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Pizzomunno con gerani rossi.

 

 
Pizzomunno

Lungo il tratto meridionale della costa viestana, ritroviamo una piccola spiaggia che deve il suo nome all’ imponente faraglione che dalle acque cristalline si erge sovrano a sorvegliare la città ed i suoi abitanti: la Spiaggia del Pizzomunno.

Qui sembra aver avuto luogo un’ interessante e fantastica vicenda che ha come protagonisti due giovani innamorati , entrambi originari di Vieste .

Pizzomunno , giovane ed attraente pescatore, e Cristalda , ragazza bellissima dai lunghissimi capelli color dell’ oro, si amavano teneramente e vivevano nella convinzione che nulla al mondo potesse intaccare un sentimento tanto forte e sincero.

Ogni sera, Cristalda scendeva in spiaggia per salutare il suo bel Pizzomunno prima che con la sua barca andasse incontro al mare aperto.

Ogni notte, in mare, Pizzomunno riceveva la visita delle sirene che cercavano di ammaliarlo con i loro canti soavi. Le regine del mare desideravano ardentemente che Pizzomunno diventasse il loro re ed amante.

Il giovane, però, non cedette mai alle avance delle sirene tentatrici , avendo già donato il suo cuore alla candida Cristalda.

I reiterati rifiuti del giovane, scatenarono la furia delle sirene .

Una sera, le sirene raggiunsero i due amanti sulla spiaggia ed aggredirono Cristalda con grande ferocia, inghiottendola nelle profondità del mare.

Pizzomunno
fu colto da un dolore devastante, talmente grande da pietrificarlo per sempre.

Il giorno seguente, i pescatori di Vieste trovarono Pizzomunno pietrificato sulla roccia che oggi porta il suo nome.

La leggenda vuole che, ogni cento anni, Cristalda riemerga dalle profondità del mare per incontrare Pizzomunno e rivivere con lui l’ emozione di una notte d’amore sulla spiaggia che li fece incontrare.

 

 

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Promontorio del Gargano

Il più delle volte si pensa che la storia antropologica ebbe inizio sul promontorio del Gargano con l'apparizione dell'Arcangelo Michele più di sedici secoli or sono quando ancora il Cristianesimo conviveva con le allora attuali religioni pagane. Ma se analizziamo le carte romane si nota che gli insediamenti sedentari sono precedenti all'apparizione dell'Arcangelo e si trovavano sulla costa e ai piedi del sontuoso monte (Ergitium ,Sipontum ,Merinum ,Teanum , ,Apulum ,Urium).
Si trovano degli insediamenti umani persino precedenti a questi ultimi, ma bisogna risalire addiritturà all'età del bronzo, tanto è vero che lungo la provinciale che collega Foggia con San Marco in Lamis, a qualche chilometro da Borgo Celano, in zona"Chiancata La Civita-Valle di Vitturo"  è stato ritrovato la necropoli più antica della intera Europa. Altre testimonianze sono date dagli insediamenti rupestri e dalla innumerevole presenza di oggetti litici e di mura megalitiche che si sono scoperti nel corso degli anni sul Gargano.
 

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Toro seduto

 

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Toro seduto

 

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Tutto ciò che l'uomo ha imparato

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "Tutto ciò che l'uomo ha imparato dalla storia, é che l'uomo dalla storia non ha imparato niente. Hegel"

 

Servo di Dio Don Antonio Spalatro .

 

Messaggi del 17/02/2010

ATLETICO VIESTE - RUTIGLIANESE: MATCH DETERMINANTE PER LA FUGA IN ECCELLENZA

Post n°1849 pubblicato il 17 Febbraio 2010 da forddisseche

ATLETICO VIESTE - RUTIGLIANESE: MATCH DETERMINANTE PER LA FUGA IN ECCELLENZA PDF Stampa E-mail
mercoledì 17 febbraio 2010

Potrebbe essere determinante, per il passaggio in , la partita di recupero che domani pomeriggio, ore 15 campo sportivo “Riccardo spina”, l’Atletico Vieste giocherà contro la Rinascita Rutiglianese, non disputata lo scorso 3 gennaio a causa della mancata presentazione, per un errata comunicazione dell’orario d’inizio, della terna arbitrale.

Image

Domeni, infatti, in caso di esito positivo dell’incontro, i biancocelesti del Gargano potrebbero portare a 8 punti il distacco dal Canosa, diretta inseguitrice e pretendente al titolo. Senza contare i tre punti di “bonus” che l’Atletico acquisterà domenica prossima, non giocando con la Grumese, ritiratasi dal campionato, arrivando così ad un divario di ben 11 punti. Il momento, quindi, è davvero favorevole alla squadra garganica che insegue da tre anni il sogno di accedere alla campionato della cadetteria regionale insieme a tante altre squadre blasonate.
La gara di domani, in ogni caso, si preannuncia difficile e nello stesso tempo avvincente per l’Atletico Vieste che pur galvanizzato dai sei successi di fila in questo girone di ritorno, dovrà fare i conti con un avversario, la Rutiglianese, appunto, che lo ha quasi imitato (cinque vittorie consecutive) sino a domenica scorsa quando ha dovuto arrendersi all’Atletico Mola che gli ha rifilato un sonoro 6 – 1.   
Il Vieste, in undici partite, ha ottenuto 10 vittorie e una sconfitta, con 28 reti segnate e sei subite per un totale di 30 punti su 33 disponibili. Un tabellino di marcia davvero esaltante come il gioco che pratica e che entusiasma assai.
Gianni Sollitto

 
 
 

I sordi chiamano la polizia con un SMS

Post n°1848 pubblicato il 17 Febbraio 2010 da forddisseche

I sordi chiamano la polizia con un SMS PDF Stampa E-mail
mercoledì 17 febbraio 2010 ore 18:02
I cittadini sordi di Foggia e Provincia, in casi di emergenza, potranno contattare le Forze dell'Ordine tramite un messaggio SMS.

Questo grazie al progetto "SMS = Sicuri e mai soli", una nuova iniziativa che sarà presentata giovedi 18 febbraio 2010 ore 18,30 presso la sede provinciale dell’E.N.S. in Vico Viola n. 23, alla presenza del questore dott Bruno d'Agostino.
Grazie a questo nuovo servizio, il cittadino potrà mettersi in contatto con la sala operativa della questura di Foggia dove è stato installato, per l'occasione, un telefono cellulare con un numero dedicato 334-6908528 esclusivamente a persone
con problemi di udito e di parola.
Dal momento in cui l'operatore della polizia riceverà il messaggio, saranno contattati gli organi istituzionali e le associazioni di volontariato come le forze dell'ordine, i vigili del fuoco, la polizia, municipale o il pronto soccorso.
Il servizio si affianca a quelli già attivi come la "denuncia a domicilio", la "denuncia via web" e il "Commissariato online". L'obiettivo al centro delle iniziative è promuovere il contatto con la Polizia di Stato.

SALA OPERATIVA “113”


Esempio:
“3346908528”
MARIA ROSSI
VIA ROMA FOGGIA - AMBULANZA 18
TIPO DI INTERVENTO (INCIDENTE STRADALE)
VIA ROMA……….. : LOCALIZZAZIONE
PERSONA ferita
ELENCO TIPOLOGIA INTERVENTI
CODICE TIPO DI INTERVENTO
1 LADRI IN CASA
2 AGGRESSIONE-RISSA
3 RAPINA A MANO ARMATA
4 SCIPPO (FURTO CON STRAPPA)
5 BORSEGGIO (FURTO CON DESTREZZA)
6 FURTO SU AUTO
7 INCENDIO DI AUTO
8 INCENDIO DI CONTENITORI SPAllATURA
9 VIOLENZA_SU DONNE
10 VIOLENZA SU MINORI
11 TENTATO SUICIDIO
12 SUICIDIO
13 ANIMALI PERICOLOSI PER L'INCOLUMITA'
14 ALLAGAMENTI DI ABITAZIONI
15 INCENDIO ABITAZIONE
16 CROLLO ABITAZIONE-OGGETTI PERICOLANTI
17 FUGA DI GAS
18 INCENDIO BOSCHIVO ODI STERPAGLIE
19 AIUTO IN PANNE
20 PERSONA CHIUSA IN CASA
21 PERSONA CHIUSA IN ASCENSORE
22 INCIDENTE STRADALE
23 PERSONA SMARRITA
24 PERSONA FERITA (SVEGLIA.-COSCIENTE)
25 PERSONA SVENUTA
26 PERSONA FERITA GRAVEMENTE
27 PERSONA CON FRATTURA GRAVE
28 PERSONA CON MALORE
29 PERSONA CON INFARTO IN ATTO
30 PERSONA CON TRAUMA CRANICO
31 PERSONA CON USTIONE
32 PERSONA CON PRINCIPI DI SOFFOCAMENTO
33 PERSONA CON ATTACCO ISTERICO
34 PERSONA CON SINTOMI DI INTOSSICAZIONE
35 PERSONA PARTORIENTE
36 BAMBINO FERITO

 
 
 

"Francesco Padre" ecco le eccezionali immagini dall'abisso

Post n°1847 pubblicato il 17 Febbraio 2010 da forddisseche

"Francesco Padre"
ecco le eccezionali
immagini dall'abisso
 
BARI - Duecentoquarantre metri in fondo all’Adriatico, la chiglia del peschereccio molfettese «Francesco Padre» ritrova per un attimo la luce, è il ROV (robot subacqueo) della Impresub a tornare sul relitto dopo quasi due anni dall’affondamento nel giugno del 1996. Le prove di quanto accadde davvero la notte del 4 novembre 1994 al comandante Giovanni Pansini e al suo equipaggio, formato da Luigi De Giglio, Francesco Zaza, Saverio Gadaleta, Mario De Nicolo, sono ancora in fondo al mare. Ed è da quelle prove, di cui questo video costituisce parte essenziale, che ripartirà ad indagare la procura che proprio ieri ha riaperto l’inchiesta su questa tragedia. 

Il GIP di Trani Roberto Olivieri del Castillo ha voluto riaprire il caso per accertare in maniera definitiva se l’equipaggio del «Francesco Padre» avesse a bordo materiale esplosivo, così come si era chiusa la precedente inchiesta, oppure se a determinare esplosione ed affondamento siano state altre cause. 

Il ROV cerca le tracce, scandaglia i resti del peschereccio da prua a poppa, sino a trovare le spoglie di due dei marittimi. Uno di essi giace sul fondo con ancora gli stivali e la cerata rossa, e, forse, da quindici anni attende giustizia, Un fotogramma del video del relitto del Francesco Padre. Il peschereccio molfettese affondò misteriosamenteche finalmente si faccia chiarezza su questa vicenda intricata e dai contorni oscuri. Potrebbe essere stata una tragica fatalità ad aver determinato la tragedia, come l’aver urtato o salpato nelle reti un vecchio ordigno bellico o una mina adoperata nella guerra dei Balcani. 

Oppure, come in una nuova Ustica, il peschereccio potrebbe essere colato a picco per attacco esterno. 

La differenza è sostanziale perché se fossero vere queste ultime ipotesi si potrebbe riabilitare la memoria di Giovanni Pansini e del suo equipaggio, e così cauterizzare una ferita ancora viva nel sentimento della comunità marittima di Molfetta. 

Nel video il relitto del «Francesco Padre» è adagiato sulla chiglia ad una profondità di 243 metri e ha la prua orientata per 296 gradi, risulta ancora essere abbastanza integro nella struttura dell’opera viva (la parte immersa di una nave), ma è mancante della zona poppiera dove rimane un grosso squarcio sul lato sinistro. I segni di una devastante esplosione sono evidenti sullo scafo, sia nelle strutture in legno, - che appaiono strappate più che divelte, - come in quelle in metallo, in molte parti deformate. La rulliera salpareti di poppa, unita ancora ad alcune parti in legno, è stata sbalzata a grande distanza ed è stata individuata dal ROV isolata dal corpo principale del relitto. 

Un fotogramma del video del relitto del Francesco Padre. Il peschereccio molfettese affondò misteriosamenteLe reti appaiono in posizione, come se al momento della deflagrazione il peschereccio fosse impegnato nelle operazioni di pesca, e ciò potrebbe essere testimoniato anche dai lunghi stivali a coscia (utilizzati solo durante l’azione di salpaggio della rete) e che si distinguono a ridosso dei resti di uno dei pescatori. Intorno al relitto sono sparsi vari oggetti: si riconoscono pezzi di motore, un salvagente e poi una pentola, un piatto, uno stivale, una scarpa, una busta ancora chiusa di cui non è possibile immaginare il contenuto. 

Alcuni reperti vennero rinvenuti dal ROV (1996) già molto distanti dal relitto a più di 250 metri, spinti dalle correnti o trascinati da attività successive all’af fondamento, ma oggi la procura intende spedire laggiù un nuovo Robot per realizzare altre immagini. La risoluzione del mistero, tuttavia, potrebbe già trovarsi nelle carte processuali acquisite in questi anni, nelle numerose perizie che si sono susseguite e mostrano numerose incongruenze.
di NICOLÒ CARNIMEO 

(In questa pagina tre fotogrammi del video del relitto del "Francesco Padre")

 
 
 

Tre mesi all'addiaccio due baresi costretti a vivere da clochard

Post n°1846 pubblicato il 17 Febbraio 2010 da forddisseche

Tre mesi all'addiaccio
due baresi costretti
a vivere da clochard
 
BARI -  Coperte, trapunte, qualche cuscino, le immancabili sigarette e un goccio di vino per scaldarsi dall’addiaccio. È tutto quello che hanno Armando e Giuseppe, da oltre tre mesi, per difendersi da uno degli inverni più freddi degli ultimi decenni. I francesi li definirebbero clochard, ma l’italiano «senzatetto» calza a pennello, purtroppo, per loro. In realtà un tetto ce l’hanno, ma è solo la piccola pensilina che copre l’ingresso degli uffici dello Iacp (Istituto Autonomo Case Popolari) di via Crispi 85/A, nei pressi del vecchio tribunale. È lì che Armando Di Tolve (53 anni) e Giuseppe Pierulli (37), entrambi baresi, si rifugiano, per la notte, da oltre tre mesi. Da quando, cioè, hanno perso il posto in uno dei dormitori della città alla fine del mese di novembre. 

«La regola – spiega Di Tolve – è che se uno manca più di tre giorni consecutivi perde il posto. Noi siamo mancati cinque giorni per problemi familiari e di salute. E dato che tutti i dormitori hanno una lista d’attesa molto lunga, qualcuno ci ha soffiato il posto». A sentirli parlare vien da chiedersi come siano finiti in mezzo alla strada: le analisi sono lucide, si esprimono in un italiano decente e i loro occhi – che brillano, ma di una triste luce –esprimono un senso di speranza. Armando sfiora ogni tanto i suoi baffi, come per assicurarsi che siano ancora lì. Siede sulle scale e scruta il viavai delle macchine. Giuseppe dimostra meno dei suoi 37 anni e, nonostante una pesante felpa sportiva, si stringe tra le coperte. Quello che colpisce è il loro profondo senso di amicizia. 

«Lui è diventato come un padre o uno zio per me – dice Pierulli -, non ci stacchiamo mai. Cerchiamo di aiutarci l’un l’altro in ogni piccola cosa. Ci siamo conosciuti circa sette anni fa in un dormitorio, da quando siamo stati entrambi sfrattati e alle spalle avevamo anche un matrimonio terminato con un divorzio ». 

Fatto sta che adesso sono loro ad essere in lista al dormitorio accanto alla chiesa di S. Antonio: da oltre tre mesi dormono in mezzo a una strada perché tutti i centri di accoglienza per i senzatetto sono stracolmi. Le loro storie sono un emblema del labile confine tra una vita «normale » e una deriva quasi inarrestabile, giunta all’improvviso con uno stato di evidente povertà. Di Tolve non ha più il suo primo lavoro da muratore: ha un braccio offeso già operato due volte. Sta provando a chiudere le pratiche per ottenere una pensione d’invalidità civile, ma l’iter è lungo. 

Pierulli lavora come fruttivendolo nel mercato coperto all’interno dell’ex Manifattura dei Tabacchi dalle 10 alle 14. Ma la paga non gli basta per riuscire a trovare un tetto. Ed entrambi hanno perso i genitori da svariati anni. La loro presenza sulle scale dello Iacp non crea alcun problema di ordine pubblico. 

Anzi, qualche cittadino li sta aiutando, fornendo generi di prima necessità. «Non abbiamo paura di essere aggrediti. Quello che vorremmo è solo una stanza e una cucina», ripetono in coro. Le loro famiglie? Di Tolve ha un fratello invalido e una figlia di 25 anni, sposata con un bambino. Ma entrambi vivono in posti troppo piccoli per ospitarlo. Pierulli ha 9 fratelli, ma ognuno ha la propria famiglia a cui badare. Non resta allora che prepararsi per l’ennesima notte fredda, bere l’ultimo bicchiere di vino e salutare il cronista con una stretta di mano. Oltre a una speranza in più nel cuore, citando il nostalgico detto barese «eravamo fratelli e sorelle solo quando si mangiava nello stesso piatto»
di LIVIO COSTARELLA

 
 
 

Mobbing: impiegata tarantina accusa l'arcivescovo

Post n°1845 pubblicato il 17 Febbraio 2010 da forddisseche

Mobbing: impiegata
tarantina accusa
l'arcivescovo
 
TARANTO - Un'ex impiegata dell'ente di studi ecclesiastici 'Edas-Lumsa' di Taranto si è costituita parte civile nell’udienza preliminare svoltasi oggi davanti al gup del Tribunale per una presunta vicenda di mobbing che vede coinvolti l'arcivescovo Benigno Luigi Papa, presidente onorario dell’Edas-Lumsa e designatore dei responsabili dell’ente, e mons.Nicola Di Comite, ex vicario della Diocesi. Nei loro confronti la donna ha presentato una richiesta di risarcimento danni di un milione di euro. 

Per Papa e Di Comite – quest’ultimo è anche presidente del consiglio di amministrazione e responsabile del personale dell’ente – si ipotizzano, in relazione a comportamenti omissivi, i reati di maltrattamenti e lesioni colpose gravi. L'ex segretaria dell’Edas Lumsa ha denunciato di aver subito umiliazioni e vessazioni per sette anni, dal 1999 al 2005. 
Sono stati già rinviati a giudizio i presunti responsabili dei maltrattamenti subiti dalla donna: l’ex direttore dell’Edas-Lumsa, don Antonio Panico, e l’impiegata Marinella Sibilla. 

Non valutando le conseguenze del presunto atteggiamento persecutorio, sempre secondo l’accusa, l’arcivescovo e l’ex vicario della Diocesi avrebbero provocato all’ex impiegata lesioni colpose consistenti in disturbi da panico e da sindrome post-traumatica da stress nonchè in depressione grave e incapacità temporanea a relazionarsi con gli altri per un tempo superiore a 40 giorni. Si sono costituiti parte civile, tramite gli avvocati Raffaele Errico e Antonio Ciaurro, anche il marito e i due figli della presunta vittima del mobbing e hanno chiesto un risarcimento di 200mila euro a testa. L’udienza preliminare è stata aggiornata al 24 marzo prossimo: in quella sede sarà ascoltato l’arcivescovo Benigno Papa.

 
 
 

Taranto, divorzia e fugge con il cane del marito

Post n°1843 pubblicato il 17 Febbraio 2010 da forddisseche

Taranto, divorzia 
e fugge con il cane 
del marito
TARANTO – E' fuggita con il cane del marito, ma l’animale è in comunione dei beni e dovrà essere «diviso» in maniera equa: sei mesi alla moglie e sei mesi all’ex coniuge. E' un caso accaduto a Taranto, dove il giudice della separazione ha risolto la controversia con una decisione salomonica.

Un anno fa Michela, una giovane 28/enne di Taranto che aveva sposato un siciliano ed era andata a vivere a Messina, dopo un matrimonio burrascoso, è fuggita da casa insieme con la sua cagnetta, Akira, un jack russell terrier. La cagnetta però risulta di proprietà del marito perchè a lui è intestato il microchip identificativo. Al marito era rimasta l’altra cagnetta di famiglia, Zara, figlia di Akira. 
Passato un anno, il marito ha avviato la causa di separazione nella quale ha chiesto la restituzione di Akira. Il giudice ha ritenuto in sentenza che anche il cane, così come la casa i mobili e gli elettrodomestici, è parte della comunione dei beni ed entrambi i coniugi hanno diritto ad accudirlo. La signora Michela si è dunque rivolta al Tribunale degli Animali di Aidaa (Associazione italiana difesa animali ed ambiente), che offre un servizio gratuito di consulenza legale, per tentare di trovare una soluzione che porti il marito a riconoscere che Akira è di fatto di proprietà della moglie, per arrivare quindi ad una conciliazione che permetta in maniera bonaria il passaggio di proprietà del microchip. 

«Il mio ex marito – ha denunciato la signora Michela – usava Akira solo per le mostre, mentre io ero contraria perchè per me un animale non deve essere un oggetto. Alla mia cagnetta non ho fatto mancare niente, per me è una figlia vera e il solo pensiero che non la vedrò per tanti mesi mi fa stare malissimo». 

La sentenza del giudice di Taranto dal punto di vista normativo è ineccepibile, ma «il giudice – dice Lorenzo Croce, presidente nazionale dell’Aidaa – non ha tenuto conto minimamente dello stato di affezione dell’animale, che pur essendo intestato al marito ha sempre vissuto con la signora Michela. Il provvedimento non tiene conto del fatto che Akira è un essere senziente, e che in quanto tale ha diritto di vivere con chi l’ha sempre amorevolmente curata. Il trattare un cane come un qualsiasi elettrodomestico è quantomeno poco usuale». «Per questo motivo – conclude Croce – sosterremo la signora Michela nella sua richiesta, anche se ci rendiamo conto del fatto che il cane essendo intestato al marito è per la legge di sua proprietà».

 
 
 

“GINO LISA”: AEROPORTO CHE… DECOLLA

Post n°1842 pubblicato il 17 Febbraio 2010 da forddisseche

16/02/2010

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“GINO LISA”: AEROPORTO CHE… DECOLLA

Clicca per Ingrandire Nuove rotte aeree da Foggia verso Catania, Trieste e Bologna del vettore Skybridge (foto 1 sotto; ndr). I nuovi collegamenti inizieranno le operazioni dal primo marzo prossimo, ma la compagnia ha già iniziato le prevendite dal 23 dicembre offrendo biglietti in tariffa lancio promozionale e consentendo due mesi low-cost con le città fortemente volute dal pubblico. Tutta Skybridge auspica una favorevole riuscita delle scelte intraprese augurandosi di aver lavorato al meglio per l’utenza.

Di seguito gli operativi Vettore SKYBRIDGE AirOps (KYB):

FOGGIA>CATANIA 10.45>12.00 (lunedì)
FOGGIA>BOLOGNA 6.30>08.00 (martedì)
CATANIA>FOGGIA 12.45>14.00 (lunedì)
BOLOGNA>FOGGIA 9.00>10.30 (martedì)
FOGGIA>CATANIA 11.15>12.30 (martedì)
FOGGIA>BOLOGNA 10.15>11.45 (mercoledì)
CATANIA>FOGGIA 14.00>15.15 (martedì)
BOLOGNA>FOGGIA 14.30>16.00 (mercoledì)
FOGGIA>CATANIA 10.30>11.45 (venerdì)
FOGGIA>BOLOGNA 15.00>16.30 (giovedì)
CATANIA>FOGGIA 12.45>14.00 (venerdì)
BOLOGNA>FOGGIA 17.15>18.45 (giovedì)
TRIESTE>FOGGIA 15.20>16.55 (lunedì)
FOGGIA>ROMA 6.40>07.30 (lunedì; mercoledì; venerdì)
FOGGIA>TRIESTE 6.40>08.15 (martedì)
ROMA>FOGGIA 8.25>09.25 (lunedì; mercoledì; venerdì)
TRIESTE>FOGGIA 12.30>14.05 (martedì)
FOGGIA>TRIESTE 17.30>19.05 (mercoledì)
TRIESTE>FOGGIA 12.30>14.05 (giovedì)
FOGGIA>TRIESTE 10.45>12.20 (venerdì)

I prezzi dei nuovi voli:

FOG-BLQ-FOG = PROMO LANCIO € 51,30 (tax excluded)
FOG-CTA-FOG = PROMO LANCIO € 68,12 (tax excluded)
FOG-TRS-FOG = PROMO LANCIO € 68,12 (tax excluded)
FOG-FCO-FOG = PROMO LANCIO A/R € 99,47 (tax included)

Per la prenotazione telefonare al 199 100 889 oppure allo 06 79321637 oppure via e-mail: customer@skybridgeairops.com o clienti@skybridgeairops.com o anche sul sito della Skybridge: www.skybridgeairops.com

Ma le altre compagnie non stanno a guardare, anche se interessate ad altri scali. Ad esempio, dal 28 marzo si andrà da Bari a Praga con la compagnia ungherese Wizz Air che opererà due volte a settimana:
BARI > PRAGA 16.45>18.45 (mercoledì; domenica)
PRAGA > BARI 14.20>16.15 (mercoledì; domenica),
con tariffe a partire da Euro 29,00 a tratta tasse incluse. Per informazioni e prenotazioni consultare il sito www.wizzair.com - Call Center: 899 018 874.

Dal canto suo la Lufthansa collegherà giornalmente, a partire dal 28 marzo, Bari a Monaco coi seguenti orari:
BARI > MONACO 11.55>13.40
MONACO > BARI 9.15>11.00
Per maggiori informazioni visitare il sito: www.lufthansa.it.

Mentre la Carpatair ricorda che ogni giorno è in promozione. una destinazione internazionale e invita a visitare il sito www.carpatair.com per conoscere la destinazione del giorno e prenotare biglietti ai prezzi più vantaggiosi che mai a partire da 49 euro per la sola andata, più le tasse! Non mancate quindi di verificare tutti i giorni “l’occasione del giorno di Carpatair!”. Proprio oggi la destinazione di nostro interesse potrebbe essere in primo piano! E’ conveniente prenotare la partenza tra il 15 gennaio e il 15 marzo o seguire le proposte per i giorni più convenienti.

Attualmente la Carpatair offre voli diretti da Bari a Bucarest e ritorno operati ogni martedì, giovedì e domenica, secondo l’orario:
BUCAREST > BARI 17.15 > 18.05 (ora locale)
BARI > BUCAREST 18.50 > 21.35 (ora locale).
Con questa compagnia i può anche viaggiare a Chernivtsi, Odessa e Lviv (Ucraina), Chisinau (Moldava) e in Romania a Timisoara, Bucarest, Cluj, Sibiu, Iasi, Bacau, Constanta e Craiova (tre volte a settimana) e ad Oradea (lunedì e venerdì), rendendo possibili il rientro da Suceava (Romania) nei giorni operativi.

Tutti i voli sono disponibili su CRS e sul sito www.carpatair.com - Da ricordare che la Romania non fa parte dello spazio Schengen, quindi anche i passeggeri con un permesso di soggiorno in Italia scaduto possono viaggiare da e verso l'Italia senza restrizioni collegate all'utilizzo esclusivo dei voli diretti. I passeggeri devono comunque avere la ricevuta della richiesta del permesso di soggiorno, l'originale del vecchio permesso scaduto (motivo di rilascio:lavoro autonomo o subordinato e ricongiungimento familiare) e passaporto in corso di validità. Per maggiori informazioni contattare il call-center (lunedì-venerdì dalle 6 alle 21 e sabato dalle 6 alle 16) al numero 02.36.00.66.76 o via e-mail: reservations@carpatair.com.

E passiamo a Meridiana Eurofly (call center 892.928 - e-mail: www.meridiana.com e www.eurofly.it) coi suoi collegamenti giornalieri:
Bari-Milano Linate
BARI > LINATE 17.50>19.20 (tutti i giorni)
LINATE > BARI 09.55>11.25 (tutti i giorni)
con tariffe di sola andata, tutto compreso, da euro 38*;
Bari-Venezia (ogni lunedì, mercoledì, venerdì e domenica)
BARI > VENEZIA 16.15>17.30
VENEZIA > BARI 14.15>15.30
con tariffe di sola andata, tutto compreso, da euro 18*.
Bari- Sharm el Sheikh (ogni venerdì)
con tariffe di sola andata, tutto compreso, da euro 127*.

Per finire con Air Berlin i cui voli diretti possono raggiungere fino a dodici volte la settimana Colonia, Monaco e Stoccarda, con la possibilità di proseguire con comode coincidenze per oltre cento destinazioni in tutta Europa, Usa e Asia. Il vettore inizia l'orario estivo dal 1° maggio con cinque nuove rotte e collega per la prima volta Bari ad Amburgo, Berlino e Dusseldorf. Nuovi voli diretti anche da Brindisi a Berlino e Stoccarda (due volte la settimana) e tre volte la settimana a Zurigo. I voli possono essere prenotati e acquistati sul sito www.airberlin.com, nelle agenzie di viaggio o contattando il call center Air Berlin (tel: 199 400 737). Biglietti disponibili a partire da 49 euro solo andata tutto incluso (tasse, snack e miglia nel programma topbonus).

Che dire… BUON VIAGGIO, anzi: BUONI VIAGGI!

* Tariffe di sola andata per persona, tutto compreso, soggette a specifiche restrizioni, valide fino al 27 marzo 2010. Ottomila posti disponibili dall’inizio della promozione 1° febbraio 2010 fino a esaurimento.

 Comunicato

 
 

 
 
 

Vieste/ "Scusa ma ti voglio sposare"...il film del fine settimana

Post n°1841 pubblicato il 17 Febbraio 2010 da forddisseche

Vieste/ "Scusa ma ti voglio sposare"...il film del fine settimana PDF Stampa E-mail
mercoledì 17 febbraio 2010 ore 10:59
Proiezione in programma presso l'Auditorium "Fazzini", sabato 20 febbraio unico spettacolo alle ore 21 e domenica 21 febbraio 1° spettacolo ore 17:30 e 2° spettacolo ore 20:30:

"Scusa ma ti voglio sposare"...

Un film di Federico Moccia. Con Raoul Bova, Michela Quattrociocche,
Luca Angeletti, Francesca Antonelli, Francesco Apolloni.
Sentimentale, durata 100 min. - Italia 2010. -

Medusa uscita venerdì 12 febbraio 2010.

 
 
 
 
 

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