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Pizzomunno con gerani rossi.

 

 
Pizzomunno

Lungo il tratto meridionale della costa viestana, ritroviamo una piccola spiaggia che deve il suo nome all’ imponente faraglione che dalle acque cristalline si erge sovrano a sorvegliare la città ed i suoi abitanti: la Spiaggia del Pizzomunno.

Qui sembra aver avuto luogo un’ interessante e fantastica vicenda che ha come protagonisti due giovani innamorati , entrambi originari di Vieste .

Pizzomunno , giovane ed attraente pescatore, e Cristalda , ragazza bellissima dai lunghissimi capelli color dell’ oro, si amavano teneramente e vivevano nella convinzione che nulla al mondo potesse intaccare un sentimento tanto forte e sincero.

Ogni sera, Cristalda scendeva in spiaggia per salutare il suo bel Pizzomunno prima che con la sua barca andasse incontro al mare aperto.

Ogni notte, in mare, Pizzomunno riceveva la visita delle sirene che cercavano di ammaliarlo con i loro canti soavi. Le regine del mare desideravano ardentemente che Pizzomunno diventasse il loro re ed amante.

Il giovane, però, non cedette mai alle avance delle sirene tentatrici , avendo già donato il suo cuore alla candida Cristalda.

I reiterati rifiuti del giovane, scatenarono la furia delle sirene .

Una sera, le sirene raggiunsero i due amanti sulla spiaggia ed aggredirono Cristalda con grande ferocia, inghiottendola nelle profondità del mare.

Pizzomunno
fu colto da un dolore devastante, talmente grande da pietrificarlo per sempre.

Il giorno seguente, i pescatori di Vieste trovarono Pizzomunno pietrificato sulla roccia che oggi porta il suo nome.

La leggenda vuole che, ogni cento anni, Cristalda riemerga dalle profondità del mare per incontrare Pizzomunno e rivivere con lui l’ emozione di una notte d’amore sulla spiaggia che li fece incontrare.

 

 

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Promontorio del Gargano

Il più delle volte si pensa che la storia antropologica ebbe inizio sul promontorio del Gargano con l'apparizione dell'Arcangelo Michele più di sedici secoli or sono quando ancora il Cristianesimo conviveva con le allora attuali religioni pagane. Ma se analizziamo le carte romane si nota che gli insediamenti sedentari sono precedenti all'apparizione dell'Arcangelo e si trovavano sulla costa e ai piedi del sontuoso monte (Ergitium ,Sipontum ,Merinum ,Teanum , ,Apulum ,Urium).
Si trovano degli insediamenti umani persino precedenti a questi ultimi, ma bisogna risalire addiritturà all'età del bronzo, tanto è vero che lungo la provinciale che collega Foggia con San Marco in Lamis, a qualche chilometro da Borgo Celano, in zona"Chiancata La Civita-Valle di Vitturo"  è stato ritrovato la necropoli più antica della intera Europa. Altre testimonianze sono date dagli insediamenti rupestri e dalla innumerevole presenza di oggetti litici e di mura megalitiche che si sono scoperti nel corso degli anni sul Gargano.
 

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Toro seduto

 

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Toro seduto

 

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Hotel Gabbiano Vieste

 

Tutto ciò che l'uomo ha imparato

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Servo di Dio Don Antonio Spalatro .

 

Messaggi di Maggio 2012

Le Final Eight provinciali di basket under 14 all'Omnisport di Vieste

Post n°9012 pubblicato il 31 Maggio 2012 da forddisseche

Le Final Eight provinciali di basket under 14 all'Omnisport di Vieste

Le Final Eight provinciali di basket under 14 all'Omnisport di Vieste

VIESTE - Che il basket a viestano stesse acquistando sempre più peso, non solo a livello locale, ma anche provinciale e regionale è stata cosa sotto gli occhi di tutti: complice una stagione molto positiva per la Bisanum Sunshine Vieste, l’eco dell’entusiasmo viestano per la palla a spicchi è rimbalzato presso i vertici della pallacanestro provinciale.
 
Infatti,  per la gioia del mondo cestistico viestano e non, quest'anno le finali federali provinciali under 14 di basket si disputeranno presso l'Omnisport di Vieste da venerdi' 1° giugno fino a lunedi' 4 giugno.
Le otto squadre qualificate della provincia, tutte provenienti da contesti dove il basket è radicato da decenni e con ottimi settori giovanili, sono: la
ASD DAUNIA BK SCHOOL TORREMAGGIORE, la BK CLUB APRICENA A.S.D., la A.S.D. VIRTUS FOGGIA, la SOLUTION ENERGY CERIGNOLA, la SSD NUOVA CESTISTICA SAN SEVERO; la ASD ATLETICA MANFREDONIA, la U.S. BASKET LUCERA e, naturalmente, i ragazzi di casa della A.D. SUNSHINE BK VIESTE.
 
La bella notizia dell’assegnazione a Vieste delle Final Eight provinciali è arrivata ad inizio settimana dalla FIP foggia: la scelta di disputare le finali provinciali nel nostro paese, quando negli anni precedenti sono state sempre e solo prese in considerazioni le grandi città di tradizione cestistica come Foggia, Lucera e San Severo, non può che rendere orgogliosi tutti coloro che fanno parte di questa meravigliosa realtà sportiva e soprattutto deve far prendere coscienza della considerazione che ormai Vieste ha raggiunto a livello provinciale e regionale nel mondo cestistico.
 
La società Sunshine Basket Vieste invita pertanto tutta la cittadinanza a non mancare a questo evento unico e senza precedenti e a far sentire anche per le nostre future stelle la passione, l’incitamento e il calore riservato per tutta la stagione alla prima squadra.
 
Questo il calendario della manifestazione:
OMNISPORT Vieste
Venerdì 1 giugno :QUARTI DI FINALE Campionato Regionale Under 14 Maschile

- venerdì 1 giugno, dalle 15:00 alle 21:00, si giocheranno i quarti di finali (4 partite):

- 15.00: ASD DAUNIA BK SCHOOL'10 TORREMAGGIORE - BK CLUB APRICENA A.S.D.

- 16.30: A.S.D. VIRTUS FOGGIA - SOLUTION ENERGY DIAMOND CERIGNOLA

- 18.00: SSD NUOVA CEST.S.SEVERO - ASD ATLETICA MANFREDONIA

- 19.30: U.S. BASKET LUCERA - A.D. SUNSHINE BK VIESTE.
-sabato 2 giugno, dalle 18:00 alle 21:00, si disputeranno le due semifinali;

-lunedi' 4 giugno sarà la volta della finalissima.

 
 
 

Si è consumato il matrimonio del «Maggio».

Post n°9011 pubblicato il 31 Maggio 2012 da forddisseche

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Si è consumato
il matrimonio
del «Maggio»
di VINCENZO DE LILLO
Martedì dopo Pentecoste: Accettura dedica la giornata a San Giuliano, e lo fa alla grande, concludendo anche le manifestazioni del Maggio, il rito arboreo che ha reso il paese famoso in Italia e anche oltre. È il giorno in cui chi arriva nel piccolo centro della montagna materana si rende conto della devozione degli accetturesi verso il loro protettore. 

Di buon mattino, i maggiaoli vanno a recuperare la cima di agrifoglio tagliata nella foresta di Gallipoli Cognato per portarla in largo San Vito, dove avverrà il matrimonio con il possente cerro, prelevato dal bosco di Montepiano. Il cerro e l’ag rifoglio si erano conosciuti l’altro giorno, nella piazzetta che ora è dedicata a Giovanni Battista Bronzini, l’antropologo che ha reso famoso il Maggio accetturese. In largo San Vito si fanno gli ultimi ritocchi all’enorme cerro, quaranta quintali, sul quale viene innestata la cima. È qui che si vede con quanta devozione ci si dedica ad onorare il Santo. Alcuni pensano che il Maggio di Accettura sia una festa per bere tanto vino, una specie di discoteca all’aperto. Non è così. 

Il Maggio di Accettura è un momento di grande valenza religiosa e, soprattutto, sociale. «In questi giorni, gli accetturesi mettono da parte le rivalità, i piccoli screzi di natura politica, o legati a questioni di vicinato o di confini negli appezzamenti di terreno. Anche a quelli per diatribe famigliari. Un vecchio proverbio recita: “‘Ujurn’ d’ l’ cic’r fritt, c’i abbusch’ adda’ sta’ citt’” (nel giorno della festa, si mettono da parte i dissapori). Si lavora gomito a gomito per trasportare il cerro o l’agrifoglio; per innestarli; per innalzare il Maggio, racconta l’accetturese Enzo Labbate, tesi di laurea in Antropologia. 

Un lavoro immane, quello che serve per innalzare il Maggio, servendosi solo di corde adeguate e di un argano. Lo si porta a circa 70 gradi dal suolo. Poi i maggiaioli vanno a recuperare la statua di San Giuliano per portarla in processione fino in largo San Vito. Al cospetto del Santo, il Maggio viene definitivamente messo in verticale. Gli spettatori abbassano spesso gli occhi: non ce la fanno a vedere le acrobazie per andare a liberare il cerro dalle grosse funi. Non tutti hanno un cuore che sappia reggere le grandi emozioni. Non si contano gli scatti delle macchine fotografiche. Anche quando si passa al momento della scalata. Dal 1990 non c’è più il mitico Giuliano Mariano, il mitico Zinzilone, ma i giovani Donato Belmonte, Antonio Martello e altri assicurano la vita alla tradizione. 

Come viene visto il Maggio di Accettura dai non accetturesi? «La sorpresa nell’aver scoperto questa festa alcuni anni fa è stata straordinaria», dice Andrea Semplici, giornalista fiorentino, che torna ad Accettura con elevata frequenza «per raccontare questo spettacolo meraviglioso. Mi colpisce maggiormente l’entusiasmo, la partecipazione, la devozione, il coinvolgimento: non si può rimanere non affascinati. La partecipazione dei giovani, soprattutto, è qualcosa che non può lasciare indifferenti. Esiste anche questa bella Italia. Un’Italia che i grandi media spesso ignorano. Ma che è ancora viva, con radici e con identità precise. Questo è un fatto straordinario».

 
 
 

LO SPORT AIUTA IL TURISMO

Post n°9010 pubblicato il 31 Maggio 2012 da forddisseche

LO SPORT AIUTA IL TURISMO

Clicca per Ingrandire “Il Triathlon come possibilità per la valorizzazione socio-economica del territorio lagunare del Gargano”: questo il messaggio proposto dagli organizzatori del convegno “Sport Turismo e Territorio” tenutosi venerdì 18 maggio nel chiostro antico del convento di San Francesco a Ischitella in occasione dei Gargano Sport Days. Al convegno hanno partecipato esponenti dell’economia locale, amministratori e gente comune. I relatori, moderati da Jolanda Carbonelli vicepresidente Associazione Schiamazzi di Cagnano Varano, sono intervenuti per evidenziare l’importanza che lo sport ha e può avere per lo sviluppo socio economico di un territorio.

Nel pubblico, in particolare, erano presenti: Antonio Pelusi e Palma Maria De Simone, consiglieri del Comune di Cagnano Varano, Vincenzo Falco per il Consorzio Pescatori di Foce Varano-Lega Navale sez. Ischitella, Raffaele Cannarozzi assessore alla pesca del Comune di Ischitella, Cesare Gaudiano presidente provinciale Aics, più diversi esponenti di associazioni sportive locali e associazioni di volontariato.

“Lo Sport può essere un forte attrattore per l’economia turistica locale e il lago di Varano” ha dichiarato l’assessore al Turismo del Comune di Ischitella Michele di Fine. Successivamente Rocco Ruo - assessore allo Sport della Provincia di Foggia ha evidenziato come “lo sport deve essere di aiuto per lo sviluppo socio-economico del territorio. La Provincia di Foggia ha evitato negli ultimi anni di erogare finanziamenti a pioggia, concentrandosi su progetti precisi che possano dare qualcosa di concreto al territorio. Inoltre va sottolineato come la stessa Provincia stia dando un contributo molto importante per la buona riuscita del Varano Lake Triathlon, inserendo una voce precisa in bilancio dedicata a questo evento”.

Michele Falco - collaboratore per marketing e comunicazione dell’evento (www.varanolaketri.net) - ha rimarcato i dati positivi relativi al triathlon, in particolare l'esistenza di oltre 300 società sportive dedicate a questo sport con un 16 percento di turismo sportivo a livello nazionale sul totale della domanda turistica. “Un segmento - ha riferito - capace di attrarre molti stranieri in particolare olandesi, tedeschi, svizzeri e americani. Inoltre il turismo sportivo insieme al turismo lacuale permette di sviluppare attività collaterali quali escursioni, acquisto di prodotti tipici e shopping. Gli organizzatori vogliono dare impulso a un nuovo ciclo e parlare di ‘destagionalizzazione sostenibile’, attirando nuovi segmenti di turismo compatibili col territorio e a basso impatto ambientale, e in questo il turismo sportivo e lacuale possono dare tanto”.

L’intervento di Fabrizio Cutela, - event manager VLT, - ha chiuso il convegno. “Per la prima volta - ha dichiarato - si parla di valorizzazione di un territorio da parte di tutti e tre i Comuni rientranti nell’Unione dei Comuni della laguna di Varano”. L’evento è riuscito a fare sistema integrando nell'organizzazione il Parco Nazionale del Gargano, Legambiente Puglia, Aics, Coni, il comitato regionale Puglia Triathlon e la Federazione Italiana Triathlon, più le ProLoco di Cagnano Varano, Carpino e Ischitella e le numerose associazioni di volontariato, tutti attori del territorio che non si è mancato di ringraziare per il supporto e la partecipazione.

Cutela ha continuato dando importanza alla grande attenzione che in fase di pianificazione del progetto viene data alla sostenibilità, ricordando come il Varano Lake Triathlon sia progettato e in futuro realizzato secondo lo standard BS 8901 (Specification for a sustainable event management system with guidance for use), lo stesso utilizzato per le Olimpiadi di Londra 2012, uno fra i motivi per cui l'evento è stato scelto a livello nazionale dalla Federazione Nazionale Triathlon come progetto pilota per sostenibilità e responsabilità sociale (CSR).



 Ufficio Stampa

 
 
 

In un corto tutta la storia della paposcia.

Post n°9009 pubblicato il 30 Maggio 2012 da forddisseche

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In un corto
tutta la storia
della paposcia
Una coppia di anziani coniugi di Vico del Gargano chiacchiera animatamente. Oggetto del contendere di questo dialogo serrato, che spesso sfocia in un vero e proprio battibecco, il nome esatto della «paposcia»: lui, ferreo tradizionalista, lamenta le contaminazioni che inquinano la genuina nomenclatura di questa prelibatezza del comune garganico; lei, più curiosa e aperta alle novità, accetta di buon grado le innovazioni, purché non vadano a cambiare la sostanza delle cose. «L’importante è che rimanga sempre la paposcia!» afferma con verve la frizzante Maria Rosaria Vera, attrice garganica doc. 

Ha inizio così la docufiction girata dagli studenti di Vico del Gargano, nata da un’idea dell’ex dirigente scolastico Michele Afferrante, interamente dedicata alla paposcia, ovvero a quella sorta di pizza allungata, alimento base dei contadini vichesi per secoli, nata dall’esigenza di verificare se la temperatura del forno per la cottura del pane fosse adeguata. Trenta minuti, proiettati in versione ridotta anche durante lo scorso Foggia Film Festival nella sezione «Educational Movie», in cui gli studenti hanno provato a descrivere questo «pasto primordiale», come lo ha chiamato Afferrante. 

«Abbiamo studiato e approfondito tutti gli aspetti relativi alla paposcia – racconta il preside in pensione – a cominciare dal nome, per cercare di capirne a fondo anche la provenienza e le origini che si perdono nella notte dei tempi. Non è stato facile, anche perché nei secoli addietro infrequenti erano gli scambi e le penetrazioni tra una comunità e l’altra, viste le difficoltà di spostamenti, nonostante le distanze minime». Farina, olio e formaggio sono alla base di questo piatto che oggi soddisfa le più sfrenate fantasie gastronomiche. La celebre pizza schietta (schiacciata) o pizza a la vampa potrebbe vantare nobili ascendenze arabe, secondo la ricostruzione compiuta dai ragazzi che hanno rimestato fra antichi materiali e raccolto testimonianze e interviste in giro, data la somiglianza alla calzatura usate nell’antichità da quelle popolazioni (babouche in francese). 

Ipotesi più ardite la assimilano a protuberanze inguinali o alla proboscide, richiamandosi al passaggio degli elefanti in Puglia con l’arrivo del condottiero Annibale. «L’obiettivo didattico e culturale è stato raggiunto dai nostri ragazzi – prosegue Afferrante - e presto porteremo in giro questo nostro lavoro per far conoscere la nostra città anche attraverso le tradizioni gastronomiche». «È stato un piacere lavorare con questi ragazzi – commenta Maria Rosaria Vera – come sempre ci metto il cuore e in questo caso mi sono particolarmente divertita. È stato un omaggio sentito alla mia terra che merita di essere conosciuta e apprezzata». (Enza Moscaritolo)

 
 
 

SULLA TAVOLA DEGLI OBAMA OLIO PUGLIESE

Post n°9008 pubblicato il 30 Maggio 2012 da forddisseche

SULLA TAVOLA DEGLI OBAMA OLIO PUGLIESE

Clicca per Ingrandire Venerdì 25 maggio alle 18.30, nella Sala Dante dell’Istituto Costa di Lecce e nell’ambito del Festival della Dieta Med-Italiana, è stato firmato l’Atto di assegnazione onoraria dell’albero d’ulivo monumentale “La Regina” (foto del titolo e 1 sotto, il sito da Google Maps; ndr), di 1.400 anni, alla First Lady degli Usa Michelle Obama (foto 2). Il motivo per cui le autorità del territorio salentino hanno deciso di riservarle un tale “premo” risiede nel grande impegno con cui Michelle in questi ultimi anni si è prodigata a promuovere in America, soprattutto alle nuove generazioni e alle famiglie, uno stile di vita basato sui dettami della Dieta Mediterranea attraverso il suo movimento “Let’s move!” (foto 3). Uno stile di vita che comprende sia una sana e buona alimentazione sia una maggiore e più intensa attività fisica.

Il prestigioso riconoscimento è carico di significati, a partire dal simbolo “ulivo” in sé, che rappresenta da sempre un emblema di pace, fratellanza e sostenibilità ambientale. Non meno importante poi l’età della pianta - stimata con la prova del carbonio essere non inferiore a 1.400 anni - che così rappresenta un grande simbolo di importanza storica e di tradizione italiana. Infine, dato che in autunno tutto l’olio extravergine che sarà prodotto coi frutti di “La Regina” sarà donato agli Obama, la famiglia presidenziale statunitense avrà modo di conoscere, degustare e apprezzare uno dei migliori oli extravergini al mondo.

Senza poi trascurare il grande effetto mediatico che l’assegnazione italiana ha provocato nel mondo intero. Grazie infatti al lavoro delle agenzie giornalistiche internazionali, questa storia tutta italiana in una sola settimana si stima sia stata letta da oltre tredici milioni di persone in ogni continente. Questa gigantesca platea è stata raggiunta grazie soprattutto alla pubblicazione della notizia da parte di grandi colossi dell’informazione, quali MyFox (Usa), Yahoo! (Usa, Canada e Uk), Msn (Usa), Sky News (Australia), L’Express e France24 (Francia).

Oltre ai paesi già menzionati, l’articolo è stato pubblicato e diffuso anche in Cina, Filippine, India (in inglese e hindi), Belgio, Germania, Austria, Svizzera, Spagna, Libano, Nigeria, Vietnam, Malaysia, Paraguay, Bolivia, Uruguay, Panama, Cile, Venezuela, Argentina, Russia e mondo arabo (in inglese e in lingua originale). Sulla pagina web dedicata all’assegnazione (www.dietameditaliana.it/festival/michelleobama.html) sono riportati i link ad alcuni degli articoli pubblicati.

L’atto di assegnazione è a firma del presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone, della proprietaria del terreno che ospita la maestosa pianta Ines Maria Antonucci, del presidente della Camera di Commercio Alfredo Prete, del presidente di Coldiretti Lecce Pantaleo Piccinno, del presidente della Cooperativa Sant’Anna di Vernole Michele Doria, del dirigente dell’Istituto Costa Nicola Greco e del referente del progetto Dieta Med-Italiana Daniele Manni.

Questa la motivazione del riconoscimento: “Per aver ideato e lanciato e per il grande impegno profuso a favore della campagna salutista 'Let's move!', attraverso la quale è stato attuato un importantissimo servizio pubblico affinché le nuove generazioni di giovani e giovanissimi americani possano crescere in maniera più sana, avvicinandosi a uno stile di vita caratterizzato da un regime alimentare più ricco in verdure, frutta e cibi naturali e da una maggiore attività fisica.

Uno stile di vita, questo, in perfetta armonia e sintonia coi dettami della Dieta Mediterranea, riscontrata e scoperta in Italia dallo scienziato americano Ancel Keys e meritevole del riconoscimento da parte dell'Unesco quale Patrimonio Immateriale dell'Umanità. Per aver fornito un efficientissimo esempio di comportamento virtuoso, svolto in prima persona, impiantando e curando presso la Casa Bianca un orto coltivato a verdure e ortaggi, e per avere, così facendo, amplificato a livello mondiale il messaggio a favore di una alimentazione più corretta, più ecosostenibile, più sana e al contempo gustosa e nutriente”.

 Comunicato stampa

 
 

 
 
 

Domani (giovedì) presentazione della IV Borsa del Turismo del Gargano Mercoledì 30 Maggio 2012

Post n°9007 pubblicato il 30 Maggio 2012 da forddisseche

Domani (giovedì) presentazione della IV Borsa del Turismo del Gargano

L'evento si terrà dal 10 al 14 giugno 2012

Giovedì 31 maggio alle ore 11.00 presso l'aeroporto di Bari "Karol Wojtyla" (Sala conferenze - 2° piano) si terrà la conferenza stampa di presentazione della quarta edizione della "Borsa del Turismo del Gargano". L'evento è ideato e organizzato dal consorzio degli operatori turistici "Gargano Mare" di Vieste, in collaborazione con l'assessorato al Turismo della Regione Puglia, la Provincia di Foggia, la società Aeroporti di Puglia, il Parco Nazionale del Gargano, il Gal Gargano, i Comuni di Vieste, Peschici, Rodi Garganico, Vico del Gargano, Mattinata e Monte Sant'Angelo ed i consorzi turistici Cotug e Gargano Incoming.

 La "Borsa" si svolgerà sul Gargano dal 10 al 14 giugno 2012 e vedrà coinvolti 30 buyers stranieri, selezionati dalla società TTG Italia SpA di Rimini, provenienti dai principali mercati europei. I buyers conosceranno il territorio attraverso degli appositi educational tours ed avranno la possibilità di incontrare gli operatori turistici nell'ambito di un workshop che si terrà il 13 giugno a Vieste presso il Castello Svevo. Alla conferenza stampa interverranno l'assessore al Turismo Silvia Godelli, il direttore dell'Agenzia "Pugliapromozione" Giancarlo Piccirillo, il vice presidente della Provincia di Foggia Maria Elvira Consiglio, l'amministratore unico di Aeroporti di Puglia Domenico Di Paola, il sindaco di Vieste Ersilia Nobile, il sindaco di Mattinata Lucio Roberto Prencipe ed il presidente del Consorzio Gargano Mare Rossella Falcone.

 
 
 

Vieste, week-end con Draguth e la rievocazione storica della "Chianca amara"

Post n°9006 pubblicato il 30 Maggio 2012 da forddisseche

Vieste, week-end con Draguth e la rievocazione storica della "Chianca amara"

Per due giorni un tuffo nella storia per esorcizzare il dramma dell'eccidio del 1554

Sarà un week-end… storico per Vieste quello che inizia venerdì 1 giugno. In questi due giorni, infatti, nella cittadina del Gargano, che ammalia e affascina sempre più richiamando a sé cordate di vacanzieri d’ogni parte, sarà rievocato l’eccidio della “Chianca amara”, la roccia che nel luglio del 1554 rosseggiò di sangue viestano a seguito dell’incursione del temibile pirata turco Draguth Rais.
Organizzata dall’assessorato comunale al Turismo e Cultura, con la collaborazione della “Compagnia dell’Arte Teatrale Cochlea” di Chieri (To), la rievocazione storica, giunta quest’anno alla sua terza edizione ma unica nel suo genere in Capitanata, vedrà la partecipazione di circa 250 personaggi, tra attori professionisti e figuranti, la maggior parte dei quali appartenenti alle varie associazioni culturali, sportive e ludiche cittadine. Nell’affascinante centro storico si assisterà, dunque, alla rievocazione del borgo nell’epoca cinquecentesca che trae spunto da un drammatico fatto storico.

Nel luglio del 1554, Draguth Rais, pirata ottomano terrore dei mari, arriva a Vieste non per una spedizione mirata ma spinto da una violenta tempesta. Egli, che non lasciava mai niente di intentato, non esita ad usare sistemi terribili pur di affermare la sua autorità. Ancorate le settanta galee presso lo scoglio di S. Eugenia (l’attuale faro), fa sparare novecentosettanta colpi di cannone contro le mura della città e contro il castello. La popolazione, sorpresa e terrorizzata, si rifugia nella cattedrale e nel castello ed il governatore trasmette subito la notizia alle autorità provinciali. Draguth, quindi, decide di attaccare. 
Abbattute le mura, i pirati si danno a saccheggiare case, ad uccidere e rapire persone con inaudite efferatezze, specie nel luogo della “Chianca amara”, nei pressi della cattedrale, ove inabili, anziani, donne, bambini e sacerdoti vengono trucidati. Uomini validi e giovani donne, invece, vengono trascinati sulle navi con violenza per essere tratti in schiavitù o diventare oggetto di commercio. La decimazione di centinaia di persone fra uccisi e deportati suscitò commozione e rabbia in tutta Italia.
Durante la manifestazione che prende il via venerdì 1domani e avrà il suo culmine sabato 2 giugno, verranno ricreate le atmosfere del periodo e il centro storico in questi due giorni verrà animato da personaggi in costume: militari, danzatrici di tarantelle, pirati, giullari. E sarà ricostruito lo sbarco dei pirati dal mare nella baia di Marina piccola con un vero galeone.
I visitatori attraversando la porta all’ingresso di piazza Vittorio Emanuele (piazzetta del Fosso) in un percorso imbandierato, potranno assistere a scene che ricreeranno momenti di vita quotidiana del secolo in questione mentre, chi lo desidera, potrà degustare appositi menù preparati presso locande e ristoranti.
L’Assessorato comunale al Turismo punta molto su questa rievocazione storica nel tentativo di renderla appuntamento fisso annuale. Il periodo prescelto, d’altra parte, si presta molto anche perché giunge in concomitanza con il ponte del 2 giugno per il quale Vieste è più che mai gettonata dai vacanzieri che hanno richiesto prenotazioni nella varie strutture ricettive cittadine.

 
 
 

Vieste, sosta con "grattini" anche sui lungomari

Post n°9005 pubblicato il 30 Maggio 2012 da forddisseche

Vieste, sosta con "grattini" anche sui lungomari

A pagamento, inoltre, il parcheggio in corso Fazzini, via Giovanni XXIII e via S.Maria di Merino

Parcheggiare la propria auto costerà di più quest’estate a Vieste. Il Comune, infatti, ha deciso di ampliare la fascia delle strade a “strisce blu” oltre le tradizionali aree date in concessione temporanea a cooperative.
Il sistema che sta per scattare è quello del “grattino” prepagato, scelto dopo una valutazione che, in un primo momento, aveva individuato l’installazione di parchimetri per l’emissione dei relativi tickets. Un mezzo scartato non solo per i maggiori costi riguardanti la materiale collocazione delle macchinette, ma anche per evitare episodi di vandalismo, con conseguente compromissione  del progetto. Le motivazioni che hanno spinto l’Amministrazione comunale e, nella fattispecie, l’assessorato al Turismo, ad attivare aree di sosta a pagamento, scaturiscono dalla necessità di promuovere a rotazione l’uso degli spazi ed anche per evitare, come spesso accaduto, che i veicoli vengano lasciati in sosta per giorni interi.

Il lungomare E. Mattei interessato alla sosta con grattini

Non solo, con l’ampliamento delle aree di sosta a pagamento s’intende favorire un più diffuso e differenziato accesso agli esercizi, assicurando certezza circa la disponibilità degli spazi, riducendo il flusso dei veicoli in disordinata ricerca di destinazione e, conseguentemente, di carico inquinante.
Le nuove zone interessate alla sosta a pagamento si riferiscono, per una parte, al centro cittadino e riguardano il corso Lorenzo Fazzini (fino all’incrocio con via Sante Nobile), la via Giovanni XXIII (da via Giordano a via Firenze), la via Santa Maria di Merino (tutto il tratto fino all’incrocio con il corso Tripoli). L’altra parte riguarda la zona costiera, con i due lungomari, vale a dire il Mattei (per l’intero tratto fino a zona “Pozzo moretto”), e l’Europa (anche qui intero tratto, fino a San Lorenzo). Si tratta, in linea d’aria, di oltre sette km di strada con capacità “ricettiva” di circa duemila autovetture. Così come prevede il codice della strada, da queste zone saranno esclusi i tratti a libero uso nella percentuale di un posto macchina ogni dieci posti consecutivi assoggettati a pagamento. Gli orari di vigenza, per quanto riguarda le aree nella zona centrale, saranno i seguenti: dalla 8:00 alle 13:00 e dalla 16:00 alle 20:00; mentre per ciò che attiene i due lungomari, sarà vigente l’orario continuato dalla 8:00 alle 20:00. I prezzi stabiliti dalla giunta municipale sono differenziati per tempi di sosta: per un’ora si pagherà un euro, per mezza giornata (8/13 – 13/20) il prezzo sarà di tre euro, mentre per l’intera giornata il prezzo è fissato in cinque euro.
I grattini saranno in vendita in tutti gli esercizi commerciali che ne faranno richiesta. A tal proposito, è stato diffuso un avviso pubblico per cui chi vorrà aderire potrà farlo liberamente presentando apposita richiesta. Per i rivenditori è previsto un aggio del quattro per cento sul costo del grattino per ognuna delle tre tipologie di sosta.
Il progetto, inizialmente previsto con inizio il 15 maggio, prenderà il via nei primi di giugno e terminerà il 15 settembre.

 
 
 

VIESTE TRA LE DIECI SPIAGGE PIU’ AMATE D’ITALIA SECONDO TRIPADVISOR

Post n°9004 pubblicato il 30 Maggio 2012 da forddisseche

VIESTE TRA LE DIECI SPIAGGE PIU’ AMATE D’ITALIA SECONDO TRIPADVISOR PDF Stampa E-mail
martedì 29 maggio 2012 ore 16:03
Le vacanze estive si stanno avvicinando e non sapete ancora dove trascorrerle? Ecco a voi una classifica delle spiagge italiane più apprezzate dai viaggiatori redatta tramite TripAdvisor, il portale di viaggi più grande del mondo.

Secondo la Top ten dominano le regioni dell’Italia meridionale, prime tra tutte Sicilia e Sardegna.
Per il secondo anno consecutivo, infatti, San Vito Lo Capo (Tp) si aggiudica il podio, mentre la Sardegna si distingue tra le regioni italiane, per il maggior numero di premi ottenuti nella classifica dei litorali nostrani, grazie ai riconoscimenti conseguiti da Villasimius (secondo posto), Cagliari (quarto posto) edAlghero (settimo posto).

Top 10 spiagge italiane

San Vito lo Capo, Sicilia. La bellissima località, non essendo ancora investita dal turismo di massa, offre un soggiorno di mare all’insegna del relax e della Sicilia più autentica. Il clima dà sicuramente il meglio di sé in estate, ma gli amanti della buona cucina potranno apprezzare le bellezze di questa terra anche nel mese di settembre, quando a San Vito lo Capo si svolge l’annuale Festival del Couscous.

Villasimius, Sardegna. Una vacanza estiva a Villasimius è sinonimo di spiagge rilassanti e vita notturna animatissima. Non perdetevi le spiagge dell'Area Marina Protetta Capo Carbonara

Otranto, Puglia. Questo storico porto attrae i turisti grazie ai suoi incantevoli 10 km di spiagge e scogliere. In città, la cattedrale è famosa per i bellissimi mosaici risalenti al XII secolo. Inoltre, se siete amanti delle immersioni, spingetevi a sud fino a Porto Badisco.

Cagliari, Sardegna. Il suo clima mite attira i turisti da aprile fino a ottobre. IlPoetto, la principale spiaggia del luogo, è una delle più incantevoli del Mediterraneo. Gli amanti della cultura e della terraferma non potranno che innamorarsi dell'antico borgo di Castello, situato sulla parte più alta della città. Non perdetevi la spiaggia di Emerson

Vieste, Puglia. Per anni è stato un villaggio di pescatori come tanti, oggi invece è una nota meta di mare. Il suo mare, limpido e cristallino, è perfetto per concedersi lunghe nuotate e piacevoli gite in barca. Non dimenticatevi di visitare lo splendido castello e la cattedrale. Non perdetevi la spiaggia Oasi Beach

Jesolo Lido, Veneto. Una lunga spiaggia invitante e acque poco profonde. L'affascinante Venezia raggiungibile con una breve gita in barca. Tutti gli hotel che si affacciano sul mare disponono di una spiaggia privata. E i bambini possono giocare in aree appositamente adibite per le loro esigenze. Una vacanza perfetta per chi ha famiglia.

Alghero, Sardegna. Con la sua irresistibile combinazione di storia, architettura, eleganti negozi, cibi e vini eccellenti, Alghero si distingue per essere un luogo di villeggiatura esclusivo. Non perderti la spettacolare grotta marina, la Grotta di Nettuno, la spiaggia di Maria Pia Beach e quella de Le Bombarde

Positano, Campania. Arroccato sui pendii della Costa Amalfitana centrale, Positano è una tra le più sofisticate mete turistiche d'Italia. Caratterizzata dalla sua architettura moresca e dalle ripide scalinate, questa pittoresca cittadina è da tempo una destinazione favorita da artisti, musicisti e scrittori famosi. Le due spiagge principali, Spiaggia Grande e Fornillo, sono entrambe raggiungibili a piedi; le altre si raggiungono principalmente via mare. Navi traghetto fanno servizio giornaliero se volete fare una gita di un giorno a Capri ed Ischia. Non perdetevi la spiaggia del Fornillo e la Spiaggia Grande

Cattolica, Emilia-Romagna. Questa località è il luogo prescelto dalle famiglie italiane per rilassarsi, nuotare e divertirsi. Fini sabbie dorate punteggiate da ombrelloni disposti in lunghi filari fino al Mar Adriatico. E ancora, mercati, bazaar e auto a noleggio per esplorare i musei, le chiese e i villaggi tradizionali della regione. Non perdetevi la Spiaggia Carmen 67 e il Malu Beach 93

Riccione, Emilia-Romagna. Le spiagge di Riccione sono belle naturalmente e per la cura meticolosa con cui vengono gestite dai proprietari dei lidi. Qui, di giorno, genitori e figli amano stendersi sotto i raggi del sole mediterraneo. Mentre, di notte, le spiagge accolgono i giovani di ritorno dalle discoteche.

Non perdetevi la spiaggia di Marano Beach 135-136 e Pedra Del Sol Bagno 18

Classifica stilata da TripAdvisor

 
 
 

Vieste - Entusiasti gli agenti di viaggi presenti al terzo educational di "Bisanum Viaggi T.O."

Post n°9003 pubblicato il 30 Maggio 2012 da forddisseche

Vieste - Entusiasti gli agenti di viaggi presenti al terzo educational di "Bisanum Viaggi T.O." PDF Stampa E-mail
mercoledì 30 maggio 2012 ore 12:50

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Si è tenuto dal 25 al 27 maggio scorsi il tradizionale educational rivolto agli Agenti di Viaggio organizzato da Bisanum Viaggi presso l’Hotel Club Pellegrino Palace di Vieste.

Il programma prevedeva escursioni, visita ad alcune strutture ricettive e incontri formativi aventi lo scopo di promuovere il territorio garganico in tutte le sue sfaccettature. Una trentina  le Agenzia di Viaggio che hanno aderito inviando da uno a due delegati per un totale di circa 50 Agenti, provenienti da Veneto, Lazio, Abruzzo, Basilicata, Campania e Puglia, che stanno già producendo prenotazione per l’ormai partita stagione estiva. Infatti l’invito era rivolto ai banconisti delle agenzie che quotidianamente vendono il prodotto “Mare Italia”, dando loro la possibilità di vedere e toccare con mano luoghi che conoscevano solo da catalogo.

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La manifestazione, giunta alla sua terza edizione, prevedeva nel dettaglio le escursioni alle Isole Tremiti. Alle grotte marine del Gargano e al centro storico di Vieste, nonché la visita ai due complessi “La Giara” e “Defensola”, oltre all’incontro formativo presso la sala conferenze del Hotel Club Pellegrino Palace durante il quale sono stai illustrati la programmazione e il catalogo “Puglia Incoming 2012” di Bisanum Viaggi.

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Un  ringraziamento sentito e dovuto va al “Consorzio Armatori Garganici” di Peschici, alla compagnia “Motobarche Leonarda” di Raffaele Tello e alla ditta di noleggio bus “Gargano Rent” di Mimmo La Torre.

 

 
 
 

Vieste/ ...arriva Draguth Rais

Post n°9002 pubblicato il 30 Maggio 2012 da forddisseche

Vieste/ ...arriva Draguth Rais PDF Stampa E-mail
mercoledì 30 maggio 2012 ore 15:54
Venerdì 1 e sabato 2 giugno


 Draguth Rais
è una festa e un ricordo


Arrivato quest'anno alla sua terza edizione, si conferma come un appuntamento festoso di grande rilievo, per segnare l'apertura della stagione turistica di Vieste. Come tale, si rivolge ai Viestani per festeggiare gioiosamente l'arrivo dell'estate, e ai turisti che desiderano partire da questa celebrazione per scoprire la nostra terra, la sua storia, il suo cibo e il suo senso dell'ospitalità.


Allo stesso tempo, Draguth Rais è il ricordo e la commemorazione di un momento tragico della nostra storia, passato ma mai dimenticato. L'invasione del 1554 è figlia di un'epoca in cui il nostro Mediterraneo divideva sanguinosamente i popoli invece di unirli: la ferocia e il terrore e il sangue innocente versato in quelle interminabili sette notti di massacro ha segnato Vieste in modo indelebile. Oggi sono per noi avvenimenti remoti, le ragioni stesse di quelle guerre del passato oggi sopravvivono solo più nei libri di storia. Non ci sarebbe ragione, forse, di fermarsi ancora a ricordare quel momento di barbarie.


Ma noi oggi non vogliamo, con Draguth Rais, commemorare solo il dolore di quel massacro. Celebrare e far festa, qui e oggi, è anche un modo per ricordarci che ce l'abbiamo fatta a superare quella notte di sangue. Che dal giorno dopo, con pazienza e testardaggine, i Viestani sopravvissuti si sono messi a ricostruire la nostra meravigliosa città, a seminare di nuovo i campi distrutti, a seppellire con onore i caduti. Che quella invasione, ricordata oggi, testimonia in realtà la forza, determinazione e gioia di vivere nonostante tutto dei nostri concittadini, in quell'epoca passata come anche oggi.


E' con questo spirito gioioso che oggi possiamo ricordare che, alla fine, i Viestani hanno dimostrato di essere più forti della sciagura.

Buona manifestazione a tutti.

Nicola Rosiello, Assessore al Turismo




La Storia


Luglio 1554: Draguth Rais, spinto da una violenta tempesta, arriva per caso a Vieste.


Decide comunque di cogliere l'occasione: ancorate le settanta galee presso lo scoglio di S. Eugenia e alla punta del Corno, fa sparare novecentosettanta colpi di cannone contro le mura della città e contro il Castello.


La popolazione, sorpresa e terrorizzata, si rifugia nella Cattedrale. Il Governatore trasmette subito la notizia alle autorità provinciali. I soccorsi però arrivano tardi e insufficienti: solo Nicolantonio Dentice, signore di Monte S. Angelo, accorre con un pugno di uomini, ma resta mortalmente ferito.

Il canonico Nerbis cerca inutilmente di patteggiare la resa della città in cambio di oro e argento.

I pirati abbattono le mura: saccheggiano le case, uccidono e rapiscono la gente. Nel luogo in seguito conosciuto come la Chianca Amara, vengono trucidati inabili, anziani, donne, bambini e sacerdoti. Gli uomini validi e le donne giovani vengono portati via sulle navi, e venduti come schiavi.


Quando Draguth Rais lascia la città, tremila viestani sono stati uccisi o deportati.


IL PROGRAMMA

Venerdí 1 giugno


ore 20 I ristoratori di Vieste invitano i visitatori e il pubblico a gustare specialità della Vieste cinquecentesca.

Presso i ristoranti che aderiscono all'iniziativa.

ore 21.30 Sfilata storica: tutti i partecipanti all'evento, vestiti dei costumi dell'epoca, aprono la manifestazione.

Corso Lorenzo Fazzini.

ore 22 - 23.30 Animazioni e azioni teatrali: le Associazioni e i gruppi cittadini rievocano momenti quotidiani della Vieste dell'epoca.

Vie del centro storico indicate dalle bandiere.

ore 22 Spettacolo della scuola Rodari: la storia di Draguth Rais raccontata dai bambini.

Piazzetta Petrone.

ore 22.30 La suicida del Gargano: spettacolo teatrale a cura della compagnia teatrale I Guitti del Pidocchietto.

Piazzetta Petrone.

ore 23.15 Scacciare la sventura: il gruppo folk Pizzeche e Muzzeche si esibisce in danze tradizionali.

Piazzetta del Fosso.

Sabato 2 giugno

ore 18.30 Apertura a cura del gruppo sbandieratori.
Piazzetta del Fosso.

ore 18.30 - 20.30 Animazioni e azioni teatrali: le Associazioni e i gruppi cittadini rievocano momenti quotidiani della Vieste dell'epoca.

Vie del centro storico indicate dalle bandiere.

ore 18.30 - 20.30 Chi ha paura di Draguth Rais: canzonature teatrali a cura dei bambini della scuola Rodari, per sfidare il cattivo.

Piazzetta Petroni e Piazzetta del Fosso.

ore 19.30 Ricordo di un'invasione: la banda dell'Associazione bandistica G. Cariglia suona in memoria dei viestani trucidati nel 1554; negli intervalli tra i brani, un attore racconterà la storia di Draguth Rais e del suo sbarco a Vieste.

Marina Piccola.

ore 20 I ristoratori di Vieste invitano i visitatori e il pubblico a gustare specialità della Vieste cinquecentesca.

Presso i ristoranti che aderiscono all'iniziativa.

ore 22 Draguth Rais - La chianca amara: grande spettacolo conclusivo a cura di Cochlea e della Lega Navale di Vieste, con la partecipazione del gruppo folk Pizzeche e Muzzeche.

Marina Piccola.

al termine Spettacolo pirotecnico di chiusura.

Marina Piccola.

 
 
 

Terremoto in Emilia Salvi i viestani nel modenese La famiglia Mendolicchio con la casa lesionata

Post n°9001 pubblicato il 29 Maggio 2012 da forddisseche

Terremoto in Emilia
Salvi i viestani nel modenese
La famiglia Mendolicchio con la casa lesionata

Terremoto in Emilia Salvi i viestani nel modenese La famiglia Mendolicchio con la casa lesionata

VIESTE - Dopo la tragedia del terremoto de L'Aquila dove persero la vita ben 4 viestani c'è stata tanta apprensione per la comunità di viestani presenti nel modenese.

Tutti salvi i viestani presenti a Carpi mentre a Rovereto sulla Secchia giusto a due passi dall'epicentro del sisma di questa mattina la famiglia viestana Mendolicchio, da noi contattata telefonicamente, è stata costretta ad abbandonare la propria abitazione per le lesioni riportate.

Antonio Mendolicchio, 38enne viestanissimo, telefonicamente ci ha spiegato la gravità della situazione nelle zone terremotate.

"Questa mattina alle ore nove ero a casa sul computer quando abbiamo sentito la prima scossa. Abbiamo fatto giusto in tempo ad uscire fuori. Ora la casa è lesionata ed i Vigili del Fuoco ci hanno fatto allontanare e stiamo vedendo dove andare a dormire".

"La chiesa di Rovereto e gran parte delle abitazioni sono distrutte e tutte le fabbriche di Carpi hanno riportato gravi danni".

Una piccola testimonianza di un viestano che ha lasciato Vieste per cercare miglior fortuna al nord e che tutto d'un colpo si ritrova in difficoltà per colpa del sisma che ha colpito l'Emilia.

29 maggio 2012

 
 
 

Il futuro della Salina? Un rilancio da «aspetta e spera».

Post n°9000 pubblicato il 29 Maggio 2012 da forddisseche

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Il futuro della Salina?
Un rilancio da
«aspetta e spera»
di COSIMO DAMIANO DAMATO

MARGHERITA DI SAVOIA - Salina: aspettando la svolta. Ad un anno dalla vendita delle saline quali sono le aspettative della città della salute? Occupazione, rilancio economico, rilancio dell’immagine e tutela ambientale. Sicuramente una svolta positiva: i nuovi proprietari sapranno valorizzare le risorse delle saline? Qualè l’aria che si respira nell’azienda all’indomani dell’insediamento degli imprenditori Giovanni Semeraro ed Antonio Dalì? Una folata d’aria fresca, anche se si è in attesa di un nuovo piano industriale per il reale rilancio economico ed occupazionale. 

La vendita dell’azienda ad imprenditori non salinari è sicuramente un segnale forte ed ora non bisogna deludere le aspettative che tengano ben presente l’occupazione e la produttività sfruttata nelle sue molteplici peculiarità. Fondamentale sembra il ruolo garante del comune di Margherita di Savoia per ciò che riguarda il territorio, la tutela ambientale e i temi cari allo sviluppo, prerogativa di una amministrazione comunale, che fino ad oggi erano stati esclusi, per varie ragioni, dalla gestione effettiva della salina. Quindi ora ci si chiede se la quota minima del Comune finalmente verrà riconosciuta. Dei vecchi soci conserva la sua azione solo le Terme di Margherita di Savoia con il 10%, l’azienza della famiglia Lalli ad oggi è la vera risorsa economica della città che spinge anche tutto il resto ed ora se ne stanno accorgendo anche nella sesta provincia. Anche il fatto che l’assemblea delle aziende associate della Sezione Turismo di Confindustria sez. Bari e Bat. abbia nominato nuovo presidente proprio Marina Lalli, l’anima manageriale dello stabilimento termale salinaro, non sembra casuale ma appare proprio come un giusto riconoscimento alle potenzialità dell’azienda che la neo-presidente rappresenta. 

Le Terme ad oggi sono il vero traino del turismo della città del sale. Ed intanto la salina «cade a pezzi» pensiamo al Mazinga, simbolo dell’archeolo gia industriale della città del sale ovvero l’ammassatore di sale sito presso l’aia di portocanale. La struttura, opera pregevole dell’ingegno del perito tecnico Giovanni Zen o, è rimasta attiva per oltre quarant’anni, un vero pezzo di storia e punto di riferimento anche per gli operai, si deve proprio a loro, il sale è una pagina bianca su cui è stata scritta la storia di un popolo grazie soprattutto ai coltivatori del sale, ai salinieri, a quegli uomini «con il sale fra i capelli» cantava Raf in «Gente di mare». Dieci anni fa la privatizzazione dell’azienda e l’inizio di un commiato lungo, faticoso, doloroso, disperato che ha portato la Salina alla deriva, fra problemi giudiziari interni fra i soci, la crisi del mercato, l’impoverimento commerciale e l’occupazione congelata a parte qualche apertura, probabilmente per pressioni politiche, per alcune decine di operai. 

Le braccia di Mazinga non ci sono più, sintomo di una gestione malata del patrimonio economico, architettonico, culturale e naturalistico degli ultimi anni: «non c’è più nemmeno il sale» dicono amari fra i denti alcuni salinieri. Ed ora si aspetta la svolta. Le saline sono un grandissimo patrimonio non solo economico ma anche storico e ambientale sul quale è necessario costruire uno sviluppo sostenibile per Margherita di Savoia. Tale obiettivo potrà essere raggiunto solo attraendo capitali e professionalità d´eccellenza come è avvenuto per Semeraro, la sensibilità imprenditoriale di Semeraro può essere un valore aggiunto per la comunità salinara ed è necessario oramai un cambiamento di rotta che rafforzi il legame tra la città e le saline, un legame che in futuro potrebbe essere non solo simbolico ma anche tangibile, magari sperimentando una forma di azionariato diffuso che permetta alla cittadinanza di partecipare direttamente alla gestione di questo bene così importante.

 
 
 

Collegamento Manfredonia-Tremiti/ Parte dal primo luglio il “metrò del mare”

Post n°8999 pubblicato il 29 Maggio 2012 da forddisseche

Collegamento Manfredonia-Tremiti/ Parte dal primo luglio il “metrò del mare” PDF Stampa E-mail
martedì 29 maggio 2012 ore 09:54
Parte il "Metrò del mare". Da metà luglio prende il via il collegamento Manfredonia-Isole Tremiti.


L'articolazione del servizio messa a punto dalla commissione trasporti provinciale, il cui presidente, Carmine D'Anelli, il consigliere regionale, Franco Ognissanti, e il vice presidente dell'amministrazione provinciale, Billa Consiglio, hanno illustrato il progetto ai sindaci di Manfredonia, Angelo Riccardi, Rodi Garganico, Nicola Pinto, Peschici, Domenico Vecera, del neo primo cittadino delle Isole Tremiti, Antonio Fentini. Parte con un anno di ritardo il servizio che, infatti, avrebbe dovuto prendere il via già l'estate dello scorso anno ma non fu possibile per l'insufficienza dei fondi messi a disposizione: trecentomila euro, importo che mandò deserta la gara d'appalto. Ognissanti si è detto certo che questa volta il baget regionale, che da trecentomila è stato portato a seicentomila euro, sarà un'esca appetibile. Il progetto del metrò del mare, già una realtà in altre parti d'Italia, tra cui la costa napoletana, collegherà i porti di Manfredonia, Mattinata, Vieste, Peschici, Rodi Garganico e Isole Tremiti. Una sorta di taxi del mare che consente al viaggiatore di apprezzare la bellezza della costa, e, nello stesso tempo, anche un risparmio in termini di costi. E, non in secondo piano, il decongestionamento delle strade nei mesi più "caldi", grazie alla possibilità per cittadini e turisti di spostarsi, appunto, via mare. In sintesi, un servizio di trasporto comodo, rapido ed efficiente che, vista la particolare attrattività delle coste, consente - è stato spiegato - al turista, e non solo, di vivere gli spostamenti come una nuova esperienza per la scoperta del territorio. Inoltre, consentendo di collegare le principali località del Gargano, il turista, ma anche gli stessi residenti, potrebbero, infatti, trovare utile la- sciare in garage l'auto e raggiungere, via mare, Mattinata, Vieste, Peschici, Rodi Garganico, e l'arcipelago delle Tremiti. Il progettò "Metrò del mare" non è il solo al quale si guarda con interesse, ce sono altri di altrettanto spessore. Tra questi, il treno-tram, una opportunità che le Ferrovie del Gar- gano offrirebbero durante il periodo estivo ai turisti che 'potrebbero spostarsi, a costi contenutissimi, tra una località e l'altra, fino a notte inoltrata."D'Anelli, ha anche anticipato che è allo studio la "Gargano card", il cui obiettivo è quello di sperimentare un' attività che vedrebbe in rete tutte le esperienze consolidate in questi anni dal sistema turistico del Gargano, al fine di realizzare concretamente un progetto che faccia muovere in sinergia i Comuni dell'area e i loro attrattori turistici."Gargano card che non sarebbe una novità assoluta, infatti nel 2008 l'allora assessore provinciale al turismo, Nicola Vascello, propose ai sindaci l'unificazione in un'unica card dei servizi offerti dagli attori principali che operano all'interno del sistema turistico del Gargano".

Francesco Mastropaolo

 
 
 

Vieste - Il gruppo folk “R’denn e zumbann” al terzo posto della "Rassegna" di Larino

Post n°8998 pubblicato il 29 Maggio 2012 da forddisseche

Vieste - Il gruppo folk “R’denn e zumbann” al terzo posto della "Rassegna" di Larino PDF Stampa E-mail
martedì 29 maggio 2012 ore 12:44

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Il Gruppo Folk  “R’DENN  E  ZUMBANN”  della Direzione Didattica Statale “Gianni  RODARI” di Vieste (Fg), formato da n.31 (trentuno) alunni provenienti dalle classi seconde e terze appartenenti ai diversi plessi della Scuola Primaria, si è esibito giovedì 10 maggio nella villa Comunale di Corso “Lorenzo Fazzini” di Vieste  nell’ambito della festività patronale di Santa Maria di Merino.

Lo scorso sabato 19 maggio a Larino (CB), inoltre, ha partecipato all’XI edizione della “Rassegna interregionale gruppi folk scolastici” classificandosi al 3° posto nella categoria Scuole Primarie. Altre Scuole provenienti da città diverse (Oristano, Taranto, Frosinone, Campobasso, Salerno, Bari, Carpino e Ischitella) hanno preso parte a questa manifestazione. Il festival, organizzato dall’Istituto Comprensivo di Larino, ha coinvolto, infatti, tutti gli alunni partendo dalla Scuola Primaria fino ad arrivare alla Scuola Secondaria di 1° e 2° grado.

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La giornata è iniziata alle ore 11:30 con una parata di tutti i gruppi folk scolastici per le vie del paese di nuova edificazione  aperta dalle Majorette e dalla Banda Musicale del paese “Don Luigi Marcangione”. A partire dalle 14:30 si è poi dato inizio a una nuova parata per le strade del centro storico e terminata in Piazza Duomo intorno alle 15:30 dando inizio alle performance dei gruppi folk delle Scuole partecipanti.

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Al termine della competizione ai diversi gruppi sono stati consegnati sul palco gli attestati di “Gruppo di Interesse Nazionale” firmati dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Grande l’entusiasmo dei bambini, che accompagnati dai propri genitori, dalle insegnanti Giusi DI VIESTE – Rosangela GAUDINO – Antonella MASTROROCCO,  dal Dirigente Scolastico Paolo SOLDANO e dal Sindaco di Vieste Ersilia NOBILE, hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con culture differenti e vissuto esperienze ed emozioni in un’ampia varietà di usi e costumi diversi.

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Alunni componenti del Gruppo Folk della Scuola Primaria Statale “Gianni Rodari” di Vieste:
1.    AUGELLI  Serena   ( 3^A )
2.    CAPITA  Valter   ( 2^F )
3.    COJOCARIU  Maria Pia   ( 2^F )
4.    CORRICELLI  Martina   ( 2^C )
5.    CORSO  Daniele   ( 2^F )
6.    CORSO  Mariachiara   ( 2^B )
7.    D’ACCIA  Floriana  ( 3^E )
8.    DELUCA  Andrea   ( 2^B )
9.    DIMAURO  Marica   ( 2^F )
10.    DIRODI  Jacopo   ( 2^E )
11.    FORTE  Miriam   ( 2^A )
12.    GENTILE  Ilaria   ( 3^D )
13.    INNANGI  Ersilia   ( 3^A )
14.    MANICONE  Martina   ( 2^D )
15.    PAPAGNI  Salvatore   ( 2^F )
16.    PASTORELLA  Alessio   ( 3^C )
17.    PERNICE  Gaetano Ludovico   ( 2^F )
18.    QUITADAMO  Elisabetta   ( 2^F )
19.    RAGNI  Serena   ( 2^F )
20.    ROMANO  Paolo Pio   ( 2^D )
21.    RUGGIERI  Alessia   ( 2^B )
22.    RUGGIERI  Maria   ( 2^F )
23.    RUO  Simone   ( 2^B )
24.    RUO  Viviana   ( 3^A )
25.    SANTORO  Silvano Gabriele   ( 2^F )
26.    SCIARRA  Mario   ( 2^C )
27.    SOLITRO  Martina Pia   ( 2^F )
28.    TOTO  Serena   ( 2^F )
29.    VARIO  Samantha   ( 2^F )
30.    ZOPPO  Sara   ( 3^D )
31.    ZURLO  Alessandro   ( 3^A )

 

 
 
 

Vieste/ Parcheggi a pagamento con grattini in vendita negli esercizi commerciali

Post n°8997 pubblicato il 29 Maggio 2012 da forddisseche

Vieste/ Parcheggi a pagamento con grattini in vendita negli esercizi commerciali PDF Stampa E-mail
martedì 29 maggio 2012 ore 14:40
Pronto il bando comunale: aggio del 4 per cento per gli interessanti alla vendita


COMUNE DI VIESTE
Provincia di Foggia
SETTORE I
Servizio Tributi

                             
IL DIRIGENTE

    

Premesso che:

- la Giunta Comunale con atto n. 50 del 22.03.2012 ha deliberato l’istituzione di parcheggi a pagamento in alcune zone del centro cittadino e sui lungomari nord e sud, con dispositivi di controllo della sosta senza custodia del veicolo, mediante grattini prepagati;
- per la vendita degli stessi è stato stabilito un aggio pari al 4% (quattro per cento) che verrà detratto dall’importo del costo dei grattini.

Ciò premesso


 

                             AVVISA

tutti i titolari di esercizi commerciali e/o pubblici esercizi, interessati alla vendita dei grattini prepagati per la sosta del veicolo a pagamento, di far pervenire apposita richiesta scritta all’Ufficio Tributi Minori utilizzando l’apposito modulo, che potrà essere scaricato direttamente dal sito istituzionale del Comune di Vieste www.comunedivieste.it o ritirato presso l’Ufficio Tributi Minori dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle 12:30 ed il martedì e giovedì dalle 17:00 alle 18:00.

Per ulteriori informazioni si possono contattare gli uffici comunali al numero 0884-712226.

 Vieste, il 28.05.2012

 

IL DIRIGENTE


Dott.ssa Maria Giuliani

 
 
 

Giovedì a Bari la presentazione della "Borsa del turismo del Gargano"

Post n°8995 pubblicato il 29 Maggio 2012 da forddisseche

Giovedì a Bari la presentazione della "Borsa del turismo del Gargano" PDF Stampa E-mail
martedì 29 maggio 2012 ore 18:37

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Giovedì 31 maggio alle ore 11.00 presso l'aeroporto di Bari "Karol Wojtyla" (Sala conferenze - 2° piano) si terrà la conferenza stampa di presentazione della quarta edizione della "Borsa del Turismo del Gargano".

 L'evento è ideato e organizzato dal consorzio degli operatori turistici "Gargano Mare" di Vieste, in collaborazione con l'assessorato al Turismo della Regione Puglia, la Provincia di Foggia, la società Aeroporti di Puglia, il Parco Nazionale del Gargano, il Gal Gargano, i Comuni di Vieste, Peschici, Rodi Garganico, Vico del Gargano, Mattinata e Monte Sant'Angelo ed i consorzi turistici Cotug e Gargano Incoming. La "Borsa" si svolgerà sul Gargano dal 10 al 14 giugno 2012 e vedrà coinvolti 30 buyers stranieri, selezionati dalla società TTG Italia SpA di Rimini, provenienti dai principali mercati europei. I buyers conosceranno il territorio attraverso degli appositi educational tours ed avranno la possibilità di incontrare gli operatori turistici nell'ambito di un workshop che si terrà il 13 giugno a Vieste presso il Castello Svevo. Alla conferenza stampa interverranno l'assessore al Turismo Silvia Godelli, il direttore dell'Agenzia "Pugliapromozione" Giancarlo Piccirillo, il vice presidente della Provincia di Foggia Maria Elvira Consiglio, l'amministratore unico di Aeroporti di Puglia Domenico Di Paola, il sindaco di Vieste Ersilia Nobile, il sindaco di Mattinata Lucio Roberto Prencipe ed il presidente del Consorzio Gargano Mare Rossella Falcone.

 

 
 
 

VIESTE TRA LE DIECI SPIAGGE PIU’ AMATE D’ITALIA SECONDO TRIPADVISOR

Post n°8994 pubblicato il 29 Maggio 2012 da forddisseche

VIESTE TRA LE DIECI SPIAGGE PIU’ AMATE D’ITALIA SECONDO TRIPADVISOR PDF Stampa E-mail
martedì 29 maggio 2012 ore 16:03
Le vacanze estive si stanno avvicinando e non sapete ancora dove trascorrerle? Ecco a voi una classifica delle spiagge italiane più apprezzate dai viaggiatori redatta tramite TripAdvisor, il portale di viaggi più grande del mondo.

Secondo la Top ten dominano le regioni dell’Italia meridionale, prime tra tutte Sicilia e Sardegna.
Per il secondo anno consecutivo, infatti, San Vito Lo Capo (Tp) si aggiudica il podio, mentre la Sardegna si distingue tra le regioni italiane, per il maggior numero di premi ottenuti nella classifica dei litorali nostrani, grazie ai riconoscimenti conseguiti da Villasimius (secondo posto), Cagliari (quarto posto) edAlghero (settimo posto).

Top 10 spiagge italiane

San Vito lo Capo, Sicilia. La bellissima località, non essendo ancora investita dal turismo di massa, offre un soggiorno di mare all’insegna del relax e della Sicilia più autentica. Il clima dà sicuramente il meglio di sé in estate, ma gli amanti della buona cucina potranno apprezzare le bellezze di questa terra anche nel mese di settembre, quando a San Vito lo Capo si svolge l’annuale Festival del Couscous.

Villasimius, Sardegna. Una vacanza estiva a Villasimius è sinonimo di spiagge rilassanti e vita notturna animatissima. Non perdetevi le spiagge dell'Area Marina Protetta Capo Carbonara

Otranto, Puglia. Questo storico porto attrae i turisti grazie ai suoi incantevoli 10 km di spiagge e scogliere. In città, la cattedrale è famosa per i bellissimi mosaici risalenti al XII secolo. Inoltre, se siete amanti delle immersioni, spingetevi a sud fino a Porto Badisco.

Cagliari, Sardegna. Il suo clima mite attira i turisti da aprile fino a ottobre. IlPoetto, la principale spiaggia del luogo, è una delle più incantevoli del Mediterraneo. Gli amanti della cultura e della terraferma non potranno che innamorarsi dell'antico borgo di Castello, situato sulla parte più alta della città. Non perdetevi la spiaggia di Emerson

Vieste, Puglia. Per anni è stato un villaggio di pescatori come tanti, oggi invece è una nota meta di mare. Il suo mare, limpido e cristallino, è perfetto per concedersi lunghe nuotate e piacevoli gite in barca. Non dimenticatevi di visitare lo splendido castello e la cattedrale. Non perdetevi la spiaggia Oasi Beach

Jesolo Lido, Veneto. Una lunga spiaggia invitante e acque poco profonde. L'affascinante Venezia raggiungibile con una breve gita in barca. Tutti gli hotel che si affacciano sul mare disponono di una spiaggia privata. E i bambini possono giocare in aree appositamente adibite per le loro esigenze. Una vacanza perfetta per chi ha famiglia.

Alghero, Sardegna. Con la sua irresistibile combinazione di storia, architettura, eleganti negozi, cibi e vini eccellenti, Alghero si distingue per essere un luogo di villeggiatura esclusivo. Non perderti la spettacolare grotta marina, la Grotta di Nettuno, la spiaggia di Maria Pia Beach e quella de Le Bombarde

Positano, Campania. Arroccato sui pendii della Costa Amalfitana centrale, Positano è una tra le più sofisticate mete turistiche d'Italia. Caratterizzata dalla sua architettura moresca e dalle ripide scalinate, questa pittoresca cittadina è da tempo una destinazione favorita da artisti, musicisti e scrittori famosi. Le due spiagge principali, Spiaggia Grande e Fornillo, sono entrambe raggiungibili a piedi; le altre si raggiungono principalmente via mare. Navi traghetto fanno servizio giornaliero se volete fare una gita di un giorno a Capri ed Ischia. Non perdetevi la spiaggia del Fornillo e la Spiaggia Grande

Cattolica, Emilia-Romagna. Questa località è il luogo prescelto dalle famiglie italiane per rilassarsi, nuotare e divertirsi. Fini sabbie dorate punteggiate da ombrelloni disposti in lunghi filari fino al Mar Adriatico. E ancora, mercati, bazaar e auto a noleggio per esplorare i musei, le chiese e i villaggi tradizionali della regione. Non perdetevi la Spiaggia Carmen 67 e il Malu Beach 93

Riccione, Emilia-Romagna. Le spiagge di Riccione sono belle naturalmente e per la cura meticolosa con cui vengono gestite dai proprietari dei lidi. Qui, di giorno, genitori e figli amano stendersi sotto i raggi del sole mediterraneo. Mentre, di notte, le spiagge accolgono i giovani di ritorno dalle discoteche.

Non perdetevi la spiaggia di Marano Beach 135-136 e Pedra Del Sol Bagno 18

Classifica stilata da TripAdvisor

 
 
 

“CACCIA GROSSA” (E INCRUENTA) NEL MARE DI PESCHICI

Post n°8993 pubblicato il 27 Maggio 2012 da forddisseche

“CACCIA GROSSA” (E INCRUENTA) NEL MARE DI PESCHICI

Clicca per Ingrandire Il cielo, le nuvole, la brezza, le pinete, la macchia mediterranea, le case, i vicoli… il mare. Un nome solo: il Gargano. Una località su tutte: Peschici. Il richiamo è forte. E a questo richiamo hanno risposto, e stanno rispondendo, gli appassionati, gli amanti, gli innamorati di questo coacervo di parametri, raccogliendosi e riunendosi nel vicino weekend per una gara di pesca d’altura al tonno rosso. La competizione, valida come qualificativa del Campionato Italiano nella specialità “drifting” (letteralmente: “andando alla deriva”), è organizzata dalla neo Associazione sportiva “Gargano Tuna Strike” Peschici.

Prima selettiva provinciale Fipsas (Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee), è stata intitolata “1° Trofeo Madonnina del Mare”, la cui ricorrenza cade annualmente l’ultima domenica di maggio. “Catch & Release” incita lo slogan, frequente in questi giorni di vigilia sulle labbra di organizzatori e partecipanti. “Afferra e allenta”, le due azioni peculiari e caratterizzanti del comportamento che assumono gli equipaggi durante la gara. In tre (più il giudice) su ciascuna delle imbarcazioni, dovranno ottemperare a una regola ferrea e inderogabile: dopo aver pesato il tonno pescato sono tenuti a liberarlo dall’amo e restituirlo al suo ambiente, alla sua casa.

Patrocinata da Regione Puglia, Provincia di Foggia, Parco Nazionale del Gargano, Comune di Peschici e Associazione Culturale “Punto di Stella”, la competizione di venerdì, sabato e domenica, 25-26-27 maggio ha avuto un prologo agli inizi del mese a solo venti chilometri da qui. La consorella viestana dell’associazione di Peschici - il “Tuna Fishing Club” - è stata protagonista di una identica “caccia” al tonno rosso. L’equipaggio che se l’è aggiudicata (Michele Coda, Giampiero Cariglia, Pino Cianfano) e il prossimo vincitore di questo weekend parteciperanno di diritto al Campionato Italiano per Club in programma a Jesolo il 15 settembre.

Ultima annotazione: in tutta evidenza spinti dall’entusiasmo, gli organizzatori del Trofeo sono riusciti da chi di dovere a far riconoscere Peschici “sede” di una costola della Lega Navale Italiana (verrà inaugurata domenica 27 alle 20.30 nella sede ufficiale di Via della Marina, 74, banchina portuale di Peschici). Ente pubblico preposto a servizi di pubblico interesse, opera sotto la vigilanza dei Ministeri Difesa e Trasporti-Navigazione, e con l'alto patronato del Presidente della Repubblica. Suo scopo è la diffusione fra la ‘gens italica’, in particolare fra i giovani, dell'amore per il mare, dello spirito marinaro e della conoscenza dei problemi marittimi. Ciò agli effetti della partecipazione di ogni cittadino allo sviluppo e al progresso di tutte le forme di attività nazionali che hanno sul mare il loro campo e il loro mezzo di azione.

La Lega favorisce anche la tutela dell'ambiente marino e delle acque interne, e sviluppa iniziative promozionali, culturali, naturalistiche, sportive e didattiche idonee al conseguimento degli scopi dell'associazione. Promuove e sostiene, inoltre, la pratica del diporto e delle attività nautiche operando di concerto con le amministrazioni pubbliche centrali e periferiche, le Federazioni sportive del Coni e le Leghe Navali Marittime straniere. Da oggi anche con la nuova sede peschiciana, alla cui guida è stato posto un professionista del luogo, l’architetto Sergio Afferrante.

Augurando al nuovo sodalizio, “Gargano Tuna Strike”, e ai soci della Lega Navale peschiciana un futuro ricco di eventi e soddisfazioni, non dimentichiamo l’appuntamento di fine settimana con una delle più affascinanti gare sportive che riesce a coniugare alla perfezione rispetto per l’ambiente e suoi abitanti, divertimento, salute e hobby. Soprattutto mettiamo in agenda che l’evento si accompagnerà, al di là dell’avvenimento meramente agonistico, a ulteriori opportunità - indirizzate a tutti coloro che vi parteciperanno - legate all’accoglienza vera e propria sul territorio, fatta di serate enogastronomiche a tema.

Piero Giannini

 Redazione

 
 
 
 

 
 
 

"Rifiuti Zero"/Le Proposte per un Gargano migliore del Comitato per la tutela del mare

Post n°8992 pubblicato il 27 Maggio 2012 da forddisseche

"Rifiuti Zero"/Le Proposte per un Gargano migliore del Comitato per la tutela del mare PDF Stampa E-mail
domenica 27 maggio 2012 ore 10:31
     Il convegno “Gargano: tutela e sviluppo del territorio”, tenutosi a Monte S. Angelo il 13 luglio 2011, organizzato da Italia Nostra Gargano e concluso dall’Assessore regionale alla qualità del territorio, ha avuto il merito di riproporre, coagulare, mettere insieme idee verso le quali territorio e istituzioni avevano risposto con inequivocabili silenzi e eloquente noncuranza. Un convegno che ha sancito la non capacità di proporre idee finanziabili sul piano economico con ricadute sull’intero territorio. Nell’ambito del Workshop sulla Strategia rifiuti zero per la Capitanata, organizzato dalle associazioni Capitanata Rifiuti Zero e Air Capitanata, e a distanza di quasi un anno, ci chiediamo se sia solo una questione di incapacità o piuttosto una vera e propria strategia dai connotati affaristici di opposizione allo sviluppo sostenibile.
     Le tematiche legate alla difesa dell’ambiente, al ciclo dei rifiuti, alla tutela della salute, all’occupazione, alla promozione e alla valorizzazione del territorio, allo sviluppo sostenibile non possono essere trattate separatamente e devono essere affrontate dagli amministratori garganici e di Capitanata con un’azione congiunta e coordinata. Pertanto, auspichiamo che il progetto “Rifiuti Zero” sia sostenuto nell’ambito di un disegno più complessivo a livello strategico.
     Rilanciare il turismo salvaguardando l’ambiente, anche attraverso una corretta gestione dei rifiuti, significa impegnarsi al fine di attivare gli itinerari della storia, della religione, della cultura, i sentieri dell'anima e del gusto, che in altri tempi hanno attratto poeti, scrittori, fotografi e giornalisti di fama, viandanti colti, mossi dalla letteratura e dall'archeologia, dalla botanica e dall'entomologia, dall'aroma dell'olio e dal profumo delle zagare, dallo spirito dei luoghi in stagioni non balneari.
     Occorre riproporre una nuova stagione di sviluppo nel segno della qualità e dell’eccellenza, del rispetto dell’uomo e della natura, per destagionalizzare i flussi turistici, garantendo un reale sviluppo capace di ancorare le giovani generazioni alla nostra terra.
     La proposta di un Distretto biologico del Gargano a rifiuti zero, veicolato dal mondo della cultura e dell’associazionismo, ha incontrato l’attenzione di numerose personalità rappresentanti il mondo Bio e Slow-food, a livello regionale e nazionale, con istituzioni quasi sempre ai margini o attente solo in apparenza.
     Le problematiche legate al lavoro, all’ambiente, allo sviluppo non possono che essere affrontate passando dalla chiusura di una dimensione locale ad una più ampia a livello territoriale.
     E’ necessario condividere l’idea che bisogna imprimere un ulteriore marchio di qualità a territori già ricchissimi di beni materiali e immateriali, valorizzando e promuovendo il patrimonio paesaggistico, naturale, ambientale, qualificando meglio l’offerta turistica, mettendo virtuosamente in circolo le risorse, le tradizioni, le tipicità.
     Occorre svolgere e portare a termine un lavoro lungo e costante nel tempo, che deve trovare le nostre città attive e unite nelle componenti politiche, sociali, culturali, al fine di puntare decisamente e unitariamente verso uno sviluppo equo, solidale, diffuso, integrato, che metta al centro del percorso un laboratorio di idee e di iniziative dall’alto profilo etico e culturale, senza indulgere verso i soliti interessi privati, che finora hanno prodotto solo danni al territorio, al suo sviluppo, al mondo del lavoro.
     E’ azzardato e rischioso ritardare il cammino verso nuove prospettive di sviluppo sostenibile basate sulla forza aggregante di esperienze umane, di identità territoriali, di culture, perché relegheremmo la storia dei luoghi della nostra anima e le radici delle nostre città ad un ruolo subalterno e a un futuro incerto.     
     L’ultima grande “operazione di cementificazione”, la famosa Legge Regionale n. 3 del 1998, resa incostituzionale nel 2000, ha dimostrato tutti i suoi limiti e ha dispiegato tutti i suoi effetti negativi nei comuni laddove è stata applicata. La Legge 3 non ha prodotto la destagionalizzazione sperata, non ha migliorato i livelli occupazionali, ha determinato la cementificazione della costa, ha usufruito in pochi anni di una volumetria non adeguata al contesto ambientale e paesaggistico. L’immobilizzazione di capitali, non sempre fruttiferi, e il ricorso al prestito hanno mandato in crisi parte dell’imprenditoria locale con riflessi negativi sugli aspetti qualitativi e quantitativi del lavoro dipendente stagionale. L’utilizzazione sfrenata di capitali nel comparto edile derivanti dalla Legge 3, in definitiva, ha sottratto capitali necessari a creare attività produttive e livelli occupazionali stabili e distribuiti nell’arco di tutto l’anno.
     Siamo arrivati al capolinea. La natura, la terra, l’acqua, l’aria non sono risorse infinite. Il nostro patrimonio paesaggistico, fonte primaria delle nostre attività economiche, rischia di essere compromesso per sempre; i nostri beni storici e archeologici sono ignorati e abbandonati, la nostra agricoltura è diventata del tutto marginale come le identità culturali e gli aspetti peculiari del territorio. Bisogna avere il coraggio di dire basta al consumo di territorio. Un consumo di territorio che, anche da noi, ha prodotto l’abbandono dei centri storici e la creazione di estese periferie urbane senza servizi e di quartieri dormitorio, che hanno tolto spazio alla concreta possibilità di svolgere vita sociale. Bisogna affidare lo sviluppo del Gargano a una politica urbanistica volta al risparmio di suolo, indirizzando il comparto edile verso la ricostruzione, la ristrutturazione, la riqualificazione estetica e funzionale del patrimonio edilizio esistente, anche attraverso le tecniche innovative della bio-edilizia
     Mentre il Gargano è sottoposto da 40 anni alla minaccia e all’attacco sfrenato della cementificazione selvaggia, abbiamo l’obbligo di far prevalere l’idea di un progetto culturale del Gargano quale territorio di eccellenza e di qualità che non potendosi permettere discariche e inceneritori che attentano all’ambiente e alla salute di cittadini e ospiti, deve essere accompagnato strettamente ad una politica a “rifiuti zero”.Un rifiuto non è solo la misura del fallimento di un sistema produttivo, è anche il segno di politiche ambientali condotte senza metodo, con superficialità, se non il risultato di connessioni e contingenze con la criminalità, che non tengono conto della tutela ambientale, dello sviluppo etico, della salvaguardia della salute pubblica. Il Gargano deve proporsi di attuare, nell’ambito di una strategia unitaria dei suoi comuni, un sistema efficace di raccolta differenziata, riorganizzando totalmente il servizio e mettendo in atto la raccolta domiciliare porta a porta, dando agli utenti tutti gli strumenti utili per realizzarla, investendo in una capillare campagna di sensibilizzazione, di partecipazione e d’informazione.
     Il Gargano e la Capitanata devono attuare al più presto virtuose prassi amministrative al fine di produrre strategie di sviluppo a “ rifiuti zero con stop al consumo di territorio”; capaci di generare legalità, trasparenza, partecipazione per una società davvero civile e moderna.

Michele Eugenio Di Carlo

Presidente Comitato per la tutela del mare del Gargano

 
 
 
 
 

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