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Pizzomunno con gerani rossi.

 

 
Pizzomunno

Lungo il tratto meridionale della costa viestana, ritroviamo una piccola spiaggia che deve il suo nome all’ imponente faraglione che dalle acque cristalline si erge sovrano a sorvegliare la città ed i suoi abitanti: la Spiaggia del Pizzomunno.

Qui sembra aver avuto luogo un’ interessante e fantastica vicenda che ha come protagonisti due giovani innamorati , entrambi originari di Vieste .

Pizzomunno , giovane ed attraente pescatore, e Cristalda , ragazza bellissima dai lunghissimi capelli color dell’ oro, si amavano teneramente e vivevano nella convinzione che nulla al mondo potesse intaccare un sentimento tanto forte e sincero.

Ogni sera, Cristalda scendeva in spiaggia per salutare il suo bel Pizzomunno prima che con la sua barca andasse incontro al mare aperto.

Ogni notte, in mare, Pizzomunno riceveva la visita delle sirene che cercavano di ammaliarlo con i loro canti soavi. Le regine del mare desideravano ardentemente che Pizzomunno diventasse il loro re ed amante.

Il giovane, però, non cedette mai alle avance delle sirene tentatrici , avendo già donato il suo cuore alla candida Cristalda.

I reiterati rifiuti del giovane, scatenarono la furia delle sirene .

Una sera, le sirene raggiunsero i due amanti sulla spiaggia ed aggredirono Cristalda con grande ferocia, inghiottendola nelle profondità del mare.

Pizzomunno
fu colto da un dolore devastante, talmente grande da pietrificarlo per sempre.

Il giorno seguente, i pescatori di Vieste trovarono Pizzomunno pietrificato sulla roccia che oggi porta il suo nome.

La leggenda vuole che, ogni cento anni, Cristalda riemerga dalle profondità del mare per incontrare Pizzomunno e rivivere con lui l’ emozione di una notte d’amore sulla spiaggia che li fece incontrare.

 

 

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Promontorio del Gargano

Il più delle volte si pensa che la storia antropologica ebbe inizio sul promontorio del Gargano con l'apparizione dell'Arcangelo Michele più di sedici secoli or sono quando ancora il Cristianesimo conviveva con le allora attuali religioni pagane. Ma se analizziamo le carte romane si nota che gli insediamenti sedentari sono precedenti all'apparizione dell'Arcangelo e si trovavano sulla costa e ai piedi del sontuoso monte (Ergitium ,Sipontum ,Merinum ,Teanum , ,Apulum ,Urium).
Si trovano degli insediamenti umani persino precedenti a questi ultimi, ma bisogna risalire addiritturà all'età del bronzo, tanto è vero che lungo la provinciale che collega Foggia con San Marco in Lamis, a qualche chilometro da Borgo Celano, in zona"Chiancata La Civita-Valle di Vitturo"  è stato ritrovato la necropoli più antica della intera Europa. Altre testimonianze sono date dagli insediamenti rupestri e dalla innumerevole presenza di oggetti litici e di mura megalitiche che si sono scoperti nel corso degli anni sul Gargano.
 

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Toro seduto

 

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Toro seduto

 

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Hotel Gabbiano Vieste

 

Tutto ciò che l'uomo ha imparato

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "Tutto ciò che l'uomo ha imparato dalla storia, é che l'uomo dalla storia non ha imparato niente. Hegel"

 

Servo di Dio Don Antonio Spalatro .

 

Messaggi del 09/11/2009

«Per 30 operai morti, a giudizio 28 ex-dirigenti Ilva-Italsider di Taranto»

Post n°1356 pubblicato il 09 Novembre 2009 da forddisseche

 
«Per 30 operai morti,
a giudizio 28 ex-dirigenti
Ilva-Italsider di Taranto»
 
TARANTO - Rinvio a giudizio per 28 imputati, non luogo a procedere per morte di altri tre imputati e proscioglimento per l’attuale direttore dell’Ilva, Luigi Capogrosso: queste le richieste della pubblica accusa all’udienza preliminare a 28 persone – tra ex dirigenti dell’ex Italsider e dell’Ilva – accusate di cooperazione nell’omicidio colposo plurimo di 30 dipendenti e di omissione colposa di cautele o difese contro gli infortuni sul lavoro. 

All’udienza è stata citata come responsabile civile la Fintecna. 

Gli operai morti – secondo l’accusa – hanno contratto gravi malattie lavorando a contatto con quella che il magistrato inquirente, Italo Pesiri, ha definito “una particolare miscela di elementi dannosi per la salute”. Gli episodi presi in esame riguardano un arco di tempo di 35 anni. Gli imputati, sempre a parere del pm, avrebbero omesso di informare i dipendenti dello stabilimento (prima Italsider, poi Ilva) dei rischi a cui andavano in contro lavorando a contatto con sostanze chimiche e polveri. 

L’udienza preliminare proseguirà il 21 dicembre prossimo.

 
 
 

A VIESTE LA PENSIONE SI CERCA IN RICEVITORIA

Post n°1355 pubblicato il 09 Novembre 2009 da forddisseche

A VIESTE LA PENSIONE SI CERCA IN RICEVITORIAPDFStampaE-mail
lunedì 09 novembre 2009 ore 15:39
Le ricevitorie sono gli uffici di una nuova Inps dove si gioca per la vita.

 

Quanto si gioca a Vieste? Sicuramente tanto. «Decine di migliaia di euro a settimana nelle rivendite — ci dice il titolate di una ricevitoria — A cui bisogna poi aggiungere tutto quello che viene giocato on line privatamente da casa».
La scelta dei giochi è vasta. Dal classico SuperEnalotto al più recente Win for Life. «Giocano un po’ a tutto. — continua il ricevitore — Finora era il SuperEnalotto quello più gettonato ma ora l’arrivo del Win for Life lo sta insidiando».
Appena uscita la lotteria Win for Life è già diventata un tormentone ed anche i viestani  si sono trasformati in veri e propri giocatori a caccia della svolta. La speranza è di guadagnarsi un sorta di vitalizio, un nuova forma di pensione. E sono un po’ tutti a tentare la sorte.
«Quest’ultimo gioco ha interessato tutte le fasce di età — tiene a sottolineare il titolare di un’altra ricevitoria. Ci provano i giovani, gli anziani, le casalinghe. Dicono di giocare per divertimento ma il sogno di tutti è quello di guadagnarsi questa nuova pensione».
«Voglio una schedina per il gioco della pensione» così viene indicato il Win for Life dai più anziani. Perché la Sisal è diventata una sorta di nuova Inps e le ricevitorie i suoi uffici sparsi sul territorio. La promozione fatta è stata ben mirata: un gioco facile e buono, perché evita di sperperare la vincita in un sol colpo.
«Forse a rimetterci di più dall’arrivo del Win for Life sono stati i biglietti del Gratta e vinci», si rimarca in generale nelle rivendite. Grandi consumatrici dei famosi «grattini» erano in particolare le donne. Era facile vedere gruppi di donne sedute al bar che fra un caffè ed un chiacchiera tentavano con una «grattata» la fortuna. Oppure mentre erano in fila da qualche parte le vedevi tirar fuori dalla borsa qualche tagliando da «grattare».
A Vieste sembra non esserci un profilo standard del giocatore, non individuabile né per età né per classe sociale né per sesso. Giocano tutti, spesso e comunque. Anche se può diventare pesante per le proprie tasche. E così con un po’ di SuperEnalotto, un po’ di Win for Life e qualche Gratta e vinci sono tanti i viestani che si fanno il proprio menù quotidiano di giocate.
Ci sono poi le nicchie degli specialisti, per il settore delle scommesse on line o dell’ippica con la tris Qui il numero dei giocatori è certamente ridotto in proporzione alla gran massa degli interessati ai giochi più popolari. «C’è da considerare però il sommerso, perché giocato in casa, delle giocate casalinghe. — tiene a sottolineare un altro titolare di ricevitoria — Sono in tanti, infatti, a giocare on line con le varie carte ricaricabili. Lì c’è davvero l’imbarazzo della scelta dei giochi da fare. Ma soprattutto c’è l’anonimato dell’entità delle giocate che si possono fare. In ricevitoria una giocata elevata viene subito notata. In breve lo sanno tutti». 
E quasi a premiare la fedeltà al gioco dei viestani, lo scorso 14 agosto è arrivata la vincita che fa notizia. Con una semplice schedina del costo di due euro un fortunato giocatore ha centrato al SuperEnalotto un 5 con superstar raggranellando la bella cifra di 1 milione, 21mila e 869 euro. In quel periodo di giocate frenetiche con il SuperEnalotto con un jackpot stellare intorno ai 140 milioni di euro, la notizia della fortunata vincita a Vieste si è diffusa anche a livello nazionale. In quel periodo, con l’afflusso dei turisti, edicole e tabaccherie erano costantemente impegnate con le giocate del SuperEnalotto.
Dicono che sia la crisi a spingere tanti a tentare la fortuna. Certo è che per molti la ricevitoria sembra essere diventata la scorciatoia per la pensione o la rendita assicurata. Per modo di dire, perché con il gioco di assicurato non c’è proprio niente.

ALTRO CHE INFLUENZA A: LA FEBBRE DA GIOCO E’ SEMPRE PIU’ ALTA!
Se in Italia sono milioni quelli che sfidano la sorte al gioco a Vieste sono centinaia gli amanti di lotterie varie e scommesse
Tutti colpiti dalla febbre della corsa al jackpot del Superenalotto e della nuova lotteria vitalizia Win for life con un buon contorno di scommesse, poker. Le tabaccherie e le edicole di Vieste sono sempre più piene di giocatori. Complice forse anche la situazione di crisi economica, i giochi riscuotono un successo sempre più grande. E ci sono anche persone che non riescono a trovare un equilibrio fra ciò che investono nel gioco e quello che possono effettivamente spendere.
Il giocatore a rischio è prevalentemente di sesso maschile talora separato, ha scarse capacità nell'investire denaro a prescindere dall'attività del gioco, il più delle volte è figlio di almeno un genitore con problemi analoghi ed è propenso al rischio.
Il giocatore patologico, invece, si riconosce da diversi segnali: è troppo assorbito dal gioco, fa giocate sempre più forti, spesso al di sopra delle sue possibilità economiche, pianifica il modo per procurarsi i soldi, dice bugie in famiglia, per il gioco mette a repentaglio la propria vita privata e il lavoro e gioca per superare l'umore depresso. 
Spesso la febbre del gioco d'azzardo è la spia di altre malattie o è l'aspetto emergente di un più generale disagio sociale e personale.

LA PUGLIA SPENDE IN GIOCHI 780 EURO A TESTA ALL’ANNO
Se guardiamo la dimensione, il peso industriale, la ricchezza prodotta, allora le città pugliesi sono lontane dal resto del paese. Ma c’è un dato che vede Bari giocarsela alla pari con le grandi città metropolitane, ed è quello della spesa per giochi e scommesse: con un miliardo di euro spesi all’anno tra lotto, Superenalotto, Gratta e vinci e affini, la provincia di Bari è la quinta in Italia per denaro investito in fortuna.
La Puglia sviluppa il 6% della spesa nazionale per i giochi (circa 12 miliardi), pari a 778 euro a testa: una cifra in linea con le aree geografiche di dimensione simile, che pone la Puglia all’ottavo posto in Italia. Ma un altro dato, calcolato dal Sole-24 Ore, segnala che in Puglia si gioca tanto — a volte tantissimo — in rapporto al reddito: dal 10,7% dei brindisini all’8,1% dei foggiani. Il vecchio lotto sembra reggere soltanto a Bari, dove lo scorso anno sono stati giocati in ambi e terni poco meno di 165 milioni di euro. Lecce preferisce le Newslot, le macchinette mangiasoldi (legali) che hanno incassato 137 milioni, la stessa cifra che i tarantini hanno speso in Gratta e vinci. Il "grattino" è invece il principe dei giochi, in tutta Italia: soltanto a Bari ha incassato 383 milioni di euro, pari a quanto è stato scommesso al Lotto nell’intera Puglia, poco al di sotto di quanto è stato giocato in Gratta  e vinci a Napoli e Milano, cinque volte più di Firenze e sei volte più di Torino. Non sorprende il crollo del Totocalcio, sostituito dalle scommesse sportive (217 milioni il montante complessivo in Puglia). Il Bingo, che dieci anni fa era considerato l’ultima frontiera, ha attecchito solo parzialmente a Bari e a Lecce, mentre il Superenalotto pesa per 127 milioni, esattamente quanto l’ippica.

WIN FOR LIFE, TUTTI A GIOCARE PER UNA NUOVA FORMA DI PENSIONE
«Cosa c’è di peggio di un ‘gioco pericoloso’? Un gioco che si presenta come innocuo, positivo, perfino tranquillizzante, e poi non lo è. Di fronte al quale si abbassano le difese», così Daniela Capitanucci, psicologa e psicoterapeuta, nonché presidente dell’associazione AND (Azzardo e nuove dipendenze), ha spiegato i pericoli di Win for life, il fenomeno del momento che dietro tanto successo ha ottimi meccanismi di marketing, geniali per chi lo ha ideato, ma forse meno per chi partecipa dall’altra parte del gioco.
Un gioco «buono»?
L’ultimo prodotto di casa Sisal è già un successo. Dimostrabile dagli incassi e dai «patiti» ormai riconoscibili nelle ricevitorie. Win for life si presenta bene: con un montepremi di 4 milioni di euro per vent’anni, e il 23% di giocate distribuite per la ricostruzione in Abruzzo, sembra di assistere alla nascita di un concorso a premi finalmente «buono», non solo per l’aiuto ai terremotati, ma perché addirittura ci toglie l’imbarazzo di gestire dall’oggi al domani una grande somma di denaro, premurandosi di evitarci perfino di ‘dilapidare’ il patrimonio neo-acquisito in pochi giorni. «Non esistono giochi d’azzardo ‘buoni’ — dicono all’AND — ma solo giochi d’azzardo più o meno ‘pesanti’, proprio come le droghe, e Win for life ha tutte le caratteristiche per essere catalogato tra le più pericolose».
Estrazione oraria e feedback immediato: ecco come si crea dipendenza
«Prima di tutto — ha argomentato la psicologa dell’AND — c’è il meccanismo dell’estrazione oraria. Ripetitività e feedback immediato creano dipendenza e favoriscono un atteggiamento compulsivo al gioco. Se posso sapere ogni ora se ho vinto o perso, sono portato a ‘riprovarci’ subito. Perfino se ho vinto una somma più bassa del montepremi, perché scatta il desiderio di ‘reinvestire’ la cifra istantaneamente. E’ un meccanismo tra i più ‘subdoli’».
Oltre ai due fattori appena descritti, ci sono precisi indicatori per determinare il rischio di dipendenza di un gioco d’azzardo, come la facilità di comprensione delle regole e l’accessibilità al gioco.
Win for life ha tutte le caratteristiche, ad esempio il meccanismo dei 10 numeri più uno lo capisce anche un bambino, e si può giocare ovunque.
La grande suggestione:
stabilità e sicurezza in piena crisi
Win for life non solo ha avuto la capacità di aver individuato tutta una serie di caratteristiche che ne fanno un prodotto di grande attrattiva, ma ha anche centrato la grande suggestione del momento. Chi è che oggi non desidera 4 mila euro al mese per vent’anni? Non è solo una ‘busta paga’ molto alta, considerando uno stipendio medio oggi in Italia, ma è soprattutto una ‘rendita ventennale’, che in piena crisi economica significa stabilità, tranquillità per il futuro.
Win for life ha allargato
il target dei giocatori
Gli esperti spiegano che ormai il gioco d’azzardo è da considerarsi una vera e propria forma di consumo, indirizzato sempre a un target ben determinato: le scommesse sportive, ad esempio, sono pensate per giovani uomini, sotto i 40 anni; il bingo alle famiglie, pensionati, alle casalinghe.
E Win for life? In piena crisi, una rendita ventennale con un meccanismo di gioco così semplice a chi è indirizzato? Ai precari, sicuramente; poi ai cassaintegrati; ai pensionati che non ce la fanno con la sola pensione; ma anche tutti coloro che vogliono, magari, guadagnare semplicemente di più.
In altre parole: tutti. O meglio: tutta quella fascia di mercato che non si era prima avvicinata in modo preponderante al gioco.

 
 
 

Bisceglie, teneva tartaruga marina al guinzaglio BARI.

Post n°1354 pubblicato il 09 Novembre 2009 da forddisseche

Bisceglie, teneva
tartaruga marina
al guinzaglio
BARI. – Una tartaruga «caretta-caretta» in evidente stato di disidratazione è stata rinvenuta all’interno dell’abitazione di un pescatore 65enne di Bisceglie, che è stato denunciato per maltrattamento di animali e violazione delle direttive internazionali verso le specie protette. E' quanto hanno scoperto sabato sera a Bisceglie i carabinieri della locale Tenenza, che, su segnalazione da parte di un centro WWF, si sono recati presso l’abitazione del 65enne dove sul pavimento dell’abitazione,immobilizzata da una corda legata al collo, l’esemplare, di sesso femminile e dalle dimensioni del carapace di 49x48 centimetri, per un peso di circa 25 chilogrammi. La tartaruga verosimilmente era stata catturata da un peschereccio al largo delle coste biscegliesi. La tartaruga, in pessime condizioni di salute, è stata immediatamente soccorsa, con un «bagno» in una vasca e poi affidata al centro specializzato del WWF di Molfetta.

 
 
 

Puglia, lo scalo della discordia

Post n°1353 pubblicato il 09 Novembre 2009 da forddisseche

Puglia, lo scalo 
della discordia
di GIUSEPPE ALBAHARI

GALLIPOLI - La Regione Puglia è pronta a firmare l’accordo di programma quadro con il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti per realizzare la rete pugliese di porti turistici d’eccellenza. È la prima fra le Regioni (vi sono anche Campania, Sardegna, Sicilia e Friuli) che nel 2004 avevano firmato una convenzione con il Ministero e Italia Navigando, perché tale Società (gruppo Invitalia, ex Sviluppo Italia) curasse studio, finanziamento, progettazione, realizzazione e gestione d’una rete portuale turistica. Il fatto nuovo è rappresentato dalla scelta dei siti oggetto di interventi di riqualificazione e costruzione di porti turistici d’eccellenza. 

La vice presidente della giunta regionale Loredana Capone, l’assessore ai lavori pubblici Fabiano Amati ed il presidente di Italia Navigando Ernesto Abaterusso hanno concordato un piano di 45 milioni di euro, di cui 10 a carico della Regione Puglia, per interventi a Trani, Ostuni, Brindisi, Gallipoli e Porto Cesareo. Ciò s’aggiunge agli interventi già programmati dalla Regione ed avviati negli ultimimesi (San Foca, Vieste, Bisceglie, Castro e Lecce-San Cataldo) e prelude ad ulteriori accordi per completare la rete della portualità turistica ritenuta ottimale per richiamare turismo di qualità non solo sui siti costieri, ma anche verso i relativi hinterland, così da valorizzare a tutto campo il patrimonio paesaggistico, storico e culturale della Puglia. 

Malgrado l’accordo sia valutato come «un’ottima opportunità di business e d’immagine del settore del turismo, perché Italia Navigando garantisce apertura verso il mercato internazionale, rapido sviluppo delle attività collaterali ed interrelazione con altri operatori», una voce contraria si leva da una parte della marineria di Gallipoli. Il sindaco Giuseppe Venneri e il presidente Abaterusso hanno firmato nei giorni scorsi l’atto esecutivo di un pregresso accordo che prevede la riconversione dello scalo commerciale in porto turistico di 500 posti barca. Alcune associazioni di armatori e cooperative di pescatori temono, però, per il proprio futuro e lanciano lo slogan «giù le mani dal porto». In verità, la riconversione non riguarda i siti che ospitano la flotta peschereccia. Fino alla futura realizzazione di uno specifico porto, tale flotta disporrà degli spazi di cui necessita, per cui il problema di fondo è se la città voglia rinunciare al porto-emblema del sua storia mercantile, anche se nel 2008 sono state movimentate solo 343mila tonnellate di merce.

 
 
 

Foggia, mostra di fotografia e grafica degli studenti del liceo “Volta”

Post n°1352 pubblicato il 09 Novembre 2009 da forddisseche

Foggia, mostra di fotografia e grafica degli studenti del liceo “Volta” PDF  | Stampa |  E-mail
domenica 08 novembre 2009 21:22

biblioteca_foggia_.jpgNell’Area Mostre della Biblioteca Provinciale

 

Foggia - Nell’’Area Mostre della Biblioteca Provinciale di Foggia, sarà allestita dal 16 al 28 novembre 2009, una mostra dedicata al centro storico di Bovino, di fotografie e grafiche realizzate da alcuni studenti del Liceo Scientifico “Volta” di Foggia, appartenenti a classi iscritte al FAI. La mostra, dal titolo “Alla scoperta del fascino dell’antichità e del medioevo percorrendo le vie di Bovino” è stata realizzata in occasione della 17° GIORNATA FAI DI PRIMAVERA del 28 e 29 marzo 2009, svoltasi a Bovino con il coinvolgimento anche di  studenti e docenti del Liceo Classico “Lanza” della cittadina, con la collaborazione dell’Archeoclub e il Patrocinio del Comune di Bovino. Per questa manifestazione, gli studenti dei due licei hanno svolto il ruolo di Ciceroni, guidando lungo l’itinerario di visita un notevole numero di visitatori. In oltre, è stata allestita nel Museo Civico di Bovino una mostra di fotografie, grafiche e schede storiche dedicate ai Beni luogo della visita: “il Centro storico, il Castello, la Cattedrale, il Museo Civico e la Chiesa di San Pietro”, realizzate da alcuni studenti del Liceo Scientifico “Volta” di Foggia.

manifesto_mostra_foggia_a4.jpgLa stessa mostra sarà ospitata nell’Area Mostre della Biblioteca Provinciale di Foggia e sarà inaugurata dall’Avv. Elvira Consiglio, Vice Presidente della Provincia di Foggia, lunedì 16 novembre 2009, alle ore 17.00.  La mostra è a cura dei docenti del Dipartimento di Disegno e Storia dell’Arte del Liceo “Volta”, Luigia Pompea Rotundo, Ivo Ignelzi, Francesco Iliceto, Teresa Mendozzi, Claudia Rago. Gli orari della mostra sono: lunedì/venerdì 8.30 – 19.30, sabato 8.30 – 13.30 Dalle 17.30 alle 19.30 sono previste visite guidate dagli Apprendisti Ciceroni del Liceo Scientifico “A. Volta” nei seguenti giorni: 16-18-20-23-24-25 novembre 2009.

 

 
 
 

San Severo, scoperta truffa ai danni dell’Inps

Post n°1351 pubblicato il 09 Novembre 2009 da forddisseche

San Severo, scoperta truffa ai danni dell’Inps PDF  | Stampa |  E-mail
domenica 08 novembre 2009 21:12

finanza_troia.jpgCinque persone sono state denunciate all’autorità giudiziaria

 

San Severo – La guardia di finanza ha scoperto una truffa perpetrata ai danni dell’Inps a San Severo. Un’azienda, infatti, avrebbe percepito illegittimamente l’erogazione di indennità di disoccupazione per 500.000 euro e omesso il versamento, all’Inps, di contributi previdenziali per 225.000 euro. Cinque persone sono state denunziate all’autorità giudiziaria.

 

 
 
 

Vieste/ Al via l’organizzazione della Va edizione del presepe vivente nel Centro Storico

Post n°1350 pubblicato il 09 Novembre 2009 da forddisseche

Vieste/ Al via l’organizzazione della Va edizione del presepe vivente nel Centro Storico PDF Stampa E-mail
lunedì 09 novembre 2009 ore 09:46
“ Ogni Stalla una Stella”

 

Stiamo per organizzare la Va edizione del Natale nel Centro Storico e vogliamo averti tra i collaboratori della iniziativa che ci fa rivivere la più bella e universale delle tradizioni cristiane  “Gesù Bambino uno di noi”.  

Molti sono già disponibili, ma invitiamo altresì le scuole, le parrocchie, le confraternite, le associazioni culturali e sportive, le categorie ecc. a mettersi insieme per concretizzare nel Centro Storico il Vostro Presepe.
C’è una “Stalla” che vi aspetta per diventare una “Stella Natalizia”.
In ogni caso potete rivolgervi al Comitato Presepi, c.so Cesare Battisti

(Peppino Olivieri sarto)

    Il Padre Spirituale                                            Il Presidente
Don Gioacchino Strizzi                                 dr. Aristide Frascolla
Tel.0884/708078                                            Cel. 335-5697096

 
 
 
 
 

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