava. Cantavano i contadini e i pastori, i potatori, i muratori, i braccianti, gli ambulanti, le lavandaie, gli anziani, le donne e i bambini. Voci distintive che hanno lasciato la loro eco, per sempre. 

Tra queste quelle dei grandi Maestri della tarantella di Carpino: Antonio Piccininno, Andrea Sacco e Antonio Maccarone divenuti l’emblema di questa musica: un canto viscerale che racconta di povertà, di una vita fatta di stenti, di lavoro e fatica sin dall’infanzia, ma che non rinuncia alla dimensione poetica, intessuto com’è dei racconti della vita in campagna, tra il grano e gli ulivi.

Al Numà (sabato 19 ottobre, ore 21),in un’atmosfera accogliente come il cuore generoso e ospitale dei carpinesi che ancora una volta tornano a celebrare la bellezza della musica popolare, i musicisti dei Tarant Folk omaggiano i grandi Maestri con uno spettacolo musicale unico e suggestivo. Lo fanno con suoni inconfondibili, semplici e contemporanei che sprigionano un’energia positiva e travolgente.

I Tarant Folk sono giovani del Gargano, la cui passione per le proprie tradizioni li spinge verso una ricerca spasmodica di suoni e canti popolari. Dal Gargano al Salento, dalle dolci melodie della tarantella di Carpino ai ritmi struggenti della pizzica fino ai racconti di Matteo Salvatore, il loro sound è unico e inimitabile.

Quella di sabato è una serata-evento ideata da Michele Russi e Antonio Romagnolo per celebrare il linguaggio universale della musica e superare tutti i confini e le barriere, dando vita a quella magica alchimia capace di tenere insieme generazioni distanti tra loro accomunandole e unendole sul dancefloor della tradizione popolare. Basterà chiudere gli occhi, lasciarsi trasportare dalla musica e liberare la propria energia e creatività.

Il Numà è la location perfetta, un vero e proprio contenitore sociale situato nel centro di Carpino. Il nuovo lounge bar, inaugurato lo scorso 22 febbraio, in breve tempo è diventato un punto di ritrovo importante per la movida locale e non solo. Il caffè bistroit è pronto a ripartire con la musica popolare cosi come afferma Antonio Romagnolo founder del locale con la sorella Valentina: “Siamo entusiasti di aprire questa lunga kermesse di eventi invernali con un omaggio alla nostra musica e a Carpino”.

Guidati da papà Rocco, Antonio e Valentina sono riusciti a coronare il loro sogno più grande: investire sul territorio e provare a costruire qualcosa di bello e innovativo, contribuendo a far crescere il loro paese d’origine. Con passione, sacrificio e determinazione sono riusciti a trasformare questo posto in un vero e proprio contenitore, una casa, per chiunque abbia desiderio di trascorrervi del tempo.

“Siamo aperti da pochi mesi – precisa Valentina Romagnolo – e, nonostante tutto, abbiamo organizzato una serie di iniziative ed eventi che hanno registrato un notevole successo di pubblico. Questo ci inorgoglisce e ci spinge ad offrire sempre il meglio per i nostri clienti, per la comunità e per chi avrà voglia di venire”.

Nasce così l’evento dui sabato prossimo. “La musica e la cultura che scandiscono da secoli il ritmo della tarantella del Gargano – aggiunge Michele Russi, musicista dei Tarant Folk e vice presidente della locale Pro Loco – devono continuare ad essere la nostra ‘bussola’ di vita, soprattutto in un momento come questo dove i principi di moralità e la difesa della propria identità sono offuscate.

Ascoltare, suonare o danzare in un ambiente unico come quello dei fratelli Romagnolo è un modo come pochi per ritrovare quel senso di appartenenza al territorio, così come hanno fatto Antonio e Valentina restando e investendo nella propria terra”.

 

 
 
 

VIESTE – Torna “Capocanario”, festa di fine stagione per i lavoratori del turismo Il Ott 16, 2024

Post n°32768 pubblicato il 16 Ottobre 2024 da forddisseche

VIESTE – Torna “Capocanario”, festa di fine stagione per i lavoratori del turismo

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Tutto è pronto per la terza edizione del “Capocanario”! Sabato 28 ottobre, la splendida cornice di Marina Piccola ospiterà ancora una volta l’evento che segna la fine della stagione estiva e rende omaggio a tutti i lavoratori che, con passione e impegno, hanno reso Vieste una meta turistica d’eccellenza.

Il “Capocanario” è ormai una tradizione attesa dalla comunità viestana, pensata per offrire un momento di aggregazione e spensieratezza. L’evento avrà inizio alle 17:00 con l’area Kids presso Marina Piccola, uno spazio dedicato ai più piccoli che potranno vivere un’esperienza magica con tante altre attività che intratterranno i bambini fino alle 20:30.

Dalle 20:30, il palco si accenderà con la “Music Arena” e l’energia travolgente della Power Drum Band, un ensemble musicale guidato dal noto batterista Francesco Roccia. I suoi talentuosi allievi daranno vita a uno spettacolo unico, fatto di batterie che si coordinano all’unisono per regalare uno show potente e coinvolgente, capace di far ballare e cantare tutti i presenti.

A seguire, il live di Haiducii. Con una carriera che spazia dalla musica leggera al pop internazionale, Haiducii è diventata famosa per la sua hit “Dragostea din tei”, che ha scalato le classifiche europee e conquistato il pubblico. Un’artista completa, Haiducii porterà sul palco di Vieste tutto il suo carisma e il suo repertorio di successi.

Ma non finisce qui. Ad arricchire la serata sarà anche la performance di Corona, icona della dance anni ’90. Con il suo brano “The Rhythm of the Night”, ha raggiunto il cuore di milioni di fan in tutto il mondo, divenendo una delle voci più amate nel panorama musicale internazionale. Corona saprà conquistare il pubblico di Vieste con la sua energia e i suoi successi intramontabili.

Per concludere, la notte si infiammerà con un dj set animato dai talentuosi dj locali, che faranno ballare la piazza fino a tarda notte.

Il “Capocanario” è un evento a ingresso libero e aperto a tutti organizzato e promosso dal Comune di Vieste, assessorato ai Grandi Eventi e Assessorato alle Attività Produttive, pensato per celebrare la comunità viestana e regalare un momento di festa e condivisione. Una serata per ringraziare chi, durante l’estate, ha lavorato instancabilmente per offrire un servizio di qualità ai numerosi visitatori di Vieste.

Non mancate a questo appuntamento: il 28 ottobre Vieste si veste di musica, gioia e divertimento!

 
 
 

VIESTE/ TORNERÀ IL LAZZARETTO? 16 Ottobre 2024 Riceviamo e pubblichiamo. Questa è una foto di Vieste del secolo scorso e quel

Post n°32767 pubblicato il 16 Ottobre 2024 da forddisseche

VIESTE/ TORNERÀ IL LAZZARETTO?

Riceviamo e pubblichiamo.

Questa è una foto di Vieste del secolo scorso e quella casetta segnata era il lazzaretto ……

Era un luogo per curare le persone più sfortunate con malattie infettive importanti.

Dopo più di un secolo  Vieste non ha nulla che riguardi l’assistenza sanitaria …. e pensare che abbiamo un  carico fiscale alto ed ingiusto…..

Ci stanno spingendo verso una sanità privata attenta non al paziente ma al proprio bilancio e al proprio guadagno.

L’ultimo studio Gimbe ha documentato che la Puglia, tra le regioni italiane, ha la più alta percentuale di persone che non si curano (8,4%) , sono persone che hanno perso qualsiasi fiducia nella sanità pubblica e non hanno le risorse economiche per pagare il privato.

Come definire tutto questo?

 

 
 
 

VIESTE/ LAVORI URGENTI AQP DI PULIZIA IMPIANTO DI SOLLEVAMENTO S. FRANCESCO – VIA POLA, VIA S. FRANCESCO E P.ZZA VITTORIO EMANUE

Post n°32766 pubblicato il 16 Ottobre 2024 da forddisseche

VIESTE/ LAVORI URGENTI AQP DI PULIZIA IMPIANTO DI SOLLEVAMENTO S. FRANCESCO – VIA POLA, VIA S. FRANCESCO E P.ZZA VITTORIO EMANUELE. ATTENZIONE ALLA CIRCOLAZIONE

 

 
 
 

NAVIGA IN BUONE ACQUE IL TURISMO PUGLIESE E DI CAPITANATA, MA SERVE METTERE TUTTO A SISTEMA. LA DMO POTREBBE ESSERE LA SVOLTA 16

Post n°32765 pubblicato il 16 Ottobre 2024 da forddisseche

NAVIGA IN BUONE ACQUE IL TURISMO PUGLIESE E DI CAPITANATA, MA SERVE METTERE TUTTO A SISTEMA. LA DMO POTREBBE ESSERE LA SVOLTA

Grandi opportunità per il marketing territoriale grazie al nuovo organismo che tiene insieme decisori pubblici e operatori privati. C’è tanto da fare per trasporti e logistica.

Il petrolio italiano è il turismo che tiene dentro anche servizi, arte, cultura, enogastronomia, sport e specificità dei terri­tori. Per la provincia di Foggia, se ancora non fosse chiaro, turismo dovrebbe signifi­care fare sistema e spezzare il triste atteg­giamento del “solista” che, oggi di ieri, rap­presenta una voce a cui manca il coro.

Al TTG di Rimini, la manifestazione italiana di riferimento per la promozione del turismo mondiale, la Regione Puglia ha presentato i dati turistici parziali, riferiti ai primi otto mesi dell’anno in corso. I dati si sa, vanno letti, in­terpretati e, soprattutto, devono far riflettere sui correttivi da apporre. Se non si cambia mentalità e non si costruiscono reti collaborative tra pubblico e privato – Emilia Roma­gna, docet – si continuerà nella retorica spic­ciola e nel rimbalzo delle responsabilità, an­che quando le cose vanno bene.

“I dati sui flussi turistici della Puglia presen­tati al TTG dimostrano tanto e ci portano a ri­flettere su alcuni punti – ha detto Michele Falco,operatore turistico di Ischitella -. Bi­sogna sempre aspettare i dati definitivi per tirare delle somme. La Puglia non era in crisi a luglio e non lo è oggi. Così come i dati pre­sentati sono parziali e sicuramente la situa­zione sarà molto disomogenea tra province.

Settembre incide molto per le località di ma­re, così come altri mesi incidono per località culturali. C’è un enorme differenza tra il calo dei pernottamenti (dove c’è stato) e il calo dei consumi: spendo i soldi in altri servizi, ad esempio.

Posso tranquillamente andare in vacanza e fare due cene anziché quattro. Le variabili di spesa sono tante così come è ve­ro che al calare del potere di acquisto, i turisti tendono ad eliminare il superfluo”. Il settore turistico ha molte variabili da considerare e per nulla scontate: “Andare oltre arrivi e pre­senze – ha ripreso Falco -. Guardiamo la qualità dei servizi offerti: qui abbiamo tanto da fare.

La provincia di Foggia ha il Sentiment Index più basso tra quelle pugliesi. Ciò significa che i turisti online premiano e rico­noscono la qualità dei servizi offerti (recen­sioni) ma danno punteggi bassi ai servizi of­ferti dalle strutture ricettive (e non solo) della nostra provincia. Questo campanello d’al­larme va ribadito per attivare azioni con gli operatori e correggere il tiro. Il turismo è eco­nomia che gira tra i comuni e che porta red­dito. Circa il 13% del PIL regionale deriva da questo settore; un settore che cresce a di­spetto dell’inflazione, delle guerre e delle cri­si energetiche”.

La morale l’ha fornita l’as­sessore al Turismo della Regione Puglia, Gianfranco Lopane e la fase 2 del turismo “Per organizzare le destinazioni interne di una Puglia sempre più attrattiva, cioè alla qualificazione dell’offerta”. Quindi: “Ammi­nistrazioni pubbliche e private vanno messe insieme nelle DMO (Destination Marketing Organizzation) – ha precisato Falco – e la progettualità che è chiamata svolgere: atti­vità di promozione e comunicazione verso i mercati nazionali ed esteri; progetti e inizia­tive nell’ambito della comunicazione; mar­keting territoriale; promozione turistica on li­ne; attività di accoglienza e informazione. Il discorso che condivido è il fare sistema una volta per sempre e, soprattutto, come farlo sarà la differenza – ha concluso Falco -, La DMO è un soggetto pubblico che metterà allo stesso tavolo decisori pubblici e operatori privati su tutto ciò che riguarda il turismo.

Come sa­ranno organizzate, quante ce ne saranno, si saprà a gennaio, perché si comincerà a no­vembre. Ce ne sono già in altre regioni (Piemonte, Lombardia, Toscana, ecc.) e in Pu­glia si sta andando a legiferare sulla loro na­scita e composizione. Sì deve trovare la mo­dalità giusta per fare sistema e coinvolgere tutti gli attori di Capitanata”.

Anche Diego Romano, che si occupa di marketing turistico ha le idee chiare sul fare sistema e come farlo: “I dati vanno letti e interpretati perché ci sono tante realtà nella nostra Capitanata. A Vie­ste, ad esempio, il Sentiment Index è alto e ciò vuol dire che il territorio piace non solo al

turista italiano e straniero. Logicamente, tut­to è correlato allo standard a cui il cliente è abituato. Quindi entra in gioco il tipo di clien­tela che si va ad intercettare, in base alle ca­pacità di spesa del turista, soprattutto di chi non è mai stato nel territorio e vuole cono­scerlo in modo approfondito. Diverso è il tu­rista che vuole andare solo al mare ed ha un budget dedicato.

A Vieste c’è un’evoluzione del turismo anche per fasce d’età – ha con­tinuato Romano -. In aumento è quella degli Over 50 a discapito delle altre. Ciò è in linea con quello che accade al Sud e vuol dire che anche l’offerta turistica spinge i ‘millennial’ verso altri lidi. La natura ci dà una mano e l’al­tra dobbiamo metterla noi, territorio, con la logistica e i trasporti.

II turismo internaziona­le degli aeroporti di Bari e Pescara costringe al noleggio di auto, perché non ci sono na­vette. Da ottobre e fino a primavera, periodi ideali per gli stranieri, si è tagliati fuori. Da Vieste a Foggia, nei giorni festivi e la dome­nica, c’è solo una corsa automobilistica: a Pasquetta non si raggiunge il Gargano; im­magino i Monti Dauni, che potrebbero diven­tare la nostra Toscana. Quindi, il resto d’Ita­lia si muove e noi restiamo al paio”.

Le conclusioni dì Romano: “Quello che man­ca sono la logistica, le infrastrutture e i tra­sporti perché altrimenti, s’intercetta solo il turismo mordi e fuggi, con tutto ciò che ne de­riva, comprese le lamentele dei ristoratori. Il finale è che bisogna mettere tutto a siste­ma”.

l’attacco

 

 
 
 

Nuovo collegamento per il “Gino Lisa”, annunciata la tratta Foggia-Venezia Avrà una frequenza bisettimanale, ogni lunedì e giov

Post n°32764 pubblicato il 16 Ottobre 2024 da forddisseche

Nuovo collegamento per il “Gino Lisa”, annunciata la tratta Foggia-VeneziaAvrà una frequenza bisettimanale, ogni lunedì e giovedì. Si aggiunge alle destinazioni già attive per Milano, Bergamo e Torino
 

Nuovo collegamento Foggia-Venezia. Dal prossimo 25 novembre Lumiwings opererà dall’aeroporto ‘Gino Lisa’ di Foggia la nuova tratta per l’aeroporto ‘Marco Polo’ di Venezia. Il collegamento avrà una frequenza bisettimanale, ogni lunedì e giovedì. Con la nuova programmazione su Venezia che si aggiunge alle tratte già operate per Milano, Bergamo e Torino, si completa l’offerta dei voli per il nord Italia e i bacini interessati. 

Questo il nuovo operativo dal 25 novembre:  

Lunedì Giovedì

FOGGIA 18:30 – VENEZIA 19:45 FOGGIA 14:00 – VENEZIA 15:15

VENEZIA 20:30 – FOGGIA 21:45 VENEZIA 16:00 – FOGGIA 17:15

“Siamo orgogliosi di questa nuova e importante programmazione per l’Aeroporto di Foggia” – commenta l’accountable manager di Lumiwings, Dimitrios Kremiotis-. Con la tratta per Venezia si amplia così il servizio da e per l’aeroporto Gino Lisa a copertura del nord-est Italia andando incontro alla forte richiesta da parte dei passeggeri.”

“Con l’annuncio del collegamento su Venezia – dichiara il presidente di Aeroporti di Puglia, Antonio Maria Vasile – si arricchisce di un altro tassello il mosaico delle destinazioni grazie al quale, in stretta sinergia con Lumiwings e la Regione Puglia, stiamo lavorando per la “rinascita” dell’aeroporto Gino Lisa, ha dichiarato il. Venezia, al di là del fascino straordinario esercitato dalla città lagunare, è uno dei principali aeroporti italiani per traffico passeggeri e numero di destinazioni internazionali e intercontinentali collegate, oltre a servire un bacino ad alto potenziale economico, tra i più ricchi del nostro Paese. Peraltro, il nord – est, rappresenta storicamente per la Puglia, e il Gargano in particolare, uno dei principali mercati per flussi incoming, elemento di non trascurabile importanza che, di certo, potrà contribuire al successo del collegamento. Voglio sottolineare – conclude il presidente Vasilela collaborazione sempre più forte con il vettore con il quale condividiamo il grande impegno per conseguire il definitivo rilancio dello scalo: continueremo a operare, senza indugi, in questa direzione certi che, grazie a questo lavoro, presto potranno realizzarsi nuove opportunità per la comunità dauna e pugliese”.

Per il vice presidente, assessore al Bilancio e alle Infrastrutture della Regione Puglia, Raffaele Piemontese “Con la nuova tratta Foggia-Venezia, facciamo un ulteriore passo avanti verso l’integrazione di Foggia, la Capitanata, il nord della Puglia e le limitrofe province campane, molisane e lucane con i principali snodi nazionali e internazionali”, dichiara l’assessore regionale al Bilancio, Raffaele Piemontese. “Collegare Foggia all’aeroporto Marco Polo di Venezia, il quarto più trafficato d’Italia e riconosciuto per la sua eccellenza nei servizi, in particolare per i viaggiatori cinesi, è una grande opportunità”, ha aggiunto Piemontese, sottolineando che lo scalo veneziano “non solo offre oltre 1.000 collegamenti settimanali verso destinazioni in tutto il mondo, ma rappresenta una porta d’accesso privilegiata per il turismo e per il commercio intercontinentale”.

Per l’assessore regionale ai Trasporti, Debora Ciliento “Questo nuovo collegamento del lunedì e del giovedì tra Foggia e Venezia operato da Lumiwings a partire dal prossimo 25 novembre per la stagione invernale, è la conferma dell’impegno di Aeroporti di Puglia insieme alla compagnia di investire nell’Aeroporto Gino Lisa e di offrire sempre maggiori opportunità di crescita al territorio che sarà sempre meglio raggiungibile dalle maggiori città del nord Italia. Impegno condiviso e sostenuto dalla Regione Puglia”.

 
 
 

IL TURISMO DEL FUTURO DIALOGA COL PAESAGGIO E CON LE NUOVE SFIDE 15 Ottobre 2024 In un periodo in cui si parla di apertura a n

Post n°32763 pubblicato il 15 Ottobre 2024 da forddisseche

IL TURISMO DEL FUTURO DIALOGA COL PAESAGGIO E CON LE NUOVE SFIDE

In un periodo in cui si parla di apertura a nuovi flussi turi­stici e di destagionalizzazione, afl’Università degli studi di Bari Aldo Moro, nell’ambito del Cor­so di Laurea magistrale in Proget­tazione e Management dei Sistemi Turistici e Culturali (Dipartimento DEMDI) si riflette, nel ciclo di se­minari calendarizzati a partire dal corrente semestre, sul Turismo del Futuro. Ormai settore vitale dell’economia globale, il turismo contribuisce in modo significativo allo sviluppo economico, alla con­servazione culturale e alla creazione di nuovi posti di lavoro.

Cosa emerge se guardiamo al fu­turo del turismo? Sociometrica dif­fonde un report: La Ricchezza dei Comuni Turistici, ed. 2023, in cui re­dige un ranking dei comuni turistici italiani secondo la creazione di va­lore aggiunto. Si tratta di una stima basata sul Conto satellite del turi­smo (Cst),da cui emerge il peso reale che, i comuni più piccoli, determi­nano nella spesa turistica. Natural­mente, l’attenzione viene direziona­ta al territorio pugliese. Secondo l’estratto del report, «il primo co­mune pugliese di questa speciale graduatoria è Vieste, al 26-esimo po­sto, con un valore aggiunto stimato in euro 481.858.651. Segue Bari al 30-esimo posto, con un valore ag­giunto di euro 417.911.638. Più in bas­so Ostuni, Lecce, Ugento e Gallipo­li».

D’altronde, se consideriamo il mo­vimento turistico del 2023, i dati at­testati dall’Ufficio Osservatorio di Pugliapromozione sulle principali tendenze della domanda e dell’offer­ta turistica regionale, ci rendiamo conto che erano stati raggiunti 16,3 milioni di presenze e che la crescita del turismo internazionale era del +22% per gli arrivi e del +16% per le presenze; Il bilancio tu­ristico complessivo di fine 2023 si attestava, dunque, a +8% per gli arrivi e +4% per le presenze.

Si tratta di dati estremamente positivi, se rapportati ai flussi turistici ge­nerati dall’intero Stiva­le.

Inoltre, pare che le proiezioni inerenti alle presenze turistiche in Puglia, relative alla stagione estiva 2024, confermino nuovamente una tendenza positiva.

Per il futuro? Si intravedono di­verse sfide e tendenze che contri­buiranno a modellare il comparto turistico attraverso sistemi sempre più innovativi e sostenibili. «Come l’araba fenice che risorge dalle pro­prie ceneri», il turismo del futuro si presenta come un settore sempre più dinamico, rinvigorito da quell’espe­rienza pandemica che qualche anno fa l’aveva inabissato.

Oggi, maggiore attenzione viene dedicata a temi co­me la salute e la sicurezza post-pandemica, l’innovazione e la soste­nibilità. Si riscopre il tu­rismo domestico e re­gionale, si pensa a co­me poter migliorare le infrastrutture e la mobilità. I viag­giatori sono alla ri­cerca di esperienze che consentano loro di entrare in contatto con la cultura locale, prediligono sem­pre più alimenti biologici e a chilo­metro zero, amano soggiornare pres­so masserie, pa ricci pare a eventi folkloristici e gastronomici, e a espe­rienze enogastronomiche legate ai prodotti tipici pugliesi, come l’olio d’oliva e il vino Primitivo.

Le nuove tecnologie stanno ormai da tempo modificando il settore tu­ristico, nonché l’esperienza dei vi­sitatori. Sarebbe dunque utile inve­stire in infrastrutture digitali, mi­gliorando così l’esperienza del tu­rista. Realtà aumentata per visite guidate interattive nei centri storici

e nei siti archeologici, implementa­zione di App per la gestione delle prenotazioni e strumenti per il mo­nitoraggio del flusso turistico in tem­po reale potrebbero diventare parte integrante dell’offerta regionale.

La destagionalizzazione, di cui tanto si parla, è ormai avviata da qualche anno con eventi culturali e sagre locali organizzati in primave­ra e in autunno.

La costante valorizzazione dei borghi pugliesi e la promozione delle tradizioni locali potrebbero rappre­sentare elementi attrattivi per un turismo inbound sempre più alla ri­cerca dell’autenticità, della cultura e della tranquillità.

Il Corso di laurea magistrale in Progettazione e Management dei Si­stemi Turistici e Culturali (LM-49) è attento alle esigenze del territorio e plasma la propria offerta formativa seguendo le tendenze del settore tu­ristico.

Nel ciclo di seminari sul Turismo del futuro, docenti ed esperti del set­tore, dialogheranno con gli studenti analizzando i principali mutamenti e le nuove prospettive.

La valorizzazione del territorio, della cultura locale e delle risorse naturali sono, per la nostra istitu­zione, gli elementi fondanti sui quali 1 progettiamo il futuro dei nostri stu­denti.

Immaginiamo il futuro del turi­smo pugliese all’insegna della soste­nibilità e dell’ecoturismo. Sarà un 1 turismo che tenderà a puntare su attività e pratiche sempre più eco­logiche e responsabili, complice in questo lo straordinario patrimonio culturale e paesaggistico della splen­dida regione Puglia.

gazzettamezzogiorno

 

 
 
 

Elicotteri nel cielo di Vieste, al via l’esercitazione ricerca e soccorso aereo Sater 2024 Il Ott 15, 2024

Post n°32762 pubblicato il 15 Ottobre 2024 da forddisseche

Elicotteri nel cielo di Vieste, al via l’esercitazione ricerca e soccorso aereo Sater 2024

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Ha preso il via oggi, per concluderi domani, 16 ottobre, l’esercitazione di ricerca e soccorso aereo organizzata dall’Aeronautica Militare con la collaborazione del Corpo Nazionale di Soccorso Alpino e Speleologico. L’attività, denominata SATER (Soccorso Aereo Terrestre) è di carattere interforze e interagenzia, in quanto coinvolge le altre Forze Armate e Corpi – armati e non – dello Stato.
Oggi e domani, in particolare, l’esercitazione prevede una fase operativa di utilizzo degli elicotteri, fino alle ore serali.
Hanno confermato la partecipazione, oltre all’Aeronautica Militare, anche i Carabinieri, la Polizia di Stato e la Guardia di Finanza, con assetti provenienti da diversi Reparti di volo stanziati in Puglia.
Gran parte del personale militare utilizzerà il Distaccamento Aeronautico di Jacotenente nel cuore della Foresta Umbra come base logistica, mentre il Posto Base Avanzato (PBA) designato per accogliere gli aeromobili è l’elisuperficie di Vieste, in c.da Macchia di Mauro. Lì convergeranno anche le squadre terrestri del Soccorso Alpino e Speleologico della Puglia (SASP), delle Stazioni del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di L’Aquila e Roccaraso (SAGF) e dei “Cacciatori di Puglia” dell’Arma dei Carabinieri, che saranno impiegate negli scenari dell’esercitazione, pianificata e condotta dall’Ufficio Rescue Coordination Centre del Comando Operazioni Aerospaziali (COA) dell’Aeronautica Militare, con sede a Poggio Renatico (FE).
L’utilità di svolgere periodicamente e in tutta Italia tale tipo di esercitazioni SAR è chiara: consolidare le sinergie esistenti non solo tra equipaggi di dicasteri diversi e tra essi e i tecnici del Soccorso Alpino, ma anche di conoscere sempre meglio le peculiarità dei territori e le potenzialità dei siti adatti ad ospitare un PBA in caso di emergenze più vaste, in primis in caso di incidenti aeronautici. Il promontorio garganico, con la sua peculiare conformazione e la sua fitta vegetazione, rappresenterà una “palestra” molto impegnativa e sfidante per tutti i partecipanti, pur nel pieno rispetto della necessaria tutela ambientale.

 

 
 
 

ECCOLA, LA BELLISSIMA COMETA C/2023 A3 (TSUCHINSHAN-ATLAS) FOTOGRAFATA DA VIESTE ! 15 Ottobre 2024

Post n°32761 pubblicato il 15 Ottobre 2024 da forddisseche

ECCOLA, LA BELLISSIMA COMETA C/2023 A3 (TSUCHINSHAN-ATLAS) FOTOGRAFATA DA VIESTE ! 

In queste sere è davvero stupenda ad occhio nudo, seppur risulta meno luminosa con il passare dei giorni, è però più alta e con un contrasto spettacolare grazie ad un cielo più scuro. Per trovarla, guardate verso Ovest, da luoghi con poco inquinamento luminoso e senza ostacoli. Tracciate una diagonale immaginaria da Venere ad Arturo, e, presa la metà di questa linea, alzate lo sguardo poco più su. 

Ma la cosa più incredibile? Ho anche catturato l’anticoda! Quella striscia rivolta verso il basso che sembra puntare proprio verso il Sole . È formata da particelle più grandi lasciate lungo il percorso della cometa, illuminate dalla nostra stella. L’anticoda è visibile solo in momenti specifici, quando la Terra attraversa il piano orbitale della cometa, e la polvere appare proiettata in avanti, creando questa meraviglia che sembra sfidare le leggi della fisica!

Giovedì 17 ottobre, dalle ore 18:45, sarò verso la parte terminale del molo con il mio telescopio, chi si troverà a passare potrà dare uno sguardo!

Località Chiesola, Canon eos 70D, somma di 20 scatti da 20″, ISO 800, f/4.0, focale 50 mm, su StarAdventurer.

– Nunzio Micale

Progetto AstroGargano

 

 
 
 
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