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Pizzomunno con gerani rossi.

 

 
Pizzomunno

Lungo il tratto meridionale della costa viestana, ritroviamo una piccola spiaggia che deve il suo nome all’ imponente faraglione che dalle acque cristalline si erge sovrano a sorvegliare la città ed i suoi abitanti: la Spiaggia del Pizzomunno.

Qui sembra aver avuto luogo un’ interessante e fantastica vicenda che ha come protagonisti due giovani innamorati , entrambi originari di Vieste .

Pizzomunno , giovane ed attraente pescatore, e Cristalda , ragazza bellissima dai lunghissimi capelli color dell’ oro, si amavano teneramente e vivevano nella convinzione che nulla al mondo potesse intaccare un sentimento tanto forte e sincero.

Ogni sera, Cristalda scendeva in spiaggia per salutare il suo bel Pizzomunno prima che con la sua barca andasse incontro al mare aperto.

Ogni notte, in mare, Pizzomunno riceveva la visita delle sirene che cercavano di ammaliarlo con i loro canti soavi. Le regine del mare desideravano ardentemente che Pizzomunno diventasse il loro re ed amante.

Il giovane, però, non cedette mai alle avance delle sirene tentatrici , avendo già donato il suo cuore alla candida Cristalda.

I reiterati rifiuti del giovane, scatenarono la furia delle sirene .

Una sera, le sirene raggiunsero i due amanti sulla spiaggia ed aggredirono Cristalda con grande ferocia, inghiottendola nelle profondità del mare.

Pizzomunno
fu colto da un dolore devastante, talmente grande da pietrificarlo per sempre.

Il giorno seguente, i pescatori di Vieste trovarono Pizzomunno pietrificato sulla roccia che oggi porta il suo nome.

La leggenda vuole che, ogni cento anni, Cristalda riemerga dalle profondità del mare per incontrare Pizzomunno e rivivere con lui l’ emozione di una notte d’amore sulla spiaggia che li fece incontrare.

 

 

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Promontorio del Gargano

Il più delle volte si pensa che la storia antropologica ebbe inizio sul promontorio del Gargano con l'apparizione dell'Arcangelo Michele più di sedici secoli or sono quando ancora il Cristianesimo conviveva con le allora attuali religioni pagane. Ma se analizziamo le carte romane si nota che gli insediamenti sedentari sono precedenti all'apparizione dell'Arcangelo e si trovavano sulla costa e ai piedi del sontuoso monte (Ergitium ,Sipontum ,Merinum ,Teanum , ,Apulum ,Urium).
Si trovano degli insediamenti umani persino precedenti a questi ultimi, ma bisogna risalire addiritturà all'età del bronzo, tanto è vero che lungo la provinciale che collega Foggia con San Marco in Lamis, a qualche chilometro da Borgo Celano, in zona"Chiancata La Civita-Valle di Vitturo"  è stato ritrovato la necropoli più antica della intera Europa. Altre testimonianze sono date dagli insediamenti rupestri e dalla innumerevole presenza di oggetti litici e di mura megalitiche che si sono scoperti nel corso degli anni sul Gargano.
 

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Toro seduto

 

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Toro seduto

 

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Tutto ciò che l'uomo ha imparato

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "Tutto ciò che l'uomo ha imparato dalla storia, é che l'uomo dalla storia non ha imparato niente. Hegel"

 

Servo di Dio Don Antonio Spalatro .

 

Messaggi di Aprile 2016

Al salone nautico di Puglia Assonautica promuove le Marine del Gargano

Post n°16513 pubblicato il 30 Aprile 2016 da forddisseche

Al salone nautico di Puglia Assonautica promuove le Marine del Gargano PDF Stampa E-mail
sabato 30 aprile 2016 ore 17:23
 L’Assonautica, associazione nazionale per la nautica da diporto, il turismo nautico e l’economia del mare, in provincia di Foggia è presente come ASSONAUTICA Provinciale della CAPITANATA, ed è promossa dalla Camera di Commercio di Foggia.

Nella scia di un rilancio della operatività associativa, sono state svolte diversi tipi di iniziative, a questa attività è stato delegato l’Ing. Salvatore GUGLIELMI. In particolare, ultimamente, vanno sottolineate le recenti partecipazioni di Assonautica Capitanata ad eventi fieristici della nautica, come lo Yacht Med Festival a Gaeta, il Salone Nautico di Puglia tenuto a Brindisi negli anni scorsi, focalizzando l’offerta delle Marine e Porti Turistici del Gargano, dandone ampia visibilità e con buoni riscontri.

Quest’anno è proseguita l’attività di promozione e sviluppo, partecipando alla 14^ edizione del Salone Nautico di Puglia, che si è tenuto a Bari presso la Fiera del Levante dal 21 al 25 aprile 2016, evidenziando le numerose risorse connesse al mare disponibili sul Gargano: diportismo, porti turistici, servizi per la nautica, collegamenti con le risorse naturali, e le bellezze paesaggistiche, storico-culturali, le produzioni artigianali, e le risorse enogastronomiche dei territori della nostra provincia. In questa prospettiva, in anteprima, è stato esposto dall’ Agenzia Galli il progetto “GARGANOdaMARE” che vuole far ripartire dalla prossima stagione estiva, dal porto di Manfredonia, dopo anni di inattività, un servizio turistico di escursioni via mare sulla costa garganica del golfo, a mezzo imbarcazione passeggeri, per Vieste e Tremiti. Questa progettualità di mobilità marittima è in linea con le indicazioni del Piano Regionale dei trasporti marittimi, che indica tra le linee di sviluppo i collegamenti marittimi locali di tipo turistico sulla costa garganica ed il golfo di Manfredonia, incrementando le possibilità a turisti e residenti di fruire meglio delle risorse del nostro territorio.

Il bilancio è stato positivo visto l’interesse dimostrato dal numero pubblico.

Ing. Salvatore GUGLIELMI
ASSONAUTICA Provinciale della CAPITANATA
c/o Camera di Commercio di Foggia

 
 
 

Peschici/ Diamo vita alla torre garganica di Monte Pucci

Post n°16512 pubblicato il 30 Aprile 2016 da forddisseche

Peschici/ Diamo vita alla torre garganica di Monte Pucci PDF Stampa E-mail
sabato 30 aprile 2016 ore 17:25
Puoi contemplare l’intero giorno dalla Torre di Monte Pucci, dall’alba al tramonto, passando per il mezzodì.


 Puoi contemplare l’intero giorno dalla Torre di Monte Pucci, dall’alba al tramonto, passando per il mezzodì: puoi scrutare il confine tra luce pallida della notte e quella del primo mattino, seguire il cammino lento del sole verso lo zenit, fino a vederlo scomparire nel versante opposto da cui era arrivato, ma nello stesso mare. Puoi sentire la voce del vento dalla Torre di Monte Pucci, che scompone e ricompone le nuvole del cielo mentre giocano a colorare il mare – ora pelle di pachiderma ora azzurro profondo; lo stesso vento che s’inebria delle resine dei pini d’Aleppo, e che governa il volo dei gabbiani che lenti ti sfio-rano, quasi a volerti portare via con loro. Sulla Torre di Monte Pucci puoi avvertire la sensazione di essere a bordo di un grande transatlan-tico che spacca il mare con la sua prua; e tu sei solo dentro il mare e il tuo sguardo si perde sulle creste bianche delle onde che si rincorrono una dietro l’altra, come i versi di un poema.

Sulla Torre di Monte Pucci puoi sentire la voce delle guardie che avvistavano le galee dei Saraceni o dei corsari, l’allarme che si lanciava, lo scalpitio dei cavalli che fremevano pronti per essere lan-ciati al galoppo fino al paese per mettere al riparo famiglie e tesori. Puoi anche ascoltare la leg-genda di alcuni pastori che nell’inseguire un tasso ferito, ‘scopersero per caso l’ingresso di una ca-verna da essi ritenuta la grotta del tesoro di Monte Pucci’. Ancora, dalla Torre di Monte Pucci puoi scavare in fondo negli anni fino arrivare agli ipogei e alle necropoli paleocristiane. Sulla Torre di Monte Pucci puoi ritrovare te stesso senza filtri. E se hai una matita tra le mani puoi catturare l’azzurro che si va velo di zucchero nell’orizzonte più profondo, quello che ogni pittore ha provato a fissare sulla propria tela, così come puoi scrivere la poesia più bella del mondo perché devi tendere solo l’orecchio. Dovremmo – noi garganici – riappropriarci della Torre di Monte Pucci, nata da un’ordinanza di Don Pedro Álvarez de Toledo y Zúñiga, viceré di Napoli per conto di Carlo V d’Asburgo, nel secolo in cui rifiorirono la civiltà, le arti, gli studi. Dovremmo riprenderci quello che siamo stati, lo dovremmo fare in maniera decisa, come fa la massaia con le sue mani mentre lavora l’acqua e la farina per fare la pasta. Ecco perché trovo interessante costruire un progetto serio intorno a una proposta che leggo su un post di Matteo Cannarozzi De Grazia sul gruppo facebook ‘Monte Pucci: l’ombelico del mondo’, che mi auguro trovi spazio lì dove le idee si possono concretizzare, perché credo che nella volontà e nell’animo di molti di noi sia già realtà: ‘(…) uno sportello informativo del Parco del Gargano? Ci proviamo a UTILIZZARLA nonostante le problematiche a tutti note?’.



Francesco A. P. SAGGESE

 
 
 

“Eterno” Zanasi: Commissario ad Acta Fise Assoambiente

Post n°16511 pubblicato il 29 Aprile 2016 da forddisseche

“Eterno” Zanasi: Commissario ad Acta Fise Assoambiente 

 

Di:

 

Foggia. ATTRAVERSO una nota stampa, Confindustria Foggia esprime grande soddisfazione per l’avvenuta nomina, da parte del Collegio dei Probiviri di Confindustria Nazionale, di Eliseo Zanasi a Commissario ad Acta della Fise Assoambiente, l’Associazione che in Fise – Federazione Imprese di Servizi aderente a Confindustria – rappresenta a livello nazionale ed europeo le imprese private che operano nella gestione dei rifiuti urbani e industriali. “A nome di tutti gli amici e colleghi imprenditori – ha dichiarato il Presidente di Confindustria Foggia, Gianni Rotice – rivolgo ad Eliseo Zanasi i più sentiti auguri di buon lavoro per questo nuovo ed importantissimo incarico, conferitogli a pochi giorni dalla positiva conclusione del Commissariamento di Confindustria Lecce, che sono certo egli saprà svolgere, ancora una volta, con il consueto senso di responsabilità e di appartenenza al sistema confindustriale”. “Questa nomina, inoltre – ha concluso Rotice – costituisce ulteriore conferma di come il nostro territorio e la nostra Associazione siano in grado di esprimere professionalità e competenze di assoluto rilievo”.

 

Redazione Stato Quotidiano.it

 
 
 

Uno dei miracoli di S. Pio compie 60 anni

Post n°16510 pubblicato il 29 Aprile 2016 da forddisseche

Uno dei miracoli di S. Pio compie 60 anni PDF Stampa E-mail
venerdì 29 aprile 2016 ore 18:01
"Signori e fratelli in Cristo, la Casa Sollievo della Sofferenza è al completo. Ringrazio i benefattori d'ogni parte del mondo che hanno cooperato. Questa è la creatura che la Provvidenza, aiutata da voi, ha creato; ve la presento. Ammiratela e benedite insieme a me il Signore Iddio". Con queste parole, dinanzi a migliaia di fedeli, Padre Pio inaugurò a San Giovanni Rotondo la sua Opera, Casa Sollievo della Sofferenza. Era il 5 maggio del 1956. L'ospedale aveva 250 posti letto ed era già dotato di Chirurgia Generale, Urologia, Medicina, Cardiologia, Ortopedia e Traumatologia, Pediatria, Ostetricia-Ginecologia, Radiodiagnostica e Terapia Fisica, Laboratori Analisi, Servizio Trasfusionale e Pronto Soccorso con guardia medica permanente. Disponeva di centrale termica, elettrica, lavanderia, stireria, cucine e di un'azienda agricola che forniva latte, uova, pollame e olio per gli ammalati. Sessanta anni dopo – e dopo la qualifica di I.R.C.C.S. - questi sono i dati clinici: 60.000 ricoveri all'anno, comprensivi di day service, e circa 1.250.000 prestazioni ambulatoriali annue con un tasso di attrattività di pazienti da fuori regione pari al 14%.

Per festeggiare i 60 anni di attività - mercoledì 4 maggio, alle ore 20, nell'auditorium Maria Pyle della Chiesa di San Pio, con ingresso libero - si terrà il concerto Laudato Si' del tenore frate Alessandro Brustenghi e del baritono Matteo D'Apolito, accompagnati dall'Orchestra Musica Civica di Foggia diretta da Gianna Fratta. Giovedì 5 maggio, alle 9.30, sul pronao dell'Ospedale si svolgerà la concelebrazione eucaristica presieduta dal cardinale Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento e presidente della Commissione Episcopale per il Servizio della Carità e della Salute della C.E.I. La Santa Messa sarà accompagnata dai canti di frate Alessandro Brustenghi e Matteo D'Apolito, dalla Corale Polifonica Sacro Cuore di Gesù di Bellizzi, dal Coro Santa Cecilia di Biccari, dai Cantori di San Pio di Ruvo di Puglia, dal Coro Maria Pyle di San Giovanni Rotondo e da un settimino di ottoni, diretti da Rino Campanale con Pasquale Impagliatelli all'organo. 

 

 
 
 

1 maggio 2016: rilanciare il diritto al lavoro e ad una vita dignitosa

Post n°16509 pubblicato il 29 Aprile 2016 da forddisseche

1 maggio 2016: rilanciare il diritto al lavoro e ad una vita dignitosa Nel contempo, è inaccettabile l'umiliante situazione di quanti, oltre ad essere privi di un lavoro, sono costretti a non poter neanche contare sul minimo indispensabile per vivere e sostenere la propria famiglia 

 

Di:

 
 

Foggia. Lavoro, salario di cittadinanza, previdenza giusta: sono questi i fattori e le priorità che ribadiamo e rilanciamo celebrando quest’anno il Primo Maggio. Sul diritto al lavoro, non sfugge il senso e la portata dei provvedimenti che il Governo ha adottato nei mesi scorsi. Si tratta dell’insieme delle leggi e delle norme seguite al cosiddetto Jobs Act. Il bilancio di quelle disposizioni, pur confermando la centralità dell’emergenza lavoro, ci offre il quadro reale dei temi e degli ostacoli da affrontare, ma non certamente le tutele che salvaguardano il diritto dei lavoratori a non essere considerati soggetti deboli e subalterni ed il loro lavoro solo merce. Rendere il lavoro un privilegio, una concessione unilaterale, una sottomissione ad un padrone o ad un tutore o comunque un fattore di secondo piano rispetto alle logiche del mercato, non ne fa un diritto universale. Dunque, l’impegno richiesto comporta un cambio di direzione nell’azione del Governo. Investire in modo appropriato risorse ed energie per uno sviluppo territoriale qualificato e sostenibile continua ad essere la vera strada maestra per creare occupazione. Per la Capitanata ciò significa puntare sulla economia del mare e delle risorse naturali, sul turismo e sul patrimonio culturale e paesaggistico, sull’agro-alimentare e sull’artigianato, sulla rielaborazione di un adeguato e compatibile progetto industriale.

 

Nel contempo, è inaccettabile l’umiliante situazione di quanti, oltre ad essere privi di un lavoro, sono costretti a non poter neanche contare sul minimo indispensabile per vivere e sostenere la propria famiglia. Perciò l’Italia non può rimanere l’unico Paese europeo (oltre alla Grecia e alla Croazia) a non assicurare, in tali casi e con adeguati controlli, un salario minimo di cittadinanza. Infine, poter fruire di un sistema previdenziale equo e di una pensione giusta non può essere considerato un privilegio e talvolta, come accade oggi per milioni di lavoratori e lavoratrici anziani, un miraggio. Aver lavorato per 40 anni ed essere al tempo stesso ultrasessantenni deve consentire il sacrosanto diritto di poter trascorrere il resto della propria vita senza più affanni ed incertezze, ricevendo né più né meno di quanto ognuno ha già destinato al proprio fondo di pensione negli anni di lavoro. Gli errori della politica non possono gravare così ingiustamente, come avviene oggi, su chi ha vissuto onestamente del proprio lavoro. Perciò è urgente mettere immediatamente fine alla storture e alle ingiustizie della legge Fornero. Insomma, è fondamentale battersi ancora per il rispetto del lavoro e delle persone che con esso consentono a tutti il progresso, la civiltà e la democrazia che sono le basi di una giusta e rispettosa convivenza nelle nostre comunità e nel Paese. Come facciamo da sempre, noi non ci fermiamo e chiediamo a tutti, in primo luogo a chi ha responsabilità istituzionali, di non limitarsi alla celebrazione del lavoro in una giornata di festa. Per noi l’impegno a tutela dei diritti del lavoro continua ogni giorno, nel comunicarne i valori, nell’indirizzarne i percorsi, nel cercare di sensibilizzare e talvolta svegliare da un immobilismo ingiustificabile gli attori principali di un territorio come il nostro, che sulla creazione di nuove e maggiori opportunità di lavoro si gioca il futuro e la dignità della sua gente.

 
 
 

La "bibbia" degli olii extravergine d'oliva presentata a Foggia

Post n°16508 pubblicato il 29 Aprile 2016 da forddisseche

La "bibbia" degli olii extravergine d'oliva presentata a FoggiaPDFStampaE-mail
venerdì 29 aprile 2016 ore 11:23
Nel corso della presentazione l’Assessore all’Agricoltura della Regione Puglia Leonardo Di Gioia consegnerà gli attestati di merito ai produttori dei18 ExtraTop.

 

 Oggi, in occasione della 67esima edizione della Fiera Internazionale dell’agricoltura e zootecnia di Foggia, sarà presentata la nona edizione dellaGuida agli Oli Extravergine di Oliva di Puglia(Edizioni Tirsomedia

L'evento si terrà al termine del convegno “Piano olivicolo nazionale, nuove opportunità per la filiera”, in programma alle ore17.00 presso la Sala Convegni – Regione Puglia della Fiera di Foggia. Interverranno, tra gli altri, :Colomba Mongiello, vicepresidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla contraffazione;Leonardo Di Gioia, Assessore all'Agricoltura della Regione Puglia;Gianluca NardoneDirettore del Dipartimento Agricoltura Sviluppo Rurale e Ambientale della Regione Puglia;Gianni CantelePresidente Coldiretti Puglia;Domenico RossiPresidente Confagricoltura Puglia. Il convegno sarà moderato dal giornalista e oleologoMaurizio Pescari.


Lo stesso Pescari, in qualità di presidente della commissione di degustazione della guida, presenterà la manifestazione insieme al curatore editorialeVittoria Cisonnoillustrando novità e peculiarità di questa nona edizione dedicata all'”oro verde” di Puglia.

Oltre alle schede aziendali e alle recensioni degli oli extravergine degustati, la guida comprende le ricette degli chef delle strutture premiate negli anni da “La Puglia è Servita”, storica pubblicazione Tirsomedia giunta quest'anno alla sua ventesima edizione.

Nel corso della presentazione l’Assessore all’Agricoltura della Regione Puglia Leonardo Di Gioia consegnerà gli attestati di merito ai produttori dei18 ExtraTop, gli oli extravergine d'oliva che si sono fatti apprezzare particolarmente per le elevatissime qualità organolettiche e per la capacità di rappresentare una più che valida espressione - per gusto, cultura, tradizioni - dei territori in cui nascono.

 
 
 

Tenere i lidi aperti tutto l’anno? Dopo la Regione il ministro Costa è disponibile

Post n°16507 pubblicato il 29 Aprile 2016 da forddisseche

Tenere i lidi aperti tutto l’anno? Dopo la Regione il ministro Costa è disponibilePDFStampaE-mail
venerdì 29 aprile 2016 ore 09:00
Il settore dei balneari così come tutto il comparto turistico necessità di un alleggerimento burocratico. E’ in arrivo una legge nazionale, non si dovrà più smontare.

 

 I deputati dei Conservatori e Riformisti, Nuccio Altieri e Roberto Marti, hanno incontrato il ministro delle Regioni, Costa, e strappano un impegno: possibile una nuova legge per tenere aperti i lidi tutto l’anno in tutta Italia. “Abbiamo riscontrato la piena disponibilità del Ministro degli Affari Regionali Enrico Costa ad inserire nella prossima legge delega al Governo in materia di concessioni balneari, il principio che consenta ai lidi la facoltà di aprire liberamente durante tutto l’anno. È’ un grande risultato che permetterà agli operatori del settore di lavorare senza limiti e vincoli, ma soprattutto consentirà al nostro Paese di avere un’offerta turistica completa tutto l’anno e armonizzata su tutto il territorio nazionale. Con la possibilità per le spiagge di aprire tutto l’anno si supera anche la “distorsione” imposta in alcune regioni di dover smontare le strutture amovibili (gazebo, chioschi ecc…) durante il periodo di chiusura, con grave aggravio di costi e di tempo. Le strutture amovibili, infatti, si definiscono tali per la mancanza di ancoraggio a terra con plinti e cemento e non per il fatto di dover essere smontate ogni sei mesi. Quindi con la concessione annuale e la facoltà di aprire durante tutto l’anno si supera l’imposizione burocratica dello smontaggio delle strutture amovibili a fine stagione. Il settore dei balneari così come tutto il comparto turistico necessità di un alleggerimento burocratico oltre che un’armonizzazione normativa nazionale, per superare l’attuale legislazione a macchia di leopardo, dove quello che è possibile a Rimini è vietato a Polignano ed è in parte fattibile a Taormina. Tutto ciò crea ingiuste discriminazioni e differenziazioni tra territori e operatori che vanno assolutamente risolte ed in questo accogliamo come una grande opportunità l’impegno assunto quest’oggi con noi, dal Ministro degli Affari Regionali”.

 
 
 

FerGargano/ Pronta la galleria M.Tratturale: collegherà il Gargano al resto della Puglia

Post n°16506 pubblicato il 29 Aprile 2016 da forddisseche

FerGargano/ Pronta la galleria M.Tratturale: collegherà il Gargano al resto della PugliaPDFStampaE-mail
venerdì 29 aprile 2016 ore 09:02
Ormai ci siamo. La tratta ferroviaria che collega San Severo a Peschici Calenella, grazie agli ultimi investimenti di Ferrovie del Gargano e della Regione Puglia, diventerà più competitiva  e permetterà ai nuovissimi treni dell'azienda di Scarcia e Germano, di collegare il Gargano al resto della Puglia in tempi assai ridotti rispetto agli standard.

 Ieri mattina la Prefettura di Foggia e la Protezione Civile alla presenza dei vertici di FerGargano, hanno testato il piano di emergenza del tunnel di Monte Tratturale tra Apricena e San Nicandro Garganico con la simulazione di un deragliamento. La galleria è ormai completata e sarà inaugurata quasi sicuramente il prossimo 13 giugno con l'entrata in vigore dell'orario estivo. Lunga poco più di tre chilometri, la galleria di Tratturale è sicuramente una delle più all'avanguardia dell'intero territoriale nazionale per la sicurezza.

 
 
 

“Non solo Vieste Inverosimile” nei quadri di Vivi Nobile

Post n°16505 pubblicato il 29 Aprile 2016 da forddisseche

“Non solo Vieste Inverosimile” nei quadri di Vivi NobilePDFStampaE-mail
venerdì 29 aprile 2016 ore 11:56
Domani l’inaugurazione della mostra alla Galleria “Aura Rupestre” alle ore 19,00. La mostra resterà godibile fino al 20 giugno, dalle ore 19,00 alle 22,00.

 

  .. ho vissuto all'ombra di un grande uomo, come fosse una quercia impo­nente dalla folta chioma, rari i raggi di sole che riuscivano ad oltrepassare le foglie, timide, mosse dal vento. Uomo che esprimeva il suo silenzio, le parole non dette, l'amore per la vita e per la bellezza in ogni sua forma, attraverso pagine strappate che culla­vano pensieri solitari, o tra bianche tele che accoglievano vogliose i colori del suo umore ... attimi di inquietudine o di gioia tenuta legata, frenata in un' anima quasi sconosciuta ma di notevole e altissimo valore. I miei occhi nel tempo hanno frugato in quei silenzi, tra pastelli, inchiostro e smalti dai colori più svariati... ho catturato le immagini di mani che tra una sigaretta e una spatola disegnavano attimi fugaci di espressione ... ho visto mari in tempesta. tramonti infiniti perduti nell'orizzonte, alberi spiccare il volo e toccare il cielo, processioni di anime perse quasi a spingersi tra loro, volti smarriti dagli occhi vitrei, scorci di una Vieste antica quasi ad adagiarsi tra un mare violento, poi sereno e ancora tormentato da correnti, venti di grecale e scirocco a squassare le nuvole ... fuoco e fiamme tra rosso carminio e rubino, blu cobalto, verde bosco, bianco puro e macchie d'argento ... il giallo ... quanto giallo per quelle ginestre di estrema bellezza. Sembravano venir fuori dalla tela, quasi a voler essere sfiorate , accarezzate ... e lentamente mi sono persa in questa magia spesso accompagnata dalle parole di Paolo Conte, colonna sonora della breve vita di un gigante, un Re, un padre eccezionale ... Ricordo ancora aria di vernice, acqua ragia e pennelli sparsi un po' ovunque, tracce di Lui. Ho iniziato ad imitarlo forse per il de­siderio sempre inespresso di stargli vi­cino, per accostarmi silenziosa al suo cuore, non una parola ma graffi di co­lore su piccole tele. Le guardava dub­bioso e ironico mi chiedeva cosa volessi rappresentare. Non lo sapevo, non avevo risposte alle sue domande, oggi a di­stanza di sette anni dalla sua dipartita ho una mia piccola e umile tesi: io vo­levo Lui, volevo dirgli «ti voglio bene», volevo dirgli «stringimi e perdonami» per i tanti dispiaceri dati, per non essere stata la figlia che avrebbe voluto avere. Io invece desideravo e desidero tutt'ora legarmi a lui, desidero oggi, anche se con notevole ritardo, che lui sia consapevole di quanto mi ha lasciato, eredità che nulla ha che vedere con le ricchezze materiali. Il Sig. Carlo Nobile ha lasciato ai suoi figli l'umiltà, la correttezza, la sensibilità, i valori, la purezza e un'eleganza ineguagliabile.

Aperitivo in riva al mare a contare le onde.

Ed eccomi curva anch'Io su un tavolo di cristallo viola a mettere su tela le mie paure, i miei sbalzi di umore, l'euforia e la tristezza, l'insoddisfazione, i tormenti, tutto ciò che avrei voluto essere e non sono stata. Le mie tele raccolgono acquerelli, colori ad olio e tempera, pietre, foglie, ritagli di giornale che sembrano racchiudere la mia essenza. Rami curvati dalle onde del mare, foto di un passato felice, colla ed emozioni, carboncino e idee confuse, in questo mio mondo, strano agli occhi distratti e perplessi altrui, ritrovo mio padre, ritrovo me stessa e una pace che solitamente non mi rappresenta, la bianca tela tuona nel mio cuore, penetra i miei pensieri, travolge la mia anima, mi spinge a rincorrere il tempo sperando passi veloce, l'idea di perdermi giova al mio spirito, quel brivido inquieto e insolente che mai abbando­nerà le mie braccia. Braccia che avrebbero voluto stringere l'uomo più importante della mia vita e che la timidezza non mi ha permesso di fare. Spero che questa mostra possa arrivare a voi ma soprattutto a Lui come messaggio di amore, questa piccola esposizione ha l'umile intento di gridare ai vostri occhi di non rimanere spenti dinanzi alla luce, ma di assaporare, gustare, toccare e vivere quanto di più bello ci sia stato donato dal cielo ... LA VITA!

Dedico i miei colori e il mio estro a papà, a mia figlia Carlotta, al Maestro Michele Circiello e a tutti quelli che mi hanno fatto sentire troppo piccola in un mondo forse troppo grande!

... apriti cuore ti prego fatti sentire,

cambierò, tornerò come un tempo

padrone di niente.

Anche davanti a questo cielo nero di stelle.

E ce ne sono stanotte di stelle,

forse miliardi. Cuore non parli?

O sono io che non sento,

e per paura di ogni sentimento.

Cinico e indifferente

faccio finta di niente

Ma non ho più parole

in questa notte di ottobre,

sento solo lontano un misterioso rumore,

è la notte che piano si muove,

e tra poco esce il sole.

Lucio Dalla


Maria Vittoria Nobile Naia a Bari il 25/06/1977, segue le orme del padre, Cav. Carlo Nobile (Sindaco di Vieste, Asses­sore al Turismo e fondatore del Vieste Filmfest) deceduto prema­turamente nel febbraio 2008. Ha iniziato ad esprimere il proprio estro con grande libertà, proprio perché circondata e coinvolta nel quotidiano da colori, tele, dall'espressione di cio' che si è, senza catene e ipocrisie. L'inverosimile diventa oggi realtà grazie a chi dipinge oramai nei Cieli e grazie soprattutto a chi ha creduto in lei, il grande mae­stro Michele Circiello con la sua preziosissima moglie Giovanna.

Ho raccolto il tuo talento
e l'ho fatto mio.
Ho catturato il tuo silenzio,
i colori, i pensieri profondi
e l'innata sensibilità.
Ho fatto di te qualcosa di me!
Il tempo fa rumore,
vola nella mia anima,
mi percuote,
un ramo che il vento tenta
di spezzare, piega e
d'improvviso torna al proprio vigore.
E allora guardami, lo ti rincorro.
Cerco te,
porto sicuro tra le mie tele,
tempere dalle tinte forti,
acqua e fuoco, vita e morte.

Vivi

QUELL'ESTRO CHE RINASCE NEI QUADRI DI ''VIVI''

Chi, come me seppur da profano dell'arte e con qualche reminiscenza critica infusa da qualche testo del noto storico dell'arte Federico Zeri, ha comunque ammirato l'estro pittorico di Carlo Nobile e ne ha riletto le recensioni di esperti tutt'altro che scontate, sa che nei quadri di Maria Vittoria Nobile, Vivi per gli amici, qualcosa dì Carlo c'è ed ha tutta l'intenzione di riverberarsi in tutto il suo splendore non appena il talento filiale troverà maturazione. In quelle esplosioni di colori, che Carlo limitava al giallo solare delle Ginestre, alcune eruttive sparse sulla tela quasi come immesse da un vulcano creativo in furiosa eruzione di lapilli fiammeggianti multicolorati, altre invece armonizzate in forme, in volti, in rami, in torsioni lineari e geometriche, si protende la tensione artistica di Maria Vittoria Nobile, oggi allo stadio embrionale, ma arrembante ed in cerca di ulteriori forme e di espressioni non importa quanto impulsive o quanto raziocinanti pur di incamminarsi.
Carlo sapeva di questa tensione creativa di Vivi che voleva e poteva esprimersi soprattutto con la pittura, tant'è che in un estroso quadro gemmato da un orologio Swatch particolarmente trendy all'epoca, ne rimise le fattezze all'estro creativo pittorico della figlia e talmente gli piacque che ne fece bella e massima mostra privatamente e pubblicamente, dove non si sottrasse all'ammirazione di parecchi suoi osservatori.
Nei quadri di Vivi riecco dunque i colori, riecco l'armonia/disarmonia cromatica, riecco gli impeti creativi a un passo anche dal bizzarro e dallo stravagante che a distanza di anni da Carlo rinascono, rifioriscono, ritrovano una giovane soggettività a misura dell'età dell'autrice.
Osservandoli in un colpo d'occhio d'insieme, concedono parecchie sensazioni di estro e di versatilità artistica che -evidentemente- scorrono impetuosi nelle sue giovani vene. E lasciano ben sperare in aneliti pittorici degni di espressioni artistiche che potrebbero segnare l'incamminarsi in un percorso e in una maturazione degna di attenzione e di consenso critico.
Se son fiori fioriranno, ma Carlo avrebbe detto "se son ginestre, esploderanno", come nei suoi inebrianti quadri.

Carmine Azzarone

 
 
 

Vieste - CONCERTO MEDITAZIONE " VERGINE MADRE "

Post n°16504 pubblicato il 28 Aprile 2016 da forddisseche

Vieste - CONCERTO MEDITAZIONE " VERGINE MADRE "PDFStampaE-mail
giovedì 28 aprile 2016 ore 19:00

Image 

Il Coro della Diocesi di Roma, il Coro polifonico " Vocincanto "di Vieste e  l'orchestra " Armoniae Mundi " , diretti dal M°  Mons. Marco Frisina, eseguiranno il concerto - meditazione " Vergine Madre " in onore di Santa Maria di Merino Protettrice di Vieste.

L'evento di intenso valore spirituale e musicale, nella rassegna dei festeggiamenti in onore di Santa Maria di Merino, vedrà impegnati più di 100 coristi e 32 componenti d'orchestra . L'iniziativa accolta con grande favore e proposta con entusiasmo alla città, vede in Don Gioacchino Strizzi, Vicario Episcopale territoriale di Vieste-Peschici, latore e promotore con il Comitato Festività " Santa Maria di Merino Vieste " per la realizzazione di questo grande evento. Tutti i componenti del Coro Polifonico " Vocincanto " di Vieste, con entusiasmo e convinzione provvederanno alla organizzazione e alla accoglienza degli amici del Coro della Diocesi di Roma, condividendo con loro e con Mons. Marco Frisina tre giorni di intima intesa spirituale e fraternità. Il concerto che si svolgerà presso la Basilica Cattedrale di Vieste, rappresenta un importante occasione di preghiera e testimonianza di fede verso la Vergine di Merino.
 Il coro della Diocesi di Roma animerà la liturgia in occasione delle prime Comunioni nella Basilica Cattedrale di Vieste che vedrà anche la concelebrazione di Mons. Frisina con Don Gioacchino Strizzi.
Coro Polifonico " Vocincanto " Vieste
 

 
 
 

Il 1° Maggio: le lotte operaie e l’eccidio di Foggia

Post n°16503 pubblicato il 28 Aprile 2016 da forddisseche

Il 1° Maggio: le lotte operaie e l’eccidio di Foggia Il venir meno della statalizzazione fu dunque la causa scatenante dello sciopero nazionale dell’aprile 1905 

 

Di:

 

Foggia. Il 1^ Maggio si celebra la festa dedicata al lavoro e ai lavoratori. Si ricordano, in questo giorno, anche le tante lotte che, specie nei decenni a cavallo del 1800 e 1900, coinvolsero lavoratori e sindacati in duri scontri con le forze dell’ordine per la conquista dei propri diritti e il miglioramento delle condizioni lavorative. In tale contesto Foggia ebbe, purtroppo, come vedremo, un ruolo di primo piano. La presenza della ferrovia e della stazione ferroviaria, con i vari fabbricati che fungevano da deposito, dormitorio, officina, ne faceva, infatti, una delle realtà dove più sentiti erano i problemi dei lavoratori e le maestranze che, in quantità sempre più numerosa e con le mansioni più diverse, si trasferivano in quegli anni nella nostra città, unendosi ai nostri concittadini per lavorare nelle ferrovie. Già nel 1886 , proprio dai ferrovieri di Foggia era stato promosso uno sciopero rivendicativo che si estese anche in altre zone d’Italia e, secondo alcune fonti, sarebbe stato addirittura il primo sciopero nazionale. Fu una manifestazione molto partecipato anche se, successivamente, non mancarono ritorsione contro i lavoratori scioperanti.

 

Ben più grave e luttuoso fu però Il tragico “Eccidio di Foggia” del 18 Aprile 1905. Anche questo sciopero ebbe origine da una manifestazione promossa dai ferrovieri e, come tragico scenario, la strada che allora congiungeva Piazza Cavour alla stazione, poco più che uno sterrato, e la piazza stessa. Il 18 aprile del 1905, era giorno di sciopero nazionale dei ferrovieri, una protesta che durò cinque giorni e paralizzo’ l’intera nazione. A quel tempo le rivendicazioni degli operai del settore erano quasi giornaliere e chiedevano condizioni più umane di vita e sul lavoro. In tale contesto venne proclamato lo sciopero dei ferrovieri dal sindacato dei “Ferrovieri italiani”, da poco nato. Il motivo dell’agitazione era più che legittimo. I lavoratori e le maestranze erano preoccupati dal fatto che il governo non avesse ancora acconsentito alla richiesta di statalizzare le ferrovie, sottraendole all’industria privata, alla scadenza delle rispettive concessioni. Non bisogna peraltro dimenticare che , prima del 1885, le ferrovie erano già di proprietà statale e solo successivamente vennero affidate, con appositi atti concessori, a società private, per la durata di venti anni.

 

Si comprende quali fossero le “dure” condizioni di lavoro alle quali erano sottoposti gli operai, da i concessionari privati desiderosi solo di trarre il massimo guadagno dalla costruenda rete ferroviaria alla quale erano per lo più addetti i lavoratori. Non vi era nessuna garanzia sugli orari di lavoro, la sicurezza, ne’ esistevano norme a tutela degli infortuni ed a tutto questo si accompagnavano stipendi bassissimi. Le stesse compagnie di gestione non garantivano poi ai clienti, condizioni di viaggio sostenibili: resi interminabili dalle malandate condizioni dei vagoni ferroviari; dai forti ritardi e dalle frequenti interruzioni delle linee ferrate. Tali motivi portarono il parlamento, nel 1889, ad istituire una commissione d’inchiesta parlamentare per studiarne le cause. L’onda di malcontento che si andava generando venne fatta propria dai liberali che si fecero carico di presentare, con il piemontese Carlo Ferraris, Ministro per i lavori pubblici, il 7 aprile del 1905 un progetto di legge per la “nazionalizzazione della rete ferroviaria” che conteneva però anche una norma con la quale si equiparavano i ferrovieri ai dipendenti dello Stato e imponeva loro il divieto di sciopero. Questa disposizione causo’ una reazione talmente forte dei ferrovieri che portò addirittura alle dimissioni il 12 marzo del 1905 del governo Giolitti.

 

Il venir meno della statalizzazione fu dunque la causa scatenante dello sciopero nazionale dell’aprile 1905. A Foggia, il 18 aprile, agli operai scioperanti e in corteo, concentrati tra il viale della stazione, Piazza Cavour e Piazza Lanza si unirono molti contadini che lasciarono i campi e si riversarono in città. Essi avevano per lo più il compito di vigilare e impedire a chi lo volesse di andare al lavoro. Tutte le vie di accesso alla zona ferroviaria erano presidiate. In particolare, Viale XXIV Maggio e Via Scillitani. In questo contesto, massiccia e rinforzata per l’occasione, era anche la presenza delle forze dell’ordine e dell’esercito intervenuto con un intero squadrone di cavalleria. Sia gli scioperanti che le forze dell’ordine, scelsero Piazza Cavour per schierarsi. La presenza delle opposte fazioni ben presto provocò scintille dovute a insulti e slogan poco graditi. Iniziarono così gli scontri che ben presto degenerarono diventando duri e cruenti e si ebbe la prima sparatoria che aggravò la già seria situazione. Gli scontri andarono avanti sino al tardo pomeriggio e, alla fine, si contarono tre morti , secondo alcune fonti, (altre parlano di cinque o, addirittura, sette), tra i quali le cronache ricordano quella di una giovane ragazza affacciatasi alla finestra del palazzo Vaccarella, al tempo sito in Piazza Cavour, raggiunta da una pallottola vagante, e molti feriti. La vicenda i Foggia, ultima di una lunga serie di scontri che in varie parti d’Italia, la nostra provincia compresa,in diversi momenti avevano avuto come vittime i lavoratori,ebbe vasta eco anche in Parlamento, tanto da diventare oggetto di una interrogazione paramentare al Capo del Governo, Ministro dell’Interno, Fortis, da parte di diversi onorevoli: Salandra, De Felice-Giuffrida, de Andreis, Colaianni e Badaloni. La discussione avvenne il 19 Aprile del 1905, davanti un folto pparlamento e oggetto di dure omande e risposte tra il Presidente Fortis e i proponenti l’interrogazione. Nell’occasione venne letto il testo della risposta ufficiale del Prefetto di Foggia che parlava di tre morti e 12 feriti. Si cerco’ di far ricadere la colpa sui contadini che “erano giunti con forconi” e occupata la stazione per non farvi entrare i lavoratorie, durante i primi disordini, si legge testualmente che: ” fu ferito con arma da fuoco il soldato Capiccirella e fu allora soltanto, come dssi, che un sergente di cavalleria , colpito al viso da una sassata, fece fuoco e contemporaneament efecero fuoco alcune pattugieche stavano per essere sopraffatte…”.

 

La resistenza, la tenacia e i sacrifici del movimento operaio ebbero tuttavia di li a poco la giusta ricompensa, perchè il 22 Aprile 1905, sotto il Governo Fortis, venne approvata e pubblicata sulla G.U. nr 95, la Legge nr 137 che sanciva dal 1^ Luglio dello stesso anno, il passaggio delle ferrovie allo Stato.

 

(A cura di Salvatore Agostino Aiezza, Foggia 28.04.2016)

 
 
 

Un nuovo canonico per la Concattedrale di Vieste

Post n°16502 pubblicato il 28 Aprile 2016 da forddisseche

Un nuovo canonico per la Concattedrale di Vieste PDFStampaE-mail
giovedì 28 aprile 2016 ore 09:49
E’ Don Fabio Clemente il nuovo canonico che va ad aggiungersi alla schiera del Capitolo Concattedrale. Con proprio decreto lo ha deciso l’Arcivescovo Monsignor Michele Castoro al quale, Don Fabio, ha promesso solennemente fedeltà e sottomissione durante la Messa Pontificale che è stata celebrata in occasione della Festa di San Giorgio Martire, e alla presenza dei confratelli della Chiesa Viestana e di una Chiesa Cattedrale gremita.

Il compito dei canonici di una Cattedrale, Concattedrale o Collegiata è quello di recitare insieme la liturgia delle ore, o per lo meno alcune delle sue parti più importanti. Essi sono riuniti in Capitoli, e con i loro beni provvedono al sostentamento degli stessi canonici.Ma decidono anche dei beni che appartengono alla Chiesa locale e ne curano le particolari esigenze.
Quando i canonici recitano l'Ufficio divino insieme o partecipano ad altre funzioni liturgiche, indossano l'abito corale. Elemento proprio dell'abito corale dei canonici è la mozzetta violacea con occhielli, bottoni e bordi dello stesso colore.
A Don Fabio giungano da parte del Comitato di Santa Maria di Merino i migliori auguri per un proficuo lavoro a beneficio della intera Arcidiocesi ma soprattutto della nostra città di Vieste.

www.comitatosantamariadimerino.it

 
 
 

A grandi passi verso la Festa di Santa Maria

Post n°16501 pubblicato il 28 Aprile 2016 da forddisseche

A grandi passi verso la Festa di Santa MariaListener PDF Stampa E-mail
giovedì 28 aprile 2016 ore 09:50
Girando tra le vostre case per la questua in occasione della festa di Santa Maria, abbiamo trovato tante case chiuse o persone che ci hanno invitato a tornare. Di solito noi non torniamo mai perché non avremmo il tempo materiale per poterlo fare.

Tuttavia lasciamo una comunicazione attraverso la quale invitiamo gli offerenti a farci visita presso la nostra sede in Piazza Vittorio Emanuele ( piazza del Fosso) al fine di poter depositare la propria offerta. Ricordiamo allora che, fino al pomeriggio del 7 maggio, salvo occasionali imprevisti, dalle ore 17,30 e fino alle ore 19,30 troverete sempre un responsabile disponibile per la raccolta di fondi o anche per fornire informazioni sulla festa. Nei giorni delle festività la sede resterà aperta anche al mattino. Ma chi vuole può inviarci l’offerta anche tramite conto corrente postale, secondo informazioni riportate sulla home page del nostro sito.
Siate i benvenuti, amici turisti e amici viestani. Ormai siamo molto vicini al 30 aprile, giorno in cui la Madonna sarà collocata al trono e saremo proiettati tutti verso la nostra grande festa.

www.comitatosantamariadimerino.it

 
 
 

Vieste/ S. Maria... la fest…!!!

Post n°16500 pubblicato il 28 Aprile 2016 da forddisseche

Vieste/ S. Maria... la fest…!!!

giovedì 28 aprile 2016 ore 10:37

La partenz d Purzjell

Lun'dì matin p la Gal nell
è partut pur Purz jell,
che da u sutten d via Papalan
c'e ja trasf’rit a Milan.
Quann l' aggh j vist au pullmann
assim ai sor e u'fret grann,
p na pllicc mezza sp’let,
la permanend, u muss appttet
e u cappott d vllut ner,
l'agghj pgghjet p fruster.
Ma com agghj vist arrvà l'atten
agghj capit subt ch'era v'stsen,
pcchè oltr a la val'gett,
la spurtcedd e u sacchett,
purtev pur na mustredd
d mustazzul e pzzaredd.
Prim che vu pullmann partess
-pu spcchjtidd e la pttness-
p paré bell mmizz la gend
c aggiustev la permanend.
Quann ha fnut a tutt d salutà,
a vun che l'ha vlut addumannà:
"Beh, Purzié, mo quann turn?"
P fa s’ndì a chi stev atturn:
"A Vist, eu pozz dic fort,
non torn chjù, mangh mort! "
Ah, quedda Purzjell ! E' u ver
che, da lun’ dì si dv' ndet fruster,
ma non dcim però fssarij:
tu a Vist turn a Sanda Marij.

GAETANO DELLISANTI
Marzo 1956
TANINEIDI
(Edizioni del Rosone nella collana Foglie d'erba)

 
 
 

Sabato l'inaugurazione del Sentiero "Tomaiuolo-Pulsano"

Post n°16499 pubblicato il 27 Aprile 2016 da forddisseche

Sabato l'inaugurazione del Sentiero "Tomaiuolo-Pulsano" PDF Stampa E-mail
mercoledì 27 aprile 2016 ore 15:11
Sarà inaugurato, sabato 30 aprile, alle ore 10, il sentiero che da Manfredonia- località Tomaiuolo porta a Pulsano. Il virtuoso capitolo “sentieristica ecocompatibile” (Misura 313 azione 3), vede il Galdaunofantino farsi attuatore di un intervento per il ripristino di un percorso storico, religioso e naturalistico che porta all’antica e mistica abbazia di Santa Maria di Pulsano.

 Un' azione consistita nella realizzazione e posizionamento di staccionate lungo il vialetto, paletti di contenimento, un ponte per l’attraversamento di un rivolo e nella posa in opera di cartellonistica informativa lungo tutto il cammino.  "La crescente domanda di turismo attivo ed ecologico - afferma il Presidente del Galdaunofantino, Michele D’Errico - ha portato il GAL a confrontarsi con una nuova idea di valorizzazione del territorio, un intervento strategico caratterizzato da una parallela attenzione a turismo, ambiente e promozione di sani stili di vita e che ci dà la possibilità di ammirare contemporaneamente paesaggio, bellezze naturalistiche e bellezze storico - architettoniche".
Il sentiero, che lungo il suo percorso si interseca con un altro tratto detto “Orto Botanico” sarà intitolato a Pasquale Tomaiuolo, presidente dell’Ex Mucafer, prematuramente scomparso lo scorso anno, ideatore e sostenitore del ripristino e valorizzazione, assieme all’amministrazione comunale, di tale sentiero.

 
 
 

Scuola di formazione “Azzurra” con Barbara Matera e Lara Comi

Post n°16498 pubblicato il 27 Aprile 2016 da forddisseche

Scuola di formazione “Azzurra” con Barbara Matera e Lara Comi Nell’occasione l’on. Lara Comi presentà il suo libro dal titolo “AAA Lavoro offresi”, in cui si parla degli strumenti messi a disposizione dall'Unione Europea 

Foggia, 27 aprile 2016. Saranno le europarlamentari del gruppo del PPE Barbara Matera e Lara Comi le relatrici del nuovo incontro della scuola di formazione “Azzurra”, promossa dal coordinamento provinciale di Forza Italia. L’appuntamento, moderato dal responsabile provinciale dell’organizzazione Michele Russo, si svolgerà nella sala della Ruota di Palazzo Dogana, venerdì 29 aprile, alle ore 17.00, e vedrà gli interventi, oltre che delle due europarlamentari, del sindaco di Foggia, Franco Landella, del presidente dell’Amministrazione provinciale, Francesco Miglio, e del coordinatore provinciale di Forza Italia, Raffaele di Mauro. Nell’occasione l’on. Lara Comi presentà il suo libro dal titolo “AAA Lavoro offresi”, in cui si parla degli strumenti messi a disposizione dall’Unione Europea, che troppo spesso è considerata una realtà astratta, burocratica e lontana dalle reali esigenze dei cittadini. Lo studio, condotto dall’on. Lara Comi, con la collaborazione di Gi Group Academy e Assolombarda, propone un quadro completo della situazione italiana e dei singoli stati europei, corredato da indicazioni puntuali, indirizzi e consigli pratici per tutti i giovani alla ricerca di un impiego.
 
 
 

Provincia/ C’è l’intesa sul Distretto Turistico del Gargano

Post n°16497 pubblicato il 27 Aprile 2016 da forddisseche

Provincia/ C’è l’intesa sul Distretto Turistico del GarganoPDFStampaE-mail
mercoledì 27 aprile 2016 ore 11:53
Nella seduta di ieri, presieduta da Francesco Miglio, il Consiglio Provinciale ha approvato i punti all'ordine del giorno che riguardavano: il protocollo d’intesa per la delimitazione e l’istituzione del Distretto Turistico del Gargano; l’adesione all’Associazione dei Comuni e ad altri Enti Locali della Provincia di Foggia; l’approvazione del Regolamento Provinciale per il Referendum Consultivo; l’integrazione e la modifica del “Piano Operativo di realizzazione delle società partecipate” approvato dal Consiglio Provinciale con deliberazione n. 34 del 30/07/2015 ai sensi dell’art. 1 comma 611 e ss. Legge 190/2014. All’appello della seduta consiliare erano presenti, oltre al Presidente Miglio ed al Vice Presidente Cusmai, i Consiglieri: Bocola, Cassitti, Cusenza, Danaro, La Torre, Russo e Venditti.

 
 
 

Cerignola/ “VIII Edizione Premio Zingarelli. Parole e Natura”

Post n°16496 pubblicato il 27 Aprile 2016 da forddisseche

Cerignola/ “VIII Edizione Premio Zingarelli. Parole e Natura”PDFStampaE-mail
mercoledì 27 aprile 2016 ore 11:52
Programma definitivo dell’VIII Edizione del Premio Letterario Nazionale Nicola Zingarelli, comunicazione dei nomi finalisti delle sezioni Narrativa edita e Poesia Inedita e divulgazione dei premiati “Non omnia possumus omnes”. Quest’anno grande novità: accredito per i giornalisti come evento valido alla formazione continua, dal titolo “Parole e giornalismo: istruzioni per l’uso”.

 

 L’Associazione Culturale “LiberaMente” Circolo di Cerignola, con la collaborazione delle Associazioni culturali “Motus” e “Musica per sorridere”, comunicano i nomi dei finalisti delle sezioni Narrativa edita e Poesia Inedita della VIII Edizione del Premio Letterario Nazionale Nicola Zingarelli, indirizzato a tutti gli scrittori e poeti d’ Italia.
L'Associazione Culturale LiberaMente Circolo di Cerignola, il suo staff e in particolar modo il Presidente Antonio Daddario, hanno fortemente voluto e permesso anche quest’anno la continuità di un Premio ormai giunto alla sua ottava Edizione, che ha sempre vantato la presenza di personalità illustri nel mondo della letteratura e cultura italiana.
“La “crescita culturale” spesso è costretta ad incanalarsi in percorsi angusti e spinosi tanto da lasciare un segno indelebile in quanti la percorrono. Bene lo sapeva Nicola Zingarelli quando ricorda che nelle giornate invernali “ogni scolaro portava il suo pezzo di carbone pel braciere” -  ha dichiarato il Presidente Antonio Daddario presentando i nominativi dei finalisti del Premio Letterario Nazionale - lo sanno bene gli operatori culturali oggi, -  ha aggiunto sottolineando che - il braciere ci riscalda quando il suo fuoco non è di paglia”.
Le premiazioni si terranno il 7 maggio nel suggestivo “Teatro Saverio Mercadante” di Cerignola, tra gli ospiti e i letterati spiccano illustri nomi della letteratura, del giornalismo e del mondo artistico, tra i quali il Professore e linguista Vittorio Coletti, il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Puglia Valentino Losito, lo scrittore e formatore Tommy Dibari.
Il Premio quest’anno ha contato la partecipazione di scrittori e candidati da tutta Italia, tra i finalisti della sezione Narrativa edita: Paolo Miggiano con "Ali spezzate" Di Girolamo editore da Minervino di Lecce (LE); Alfonso Santamaria con "La luce del mondo" Enter edizioni da Cerignola (FG); Dalila Speziga con "Il commercio di Angeli Rosa" casa editrice Mauro Miotti da Porto Torres (SS); tra i finalisti della sezione Poesia Inedita: Maria Teresa Infante con "Senz'alba" da S. Severo (FG);
Gianni Terminiello con " Lettere d'amore raccontate" da Massa Lubrense (Na); Santi Cardella con "Fra mare e cielo" da Palermo.

“In questa edizione denominata “Parole e Natura” ovvero “il linguaggio della comunicazione per raccontare le bellezze della natura” l’obiettivo sfidante - ha evidenziato il presidente Antonio Daddario - è vivere e far vivere la cultura in un brodo pregno di scrittura”.
I Primi classificati delle tre sezioni ordinarie e i premiati della sezione speciale “Non omnia possumus omnes” (Non tutti possiamo tutto), riceveranno una spiga d’argento bagno oro, simbolo distintivo del Premio e del Territorio di Capitanata, oltre ad una pergamena ricordo con motivazione, mentre ai secondi e terzi classificati andrà il vocabolario della lingua italiana “Lo Zingarelli 2016” offerto dalla Zanichelli editore e una pergamena con motivazione.

Saranno insigniti con il Premio Speciale “Non omnia possumus omnes”: Vittorio Coletti, Coautore del Dizionario della lingua italiana “Sabatini e Coletti” membro del Consiglio Direttivo dell’Accademia della Crusca; Valentino Losito, Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Puglia;
Tommy Dibari, scrittore e formatore, Direttore artistico del Premio Zingarelli, Antonio Piacentino, Maestro compositore e Michele Lastella attore e autore.

Durante le trascorse edizioni il riconoscimento è stato assegnato a personalità quali: il Prof. Francesco Sabatini Presidente Emerito dell’Accademia della Crusca, Lorenzo Enriques, fondatore dell’Associazione per la lettura e presidente della Zanichelli, Riccardo Sgaramella divulgatore e studioso del dialetto di Cerignola, Gianfranco Labroca direttore di orchestra di fiati di Cerignola e l’orchestra di fiati “V. Di Savino”, la Prof.ssa Nicoletta Maraschio Presidente Emerito  dell’Accademia della Crusca,  Savino Zaba attore, presentatore e conduttore TV, tra i tanti.
Il riconoscimento “Non omnia possumus omnes” è stabilito dal comitato del Premio Zingarelli ed è dedicato ad alcune personalità che si sono distinte per particolari opere dell’ingegno, per studi scientifici di notevole prestigio, per opere di forte impegno morale ed educativo, per l’impegno nel sociale, per il rispetto della legalità o a personaggi dello spettacolo come premio alla carriera o come premio per una particolare interpretazione. Ai premiati verrà consegnata la spiga di grano in argento placcato oro che simboleggia i granai di Cerignola, della Capitanata e della regione Puglia luminosa sotto il sole di agosto; la spiga è metafora della cultura italiana: come i chicchi sono farina per l’alimentazione così i vocaboli sono la base per alimentare la cultura.

Il Premio Letterario Nazionale Nicola Zingarelli, è promosso dall’Associazione Culturale “LiberaMente”, Aps - Circolo di Cerignola, con la collaborazione delle Associazioni culturali “Motus” e “Musica per sorridere”, sotto l’egida della Presidenza della Repubblica, con il Patrocinio del Comune di Cerignola, sostenuto dalla Regione Puglia – Assessorato all’Industria Turistica e Culturale, patrocinato inoltre dall’ “Accademia della Crusca”, dall’ “Università di Foggia”, da “Gal Piana del Tavoliere”, dall’ “ANSPI (Associazione Nazionale San Paolo Italia)”, da “Federico II Eventi” e da Zanichelli Editore. Per il quarto anno consecutivo come Direttore artistico del Premio Zingarelli è stato nominato lo scrittore e formatore Tommy Dibari.

Evento S.I.Ge.F. “Parole e giornalismo: istruzioni per l’uso”:
Quest’anno il Premio Zingarelli rinnova il suo prestigio grazie all’accredito dell’evento come formazione continua, per cui sono previsti 3 crediti, attribuiti a tutti gli iscritti tramite la piattaforma Sigef.
L’evento dal titolo: “Parole e giornalismo: istruzioni per l’uso”, si terrà durante la prima parte della manifestazione dalle ore 10.30,  presso la sala consiliare del Comune di Cerignola.
Interverranno: Vittorio Coletti coautore del Dizionario della lingua italiana “Sabatini e Coletti” membro del Consiglio Direttivo dell’Accademia della Crusca, che nella prima parte della giornata terrà una lectio magistralis dal titolo: “Cambiamenti veri o percepiti nella grammatica dell'italiano contemporaneo”; Valentino Losito Presidente dell’ordine dei Giornalisti della Puglia con un intervento dal titolo “Parole e giornalismo, istruzioni per l’uso”, Tommy Dibari, scrittore e creativo,



Programma VIII Edizione Premio Letterario Nazionale Nicola Zingarelli:

Sessione mattutina:
Sala Consiliare Comune di Cerignola

Ore 10.00: Saluti istituzionali.
Intervengono: Francesco Metta, Sindaco del Comune di Cerignola; Antonio Daddario, Presidente del Premio Zingarelli; Tommy Dibari, Direttore Artistico del Premio; Andrea Gisoldi, Associaz. Cul. “LiberaMente”; Valerio Caira Presidente del Gal Piana del Tavoliere.

Ore 10.15 - 10.45:
Lectio Magistralis“Cambiamenti veri o percepiti nella grammatica dell’italiano contemporaneo”.
Relatore: il Prof. Vittorio Coletti, Consiglio Direttivo dell’Accademia della Crusca; coautore del Dizionario della Lingua Italiana “Sabatini e Coletti”.

Ore 10.45 – 11.15:
“Parole e giornalismo: istruzioni per l’uso”
Relatore: Valentino Losito, Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Puglia.

Ore 11.15  - 11.30:
“L’arte di scrivere”
Relatore: Prof. Tommy Dibari, docente di scrittura creativa presso il CIASU (Centro Internazionale Alti Studi Universitari di Bari).

La partecipazione alla sessione mattutina è accreditata dal S.I.Ge.F., Sistema Informatizzato Gestione Formazione, come formazione professionale continua per i giornalisti.

A seguire: conferenza stampa di presentazione dei finalisti delle sezioni “Narrativa Edita”, “Poesia Inedita” e dei premiati “Non omnia possumus omnes”.

Intervengono tutti i finalisti e i premiati della ottava edizione.  

Modera la Dott.ssa Alessandra Bissanti, giornalista.



Sessione serale
Teatro Saverio Mercadante di Cerignola

Dalle ore 20.00:
Esibizione del Coro “Angel Chorus” di Cerignola, diretto dal Direttore Raffaella Cardinale.

Cerimonia di premiazione dei vincitori dell’VIII Edizione del Premio Zingarelli e dei Premiati speciali “Non Omnia PossumusOmnes”.

Concerto delle “Officine Musicali Big Band”, diretta dal M° Antonio Piacentino, che eseguirà i brani finalisti della sezione Composizione Musicale Jazz della precedente edizione del Premio Zingarelli.

Premiazione degli alunni delle scuole primarie che riceveranno una pergamena con motivazione e il vocabolario della lingua italiana “Lo Zingarelli 2016” offerto dalla casa Editrice Zanichelli.

Premiazione dei vincitori della sezione “Poesia Inedita” e della sezione Narrativa Edita che riceveranno la spiga d’argento in bagno oro, simbolo distintivo del Premio Zingarelli e della Terra di Cerignola, mentre ai secondi e terzi classificati andrà il vocabolario della lingua italiana “Lo Zingarelli 2016” offerto dalla Zanichelli editore e una pergamena con motivazione.

Assegnazione del Premio Speciale “Non omnia possumus omnes” (Non tutti possiamo tutto), conferito a:
Vittorio Coletti, linguista, lessicografo e docente italiano, consigliere dell'Accademia della Crusca, coautore del Dizionario della lingua italiana “Sabatini e Coletti”;
Valentino Losito, giornalista e Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Puglia;
Tommy Dibari, scrittore e formatore;
Antonio Piacentino, Maestro compositore;
Michele Lastella, attore e autore.

Tra gli ospiti è prevista la partecipazione di S.E. Mons. Luigi Renna, Vescovo della Diocesi di Cerignola - Ascoli Satriano.

La serata è dedicata ad una raccolta fondi in favore del dormitorio diocesano per i bisognosi.
La cittadinanza tutta è invitata a partecipare.

 
 
 

Vieste - PRIMO PREMIO DELL’I.I.S.S “Fazzini-Giuliani” AL CERTAMEN “Giustino Fortunato”

Post n°16495 pubblicato il 27 Aprile 2016 da forddisseche

Vieste - PRIMO PREMIO DELL’I.I.S.S “Fazzini-Giuliani” AL CERTAMEN “Giustino Fortunato”PDFStampaE-mail
mercoledì 27 aprile 2016 ore 09:23

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“Dimmi, o luna: a che vale al pastor la sua vita, la vostra vita a voi? Dimmi: ove tende questo vagar mio breve il tuo corso immortale?”

Pietro Cataldi, fine critico letterario, riflette sull’originalità del Canto notturno di un pastore errante dell’Asia rispetto agli altri Cantileopardiani: dopo aver affidato all’eroe antico Bruto interrogativi di carattere politico, scelta la poetessa greca Saffo per sviscerare questioni amorose, Leopardi riserva ad un pastore errante il privilegio di fare domande di senso. Che diritto ha un analfabeta di parlare di filosofia? La filosofia non è appannaggio degli esperti?

Un gruppo di studenti di V^A (Sara Calderisi, Francesco Cionfoli, Cecilia Pagano) e di V^B (Nicoletta Del Duca, Gianluca Di Vieste, Giulia Ragno) del Liceo Scientifico dell’I.I.S.S. “Fazzini-Giuliani” di Vieste ha rinnovato, nei giorni 15, 16 e 17 aprile, la partecipazione alla XII Edizione del Certamen “Giustino Fortunato”, indetto dall’I.I.S.S. “Giustino Fortunato” di Rionero in Vulture (PZ).
Il Concorso si pone come finalità  il recupero e lo sviluppo degli esiti della ricerca del meridionalista Fortunato in chiave contemporanea e ormai ha travalicato i confini territoriali  per stagliarsi entro una dimensione più ampia che coinvolge scuole provenienti da tutta Italia.
“Fare politica per il bene comune: io ci credo”, questo il tema scelto per l’edizione 2016 del Concorso.
Un argomento sfidante, che pone davanti a una domanda più che davanti a un’asserzione. Si può credere ancora nella politica? Il nostro atteggiamento spesso è critico e disincantato. Ma non è forse un modo per rimanere seduti sul comodo alibi di chi ha delegato?
A ben pensarci, il tema non investe solo l’orizzonte specialistico della politica, ma pure ciò che tutti i docenti che credono nel proprio lavoro dovrebbero fare per formare cittadini attivi e responsabili.
La condizione umana è il requisito indispensabile per porre domande di senso. È, però, diventando cittadini e abdicando alla condizione di sudditi che questo diritto può esercitarsi con consapevolezza. Ed è a questo che serve la scuola. Serve a pensare. Serve ad acquisire il diritto di rivolgere domande alla luna.
Il secondo ‘800, caratterizzato dall’avvento della scuola pubblica, la tanto denigrata “scuola di massa”, incarna questo progetto: fare di tutti gli individui dei potenziali filosofi. Se in passato la trasmissione della cultura a cui si legava l’esercizio del potere era un privilegio dei ceti nobili, con la scuola di massa si ambisce all’universalizzazione di un privilegio.
L’istruzione conferisce la possibilità e il diritto a essere il pastore errante di Leopardi.
La scuola, però, deve avere anche il coraggio di non fare sempre quello che serve alla società, di non essere obbligatoriamente al passo con i tempi, perché è questo che, paradossalmente, comporta il rischio di farla invecchiare. La sua è una missione antropologica: che gli umani non perdano il sapere acquisito da una generazione all’altra. Dunque la scuola può avere tempi propri, può essere il luogo delle resistenze, non sciocche e regressive, ma  traducibili in una buona politica il cui bene comune non sia la formazione di semplici lavoratori, ma di cittadini.
Da cittadini del meridione, da buoni figli di Giustino Fortunato, gli studenti dell’I.I.S.S “Fazzini-Giuliani” nel bene comune ci hanno creduto. Ci hanno creduto fermamente, non solo rinnovando la loro partecipazione alla sezione saggistica del concorso “Giustino-Fortunato” che prevedeva l’elaborazione di un saggio breve sul tema, ma anche attestandosi, con un elaborato artistico, al 1˚ posto per il secondo anno consecutivo! Il lavoro, realizzato dall’alunna Sara Calderisi della classe 5^A, dal titolo “Rifacciamo la storia”, è stato premiato dalla commissione giudicatrice presieduta dall’artista Rino Covella, già Dirigente Scolastico, per <<il nitore e la semplicità coloristica, lo stile romantico e la scelta delle grandi personalità>>. Sara, artista dotata di una profondità e sensibilità espressive tutt’altro che comuni, ha rappresentato, con una straordinaria precisione di particolari, tre illustri personalità politiche: Emmeline Pankhurst, Nelson Mandela e Mikhail Gorbaciov e ha commentato così la scelta del soggetto: <<si tratta di tre personalità simbolo della rinuncia, del sacrificio che il fare politica per il bene comune richiede>>. Quale migliore attualizzazione del pensiero di Giustino Fortunato? Il politico e storico del meridione, in uno dei suoi discorsi contenuti ne Il Mezzogiorno e lo Stato Italiano, rivolgeva questo accorato appello alle nuove generazioni con la lungimiranza di chi sa che è sui giovani che bisogna investire: <<Sì, o giovani studenti, il dovere politico, al pari della scienza, è preparazione, fatica, dolore>>.

Luisa Casarella

 
 
 

Pronta la II° ediz. della Regata dei Parchi Vieste-Lastovo

Post n°16494 pubblicato il 27 Aprile 2016 da forddisseche

Pronta la II° ediz. della Regata dei Parchi Vieste-LastovoPDFStampaE-mail
mercoledì 27 aprile 2016 ore 08:36
Anche quest’anno la Lega Navale Italiana di Vieste propone la Regata dei Parchi (seconda edizione), che si terrà sulla tratta Vieste-Lastovo (isola di Lagosta).

 

 La manifestazione avrà inizio giovedì 2 giugno con il trofeo “Gargano Mare”, voluto e sponsorizzato dall’omonimo consorzio di imprenditori turistici viestani, cui seguirà nella serata la cena di gala con la premiazione dei vincitori del trofeo.
Venerdì mattina alle 8:30 verrà dato il via alla Regata dei Parchi, con partenza ad un miglio dall’imboccatura del porto di Vieste alla volta del porto di Ubli a Lastovo, con una navigazione su una tratta di circa 60 miglia.
A seguito di una mattinata trascorsa ad esplorare la stupenda costa lastovana, tutte le imbarcazioni si raduneranno presso la banchina comunale della baia zaclopatica.
La sera è organizzato presso il ristorante Triton di proprietà della famiglia Jurica, coorganizzatrice e referente con l’amministrazione comunale in Lastovo, il gran galà con la premiazione ufficiale della Regata.
Si ringraziano il Consorzio Gargano Mare, il Parco nazionale del Gargano, il Parco nazionale di Lastovo, il Comune di Lastovo, il Comune di Vieste, la famiglia Jurica.
Referenti della LNI Vieste:
Carmine Prencipe, presidente (tel. 3296146740)
Francesco Aliota, dirigente (tel. 3386174735)
Alessandro Pasquini, dirigente (tel. 3280704134)


Francesco Aliota

 
 
 
 
 

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