In apertura di seduta del Consiglio comunale, tenutosi questa mattina per l'approvazione, tra l'altro, di due lottizzazioni edilizie (Scialara e Petto), votate all'unanimità, il sindaco, Ersilia Nobile, ha inteso commemorare due eminenti figli di Vieste recentemente scomparsi, il generale Giuseppe Bario e il senatore Antonio Cariglia. Questo il testo del discorso letto dal primo cittadino e seguito da un minuto di silenzio. Signor Presidente del Consiglio, Sig.ri Consiglieri comunali, Sig. Direttore Generale, in apertura di questa seduta di Consiglio Comunale desidero commemorare insieme a Voi la figura di due concittadini che per una mera coincidenza temporale ci hanno lasciato quasi contemporaneamente; due concittadini che senza alcuna concessione ad enfasi retorica, non esito a definire “illustri viestani”. La scorsa settimana sono venuti a mancare il Gen. Giuseppe Bario e l’on. Antonio Cariglia, due personalità che nella rispettiva esperienza di vita, hanno dato lustro alla nostra città ed aumentato in un numero considerevole di persone e di istituzioni il rispetto e la considerazione che Vieste gode al di fuori della cinta cittadina. Senza voler operare alcuna distinzione gerarchica o di altro genere, accenno preliminarmente, alla figura del Generale Bario. Del Generale Giuseppe Bario ci resta il ricordo di un uomo di valore e con dei valori, nonchè di ammirevole spirito di dedizione; ci resta il ricordo di un uomo animato da una sensibilità prima umana e poi professionale che ha trasmesso intatta nella sua ammirevole carriera militare; una carriera contraddistinta dall’esercizio di altissime capacità (riconosciute e premiate con la nomina ai gradi più alti della gerarchia militare) ed impregnata di inflessibile integrità morale. Il Gen. Giuseppe Bario è figura che ha conquistato impeccabilmente stima e rispetto nel suo ruolo di integerrimo servitore dello Stato e nella veste di alto ufficiale di massimo rango della Benemerita, ovvero quell’Arma dei Carabinieri che è simbolo e baluardo della sicurezza e della fiducia che tutti noi cittadini abbiamo nello Stato, nelle istituzioni e nel rispetto delle leggi e della convivenza civile. La sua scomparsa lascia un grande vuoto ma ne mantiene intatto l’esempio. Un esempio di vita che è a disposizione di tutti i viestani che desiderano che il futuro di questa nostra città sia animato da uomini di buona volontà, inteso nell’accezione più nobile dell’auspicio. Un ricordo del medesimo tenore desidero indirizzarlo anche alla figura dell’on. Antonio Cariglia. Un viestano fiero di essere viestano. Di indole discreta, ma volitiva. Di Lui conservo un ventaglio di ricordi familiari e personali che, per ovvie ragioni di riservatezza, non rievocherò in questa sede, ma che me ne hanno disvelato un lato di umana sensibilità davvero non comune. Di Antonio Cariglia desidero sottolineare il profilo di un concittadino che attraverso il suo percorso costellato di incarichi politici, di governo e istituzionali, anche per Lui, di altissimo rango ai vertici dello Stato, ha dedicato il proprio impegno, la propria militanza politica, l’assoluta dedizione, alla forza di un’ idea, l’idea della “socialdemocrazia”. Una idea che continua a costituire un modello di riferimento per quelle politiche che vogliono tradursi in forma di attenzione verso la persona e verso i suoi bisogni anche in questa nostra epoca contemporanea, che ama professarsi -qualche volta a torto- sempre più immune dal richiamo delle ideologie, anche quando le stesse contengono una parte più condivisibile ed accettabile della loro dottrina. Anche quando –diciamo- presentano “un volto umano”. Lontano da Vieste, Antonio Cariglia non ha dimenticato la sua città natale e con l’impegno profuso per la Fondazione intitolata a Filippo Turati ha voluto lasciare un segno tangibile del suo legame con la terra natia, attraverso una struttura che perseguisse la finalità di attenzione verso gli anziani e che fosse di sollievo anche per gli infermi. Gliene siamo grati. Anche la figura di Antonio Cariglia è fulgido esempio che varrà per tutti noi viestani e per quanti la nostra città la vogliono amare come merita. Questo e molto altro potrei aggiungere in memoria di queste due eminenti personalità alle quali questa nostra bellissima città ha dato i natali, ma questo è il momento di un dolce ricordo per il quale bastano poche emblematiche parole. Che riposino entrambi in pace. |
Inviato da: GiuliettaScaglietti
il 13/06/2024 alle 16:24
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il 12/10/2023 alle 19:22
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il 28/06/2023 alle 13:50
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il 22/08/2022 alle 16:08
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il 30/06/2022 alle 17:12