Post n°14128 pubblicato il
26 Febbraio 2015 da
forddisseche
"Quando un paese può funzionare solo se guidato da politici di mestiere, evidentemente la sua struttura ha qualcosa di sbagliato" Ad by Movie Wizard Il portavoce del movimento 'Manfredonia Nuova', il prof. Italo Magno (ph: antonio troiano) Di: Redazione UN’ANALISI PER IL RIPRISTINO DELLA LA LEGALITÀ NELLA NOSTRA CITTÀ E NELL’ITALIA. ”Intervento del portavoce di ‘Manfredonia nuova’, prof. Italo Magno, illustrato nel corso dell’incontro sulla legalità del 21 febbraio 2015 a Palazzo dei Celestini (promosso dal movimento ‘Manfredonia che funziona’)”. ‘Per ripristinare la legalità, nella nostra città ed in Italia, occorre intervenire su tre elementi che la inquinano. 1) La riforma dei partiti: che si sono troppo gonfiati di poteri che a loro non competono. 2) Eliminare i professionisti della politica che fuori dalla politica non saprebbero fare null’altro e, per mantenersi a galla, fanno accordi pure col diavolo. 3) Riprendere la partecipazione popolare, dopo il prolungato asservimento al potere. Siccome oggi chi esercita la libera critica è considerato un nemico da colpire in ogni modo, non aggiungerò nemmeno una parola, di mio, ma leggerò asserzioni di personalità ben più importanti di me. UNO – RIFORMA DEI PARTITI “I partiti hanno occupato lo Stato e tutte le sue istituzioni. Hanno occupato gli enti locali, gli enti di previdenza, le banche, le aziende pubbliche, gli istituti culturali, gli ospedali, le università, la Rai TV, alcuni grandi giornali… Insomma, tutto è già lottizzato e spartito o si vorrebbe lottizzare e spartire. E il risultato è drammatico. Tutte le “operazioni” che le diverse istituzioni e i loro attuali dirigenti sono chiamati a compiere vengono viste prevalentemente in funzione dell’interesse del partito o della corrente o del clan cui si deve la carica. Un credito bancario viene concesso se è utile a questo fine, se procura vantaggi e rapporti di clientela; un’autorizzazione amministrativa viene data, un appalto viene aggiudicato, una nomina viene assegnata, un’attrezzatura di laboratorio viene finanziata, se i beneficiari fanno atto di fedeltà al partito che procura quei vantaggi, anche quando si tratta soltanto di riconoscimenti dovuti”. (Enrico Berlinguer, in un’intervista di Scalfari nel 1981) DUE – PROFESSIONISTI DELLA POLITICA “Quando un paese può funzionare solo se guidato da politici di mestiere, evidentemente la sua struttura ha qualcosa di sbagliato. Vuol dire che la politica è uscita dal proprio alveo e si chiede agli eletti di svolgere mansioni che dovrebbero essere invece proprie dei dirigenti della pubblica amministrazione. Questo stato di cose, esattamente quello che troviamo in Italia, conduce ad una straordinaria inefficienza. I meccanismi di gestione, se sono tanto complessi da richiedere anni d’esperienza per impadronirsene. Il politico di mestiere (invece) di economia come di trasporti o di urbanistica, in realtà sa pochissimo: è un professionista della ricerca del consenso, nella migliore delle ipotesi, o, nella peggiore, un arrampicatore che è riuscito a farsi strada dentro i partiti fino a guadagnarsi, in modi su cui è meglio non indagare troppo, la benevolenza dei capi.”. (Daniel di Schuler, sulla rivista Agorà) TRE – PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA “La sensazione di una popolazione delusa e lontana dalla politica e dall’amministrazione della cosa pubblica è sempre più preoccupante e diffusa… E’ stato un processo che lentamente ha eroso i legami di comunità, la capacità delle persone di riconoscersi fra diversi, di costruire insieme un progetto di vita attraverso le relazioni umane e sociali, di trovare un equilibrio fra la dimensione pubblica e quella privata della propria esistenza. Crediamo che il terreno della politica, inteso come azione di cittadinanza attiva, accessibile a tutti, debba essere riscoperto, rivisitato e rinnovato. Per interrompere il corto circuito per cui, da almeno vent’anni, politica e società camminano con tempi e modalità completamente sfasati, occorre ricostruire le precondizioni della partecipazione alla vita pubblica dei cittadini consapevoli e disinteressati”. (Marco Doria, Sindaco metropolitano di Genova) Libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione. (Giorgio Gaber)”. (A cura di “Manfredonia Nuova” – manfredonianuova@gmail.com) Redazione Stato Vota questo articolo: 8 Commenti semprevigile 25 febbraio 2015 alle 22:54 Chi ha in se queste idee, anche se di altri, non può che non essere un uomo intellettualmente onesto, specialmente se poi le diffonde e ne fa un suo credo è senza dubbio un uomo che può dare di più alla comunità cui appartiene. Italo Magno … sindaco è poco…. antonella 25 febbraio 2015 alle 23:04 Conosco il professore Magno, è Un uomo onesto intellettualmente e politicamente, possiede tutte le doti e le capacita che un sindaco, vero sindaco, dovrebbe avere, manfredonia non puo che essere onorata di poter vantare i natali di questi uomini, di contro vantiamo anche ben piu miseri uomini. Antonello Scarlatella 26 febbraio 2015 alle 00:08 Ottima analisi. Michele 26 febbraio 2015 alle 09:59 Pur non conoscendo il prof. Italo Magno, non posso che condividere questa sua acuta analisi. Purtroppo quei politici di “professione” che oggi occupano, a diversi livelli, vari posti di potere sono il vero CANCRO della nostra terra. Penso soprattutto ai politici del SUD che in questi anni hanno sempre anteposto il proprio tornaconto personale a quello della collettività, approvando leggi e provvedimenti del governo che penalizzano il nostro territorio, si pensi ad esempio agli investimenti per le ferrovie (98% al nord), agli asili nido, al taglio del cofinanziamento ai fondi UE per le regioni del sud, al taglio degli investimenti agli atenei del sud e fermiamoci qui ma l’elenco è lungo… Wu Ming 189° 26 febbraio 2015 alle 10:07 Sì tutto giusto, ma vincerà sempre il PD. Purtroppo La politica italiana è la vera cancrena e rovina dell'Italia 26 febbraio 2015 alle 12:04 Non sono anarchico e neanche rivoluzionario, ma che senso hanno i partiti se non ci sono più ideologie. Ora esistono solo comitati di affari e lobbies. Comunque abbraccio i vs interventi che considero tutti arguti e intelligenti. Un grande dolore l’ho provo per le giovani generazioni, a cui hanno tolto speranze e futuro..altro che bambocci da mantenere come disse un idiota messo come ministro a praticare macelleria sociale. I giovani Italiani e anche tanti altri sono le vittime sacrificale. Non ci sono dubbi che prometterò il voto a tutti, parenti, procacciatori, illusi, servi di partito, portaborse, politici professioni o quelli dell’ultima ora, parenti, amici di convenienza o conosciuti. Nella sacra intimità dell’urna darò la mia preferenza molto probabilmente al Prof,.Magno o un rappresentante del suo movimento. Grazie Professore. Uno che ti rispetta 26 febbraio 2015 alle 12:26 Professore mi è piaciuto troppo il suo intervento a palazzo Celestini. Lei ha sottolineato perfettamente quello che pensiamo e vogliamo noi del M5S. Anche se il Sig. Caratù non ce ne ha dato l’opportunità di esprimerlo alla platea quel giorno stesso facendo parlare un contenitore vuoto dell’università di Bari. scettico 26 febbraio 2015 alle 13:05 Magno, con il sostenere che i partiti vanno trasformati, sostanzialmente evita di affrontare il problema principale: da una parte il conflitto tra capitale e lavoro, ovvero tra ricchi e poveri; dall’altra parte, non va al nodo della questione che è la proprietà dei mezzi di produzione e cioè chi decide cosa produrre, quando, come e dove produrre. Sono questi i temi fondamentali; tutto il resto è fuffa. Il ‘guanto rivoltato del problema . qui bisogna affrontare il toro per le corna e parlare di nuovo di padroni che stanno avendo un potere enorme, non dei politici di professione. Lascia un Commento L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati * Nome * Email * Sito web Commento
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