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Pizzomunno con gerani rossi.

 

 
Pizzomunno

Lungo il tratto meridionale della costa viestana, ritroviamo una piccola spiaggia che deve il suo nome all’ imponente faraglione che dalle acque cristalline si erge sovrano a sorvegliare la città ed i suoi abitanti: la Spiaggia del Pizzomunno.

Qui sembra aver avuto luogo un’ interessante e fantastica vicenda che ha come protagonisti due giovani innamorati , entrambi originari di Vieste .

Pizzomunno , giovane ed attraente pescatore, e Cristalda , ragazza bellissima dai lunghissimi capelli color dell’ oro, si amavano teneramente e vivevano nella convinzione che nulla al mondo potesse intaccare un sentimento tanto forte e sincero.

Ogni sera, Cristalda scendeva in spiaggia per salutare il suo bel Pizzomunno prima che con la sua barca andasse incontro al mare aperto.

Ogni notte, in mare, Pizzomunno riceveva la visita delle sirene che cercavano di ammaliarlo con i loro canti soavi. Le regine del mare desideravano ardentemente che Pizzomunno diventasse il loro re ed amante.

Il giovane, però, non cedette mai alle avance delle sirene tentatrici , avendo già donato il suo cuore alla candida Cristalda.

I reiterati rifiuti del giovane, scatenarono la furia delle sirene .

Una sera, le sirene raggiunsero i due amanti sulla spiaggia ed aggredirono Cristalda con grande ferocia, inghiottendola nelle profondità del mare.

Pizzomunno
fu colto da un dolore devastante, talmente grande da pietrificarlo per sempre.

Il giorno seguente, i pescatori di Vieste trovarono Pizzomunno pietrificato sulla roccia che oggi porta il suo nome.

La leggenda vuole che, ogni cento anni, Cristalda riemerga dalle profondità del mare per incontrare Pizzomunno e rivivere con lui l’ emozione di una notte d’amore sulla spiaggia che li fece incontrare.

 

 

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Promontorio del Gargano

Il più delle volte si pensa che la storia antropologica ebbe inizio sul promontorio del Gargano con l'apparizione dell'Arcangelo Michele più di sedici secoli or sono quando ancora il Cristianesimo conviveva con le allora attuali religioni pagane. Ma se analizziamo le carte romane si nota che gli insediamenti sedentari sono precedenti all'apparizione dell'Arcangelo e si trovavano sulla costa e ai piedi del sontuoso monte (Ergitium ,Sipontum ,Merinum ,Teanum , ,Apulum ,Urium).
Si trovano degli insediamenti umani persino precedenti a questi ultimi, ma bisogna risalire addiritturà all'età del bronzo, tanto è vero che lungo la provinciale che collega Foggia con San Marco in Lamis, a qualche chilometro da Borgo Celano, in zona"Chiancata La Civita-Valle di Vitturo"  è stato ritrovato la necropoli più antica della intera Europa. Altre testimonianze sono date dagli insediamenti rupestri e dalla innumerevole presenza di oggetti litici e di mura megalitiche che si sono scoperti nel corso degli anni sul Gargano.
 

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Toro seduto

 

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Toro seduto

 

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Tutto ciò che l'uomo ha imparato

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Servo di Dio Don Antonio Spalatro .

 

Messaggi di Ottobre 2016

L’anti Halloween? E’ in Puglia

Post n°17608 pubblicato il 28 Ottobre 2016 da forddisseche

L’anti Halloween? E’ in Puglia Per strada, ci saranno un falò e una tavola imbandita per ogni famiglia orsarese  

 

Di:

 
  

Orsara di Puglia. Nella giornata e per tutta la notte di martedì 1 novembre, con l’antichissima ricorrenza di Fucacoste e Cocce priatorije (Falò e teste del purgatorio), a Orsara di Puglia torna un’usanza peculiare e antichissima, quella della condivisione del cibo per strada, accanto al fuoco. Ogni famiglia orsarese, infatti, organizza un falò e un banchetto da condividere con parenti e amici. Secondo lo spirito originario della ricorrenza, il 1° novembre si consumavano e ancora si consumano cibi stagionali, poveri ma ricchi di significati simbolici: il grano lessato e condito con chicchi di melograno e mosto cotto, e poi ancora cipolle, patate, uova, castagne, il pane cotto nel forno a paglia, il vino, i frutti e le verdure di stagione.

 

LA MUSCITAGLIA. In occasione della festività in onore dei defunti, in ogni casa di Orsara si prepara la muscitàglia, una pietanza che mette insieme grano bollito, vino cotto, chicchi-semi di melagrana, gherigli di noce e pezzi di cioccolata. Si tratta di un piatto che, con nomi e piccole variazioni negli ingredienti, fa parte delle tradizioni di molti borghi italiani e dell’area mediterranea. Secondo diversi studi, l’usanza e il consumo della muscitàglia risalgono a un antico rito pagano di origine greca, appartenente al mondo contadino.

 

14 STAND-RISTORATORI PER I VISITATORI. Per i visitatori, ogni anno ne arrivano a migliaia in occasione dei Fucacoste, ci saranno 14 stand-degustazioni di altrettanti cuochi, ristoratori e gestori di cantine orsaresi. Si potranno degustare i vini tipici di Orsara, castagne, salsiccia, la muscitaglia naturalmente, e poi ancora le patate con peperoni e borragine, la vellutata di zucca, la cotenna coi fagioli, la porchetta, il pane e la pizza cotti nel forno a paglia ancora attivo più antico della Capitanata, quello di “Pane e Salute” che risale al 1526.

 

LE LUCI, NON LE TENEBRE. A Orsara non si festeggia Halloween, non la notte delle tenebre, ma quella della luce. Quella dell’1 novembre è la notte più luminosa dell’anno grazie a 100 falò e più di mille zucche-lanterna che risplendono nel borgo.

 

Non si pagherà né per l’ingresso al paese né per i parcheggi. Coloro che arriveranno più tardi e dovranno posteggiare il proprio autoveicolo a distanza dal paese, potranno usufruire di un servizio navetta che li porterà in paese: il Comune ha deciso che anche questo servizio sarà completamente gratuito.

 
Orsara di Puglia (Fucacoste e Cocce Priatorj)

Orsara di Puglia (Fucacoste e Cocce Priatorj)

 

Fiamme, zucche e musica a Orsara: il programma dei Fucacostebato

 

ORSARA DI PUGLIA (Fg) – Gli spettacoli degli artisti di strada, la Ziganamama Brassorkestar e i suoi musicisti a riempire di musica le vie del paese, i concerti di Terra Nostra Folk e Unza Unza Band, e poi, ancora, a partire dal mattino del 1° novembre, i giochi, le visite guidate, la ludoteca all’aperto e il laboratorio d’intaglio delle zucche: a meno di 10 giorni dall’accensione di fuochi e zucche-lanterna, è ufficiale il programma dei Fucacoste e Cocce Priatorije, l’evento-ricorrenza di Orsara di Puglia che avrà il suo clou martedì 1 novembre. L’info point per i visitatori sarà attivo già dalle 10 del mattino, quando prenderanno il via anche le visite guidate. I visitatori potranno conoscere il complesso abbaziale, la Grotta di San Michele, il forno a paglia del 1526 dove si svolgerà il laboratorio di pasta e pizza, lo showroom Architettura e Vino e, infine, la Cantina del Paradiso dello chef Peppe Zullo. Gli artisti di strada del Gruppo Liu.Bo Città di Lucera, al mattino, saranno protagonisti di giochi, ludoteca e animazione per bambini; nel pomeriggio si scateneranno giocolieri, tamburi e mangiafuoco; in serata, lo spettacolo allegorico che metterà in scena la lotta tra il Bene e il Male.

 

L’ACCENSIONE DEI FUOCHI. Dalle ore 18, davanti alla Fontana dell’Angelo saranno esposte le zucche intagliate che parteciperanno al concorso. Fuoco ai falò a partire dalle 19 e, un’ora più tardi, l’apertura dell’itinerario enogastronomico e l’inizio degli spettacoli musicali. A mezzanotte, tornerà a calcare le vie di pietra del paese “La processione della Confraternita delle Anime del Purgatorio sotto il titolo di Santa Maria delle Grazie”, un’antichissima usanza ripristinata lo scorso anno. I confratelli incappucciati, completamente vestiti di bianco, si avvieranno dall’antica Chiesa dei Morti.

 

UN LUNGO WEEKEND. Il 1° novembre di Orsara, in realtà, comincerà già da sabato 29 ottobre con “Fuoco Live”, spettacolo musicale a cura di Ministry of Music che si terrà alle ore 21. Da domenica 30 ottobre, inoltre, saranno già attivi il laboratorio delle zucche e le visite guidate, mentre in serata, dalle 20, in Piazza Mazzini saranno realizzati piatti a base di zucca. Domenica, inoltre, alle 20.30 andrà in scena la commedia teatrale “Io non ci credo” de “I senza nome”. Lunedì 31 ottobre, dalle ore 18 alle ore 20, spazio ad “Ascoltiamo la tradizione” con realizzazione e proiezione di video; alle 20.30, don Rocco Malatacca presenterà il suo libro “Di luce e ombra”, dedicato a uno studio sui Fucacoste, negli spazi di Nuova Sala Paradiso. Il momento più suggestivo si vivrà attorno alle ore 19 del 1° novembre, quando cominceranno a prendere fuoco i rami delle ginestre raccolti per alimentare i tanti falò che illumineranno la notte orsarese. Da quel momento, avrà inizio la lunga notte dei Fucacoste e cocce priatorje (Falò e teste del Purgatorio), con l’apertura degli stand enogastronomici e l’inizio degli spettacoli.

 

TUTTE LE INFORMAZIONI UTILI. Per le informazioni sulla logistica, le aree di parcheggio riservate ai visitatori, l’area destinata all’accoglienza dei camper e i numeri utili per prenotare ospitalità e ristorazione, si può consultare il sito del Comune (http://www.comune.orsaradipuglia.fg.it/cms/cms_area.php?idarea=13) oppure è possibile contattare l’URP allo 0881.027495 e la PROLOCO allo 0881.964904. Beffarde, sorridenti, misteriose: nella notte dei falò, le anime del purgatorio sono guidate dai lumi posti all’interno delle zucche che prendono sembianze umane.

 

foto scaricabili da: http://orsaradipuglia.blogspot.it/2016/10/foto-fucacoste.html

 
Fucacoste e cocce priatorje (ST, paperblog)

Fucacoste e cocce priatorje (ST, paperblog)

 

Gli orsaresi rifiutano il “rito” del dolcetto o scherzetto, i Fucacoste sono altra cosa

 

ORSARA DI PUGLIA (Fg) – Non è Halloween. Qui, a Orsara di Puglia, non si celebra il rito del “dolcetto o scherzetto”, e gli orsaresi non ne vogliono sentir parlare di streghe e fantasmi. Halloween ha una data, il 31 ottobre, diversa da quella dei Fucacoste, ricorrenza celebrata da sempre il 1° novembre. Ci sono le zucche-lanterna, è vero, ma le luci al loro interno, nel significato che da sempre gli orsaresi attribuiscono a questa usanza, servono a guidare verso la pace le anime del Purgatorio, a squarciare il buio; così come il fuoco diventa elemento di purificazione, calore e ristoro per le anime dei defunti che attraversano il paese in comunione e condivisione con chi è vivo.
Falò e delle teste del purgatorio: è questo il significato di “Fucacoste e cocce priatorje”, la notte dei cento fuochi, delle zucche-lanterna, la notte più lunga dell’anno per Orsara di Puglia. Qui, nel cuore verde della provincia di Foggia, la sera del 1°novembre si infiamma e si accende fino al mattino seguente. Non si tratta di Halloween, ma di un evento che mette in evidenza l’illuminazione della fede, il ricordo dei defunti, il gusto genuino di stare insieme condividendo un momento di comunione caratterizzato dalla magia autentica del legame misterioso tra il mondo dei vivi e quello di quanti vivono nella nostra memoria. Un tempo, nelle vie di pietra del borgo, davanti a ogni uscio di casa, si usava porre dell’olio in una bacinella piena d’acqua: alla fioca luce della candela, si poteva assistere, secondo i vecchietti, alla sfilata delle anime del purgatorio. Elemento caratterizzante dei fuochi è la ginestra, un arbusto che in fiamme si volatilizza facilmente, facendo sembrare che il legame cielo-terra si compia sotto i nostri occhi. E’ convinzione che le anime dei defunti, tornando fra i vivi, facciano visita ai parenti e tornino alle dimore dove avevano vissuto, si riscaldino e continuino il loro peregrinare per tutta la notte. In onore dei defunti, si consumano cibi poveri ma simbolici: il grano lesso condito col solo mosto cotto, le patate, le cipolle, le uova e le castagne cotte sotto la brace. Niente streghe, dunque, niente maschere e figure grottesche. L’evento che si celebra a Orsara di Puglia è ancora profondamente legato al culto dei defunti e rifugge dal “rito” del “dolcetto o scherzetto”. La tradizione vuole che le anime del Purgatorio (Cocce priatorje) possano purificarsi attraverso il fuoco dei fucacoste e trovare la via del Paradiso, che viene indicata loro dai lumi nascosti dentro le zucche. E’ la notte della luce, dunque, non quella delle tenebre.
L’EVENTO PIU’ GRANDE. La notte dei falò che si celebrerà il 1° novembre è il più grande evento della tradizione che si svolge in Capitanata. La notte del primo giorno di novembre è quella che gli orsaresi, da tempo immemore, dedicano con particolare devozione alla ricorrenza di Ognissanti e al culto dei morti. Da lontano, nel momento in cui cominciano a scintillare i falò preparati in ogni angolo del borgo, Orsara sembra prendere fuoco. Le fiamme, la condivisione del cibo e gli spettacoli sono solo alcuni degli elementi che fanno di questo evento uno dei più attesi dell’anno. Per goderne appieno le mille suggestioni l’ideale è arrivare in paese molto prima dell’accensione dei falò.
foto scaricabili da: http://orsaradipuglia.blogspot.it/2016/10/foto-fucacoste.html

 
 
 

La campagna è smart la Regione vara i bandi e punta anche ai turisti

Post n°17607 pubblicato il 28 Ottobre 2016 da forddisseche

La campagna è smart la Regione vara i bandi e punta anche ai turisti 

 
La campagna è smart la Regione vara i bandi e punta anche ai turisti
 

'''SMART and start", "Rural rebran­dinq", "Smart district". Termini e aggettivi che sembrano più avere a che fare con la tecnologia che con l'agri­coltura. Sono invece le tre aree di sviluppo inserite nel Piano di azione locale presenta­to dalla Regione Puglia: una serie di inter­venti mirati per far crescere il settore, ren­dendolo competitivo e attrattivo, anche da un punto di vista turistico. Sviluppo e innovazione delle filiere e dei sistemi produttivi locali, turismo sostenibile, valorizzazione dei beni culturali e del patrimonio artistico legato, quindi. Questi gli obiettivi strategi­ci su cui muoversi, secondo l'ente, per po­ter accedere alle risorse previste dalla sot­tomisura 19.2 del Piano strategico regiona­le Puglia 2014-2020. E allora si tende a pro­muovere scambi interaziendali, creazione di reti e infine di un distretto rurale che mi­ri alla sostenibilità ambientale, e di conse­guenza etica e sociale. Fondamentale il con­tributo del Gal Terra dei trulli El di Barsen­to, che con i sui sette Comuni ha permesso la stesura del Piano e che insiste su quel "ru­ral rebranding" che altro non è che il riposizionamento e il rilancio dei settore. Quanti vi lavorano dovranno essere aperti all'inno­vazione e a tradurre le idee In startup, sem­pre con il fine di realizzare un modello di area intersettoriale.

 
 
 

Nasce 'Università del calcio'

Post n°17606 pubblicato il 28 Ottobre 2016 da forddisseche

Nasce 'Università del calcio' 

 
Nasce 'Università del calcio'
 
 

Sarà presentato domani nella sede dell'Università Telematica San Raffaele di Roma il primo Corso di Laurea in Scienze Motorie completamente dedicato al Calcio, inteso come fenomeno sportivo, tecnico, sociale e manageriale. Nasce così, anche in Italia, la prima "Università del Calcio": l'Università San Raffaele, con la collaborazione dell'Associazione Italiana Calciatori, ha istituito e attivato, per l'anno accademico 2016/17, un nuovo indirizzo curriculare del Corso di Studi di Scienze Motorie, un percorso inedito ed innovativo che si propone di contribuire a sviluppare il livello di professionalità degli operatori del 'sistema calcio". L'obiettivo del percorso di studio è quello di formare un professionista in ambito calcistico con adeguata preparazione culturale di base e con le competenze metodologiche necessarie per condurre, gestire e valutare semplici programmi di attività motoria e sportiva a livello individuale e di gruppo nel calcio. (ANSA)

 
 
 

Lesina/ Il 6 novembre la nuova programmazione del GAL Gargano… e la “Festa della Paranza”

Post n°17605 pubblicato il 27 Ottobre 2016 da forddisseche

Lesina/ Il 6 novembre la nuova programmazione del GAL Gargano… e la “Festa della Paranza” 

 
Lesina/ Il 6 novembre la nuova programmazione del GAL Gargano… e la “Festa della Paranza”
 
 


In data 6 novembre 2016, si terrà presso il Centro Polifunzionale Lungolago di Lesina, a partire dalle ore 16.00, il Convegno “La nuova programmazione del GAL Gargano e le azioni a sostegno dell’agricoltura e della pesca”, che vedrà, tra gli altri, la presenza e l’intervento dell’assessore regionale all’Agricoltura, Leo Di Gioia. L' iniziativa è inserita nel più ampio programma della “Festa della Paranza”, che vedrà Lesina protagonista per un giorno di una serie di iniziative.

 

Dottor. Antonio Trombetta

 

segretario provinciale CNA Foggia

 

Arch. Pasquale Tucci
Sindaco di Lesina

 
 
 

Comitato Vola Gino Lisa:dopo Taranto chiediamo lo sviluppo per lo scalo foggiano

Post n°17604 pubblicato il 27 Ottobre 2016 da forddisseche

Comitato Vola Gino Lisa:dopo Taranto chiediamo lo sviluppo per lo scalo foggiano 

 
Comitato Vola Gino Lisa:dopo Taranto chiediamo lo sviluppo per lo scalo foggiano
 
 

Il Comitato Vola Gino Lisa torna ad accendere i riflettori sull'aeroporto civile di Foggia: "per Taranto-Grottaglie sembra giunta l’ora dello sviluppo del suo scalo", scrive Maurizio Antonio Gargiulo il presidente del comitato a favore dell'apertura dell'aeroporto di Capitanata. Nel merito Gargiulo si rivolge all'assessore al bilancio "è proprio all’Assessore Piemontese che oggi, a distanza di diverse settimane dall’inizio dei nuovi lavori, ci rivolgiamo affinchè possa renderci edotti dello stato di avanzamento degli stessi, coordinati sempre dagli uffici regionali e di AdP, in concorso questa volta con gli esperti sostenuti dal territorio, in particolare dalla Camera di Commercio, Comune, Confcommercio e anche dal Comitato. - conclude Gargiulo- Certi di un Suo riscontro pubblico, per noi doveroso visti i precedenti sulla pratica, resteremo chiaramente vigili."

 
 
 

Foggia/ Le ricette di Ottaviano presentate alla Ubik

Post n°17603 pubblicato il 27 Ottobre 2016 da forddisseche

Foggia/ Le ricette di Ottaviano presentate alla Ubik 

 
Foggia/ Le ricette di Ottaviano presentate alla Ubik
 
 

I mari del sud Italia secondo un grande interprete della cultura culinaria mediterranea. Sabato 29 ottobre, ore 19, libreria Ubik di Foggia: “Polpo e Spada – Catch of the Day”. Dal famoso ristorante di Punta San Nicola, Gargano, un libro di “avventure gastronomiche”

 

Arancine di riso patate e cozze, Cicatelli con lupini e salicornia, Pan bagnato alle vongole e rucola di spiaggia, Murici e cardoncelli della Murgia su crema di cavolfiore, Tentacoli di polpo croccante, carote piccanti e crema di cicerchie... Sono solo alcune delle 45 ricette di Polpo e Spada – Catch of the Day (SIME BOOKS, 2016), interessantissima rappresentazione della cucina di mare del Meridione secondo la visione di uno straordinario interprete del settore, tra i migliori cuochi italiani. Sabato 29 ottobre, alle ore 19, lo chef Domenico Ottaviano presenta il suo libro nello spazio live della libreria Ubik di Foggia, raccontando il percorso geografico e culturale alla base delle sue “avventure gastronomiche”, in grado di attraversare tutto il Sud della penisola, dalla Puglia alla Sicilia. Alla testa del famoso ristorante “Al Trabucco da Mimì”, meraviglioso avamposto garganico di Punta San Nicola, Peschici, l’autore avrà cura di preparare per gli ospiti della libreria anche una piccola degustazione a base di pesce, del tutto ispirata alla “cultura marinaresca” che anima le pagine del suo splendido libro bilingue (italiano-inglese), arricchito di 22 approfondimenti, 100 fotografie e 15 disegni. A conversare con lo chef Domenico Ottaviano, la libraia Ubik Antonella Moffa.

 

Polpo e Spada – Catch of the Day. Ricette e avventure gastronomiche nei mari del sud Italia (SIME BOOKS, agosto 2016; testi: Domenico Ottaviano, fotografie: Maurizio Rellini, Illustrazioni: Monica Parussolo; bilingue Italiano – English; 224 pagine). Polpo, pesce spada e poi tonno, pesce azzurro, pesci di paranza e da zuppa, gamberi rossi, mazzancolle e vongole sono protagonisti della cucina di mare nel sud Italia e danno vita a piatti unici e dall’autentico sapore mediterraneo. Frutto di un sapere antico, le ricette di questo libro sono una rappresentazione fedele delle usanze culinarie di queste terre, aggiornate alla luce di una visione contemporanea. Ingredienti e tradizioni delle diverse cucine regionali si incontrano portando a una contaminazione tra Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna, Campania, Abruzzo e Molise. Polpo e Spada offre inoltre un ricco e dettagliato spaccato sulla cultura marinaresca e la pesca tradizionale, raccontando metodi antichi di secoli, oggi quasi scomparsi, le diverse tipologie ittiche e le conserve di mare. Il tutto con un occhio di riguardo agli elementi più schiettamente popolari della cultura del mare nel sud Italia, per molti aspetti un universo ancora “arcaico” e foriero di leggende e racconti ancestrali dal sapore mitico.

 

Domenico Ottaviano. Questo giovane ma navigato chef, nato e cresciuto a Peschici, sul Gargano, ha passato tutte le lunghe estati della sua gioventù tra il legno massiccio del trabucco e quello rustico dei tavoli del ristorante, ereditando nello stesso tempo due passioni: la pesca e la cucina, gli elementi alla base di questa pubblicazione. Appassionato di fotografia e giornalismo, ha scritto per divere use testate regionali prima di dedicarsi agli studi universitari. Si è laureato a Parma, prima in Scienze Gastronomiche, poi in Tecnologie Alimentari, discutendo due tesi sull’uso dell’acqua di mare in cucina e sulle preferenze dei consumatori per il pesce. Per la maggior parte dell’anno vive, pesca e cucina sugli scogli, nel ristorante “Al trabucco da Mimì” a Punta San Nicola, mentre l’inverno si concede ampi viaggi gastronomici intorno al globo. Il trabucco appartiene alla sua famiglia da cinque generazioni: gli Ottaviano, oggi tra i pochissimi depositari della tecnica costruttiva, ne sono premurosi custodi. Per le sue capacità nella comunicazione digitale si è classificato secondo al concorso Web Chef 2014 al Festival della Cucina Italiana di Rimini ed è qui alla sua prima pubblicazione.

 
 
 

Riassetto TV locali il 4 novembre risintonizzare i televisori a Vieste, Peschici, Vico, Cagnano Varano

Post n°17602 pubblicato il 27 Ottobre 2016 da forddisseche

Riassetto TV locali il 4 novembre risintonizzare i televisori a Vieste, Peschici, Vico, Cagnano Varano 

 
Riassetto TV locali il 4 novembre risintonizzare i televisori a Vieste, Peschici, Vico, Cagnano Varano
 
 

Arrivate nuove disposizioni dal Ministero, in merito alle frequenze televisive. Interessate alcune TV locali. Dal prossimo 4 novembre si consiglia di risintonizzare i televisori. I centri interessati, per il 4 novembre, sono: Vieste, Peschici, Vico, Cagnano Varano. Altri cambi sono previsti per il resto del Gargano nella seconda decade di novembre.

 
 
 

Trovato a Monte Sant’Angelo allo Junno un tamburello risalente secolo XIX

Post n°17601 pubblicato il 27 Ottobre 2016 da forddisseche

Trovato a Monte Sant’Angelo allo Junno un tamburello risalente secolo XIX 

 

Di:

 
  

Monte Sant’Angelo. Trovato a Monte Sant’Angelo in una casa antica del Rione Junno un tamburello risalente secolo XIX. La storia del tamburello accompagna la storia della nostra terra.

 

Afferma : Mangano penso che sia un tamburello risalente al secolo XIX cercherò di portarlo a Roma, presso il Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari dove ci saranno esperti del settore più preparati di me. Il tamburo è lo strumento più antico della musica tradizionale del Gargano. In base alla sua dimensione assume differenti nomi tra cui: tammorra, tammuridde e pulegna. A Monte Sant’Angelo ci sono stati sempre molti artigiani che lavoravano il legno e strumenti popolari come ( chitarra battente –castagnole e tamburelli), purtroppo, però, sono ormai in pochi a continuare la tradizione della costruzione artigianale del tamburello è un’arte praticata quasi esclusivamente dagli anziani ed è perciò in via d’estinzione,oggi a costruire i tamburi abbiamo a Monte Sant’Angelo Domenico Palena ed altri nel Gargano (San Giovanni Rotondo – Carpino – Vico del Gargano – Ischitella).Incerta è l’origine del tamburello; tracce di questo strumento sono state ritrovate presso gli antichi popoli delle civiltà dei fiumi e delle civiltà sviluppate intorno al Mediterraneo.

 

Il tamburello ha origini antichissime, forse esisteva già nel II millennio a.C. ed era comune a tutte le civiltà antiche dagli ebrei agli egizi,dai Sumeri agli Ittiti. Tale strumento è originario della Grecia, Medio Oriente, Magna Grecia e India. Il tamburello è nato allo scopo di accomagnare la musica tradizionale di ogni civiltà, soprattutto durante i banchetti e nelle altre cerimonie.
Gli archeologi hanno riportato alla luce antiche statue di donne sumere in possesso di tamurelli già a partire dal XXI secolo a.C. Anche nel Salento, sono stati ritrovati alcuni graffiti rupestri nelle grotte di Porto Badisco risalenti a circa 6000 anni fa, che raffigurano lo strumento in oggetto. La cultura contadina del sud italia si è appropriata di questo strumento facendolo diventare il simbolo della musica e della danza etnofolk , dalla tarantella alla pizzica e tammurriata.

 

Esistono due tipi di tamburello: quello ovale e quello circolare. Quello ovale viene chiamato anche tamburrina, tamburella, soffietta oppure ovalina; la tamburrina ha diverse misure, il diametro massimo è di 36cm e il peso non supera i 5hg. Quello di forma circolare ha un diametro di 28cm per gli adulti e 26cm per i bambini, il peso invece è solitamente contenuto entro 450g e 520g per i tamburellisti professionali. Il tamburello è uno strumento musicale a percussione detto anche tamburello basco, è formato da una membrana di pelle tesa sopra ad un crechio di legno. Nel telaio sono presenti delle fessure in cui sono applicate le cimbaline (sonaglietti) che, ad ogni percussione arricchiscono il suono con il loro tintinnare.

 

Le dimensioni del tamburello variano da un minimo di 25cm ad un massimo di 70 cm. Anche il numero di cimbali varia a seconda della gravità del suono. Oggi il tamburello viene utilizzato come strumento di accompagnamento per tutte le danze popolari (pizzica – tarantella – tammurriata – salterello ).

 

REDAZIONE STATO QUOTIDIANO.IT

 
 
 

Puglia/ Con la pillola Ru486 l'aborto si fa in day-hospital

Post n°17600 pubblicato il 27 Ottobre 2016 da forddisseche

Puglia/ Con la pillola Ru486 l'aborto si fa in day-hospital 

 
Puglia/ Con la pillola Ru486 l'aborto si fa in day-hospital
 
 

Approvate le nuove linee guida: Ivg senza più ricovero.
Gli ospedali pugliesi potran­no somministrare la pillola Ru486 in regime di day-hospital. Lo prevedono le nuove linee guida in materia di inter­ruzione volontaria di gravi­danza che la giunta regionale ha approvato ieri, recependo un documento predisposto dagli esperti pugliesi che aveva ottenuto l'ok del mi­nistero. Potrebbe sembrare una piccola novità, ma in realtà cambia molto. Perché, oltre a non far gravare sulla donna la scelta di rifiutare il ricovero, le nuove linee gui­da rispondono anche all'esigenza di ammorbidire, per certi versi, il pro­blema dell'obiezione di coscienza. Il medico obiettore può rifiutarsi in en­trambi i casi ma, spiega il capo del dipartimento Salute della Regione, Gio­vanni Gorgoni, «un conto è sommini­strare la pillola, un conto è mettere in atto la procedura chirurgica di inter­ruzione di gravidanza che richiede an­che l'anestesista e la disponibilità della ­sala operatoria». Insomma, un solo me­dico non obiettore potrà assistere in regime di day-hospital anche quattro o cinque pazienti. Oggi, come detto, la somministrazio­ne della Ru-486 avviene solo in regime di ricovero. Ciò che accade nella pratica è che dopo aver assunto la pillola la donna firma per le dimissioni (e contro il parere dei medici) e se ne torna a casa. Questo crea un problema ammi­nistrativo all'ospedale (si tratta di un ricovero inappropriato) ma, soprattut­to, un problema etico. «Si lasciava alla paziente - spiega Gorgoni - la respon­sabilità di un atto come rifiutare il ri­covero che, pure condivisibile, finisce per essere un autodifesa: non rimanere solo in ospedale, magari anche solo per privacy. Interrompere una gravidanza non è mai piacevole, per nessuno». Le nuove linee guida, predisposte dal Comitato punti nascita regionale, pre­vedono che la Ru-486 venga somministrata in day-hospital «salvo condizioni particolari». È necessaria ovviamente la richiesta firmata dal medico, e la gravidanza deve essere precedente alla settima settimana. La paziente dovrà sostenere una visita ambulatoriale per effettuare l'ecografia: se sceglie la pil­lola, l'erogazione avviene il giorno se­guente la permanenza in ospedale è limitata alle tre ore successive. La pa­ziente dovrà tornare in ospedale nei due giorni successivi: la prima volta per l'ecografia di controllo, la seconda per la somministrazione del misopro­stolo (induce l'espulsione del feto). Do­po due settimane dalla Ru-486, la pro­cedura si conclude con un'ulteriore ecografia per verificare l'interruzione della gravidanza ed analizzare even­tuali complicanze. Insieme alle linee guida è stato ap­provato anche il modulo di consenso informato, per confermare alla pazien­te la possibilità di interrompere il trat­tamento in qualunque momento. In Pu­glia si eseguono ogni anno circa 9mila interruzioni di gravidanza (dato più o meno costante), di cui circa 800 con la Ru486: l'utilizzo della pillola segna un trend in lento ma continuo aumento, ma la scelta sembrerebbe una questio­ne culturale.

 
 
 

La Regione «taglia» sui dentisti. «Cure gratis soltanto ai veri poveri»

Post n°17599 pubblicato il 27 Ottobre 2016 da forddisseche

La Regione «taglia» sui dentisti. «Cure gratis soltanto ai veri poveri» 

 
La Regione «taglia» sui dentisti. «Cure gratis soltanto ai veri poveri»
 
 

Gli odontoiatri che lavorano nelle strutture pub­bliche e quelli in convenzione avranno il ricettario «rosso» per prescrivere le prestazioni specialistiche. Ma ad aver diritto alle cure a carico del sistema sanitario sarà soltanto chi ha un reddito Isee inferiore agli 8.200 euro l'anno, vale a dire la soglia di povertà. Un drastico taglio rispetto al tetto attuale (22mila euro) che ha innescato la protesta degli spe­cialisti. «Per essere curati gratuita­mente dagli odontoiatri pub­blici - è la tesi di molti medici del settore- bisogna o avere già una malattia grave che possa complicarsi per una patologia odontoiatrica, oppure un red­dito bassissimo». Restano a ca­rico del servizio pubblico le cure dei ragazzi fino a 14 anni, che continueranno ad avere di­ritto alla visita di controllo e ad una serie di interventi per le patologie più gravi. Ma per il resto, la Regione ha deciso di applicare il concetto di «vul­nerabilità sociale», già previsto dal ministero, lo stesso criterio che guida le esenzioni dal tic­ket per reddito: «In questo mo­do - spiega il capo del dipar­timento Salute della Regione, Giovanni Gorgoni - si garan­tiscono davvero le cure odontoiatriche a quelle persone che, per il loro reddito, non potreb­bero in alcun modo permet­tersele, e viene eliminata una fascia intermedia che, invece, ha comunque la possibilità di accedere all'assistenza specia­listica». Gli odontoiatri (tutti, anche i convenzionati) avranno un ricettario rosso «biffato», sul quale potranno prescrivere solo le corrispondenti cure specialistiche. Da mesi, da quando era entrato in vigore il decreto «Appropriatezza», il sistema delle cure odontoiatriche pubbliche si era quasi bloccato: è stato introdotto l'obbligo di prescrizione specialistica, ma gli specialisti esterni non avevano il ricettario rosso e i medici di famiglia si rifiutano (correttamente) di effettuare la prescrizione. La delibera approvata ieri risolve il problema. Ma ora gli specialisti con­venzionati temono che, ridotta la platea degli aventi diritto, non riusciranno più a raggiungere i tetti di spesa. La Regione ritiene invece che la gratuità delle cure si sposterà verso le fasce più basse della popola­zione.

 
 
 

A Peschici trionfa la tradizione con “l’anëmë ‘i mortë”…altro che Halloween!

Post n°17598 pubblicato il 27 Ottobre 2016 da forddisseche

A Peschici trionfa la tradizione con “l’anëmë ‘i mortë”…altro che Halloween! 

 
A Peschici trionfa la tradizione con “l’anëmë ‘i mortë”…altro che Halloween!
 
 

L'Associazione Culturale “Punto di Stella” e il Comitato “Peschici Eventi”, per il sesto anno consecutivo, tornano ad allietare le lunghe e fredde serate autunnali in occasione della giornata dedicata alla Commemorazione dei Defunti. E’ abitudine secolare, infatti, che nei giorni immediatamente precedenti il “2 Novembre” bambini e bambine, ragazzi e ragazze, vadano di casa in casa bussando alle porte di chi si aspetta la visita – praticamente tutti visto che l’usanza è da ciascuno molto sentita e chieda... qualcosa per le “anime dei morti”: “Dammë ’na causë p’ll’anëmë ‘i mortë / sennò të sfascë ‘a portë”. Alla richiesta si risponde in genere con un sorriso e si mette mano al portafoglio oppure si cedono dolciumi, caramelle, frutta, etc. Terminato il giro delle piccole squadre di “cercatori”, il bottino viene diviso fra i partecipanti e le discussioni non mancano, ovviamente. Il Comitato ha allora pensato di finalizzare meglio tutto l’impegno che i ragazzini mettono, innanzitutto a mantenere viva una usanza antichissima (niente di assimilabile alle americanate di Halloween!) e poi a coprire distanze veramente da maratoneti, premiando i “cercatori” più dinamici ed efficienti al termine del “6° Trofeo del cercatore”. La consegna avverrà quando finirà la ricerca e tutte le squadre - che da questo momento sono messe in allarme - saranno passate, al termine dei loro giri, dalla postazione sistemata fin dalle ore 18.30 di martedì 1° novembre in P.zza Sant’Antonio, per la pesatura del loro “bottino”.

 
 
 

Cagnano Varano/ Inaugurato sportello centro antiviolenza

Post n°17597 pubblicato il 27 Ottobre 2016 da forddisseche

Cagnano Varano/ Inaugurato sportello centro antiviolenza 

 
Cagnano Varano/ Inaugurato sportello centro antiviolenza
 
 

Dal 22 ottobre 2016 il comune di Cagnano Varano si dota di uno sportello centro antiviolenza (CAV) che sarà d’aiuto sia alle donne del Gargano segnate dalla violenza fisica e verbale, sia ai figli delle donne maltrattate e persino uccise, che vivono la violenza di riflesso. È intestato ad Antonietta Caruso, che rappresenta il primo caso di femminicidio nel Gargano che si ricordi: nel 1965 all’età di 23 anni, la giovane donna peschiciana è stata infatti uccisa per mano del “fidanzato”- padre del bambino che probabilmente aveva l’età di 4 anni, gettata in mare da una rupe. Lo sportello, sito al palazzo municipale, apre una volta a settimana, di giovedì, dalle ore 16.00 alle ore 19.00 – fa sapere l’assessora alle politiche sociali, insegnante Mariella Scanzano, che dà inizio alla cerimonia d’inaugurazione, poco dopo le ore 17,30, con un brevissimo e suggestivo video che, attraverso immagini in movimento, suono e versi, narra la condizione sofferta della donna soprattutto di colore, condizione che però non ha impedito a diverse donne di emergere e di offrire il proprio contributo al progresso dell’umanità.
Lo sportello – precisa Beatrice Cannarozzi intervenuta in qualità di presidente del CAV “Antonietta Caruso” – intende sensibilizzare, prevenire, informare sulla violenza, promuovere la cultura della non-violenza, sostenere le donne nel percorso di autoemancipazione, aiutandole ad uscire dalla condizione di inferiorità. Si avvale del contributo delle istituzioni, di personale specializzato (psicologi, legali, assistenti sociali ...), delle forze dell’ordine e di ogni persona sensibile alla condizione di inferiorità della donna.
L’amministrazione comunale ha aderito ai programmi antiviolenza della regione Puglia [L. R. 29/1014]– che sotto questo profilo può dirsi all’avanguardia in Italia insieme a poche altre regioni – e deciso di attivare questo servizio d’ambito di zona per la precisa motivazione di contrastare ogni forma di violenza sulle donne e sui minori attraverso la prevenzione e la sanzione, collaborando con i paesi viciniori e utilizzando le risorse che la legge mette in campo – informa il sindaco Claudio Costanzucci Paolino, la cui amministrazione, avendo già inaugurato un circolo per anziani intestandolo a “Carmelo Palladino” – che è stato tra i primi ad individuare nella questione sociale il vero problema dell neonato stato italiano -, dimostra di prestare attenzione ai problemi delle fasce più deboli della popolazione.
Non tutti i comuni hanno risposto all’appello della regione – puntualizza l’avvocatessa Maria Pia Vigilante, presidente dalla “GIRAFFAH!” Onlus di Bari che collabvora al progetto – perché la necessità di avere un servizio per contrastare la violenza di genere è sottovalutata e di fatto a dominare nella società è ancora il maschio. I dati ISTAT dicono invece che in Puglia ogni giorno viene violentata una donna su tre, che le donne subiscono ogni forma di violenza, che la violenza attraversa ogni ceto sociale e si fa subdola e sottile nelle sfere più elevate. Aggiunge che chiunque, in qualsiasi ora del giorno, può chiedere aiuto per sé e per gli altri, chiamando il 1522; che le donne che si rivolgono al CAV sono coraggiose perché decidono di interrompere il circuito della violenza per sé e per i propri figli, costretti a subire indirettamente la violenza nel teatro della propria cosa, perché è dentro le pareti domestiche che spesso la violenza si consuma.
Sul mondo dell’infanzia costretta a subire la violenza riflessa fa il punto infine l’assessora alle politiche sociali, la quale ama immaginare un mondo di adulti che si fanno abbraccio intorno ai bambini, posti al centro di un cerchio di persone che li curano e si premurano di insegnare loro i valori della vita. Affinché tale mondo diventi una realtà è però necessario promuovere una cultura nuova, che dia spazio al dialogo e alla collaborazione, valorizzi l’educazione di genere, non permetta che le bambine vengano messe a zittire, insegni alle donne il rispetto di se stesse. Per questa ragione l’amministrazione comunale di Cagnano dei progetti visionati ha deciso di privilegiare i punti che riguardano la prevenzione e l’attenzione al mondo dei bambini, dei fanciulli e degli adolescenti.
È duqnue importante che le donne maltrattate, molestate, picchiate, stuprate, offese, insultate, denigrate, private del diritto di parola, ... violentate, sappino che, se lo desiderano, potranno essere accompagnate nel percorso che le condurrà fuori dalla violenza; che il CAV con sede a Cagnano offre servizio di prima accoglienza (ascoltando e sostenendo le richieste d’aiuto), di sostegno psicologico (qualora ne facciano richiesta), di consulenza legale (se c’è necessità di denunciare, chiedere la separazione o altro), di orientamento nel mondo sociale e lavorativo, per aiutarle a recuperare l’autostima e la fiducia in sé e ad essere indipendenti economicamente.
A impreziosire la serata d’inaugurazione del circolo antiviolenza, i contributi di giovani artisti talentuosi di Cagnano Varano: Carolina Tancredi al sax, Francesco Monaco al piano, Alida Zogli che declamaversi declinati al femminile, Carmel Aurora Bocale che cantato la condizione femminile con la sua bellissima voce.
Tutti i convenuti danno spazio infine all’ottimismo e contagiano il pubblico presente in sala, alimentando la convinzione che dalla violenza si può uscire, a patto che si cominci a costruire una “nuova grammatica” fatta di regole condivise dalle mamme e dai papà, dalle associazioni e dalle istituzioni, ... con il contributo indispensabile degli uomini.

 

Leonarda Crisetti

 
 
 

Vieste – LIMITAZIONE TRAFFICO VEICOLARE PER LA MANIFESTAZIONE DEI BERSAGLIERI DEL 29 E 30 NOVEMBRE

Post n°17596 pubblicato il 27 Ottobre 2016 da forddisseche

Vieste – LIMITAZIONE TRAFFICO VEICOLARE PER LA MANIFESTAZIONE DEI BERSAGLIERI DEL 29 E 30 NOVEMBRE 

 
Vieste – LIMITAZIONE TRAFFICO VEICOLARE PER LA MANIFESTAZIONE DEI BERSAGLIERI DEL 29 E 30 NOVEMBRE
 
 

L'invito della neonata Associazione ad esporre la bandiera italiana lungo le strade sottoindicate.

 

In occasione della manifestazione per l’inaugurazione della sezione di Vieste dell’“Associazione Nazionale Bersaglieri”, intitolata al generale Michele Bosco, è stata ravvisata la necessità di chiudere al transito veicolare tutto il tratto stradale comunale interessato dal percorso della sfilata. Così con apposita ordinanza il comandante della Polizia Municipale, ten. Michele Manzi,ha emanato un’apposita ordinanza (n.98 del 25.10.2016) con le seguenti indicazioni.

 

Per il giorno 29 ottobre 2016, a martire dalle ore 15:00 fino alle ore 20:00, per le vie indicate ed interessate dalla sfilata, cosi come di seguito vengono indicate, si dispone l’adozione dei seguenti provvedimenti:
-  VIALE XXIV MAGGIO e CORSO LORENZO FAZZINI
> Divieto di sosta con rimozione forzata dei veicoli;
> Chiusura al transito veicolare, durante il passaggio del corteo, di tutte le strade che si intersecano con le vie interessate dal corteo.

 

Per il giorno 30 ottobre 2016. a partire dalle ore 08:00 fino alle ore 14:00. per le vie indicate ed interessate dalla sfilata così come di seguito vengono indicate, l’adozione dei seguenti provvedimenti:
-  VIA GUGLIELMO MARCONI — VIA MADONNA DELLA LIBERA — CORSO LORENZO FAZZINI —
   VIALE MARINAI D’ITALIA (da intersezione con via Chirurgo Dell’Erba fino al tratto antistante la casa di riposo “Gesù e Maria”)
> Divieto di sosta con rimozione forzata dei veicoli;
> Chiusura al transito veicolare, durante 11 passaggio del corteo. di tutte le strade che si intersecano con le vie interessate dal corteo.

 
 
 

Dalla Provincia il via alla messa in sicurezza degli edifici scolastici

Post n°17595 pubblicato il 27 Ottobre 2016 da forddisseche

Dalla Provincia il via alla messa in sicurezza degli edifici scolastici 

 
Dalla Provincia il via alla messa in sicurezza degli edifici scolastici
 

La Provincia di Foggia comunica che a seguito dell’espletamento delle Gare d’Appalto dei lavori ricompresi nel “Primo programma straordinario di interventi urgenti finalizzati alla prevenzione e riduzione del rischio connesso alla vulnerabilità degli elementi anche non strutturali negli edifici scolastici”, avranno inizio gli interventi di messa in sicurezza degli edifici scolastici della Capitanata. L'importo complessivo per gli interventi, che riguardano vari centri della provincia, è pari a euro 8.034.980,00. Gli edifici sono: 'Marconi' di Accadia; 'Pavoncelli' e 'Dante Alighieri' di Cerignola; 'Giannone', 'Pacinotti', 'Lanza', 'Einaudi' di Torre di Lama e di Via Volta di Foggia; 'Rosmini' di Lucera; 'Pestalozzi' succursale e palestra, 'Tondi' e 'Rispoli' di San Severo; 'Giordani' di via Veneto e di via Cappuccini di Monte Sant'Angelo; 'Immacolata' di San Giovanni Rotondo; 'Fioritto' di San Nicandro Garganico; 'Mattei' e 'Fazzini' di Vieste; 'Primo Levi' di San Marco in Lamis; e 'Toniolo' di Manfredonia.
L'Ente comunica che "in attuazione dell’Accordodi Programma Quadro per gli interventi di recupero e riqualificazione del patrimonio infrastrutturale degli istituti scolastici pugliesi, sottoscritto con la Regione Puglia, avranno già inizio, nei prossimi giorni, i lavori relativi ai primi sette interventi su altrettanti edifici scolastici ubicati nel capoluogo provinciale. Gli interventi, dell’importo complessivo di € 6.120.000,00 riguarderanno il “Lanza”, il “Poerio”, il “Giannone”, il “Notarangelo-Rosati”, il Perugini, il “da Vinci” e il “Pacinotti. Oltre ai lavori di ristrutturazione delle Scuole, si è proceduto all’acquisto di arredi, utilizzando i Fondi nell’ambito del suddetto Accordo di Programma Quadro per un totale di € 722.000,00. Il Presidente della Provincia di Foggia, Avv. Francesco Miglio, nel corso di un incontro con il Dirigente del Settore Manutenzione Edilizia e Patrimonio Immobiliare,Dott. Giovanni D’Attoli, nel fare il punto sullo stato di attuazione dei programmi di recupero, di riqualificazione e di messa in sicurezza degli edifici scolastici, ha espresso viva soddisfazione per gli importanti traguardi raggiunti; ciò rafforza la costante attenzione dell’Ente per la tutela degli allievi e del personale scolastico assicurando l’esercizio dell’attività didattica in locali adeguati e soprattutto sicuri."

 
 
 

Il 4 novembre sarà il nord Gargano ad iniziare lo spegnimento delle frequenze

Post n°17594 pubblicato il 26 Ottobre 2016 da forddisseche

Il 4 novembre sarà il nord Gargano ad iniziare lo spegnimento delle frequenze rottamate e la contemporanea accensione delle nuove frequenze assegnate. Qui saranno pochi gli interventi, essendo poche le emittenti ricevibili rispetto al resto della provincia. Il mux con Antenna Sud e Teleblu passerà dal 45 UHF al 39 UHF, il mux Telepuglia Italia (spento da più di un mese) passerà dal 23 UHF al 35 UHF. Invariata la frequenza del mux di Telenorba che resterà ricevibile sul 27 UHF. A Vieste saranno spente le frequenze di Teleregione sul 51 UHF e Telepuglia-VideoPuglia sul 43 UHF. Il mux TLT Molise con Telefoggia, visibile da Monte Pallano in Abruzzo, passerà dal 31 al 58 UHF. La buona notizia (forse l'unica) è che sarà finalmente visibile sulla nuova frequenza 22 UHF il mux di Telemolise che finora era schiacciato dal mux di Antenna Sud sul 45. Per quanto riguarda invece le emittenti foggiane (colpevolmente quasi tutte assenti nel Gargano) resta l'interrogativo sulle sorti di Teledauna, la cui frequenza 28 UHF è stata rottamata e dovrà essere spenta il 7 novembre. Non avendo come le altre emittenti foggiane lo streaming sul proprio sito, cosa farà? Chiuderà o si prenderà in affitto i 3 MB di banda da qualche altro operatore locale?

 
 
 

Lavoro stagionale Naspi, approvata mozione M5S: "tutelare i lavoratori a termine del settore turismo"

Post n°17593 pubblicato il 26 Ottobre 2016 da forddisseche

Lavoro stagionale Naspi, approvata mozione M5S: "tutelare i lavoratori a termine del settore turismo" 

 
Lavoro stagionale Naspi, approvata mozione M5S: "tutelare i lavoratori a termine del settore turismo"
 

"Esprimiamo soddisfazione per l'approvazione all'unanimità del Consiglio regionale della nostra mozione che chiedeva un impegno del governo regionale per la tutela del lavoro stagionale dei lavoratori a termine del settore del turismo e la promozione di un tavolo interministeriale." lo dichiarano i consiglieri del Movimento 5 stelle Gianluca Bozzetti, Grazia Di Bari, Rosa Barone, Marco Galante e Antonella Laricchia.

 

"Abbiamo inoltre impegnato il Governo regionale - proseguono i cinquestelle - a farsi portavoce, alla luce delle difficoltà legate alla contrazione del periodo di lavoro e alla conseguente riduzione del reddito dei lavoratori stagionali, di iniziative, tra le quali l'attivazione di un tavolo interministeriale tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il Ministero dei Beni Culturali e del Turismo, il Ministero dello Sviluppo Economico, al fine di coinvolgere tutti gli attori sociali, sia per approntare politiche ed interventi mirati al sostegno della stagionalità nel turismo sia per prevedere l'estensione del periodo di transitorietà della nuova disciplina della «Naspi» per i lavoratori stagionali. Tutto ciò - concludono - al fine di evitare traumatiche conseguenze di carattere economico e sociale, ed assumere iniziative per sensibilizzare il Governo ed il Parlamento nazionali affinché tale lacuna della normativa nazionale sulla NASPI venga sanata prevedendo una indennità da erogarsi ai lavoratori stagionali del settore turismo, equivalente per durata temporale, alle settimane di effettivo lavoro prestato."

 
 
 

CineTeatroAdriatico Vieste/ I Films in programmagione fino a mercoledì 2 novembre

Post n°17592 pubblicato il 26 Ottobre 2016 da forddisseche

CineTeatroAdriatico Vieste/ I Films in programmagione fino a mercoledì 2 novembre 

 
CineTeatroAdriatico Vieste/ I Films in programmagione fino a mercoledì 2 novembre
 

Da giovedì 27 a mercoledì 2
DOCTOR STRANGE
Un film di Scott Derrickson. Con Benedict Cumberbatch, Chiwetel Ejiofor, Mads Mikkelsen, Rachel McAdams, Tilda Swinton.
Avventura, durata 130 min. - USA 2016USA 2016
Spettacoli
MARTEDì, GIOVEDì 19:00 – 21:00
MERCOLEDì, VENERDì, DOMENICA E LUNEDì 17:00 – 19:00 – 21:00
SABATO 17.00 – 19:00 – 21:00 – 23:00

 

LUNEDì 31 OTTOBRE
Hallowen - la notte Senza luna
PROGRAMMA:
Ore 23:30 BLAIR WITCH
Ore 01:30 I GUARDIANI DELLA NOTTE
Ore 03:30 I GUARDIANI DEL GIORNO
Ore 05:30 FEED

 

E DURANTE TUTTA LA NOTTE MUSIC & FOOD

 
 
 

A Rodi Garganico un Convegno per prevenire i rischi idrogeologici del Promontorio

Post n°17591 pubblicato il 26 Ottobre 2016 da forddisseche

A Rodi Garganico un Convegno per prevenire i rischi idrogeologici del Promontorio

Il Convegno “Terre & Territorio: Inchieste o Prevenzione?”, organizzato il 22 ottobre dagli Ordini dei Geologi, degli Avvocati e degli Architetti pugliesi nell’Auditorium dell’Istituto superiore “Mauro del Giudice” di Rodi Garganico, è iniziato con un breve video di intenso impatto emozionale. Immagini tragiche dell’incendio di Peschici del 2007, dell’alluvione del Gargano del 2014, fino agli ultimi preoccupanti eventi dell’estate 2016 a Lido del Sole, hanno ricordato al pubblico presente l’estrema fragilità del Gargano. Un territorio violato da eventi catastrofici in cui l’uomo è stato spesso corresponsabile, con interventi che non hanno affatto rispettato l’ambiente. Eventi che hanno avuto costi pesanti, e che non vanno rimossi dalla memoria collettiva. Per non dimenticare mai le persone che, in quelle tragiche circostanze, hanno perso la vita.
“Il Gargano è un territorio che evidenzia un’estrema vulnerabilità, e non soltanto dal punto di vista idrogeologico – ha spiegato la geologa Giovanna Amedei, coordinatrice dell’evento – Spesso dimentichiamo che il nostro promontorio è anche una zona ad altissimo rischio sismico”.
Dopo i saluti dei presidenti degli Ordini professionali (l’arch. Gaetano Centra, l’avv. Domenico Afferrante e il geologo Domenico Impagnatiello), che hanno ribadito la necessaria sinergia tra le diverse figure professionali per efficaci interventi di sistemazione idrogeologica, ma anche l’importanza della celerità dei lavori di ripristino da realizzarsi, ci sono state varie relazioni di carattere tecnico.
Gianluca Ursitti, presidente della Camera Penale di Foggia, con una incisiva esposizione supportata da ampia casistica, ha spiegato come la Legge, oggi più che in passato, venga in difesa del Territorio con l’introduzione di reati prima impuniti come il reato ambientale. Ma tutto questo non può bastare perché, con il tempo, potrebbero scoprirsi criticità insospettate; basti pensare al largo utilizzo, consentito in passato, dell’amianto, oggi rivelatosi cancerogeno. Certamente le Inchieste sono utili come mezzo per individuare le eventuali responsabilità a tutela del territorio, ma alla luce degli ultimi eventi la prevenzione è più che mai necessaria.
Il presidente del Consorzio di Bonifica del Gargano, Giovanni Terrenzio, ha illustrato l’interesse dell’Ente alla tutela e prevenzione del territorio, evidenziando, con dati alla mano, a che punto siano le progettazioni e le gare espletate, ammettendo però che alcuni lavori non potranno essere avviati prima di sei mesi, per i lunghi tempi necessari a ultimare tutti gli adempimenti burocratici previsti dalla normativa.
Altrettanto utile ed esaustivo l’intervento dell’arch. Gianfranco Merafina della Regione Puglia che, con delle efficaci slide, ha illustrato i dati aggiornati degli abusi edilizi sul Gargano: nel 2014 sono stati 174 i casi denunciati, 159 nel 2015, e 147 fino al mese di settembre del 2016. I dati del triennio 2014-2016 sono abbastanza confortanti per l’area garganica, perché di fatto evidenziano una diminuzione dell’abusivismo proprio nelle località interessate dall’alluvione del 2014, ad eccezione di una città, che detiene la “maglia nera”: l’unico incremento che si è avuto finora nel 2016 si è registrato a Vieste. Un maggiore controllo del territorio, nonché la consapevolezza di alcuni privati che di fatto hanno provveduto spontaneamente ad alcuni abbattimenti, hanno creato una piccola riduzione del fenomeno, ma bisogna sicuramente fare di più.
Barbara Valenzano (direttrice del dipartimento mobilità, qualità urbana, opere pubbliche, ecologia e paesaggio della Regione Puglia), ha precisato, nel suo intervento, come i fondi stanziati per eseguire i lavori di ripristino e messa in sicurezza idrogeologica non siano ancora stati spesi. Di fatto, a due anni dall’alluvione del 2014, mancano ancora le progettazioni esecutive per poter dare corso agli stanziamenti, che ammontano a ben 212 milioni di euro! Un vero peccato perché se da parte degli Uffici tecnici comunali non verranno accelerati i tempi di consegna degli elaborati richiesti, molti finanziamenti rischiano di tornare al mittente, con ulteriori danni (e tagli in termini economici) per eventuali altre tranche di finanziamento da parte della Unione Europea. La Valenzano ha sottolineato che gli uffici tecnici regionali sono a disposizione per venire incontro alle esigenze dei Comuni, e che i fondi succitati (cui si sono aggiunti stanziamenti per altre emergenze) sono ancora pienamente disponibili.
Tra i rappresentanti politici, da registrare la presenza e gli interventi dei consiglieri regionali Giannicola De Leonardis e Rosa Barone; entrambi hanno manifestato la piena disponibilità ad intraprendere nuove strategie per evitare la perdita dei finanziamenti, nonché la necessità di creare un clima di collaborazione generale. Rivolgendosi agli studenti del Corso CAT (Costruzioni, Ambiente e Territorio) e alle ragazze del corso Iter dell’Istituto superiore ospitante il Convegno, Rosa Barone ha ribadito la necessità di una nuova cultura della legalità. Bisogna imparare a farlo ripartendo dai più giovani, che devono comprendere l'importanza di preservare questi luoghi bellissimi, che possono dare certezza lavoro e futuro proprio alle nuove generazioni, oggi costrette ad emigrare all’estero come i loro nonni e a spendere lì la loro professionalità.
Presenti al Convegno anche l’associazione FARE AMBIENTE, con Marcello Amoroso, e il movimento NO TRIV, con Raffaele Vigilante; entrambi i rappresentanti ambientalisti hanno manifestato la loro vicinanza all’idea della prevenzione e ribadito la necessità di vigilare sempre sul territorio, e di non snobbare, come è stato fatto recentemente, lo strumento dei referendum popolari, specie quando sono in atto azioni altamente lesive dell’integrità ambientale del nostro mare e del nostro territorio. Vigilante ha ricordato come proprio il Gargano, in cui pure il movimento contro le trivellazioni era molto forte, abbia avuto la più bassa percentuale di votanti al referendum No Triv, impedendo di raggiungere il quorum.
Sponsor dell’evento la Fasso Bortolo, la cui mission aziendale è stata presentata al pubblico dal responsabile tecnico commerciale Paolo Catalano.
Giovanna Amedei, su richiesta dei presenti, ha invitato tutti al prossimo anno, auspicando la qualificata presenza di altri ordini professionali che hanno già manifestato la piena disponibilità alla collaborazione.

Teresa Maria Rauzino

 
 
 

Manfredonia, “Ciccill jie vacand u sicchje”

Post n°17590 pubblicato il 26 Ottobre 2016 da forddisseche

Manfredonia, “Ciccill jie vacand u sicchje”Il ricordo si ferma alla fine degli anni ‘80, poi andai in Toscana per motivi di lavoro

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Manfredonia – TRA i personaggi che ho annoverato in questi anni della mia città c’è anche il signor Francesco, detto Ciccill, una persona buona e abbandonata da tanti, tra i raggiri dell’indifferenza e l’ignoranza delle voci di un paese insofferente. Il ricordo si ferma alla fine degli anni ‘80, poi andai in Toscana per motivi di lavoro. Ciccill tutti i giorni si recava al Mercato Ittico con un secchio di plastica celeste sotto il braccio. Era un tipo un po’ bassino, vestito sempre alla stessa maniera, gli occhiali spessi. Ricordo che stava dalla mattina al primo pomeriggio nel mercato sempre affollato di pescatori, astatori e commercianti di pesce, più gente intrusa che a dire il vero era tanta. Ciccill cercava sempre di dare una mano a tutti per poi elemosinare qualche piccola ”Scaffett”, che in italiano significa “racimolare una quantità di pesce per la giornata”. “Ciccill jie vacand u sicchje” era vittima di insulti e sfottò da parte di grandi e bambini che spesso gli tiravano anche le pietre, mentre lui piangeva rammaricato appoggiato ad un muro. Ciccill rappresentava l’anima della nostra Manfredonia sempre in giro come un essere vagante. Così passarono gli anni e il popolino buffo e ridicolo quasi tutti i giorni gli urlava per strada davanti a chiunque passasse davanti: “Ciccill, jie vacand u sicchje”, quando oramai anziano e maltrattato non racimolava neanche più un pesce in quel secchio vuoto, come vuoto era il suo mondo che lo accompagnò fino al giorno della sua morte.
(A cura di Claudio Castriotta, Manfredonia 21 novembre 2015)

 
 
 

A Cerignola e Foggia da tutta Italia per l’omaggio a Di Vittorio

Post n°17589 pubblicato il 26 Ottobre 2016 da forddisseche

A Cerignola e Foggia da tutta Italia per l’omaggio a Di Vittorio Due giornate di alto profilo nell’anniversario della morte del grande sindacalista 

 

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Foggia. Nel 59esimo anniversario della sua morte, il cerignolano Giuseppe Di Vittorio, una delle figure più importanti della politica e del sindacalismo italiano, sarà ricordato in due giornate di altissimo profilo. Giovedì 3 novembre, nella sala consiliare del Comune di Cerignola, a partire dalle 15.30 si terrà una tavola rotonda su “Lavoro, Mezzogiorno, Giovani e Legalità” con relatori e ospiti provenienti da tutta Italia; venerdì 4 novembre, a Foggia, nell’aula magna del Dipartimento di Giurisprudenza, si discuterà di “Di Vittorio all’Assemblea Costituente”. L’iniziativa ha visto lavorare insieme la Cgil e lo Spi Cgil di Foggia, la Fondazione Giuseppe Di Vittorio, l’associazione Casa Di Vittorio, l’Università di Foggia e l’ANPI Associazione Nazionale Partigiani d’Italia sede di Foggia.

 

A CERIGNOLA E FOGGIA DA TUTTA ITALIA. Nella prima delle due giornate, a Cerignola, arriveranno le delegazioni della Camera del Lavoro di Lecco (Giuseppe Di Vittorio morì proprio nella città lombarda il 3 novembre del 1957) e dello Spi Cgil di Lecco, Teramo, Cesena, Ferrara e Ravenna, con i partecipanti ai campi estivi della legalità. Nella sala consiliare del Comune di Cerignola, saranno presenti il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il segretario generale dello Spi Cgil Lombardia Stefano Landini, Alessandro Langiu di Casa Di Vittorio, il presidente regionale ANCE Gerardo Biancofiore e il segretario generale Cgil Puglia Pino Gesmundo al quale saranno affidate le conclusioni della prima giornata. A presentare le iniziative delle giornate commemorative sarà Franco Persiano, segretario generale Spi Cgil Foggia. I temi del primo incontro saranno introdotti da Gianni Forte, segretario generale Spi Cgil Puglia, e dai saluti del sindaco di Cerignola Francesco Metta e del coordinatore della Camera del Lavoro cerignolana Gianni Marinaro.

 

A FOGGIA “DI VITTORIO ALLA COSTITUENTE”. Venerdì 4 novembre, la seconda giornata dedicata al grande sindacalista si terrà, a partire dalle 15.30, nell’aula magna del Dipartimento di Giurisprudenza. L’incontro sarà coordinato da Maurizio Carmeno, segretario generale Cgil Foggia, che introdurrà i temi poi sviluppati da Silvia Berti (docente di Storia Moderna a “La Sapienza”, vicepresidente Casa Di Vittorio”), Michele Galante (presidente provinciale ANPI Foggia), Adolfo Pepe (direttore Fondazione Giuseppe Di Vittorio), Maurizio Ricci (Rettore dell’Università di Foggia) e Ivan Pedretti, segretario generale Spi Cgil Nazionale.

 

Info: www.spicgilfoggia.it – www.cgilfoggia.it – www.spicgilpuglia.it

 
 
 
 
 

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