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Pizzomunno con gerani rossi.

 

 
Pizzomunno

Lungo il tratto meridionale della costa viestana, ritroviamo una piccola spiaggia che deve il suo nome all’ imponente faraglione che dalle acque cristalline si erge sovrano a sorvegliare la città ed i suoi abitanti: la Spiaggia del Pizzomunno.

Qui sembra aver avuto luogo un’ interessante e fantastica vicenda che ha come protagonisti due giovani innamorati , entrambi originari di Vieste .

Pizzomunno , giovane ed attraente pescatore, e Cristalda , ragazza bellissima dai lunghissimi capelli color dell’ oro, si amavano teneramente e vivevano nella convinzione che nulla al mondo potesse intaccare un sentimento tanto forte e sincero.

Ogni sera, Cristalda scendeva in spiaggia per salutare il suo bel Pizzomunno prima che con la sua barca andasse incontro al mare aperto.

Ogni notte, in mare, Pizzomunno riceveva la visita delle sirene che cercavano di ammaliarlo con i loro canti soavi. Le regine del mare desideravano ardentemente che Pizzomunno diventasse il loro re ed amante.

Il giovane, però, non cedette mai alle avance delle sirene tentatrici , avendo già donato il suo cuore alla candida Cristalda.

I reiterati rifiuti del giovane, scatenarono la furia delle sirene .

Una sera, le sirene raggiunsero i due amanti sulla spiaggia ed aggredirono Cristalda con grande ferocia, inghiottendola nelle profondità del mare.

Pizzomunno
fu colto da un dolore devastante, talmente grande da pietrificarlo per sempre.

Il giorno seguente, i pescatori di Vieste trovarono Pizzomunno pietrificato sulla roccia che oggi porta il suo nome.

La leggenda vuole che, ogni cento anni, Cristalda riemerga dalle profondità del mare per incontrare Pizzomunno e rivivere con lui l’ emozione di una notte d’amore sulla spiaggia che li fece incontrare.

 

 

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Promontorio del Gargano

Il più delle volte si pensa che la storia antropologica ebbe inizio sul promontorio del Gargano con l'apparizione dell'Arcangelo Michele più di sedici secoli or sono quando ancora il Cristianesimo conviveva con le allora attuali religioni pagane. Ma se analizziamo le carte romane si nota che gli insediamenti sedentari sono precedenti all'apparizione dell'Arcangelo e si trovavano sulla costa e ai piedi del sontuoso monte (Ergitium ,Sipontum ,Merinum ,Teanum , ,Apulum ,Urium).
Si trovano degli insediamenti umani persino precedenti a questi ultimi, ma bisogna risalire addiritturà all'età del bronzo, tanto è vero che lungo la provinciale che collega Foggia con San Marco in Lamis, a qualche chilometro da Borgo Celano, in zona"Chiancata La Civita-Valle di Vitturo"  è stato ritrovato la necropoli più antica della intera Europa. Altre testimonianze sono date dagli insediamenti rupestri e dalla innumerevole presenza di oggetti litici e di mura megalitiche che si sono scoperti nel corso degli anni sul Gargano.
 

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Toro seduto

 

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Toro seduto

 

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Tutto ciò che l'uomo ha imparato

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "Tutto ciò che l'uomo ha imparato dalla storia, é che l'uomo dalla storia non ha imparato niente. Hegel"

 

Servo di Dio Don Antonio Spalatro .

 

Messaggi del 20/12/2009

Barletta, muore bimba nel reparto di Ostetricia Procura apre inchiesta

Post n°1567 pubblicato il 20 Dicembre 2009 da forddisseche

Barletta, muore bimba
nel reparto di Ostetricia
Procura apre inchiesta
di Gianpaolo Balsamo

BARLETTA - La procura di Trani ha aperto un’indagine sulla morte di una neonata avvenuta nell’ospedale 'Mons.Dimiccolì di Barletta, lo stesso dove qualche giorno fa, per una disattenzione, si verificò uno scambio di neonate. Le due bambine,infatti, furono partorite a due ore di distanza l’una dall’altra e allattate per due giorni dalle mamme sbagliate.

La notte fra venerdì e ieri, invece, nella struttura ospedaliera di viale Ippocrate una neonata è morta, forse strozzata dal cordone ombelicale durante il parto. Una morte sulle cui cause e sulle cui eventuali responsabilità vuole vederci chiaro il sostituto procuratore Giuseppe Maralfa del Tribunale di Trani che, informato dell’accaduto, ha fatto subito acquisire dai carabinieri della stazione le cartelle cliniche, disponendo il sequestro anche della placenta e del corpicino della bambina che sarà sottoposto ad esame autoptico.

I carabinieri, chiamati dai familiari della partoriente, sarebbero intervenuti nell’ospedale barlettano in piena notte, tra venerdì e sabato, quando cioè la donna (una 30enne di Barletta), sottoposta ad un parto cesareo, avrebbe dato alla luce la bambina, oramai morta. Il cordone ombelicale, secondo una prima versione dei fatti, potrebbe aver creato una strozzatura con conseguente impossibilità del sangue di affluire dalla placenta al bimbo.

Ma si poteva evitare? C’è stata negligenza da parte di qualcuno? «Che cosa è successo negli ultimi istanti del parto? Vogliamo sapere la verità», dicono i parenti.

Si sa per certo che la donna, alla 41ª settimana di gestazione, si era ricoverata già il giorno precedente in seguito alla improvvisa rottura delle acque.

Dalla Asl/Bat, nessun commento. Il direttore generale, Rocco Canosa, si è limitato a dire: «Confidiamo nell’operato della magistratura nei cui confronti esprimiamo ampia fiducia».

 
 
 

FIUMI DI PAROLE

Post n°1566 pubblicato il 20 Dicembre 2009 da forddisseche

Clicca la Foto per Ingrandirla

20/12/2009

FIUMI DI PAROLE

 Quando il malanimo collettivo si nutre di malafede è giocoforza identificare nella crisi un castigo divino. Il dio della collera è irritato da una colpa non condivisa in pari misura da tutti. Per scongiurare il disastro bisogna scoprire il colpevole numero uno e condannarlo, ovvero «offrirlo in voto» alla divinità collerica. Ne "Les animaux malades de la peste", La Fontaine racconta che i primi a essere interrogati, nella favola, sono le bestie feroci. Essi descrivono bonariamente il loro comportamento di animali da preda che è immediatamente giustificato. L'asino (il Tartaglia di turno) è investigato per ultimo ed è lui, il meno sanguinario che, da psicolabile, si vede alla fine designato alla parte di persecutore.

Il meccanismo del capro espiatorio nutre nei persecutori la credenza granitica della colpevolezza della loro vittima designata ed essi vivono la loro condizione di prigionieri dell'illusione persecutoria come un autentico sistema di rappresentazione. Imprigionati da un inconscio persecutorio, oggi siamo abili come mai a identificare i capri espiatori altrui, ma incapaci di scoprire i nostri. Tutti noi siamo fermamente convinti di nutrire soltanto inimicizie legittime, ma in effetti il mondo intero è zeppo di capri espiatori. L'illusione persecutoria impazza più che mai, a volte tragicamente, altre in una modalità più soft. Il nostro acuito discernimento si applica per scoprire in ogni occasione capri espiatori individuali e collettivi. L'idea che una folla, o persino un'intera società, potesse essere aizzata a rinchiudersi nella prigione delle proprie illusioni persecutorie era quasi inconcepibile prima del predominio della società dello spettacolo che ha rieditato una nuova versione di piazza in chiave mass-mediatica.

La caratteristica peculiare di ogni crisi è la modalità in cui essa altera i rapporti umani. Si attiva una dinamica di cattiva reciprocità al rilancio senza più necessità di cause esterne per alimentarsi. Se gli agenti persecutori saranno tutti mossi dalla stessa credenza nella potenza malefica della loro vittima unanimemente invisa, essi polarizzeranno effettivamente tutti i veleni, le tensioni e le ritorsioni che inquinano i loro rapporti. Il primo capro espiatorio designato porrà fine alla crisi, azzerandone le conseguenze interpersonali in virtù del meccanismo della proiezione di ogni distorsione sulla vittima. Il capro espiatorio influenza soltanto i rapporti umani squassati dalla crisi, ma tutti crederanno che modifichi anche le cause esterne, sia una crisi politica, economica, epidemica o altra eventuale calamità oggettiva. Certo, i capri espiatori non guariscono né le vere epidemie, né le calamità sociali e naturali in genere.

Il capro espiatorio tradizionale conserva il suo potere esplicativo per i primi stadi di una crisi. Solamente per gli stadi successivi si può riconoscere la presenza di un fenomeno propriamente patologico. L'ampiezza del disastro finisce per scoraggiare la tesi unica del complotto dei persecutori.

Nelle società primitive oggetto di studio etnologico la presenza di un vulnus suscita per ciò stesso il sospetto che siano state infrante le norme fondamentali della comunità. Il termine primitivo definisce quanto nel nostro sistema perpetua credenze e comportamenti persecutori di tipo mitologico. Se un gruppo si ritiene completamente manipolato è perché arriva a ritenere responsabile delle pubbliche sciagure la vittima designata alla funzione di capro espiatorio, investito quale unica causa agente. L’inversione totale dei rapporti tra persecutori e loro vittima collettiva completa un ciclo di variazioni che rende possibile il ritorno alla normalità grazie a un duplice transfert. Il trasgressore dell’ordine sociale si ritrova trasformato in restauratore e il massimo delinquente diventa un pilastro del nuovo ordine. Peccato che questo accada solo nei miti, mai nelle persecuzioni storiche.

Maria Mattea Maggiano

 
 
 

Il governo a sorpresa: «Petruzzelli allo Stato»

Post n°1565 pubblicato il 20 Dicembre 2009 da forddisseche

Il governo a sorpresa:
«Petruzzelli allo Stato»
di Carlo Stragapede

BARI - Il governo, per la prima volta, esce allo scoperto sulla vicenda Petruzzelli. Con una posizione molto chiara: il teatro è di proprietà del Comune, sulla base della convenzione di oltre un secolo fa che imponeva ai Messeni Nemagna, proprietari, di ricostruire entro quattro anni, in caso di distruzione del monumento, pena l’esproprio.

La presidenza del Consiglio dei ministri esprime la sua tesi ufficiale attraverso l’intervento processuale al fianco della class action promossa da due legali baresi, Luigi Paccione e Alessio Carlucci. I due avvocati puntano a ottenere dal Tribunale civile la dichiarazione, con tanto di carta bollata, che il monumento è appunto di proprietà pubblica, senza se e senza ma.

Nel suo intervento in giudizio, l’avvocato dello Stato Nicola Scattarelli (in rappresentanza oltre che di Palazzo Chigi anche del Ministero per i Beni culturali) ipotizza che il Tribunale di Bari possa ritenere il monumento di proprietà privata. Insomma che possa «assegnarlo», una volta per tutte, ai Messeni Nemagna. In questo caso, però, secondo il legale dello Stato, i magistrati dovrebbero condannare le eredi Messeni a pagare 20 milioni 349mila euro, come rimborso per le spese della ricostruzione sostenute dallo Stato.

Il Petruzzelli è stato inaugurato il 4 ottobre scorso, al termine di lavori protrattisi per molti anni, dopo il rogo doloso che lo distrusse, il 27 ottobre 1991. Ma la battaglia legale non si placa.

Il governo nazionale, quindi, sembra voler «stracciare» il protocollo d’intesa del 21 novembre 2002 che partorì la Fondazione lirica barese e che soprattutto riconobbe la proprietà privata del teatro, assegnando ai Messeni un canone di 500mila euro l’anno a carico della Fondazione stessa. Una tesi, quella di Palazzo Chigi, che sembra inconciliabile con l’altra sentenza del Tribunale civile di Bari, emessa venerdì scorso, che riconosce piena validità al protocollo. Il governo di Roma non si era mai espresso ufficialmente sulla natura (pubblica o privata?) della proprietà. Un’occasione c’era stata: il tavolo tecnico di circa un anno fa, al quale aveva partecipato il ministro Sandro Bondi. Quel vertice, però, si era risolto in un nulla di fatto.

Intanto, le eredi Messeni Nemagna, assistite dall’avvocato Ascanio Amenduni, nei giorni scorsi hanno anche presentato un esposto articolato alla Procura della Repubblica. Nella querela, chiedono di accertare eventuali reati nella consegna del teatro, da parte del Ministero, alla Fondazione, il 7 settembre scorso: «Siamo stati scavalcati illegittimamente, i proprietari siamo e restiamo noi», affermano.

 
 
 

In Puglia, petrolio al posto del turismo

Post n°1564 pubblicato il 20 Dicembre 2009 da forddisseche

In Puglia, petrolio
al posto del turismo
di Giuseppe Armenise

BARI - Vocazione turistica? Provate voi a promuovere le spiagge sterminate sulle quali si affaccia il promontorio del Gargano o le acque cristalline del Salento mentre sul destino della regione con l’esposizione costiera più estesa d’Italia incombe la minaccia del petrolio. Il passo tra la Puglia perla del turismo e la Puglia pattumiera è davvero breve. E le popolazioni già si mobilitano per dire no a questo possibile scempio. Al loro fianco anche l’amministrazione regionale che proprio ieri, attraverso l’assessore all’Ecologia, Onofrio Introna, ha annunciato di voler affiancare l’azione di rivendicazione di quanti «si oppongono alle ricerche petrolifere in una delle più belle zone costiere d'Italia».

La ricerca del petrolio sui fondali di fronte al litorale di Puglia promette di portare solo danni. L’esiguità dei possibili giacimenti, la cui portata si esaurirebbe, secondo alcuni, in poco più di un anno e mezzo, non giustifica affatto il costo ambientale richiesto alle popolazioni in termini di interferenze deleterie con l’attività di pesca, di sconvolgimenti inevitabili degli ecosistemi marini (nelle aree interessate affacciano riserve marine protette, parchi regionali e zone umide di assoluto pregio), di compromissione dell’industria turistica (stabilimenti balneari e strutture ricettive) che negli ultimi due anni proprio in Puglia ha mostrato segnali in controtendenza rispetto al generale calo registrato ovunque.

Il primo a lanciare l’allarme, un paio di settimane fa, il deputato di Monopoli, città a 40 km da Bari, Pierfelice Zazzera. Proprio nel mare di Monopoli e nella zona Sud tra le province di Bari e Brindisi (a una distanza che varia tra i 10 e i 37 km al largo) si segnalano tre punti di potenziale perforazione. Al momento, il ministero dell’Ambiente ha autorizzato solo le prospezioni sismiche (a colpi di proiettili ad aria, tecnicamente air gun) per la caratterizzazione delle aree oggetto dell’interesse delle società petrolifere (tutte con sede all’estero anche se in almeno in case partecipate da società italiane). Ma quei tre punti di prospezione sono diventati, nel frattempo, 7. Sui tavoli delle Capitanerie di porto competenti, infatti, sono arrivate richieste per l’avvio di attività in mare anche a Molfetta (20 km a nord di Bari) e poi a Gallipoli e a Taranto. Nel comprensorio della Capitaneria di Termoli, invece, ricadono i punti di interesse al largo delle isole Tremiti, sede di una delle più estese riserve marine di Puglia. E da Monopoli, i Verdi annunciano per bocca del portavoce Giuseppe De Leonibus: «I punti complessivi di possibile perforazione, in prospettiva sono addirittura 15, 5 dei quali nell’arco jonico».

Gli elementi per rendere inquiete le popolazioni locali e le amministrazioni (compresa quella monopolitana che è retta da un sindaco di centrodestra, quindi affine al governo nazionale) ci sono tutti. Non ultimo il fatto che Regione e enti locali sostengono di aver saputo di questa campagna di ricerca del petrolio ormai a cose fatte, quando cioè ormai non era più possibile esprimere alcun parere. Una lettera, in realtà, risulta inviata dal ministero dell’Ambiente alle amministrazioni delle città costiere (compreso il capoluogo di regione, Bari) a gennaio. Ma gli uffici competenti di ciascuno dei Comuni in indirizzo sostengono di non averla mai ricevuta. In più, tra i due quotidiani scelti per rendere pubblica la procedura avviata ne è stato scelto uno («Il Giorno» di Milano) che non ha alcuna diffusione in Puglia. E così la protesta si sposterà molto presto in strada. Il comitato di cittadini cui già hanno dato la propria adesione Italia dei valori e Verdi si costituirà ufficialmente la prossima settimana, il 28 dicembre, e già si annunciano una serie di manifestazioni.

Decisamente duro l’attacco dell'assessore Introna al ministro Stefania Prestigiacomo: «Mentre sta rappresentando l'Italia al vertice di Copenhagen - dice Introna - sul clima, dal suo ministero arrivano bordate che renderanno la Puglia la pattumiera d'Italia e di Europa. I più grandi scienziati e i più eminenti statisti cercano modi per ridurre le emissioni di gas serra in Danimarca. Mentre il ministro si fa bella con discorsi sul Bel Paese, ci viene reso noto che risultano depositate alle Capitanerie di porto ben 7 nuove richieste di prospezioni geologiche per ricerche di gas e petrolio. La Regione non può neppure restare inerte. La Prestigiacomo sta a Copenaghen e i suoi uffici dicono che per il rigassificatore di Brindisi a due passi dalla case va tutto bene. Il Ministro parla al vertice Onu sull'ambiente, ma con una mano nascosta firma il raddoppio della centrale Eni di Taranto. Si tratta di scelte scellerate. Appena arriveranno i decreti, stia pur sicura il ministro che saranno impugnati dalla Regione».

 
 
 

Il maestro Muti domani a Bari

Post n°1563 pubblicato il 20 Dicembre 2009 da forddisseche

Il maestro Muti
domani a Bari
 
di Osvaldo Scorrano

Diretta in Eurovisione su Raiuno e su Radio3 oggi a mezzogiorno per il tradizionale Concerto di Natale trasmesso dall’Aula del Senato. Protagonista Riccardo Muti, che torna a dirigervi dopo 4 anni, alla guida della sua Orchestra Giovanile «Luigi Cherubini», prima di tornare domani sera a Bari, nel suo amato Petruzzelli. Nell’emiciclo ligneo dall’acustica infallibile, che esalta la purezza del suono della «Cherubini», per un giorno la politica tace e lascia lo spazio alla musica che risuona tra le simboliche statue adornanti l’Aula di Palazzo Madama: la Fortezza, la Giustizia, la Concordia e il Diritto. 

Subito dopo l’inno nazionale, Riccardo Muti leverà la sua prestigiosa bacchetta sulla magnifica Quinta Sinfonia di Beethoven, scelta personalmente dal maestro pugliese «come un inno all’ottimismo, auspicando per la musica e per la cultura del nostro Paese, pur in un momento di grandi difficoltà e tagli al Fus, un domani radioso, pieno di luce».

Maestose e gravi , allora s’alzeranno le prime note di quella che viene chiamata la «Sinfonia del destino», «destino, che sempre accompagna la vita dell’uomo e ne determina il corso.

Quel destino che batte alle porte dei giovani musicisti della “Cherubini” che chiedono una speranza, una sicurezza per il proprio futuro, sperando di trovare la luce proprio come accade all’ultimo movimento della Sinfonia», dichiara il maestro Muti durante una pausa della prova nell’Aula del Senato, subito dopo aver dato alcune incisive indicazioni ai ferrati e volenterosi professori d’orchestra. I quali faranno pervenire nelle mani del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano una lettera in cui esprimono la preoccupazione per il proprio futuro professionale e per la musica tutta . «Un appello civile e privo di ogni punta di polemica, un segno di maturità unito a un desiderio di speranza», lo definisce Muti, che di questi ragazzi ormai si considera un padre putativo.

Ma la Quinta Sinfonia nell’Aula di Palazzo Madama, di fronte al Capo dello Stato Giorgio Napolitano, ai presidenti di Senato e Camera, Renato Schifani e Gianfranco Fini, al presidente della Corte Costituzionale Francesco Amirante, non abbandonerà il suo messaggio di ottimismo, così come accadrà domani a Bari, quando illuminerà il già radioso Petruzzelli da poco tornato alla vita. «Ottimismo per un Teatro che dopo tante difficoltà e imbarazzi è finalmente tornato ad essere il faro culturale di una città come Bari, che era caduta nel buio, di una regione come Puglia dalle antiche tradizioni culturali, di un Sud, dove la cultura fa fatica a imporsi». Poi perentorio aggiunge: «Ora la strada è spianata, toccherà a tutti camminare nel percorso giusto e non più smarrirsi».

Ad aprire domani l’atteso concerto del Petruzzelli – per il quale i biglietti sono esauriti da giorni – saranno due pagine della grande letteratura musicale russa: l’Ouverture-Fantasia del Romeo e Giulietta di Tchaikowsky e la Suite dal balletto L’uccello di fuoco di Stravinsky, «pagine di grande impegno strumentale» le definisce Muti, pronto a sottolineare che «al virtuosismo necessario per rendere al meglio la pagina di Tchaikowsky deve accostarsi la maturità raggiunta dai giovani musicista richiesta per il difficile brano di Stravinsky».

 
 
 

IL NATALE GARGANICO

Post n°1562 pubblicato il 20 Dicembre 2009 da forddisseche

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20/12/2009

IL NATALE GARGANICO

 Natale e i suoi giorni sono punteggiati da tante iniziative, quasi tutte a sfondo artistico-culturale, soprattutto musicale. Ve ne presentiamo una carrellata, sorvolando a volo d’uccello il nostro territorio.

A PESCHICI - La locale Banda Musicale, che fa capo alla Associazione “Amici della Musica Domenico Collotorto”, si esibirà domenica 21 diretta dal M.tro Mario Racioppa nell’atrio della Scuola Elementare alle 19.30 (foto del titolo e 1 sotto; ndr). Un’ora prima (18.30), si terrà il Concerto di Natale della Scuola Media “Libetta”.

A VICO DEL GARGANO - Dal 18 dicembre, nella Chiesa S. Maria Pura, a cura dell’Associazione S. Maria Pura, Mostra-Concorso dei presepi (aperta fino al 6 gennaio). Il 19, concluso il 5° Premio Antonio Saccia “Il Gargano che lavora”, organizzato dal Periodico “Il Belvedere”). Il 21, Festa dell’Anziano in Largo Monastero-Centro Anziani, alle 18. Il 22, Santa Klaus band... in città, dalle 16.30 col Complesso Bandistico “A. F. Nardini” Città di Vico. Il 24, “Arriva il Bambinello”, alle 19: le Confraternite, “anticipano” la nascita intonando nelle vie del paese con i Bambinelli, i canti tradizionali e in dialetto del Santo Natale, Il 26, Schola Cantorum “Pax et Bonum”: Canti tradizionali natalizi - Chiesa di S. Giuseppe - ore 19,30. Il 27, “Concerto di Natale”, alle 19, nell’Auditorium comunale col Complesso Bandistico “A. F. Nardini” Città di Vico del Gargano in collaborazione col Corpo Musicale Carpinese e la Banda Musicale “Città di Rodi G.co”. Il 29, Michele Iacovone in concerto, Auditorium comunale, alle 19. Il 30, “Musica e fede nel ‘600”: Chiesa del Purgatorio, ore 19, Concerto di violino e violoncello con Maria Saveria Mastromatteo e Francesco Mastromatteo.

In gennaio, il 2, “Omaggio ad Alda Merini”: Sala Consiliare, alle 19 (amore, follia e dintorni) a cura del laboratorio teatrale “Teatro K”. Si ricorda infine che dal 18 dicembre al 6 gennaioè possibile ammirare la“Via dei Presepi” nelle 12 chiese e nel centro storico.

A RODI GARGANICO - Nel dettaglio, il programma delle iniziative si svilupperà così: sabato 19 dicembre - Le melodie del Natale in compagnia degli “Zampognari”; mercoledì 23 - Concerto di Natale in collaborazione del conservatorio di Musica “U. GIORDANO” sezione staccata di Rodi Garganico; domenuca 27 - Ambientazione di “LA NATIVITA’” Il Presepe Vivente di Rodi Garganico; martedì 5 gennaio - Arrivo a cavallo dei Re Magi alla grotta della Natività; mercoledì 6 - “Musica Insieme” con Giovanni e Germana, serata di beneficenza. Da martedì 8 dicembre, in Piazza Luigi Rovelli, visita al Presepe allestito a cura del Comitato Feste.

A CAGNANO - Musica e solidarietà a Santo Stefano. E’ ormai una piacevole tradizione di Natale e anche quest’anno il “Concerto per la Pace” non deluderà. Giunta alla sesta edizione la manifestazione musicale promossa e organizzata dai Giovani comunisti si terrà il 26 dicembre alle 21 nell’Aula magna della chiesa di San Francesco a Cagnano Varano. Sul palco si esibiranno i “Laila”, storico gruppo rock del paese, e altre formazioni musicali di Cagnano e dintorni.

Nata nel 2004, l’iniziativa si è fin da subito distinta per il forte intento sociale e di solidarietà. “Gli incassi delle serate passate - spiega Francesco De Biase, uno degli organizzatori - sono sempre stati devoluti ad associazioni umanitarie, come Emergency e Medici senza frontiere. Fin dal primo anno, quando il nostro fu un piccolo aiuto per le popolazioni del Sud-est asiatico colpite in quei giorni dallo tsunami”.

Quest’anno, invece, l’obiettivo della serata cambia per rivolgersi maggiormente alla realtà locale di Cagnano Varano. “Col ricavato del concerto - continua De Biase - compreremo numerosi libri che contribuiranno alla rivalutazione della biblioteca comunale. Vorremmo in particolare acquistare testi universitari per i numerosi studenti del nostro paese”.

Sempre a Cagnano, l'Associazione culturale “Diomedea” invita tutti a partecipare alla “Via dei Presepi”. La manifestazione si terrà il 28 dicembre prossimo, alle 19, nel borgo antico.

A RIGNANO GARGANICO - Una delle manifestazioni natalizie più importanti della regione, il “Presepe Vivente”, inserito a pieno titolo nel progetto interregionale "I Presepi del Sud", che vede gemellate ben otto realtà di Puglia e Basilicata, sarà presentato nell'ambito di un'apposita conferenza stampa lunedì 21 dicembre a partire, dalle ore 9, nella Chiesa Madre del più piccolo comune del Parco Nazionale del Gargano, alla presenza del presidente dell'Ente Parco e di numerose altre personalità del mondo politico, culturale, sociale ed economico della Capitanata e della Puglia. L'evento è alla sua dodicesima edizione ed è stato voluto per recuperare e riproporre i mestieri scomparsi del nostro Meridione. Trova tutto cliccando su http://www.preseperignano.com.

A ISCHITELLA - L'Associazione di Volontariato "E' Primavera Ragazzi", per il secondo anno consecutivo, esporrà al pubblico il Presepe ad altezza reale, realizzato nel corso del progetto "Natività" dello scorso anno. Il Presepe, realizzato grazie alla maestrìa del M.tro d'arte Carmelo di Lella, con l'ausilio di tessuti e compensato, è già visibile gratuitamente dal 12 dicembre e resterà tale fino 6 gennaio 2010, tutte le sere dalle 18 alle 20, al pian terreno dell'ex Convento di San Francesco, di fianco alla Mostra Archeologica. Per informazioni è possibile contattare l'Associazione info@primaveraragazzi.it oppure al cellulare 347/4335539.

A VIESTE - Quest’anno, una nuova esperienza: un originale “presepe vivente” allestito nel giardino di S. Maria, dove scrupolosamente dal vivo verrà presentata la nascita di Gesù nell’ambiente storico e umano di Betlemme. Una quindicina di capanne artigianali sono state costruite per ospitare mestieri e ambienti familiari. Con qualche felice sorpresa per i visitatori. Interessante e suggestivo ammirare dal vero quanto i pastori, duemilanove anni fa, andarono a vedere, trovando tutto come l’angelo aveva annunziato: il Bambino avvolto in fasce e posto nella mangiatoia con Maria e Giuseppe e il bue e l’asinello. I giorni della rappresentazione: 20 e 27 dicembre, e 3 gennaio 2010, il giorno di Natale e dell’Epifania alle 8,30, dopo la messa. “Dulcis in fundo”, martedì 22 dicembre, degustazione di dolci tipici delle feste di Natale e pettole, alle 19, in Piazza Vittorio Emanuele (Piazza del Fosso).

A MONTESANTANGELO – Iniziato il 13 dicembre, durerà fino al 7 gennaio. Questi gli appuntamenti musicali, teatrali, folkloristici e… tanto altro, che ci attendono da oggi in avanti. Il 20, alle 19, nell’Auditorium delle Clarisse, Concerto Blues del trio Centrella, Magistro, Capasso. Il 21-22, alle 15.30 - Auditorium delle Clarisse - Rappresentazione teatrale a cura dell'Istituto Comprensivo "Vincenzo Amicarelli". Il 22, ore 17 - Piazza Don Luigi Sturzo - Pettolata natalizia a cura dell'Associazione “Agesci”. La Vigilia, alle 17, nella Sala Convegni del Castello, Rassegna delle Zampogne con degustazione di prodotti tipici. Il 26, ore 16 - Auditorium delle Clarisse - Grande tombolata con ricchi premi a cura dell'associazione “U.G.R. 27”. Il 27, ore 17.30 - Auditorium delle Clarisse - Concerto di Natale a cura del Quintetto d'archi "L'estro armonico". Il 28, ore 19 - Macchia - Piazza Madonna della Libera, Esibizione Gruppo Folk. Il 29, alle 19.30 - Auditorium delle Clarisse - Esibizione Gruppo Folk. Il 30, ore 19.30 - Auditorium delle Clarisse -Concerto del Gruppo "Acoustic Quintet Jazz".

Il 2 gennaio 2010, alle 19.30, nell’Auditorium delle Clarisse, Gran Concerto dell'Orchestra da Camera Adriatica diretta dal M° Michele Notarangelo. Il 3, ore 19.30 - Sala Convegni del Santuario - Concerto di Natale a cura del Coro Polifonico "Vocinsieme" diretto dal M° Antonio Falcone. Durante le festività natalizie il Gruppo Zampognari e Babbo Natale allieterà con canti e suoni le vie del centro, la Basilica nella notte santa e tanti altri momenti. Il Centro Sociale "San Michele Arcangelo" organizzerà fino al 5 gennaio varie manifestazioni: pettolate, Bafana dei Nonni e Nipotini e una serata danzante il 27 dicembre.

A SAN GIOVANNI ROTONDO - Tante le iniziative organizzate dalla ProLoco, soprattutto pensando ai più piccoli. Spiccano quelle all’interno del Chiostro comunale, proprio davanti al Presepe, come le “Filastrocche” di Onofrio Grifa o i “Racconti” della Nuova Compagnia di Teatro Popolare, o ancora il Teatro delle Marionette di M. G. Muscatiello. Appuntamenti particolari sono poi quelli di domenica 20 dicembre, quando con “Il mondo delle favole”, Corso Umberto I verrà invaso da 50 personaggi della fantasia, e del 5 gennaio, con Ciro Lettica, che ci stupirà con i suoi giochi di fuoco e comicità.

A seguire: il 22, alle 17: Torneo di Tressette nei Bar di Corso Umberto I (bar Centrale, bar Lalla e Caffè XVI). Il 24 mattina: Fanfara dei Bersaglieri di San Giovanni Rotondo per le vie della città. Il 27, tutto il giorno in Corso Umberto I: “Mercatino dell’antiquariato e dell’usato”. Alle 19, Chiostro comunale: Teatro delle Marionette di M. Grazia Muscatiello in “Madama Cirimbriscola”. Il 28, alle 18.30, Biblioteca comunale: presentazione del libro “Enzo Bertani: la mia vita a fianco di San Pio da Pietrelcina” di Lina Callegari. Interverrà il giornalista di RaiUno Rosario Carello. Il 29, alle 20, Struttura di Pozzo Cavo: 3° Veglione di Natale in favore della Terza Età. Il 30 alle 19, Chiostro comunale: “Racconti davanti al presepe” con NCTP.

La “festa” continua il 1° gennaio 2010, nel Cineteatro Palladino: Concerto di Capodanno degli Amici della Musica di San Giovanni Rotondo. Il 3, tutto il giorno, Corso Umberto I: “Mercatino dell’antiquariato e dell’usato”. Alle 19, Chiostro comunale: Teatro delle Marionette di M.G. Muscatiello in “Scrooge”. Il 5, alle 18, Chiostro comunale: Finale e premiazione del torneo di Tressette. E alle 19, P.zza dei Martiri: Ciro Lettica, comico, giocoliere e sputafuoco, in “Sisalvichipuò”. Il 6, alle 18, P.zza dei Martiri: “Befana in Piazza” 2ª ed., a cura de L'Atletica Padre Pio, in collaborazione con lo Speleo Club Sperone. Alle 19, Salone della Parrocchia di Sant’Onofrio: Premiazioni di “Natale in Famiglia con il Presepe” (33ª ed.) e “Disegna il tuo Natale” (15ª ed.), a cura di Radio Monte Calvo. Alle 20, Chiostro comunale: “Racconti davanti al presepe” con NCTP.

E non finisce qui. Tantissimi altri eventi, grandi e piccoli, sono in programma in altre località. Fra queste, tornando a Peschici, da non dimenticare e visitare assolutamente, la Prima (in assoluto) Edizione del Concorso di Arte Presepiale organizzato dalla Associazione Culturale “Punto di Stella” con la imprescindibile collaborazione dei responsabili del “Museo dei Nonni (Laura Casasola e Davide Maggiano), del “gruppo di accoglienza” composto da studenti del locale Istituto Tecnico Turistico, e della squisita disponibilità della proprietà della Galleria “don Achille” (dove si sviluppa il percorso artistico, che terminerà il 6 gennaio), sig.ra Graziella della Torre e figlio (Domenico Martucci).

 
 
 

San Severo, oggi al Mat Francesco Gravino in 'Il postino di Pablo Neruda'

Post n°1561 pubblicato il 20 Dicembre 2009 da forddisseche

San Severo, oggi al Mat Francesco Gravino in 'Il postino di Pablo Neruda' PDF  | Stampa |  E-mail
domenica 20 dicembre 2009 08:50
biblioteca_san_severo_home.jpgAppuntamento alle 19.30 nelle sale del museo dell'Alto Tavoliere, sarà inoltre possibile visitare la mostra di Paul Banner 'Eros e glamour'

 

San Severo - Dopo il successo di pubblico dell'inaugurazione della mostra 'Eros e glamour. L’indugio nell’immagine del corpo' di Paul Banner, che ha dato il via alla rassegna 'Eros, l'incanto e l'identità', il Mat di San Severo torna con un nuovo appuntamento. Oggi alle 19.30 la rassegna, in programma sino al 14 febbraio, proseguirà con 'Eros e Poesia. Il postino di Pablo Neruda'. Francesco Gravino accompagnato da Edgardo Caputo al pianoforte leggerà e interpreterà alcuni brani tratti dall'omonimo romanzo di Skarmetra. Durante l'incontro Elena Antonacci, direttore del Mat, illustrerà la figura del dio Eros e il tema della seduzione nell'antichità. Sarà inoltre possibile, fino al 14 febbraio, al piano terra dell'edificio di piazza San Francesco visitare la mostra di Paul Banner. (Il Grecale -Marilia Castelli)

 
 
 
 
 

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