Creato da forddisseche il 03/01/2008
Un sorriso , un po di musica per pensare un pò.
 

Benvenuti :)

.

 

MUSICA ITALIANA

 

Contatta l'autore

Nickname: forddisseche
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 65
Prov: FG
 

Peschici 24/lug/2007 per non dimendicare

 

 

Pizzomunno con gerani rossi.

 

 
Pizzomunno

Lungo il tratto meridionale della costa viestana, ritroviamo una piccola spiaggia che deve il suo nome all’ imponente faraglione che dalle acque cristalline si erge sovrano a sorvegliare la città ed i suoi abitanti: la Spiaggia del Pizzomunno.

Qui sembra aver avuto luogo un’ interessante e fantastica vicenda che ha come protagonisti due giovani innamorati , entrambi originari di Vieste .

Pizzomunno , giovane ed attraente pescatore, e Cristalda , ragazza bellissima dai lunghissimi capelli color dell’ oro, si amavano teneramente e vivevano nella convinzione che nulla al mondo potesse intaccare un sentimento tanto forte e sincero.

Ogni sera, Cristalda scendeva in spiaggia per salutare il suo bel Pizzomunno prima che con la sua barca andasse incontro al mare aperto.

Ogni notte, in mare, Pizzomunno riceveva la visita delle sirene che cercavano di ammaliarlo con i loro canti soavi. Le regine del mare desideravano ardentemente che Pizzomunno diventasse il loro re ed amante.

Il giovane, però, non cedette mai alle avance delle sirene tentatrici , avendo già donato il suo cuore alla candida Cristalda.

I reiterati rifiuti del giovane, scatenarono la furia delle sirene .

Una sera, le sirene raggiunsero i due amanti sulla spiaggia ed aggredirono Cristalda con grande ferocia, inghiottendola nelle profondità del mare.

Pizzomunno
fu colto da un dolore devastante, talmente grande da pietrificarlo per sempre.

Il giorno seguente, i pescatori di Vieste trovarono Pizzomunno pietrificato sulla roccia che oggi porta il suo nome.

La leggenda vuole che, ogni cento anni, Cristalda riemerga dalle profondità del mare per incontrare Pizzomunno e rivivere con lui l’ emozione di una notte d’amore sulla spiaggia che li fece incontrare.

 

 

Archivio messaggi

 
 << Marzo 2010 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
LA LEGGE
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicita'.

Non puo' pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001

Le immagini usate sono prese dalla rete
Per qualsiasi esigenza di copyright contattatemi privatamente.
 

OndaRadio - Redazione San Nicandro Frequenza FM

OndaRadio - Redazione San Nicandro
Frequenza FM 100.9

Ascolta la radio in diretta streaming
Servizio in fase di test, per le segnalazioni info@sannicandro.org

 

Oroscopo

 


                 width="200" height="250" scrolling=no marginwidth=0 marginheight=0 frameborder=0 border=0 style="border:0;margin:0;padding:0;">
    

 

 

Vieste / Petizione per : Smantelliamo il Ripetit

Vieste / Petizione per :

Smantelliamo il Ripetitore 5G che Disturba il Nostro Paese .
Il link per firmare e questo :  https://chng.it/xvFYh5RSk2

Grazie .

 

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

Premio

 

Premio brillante Weblog

(perché valorizza la sua terra, il Gargano).

premiato da,

http://digiland.libero.it//profilo.phtml?nick=ferrarazzo

 

 

 

FACEBOOK

 
 

FACEBOOK

 
 

Tarantella del Gargano - Stupenda versione

 

 

Meteo Gargano

 

ondaradio la radio del Gargano

http://ondaradio.info/

Ondaradio la radio del Gargano.

 

Programmi tv

 

tv.zam.it

 

 

Ultime visite al Blog

forddissecheQuartoProvvisoriolaboratoriotvViddameabella.itBornsickmarcopolidoroArianna1921nenonmrobertofloriofoxtrot_66pourparler69antiope_queen1stefdesignscalera4
 

Promontorio del Gargano

Il più delle volte si pensa che la storia antropologica ebbe inizio sul promontorio del Gargano con l'apparizione dell'Arcangelo Michele più di sedici secoli or sono quando ancora il Cristianesimo conviveva con le allora attuali religioni pagane. Ma se analizziamo le carte romane si nota che gli insediamenti sedentari sono precedenti all'apparizione dell'Arcangelo e si trovavano sulla costa e ai piedi del sontuoso monte (Ergitium ,Sipontum ,Merinum ,Teanum , ,Apulum ,Urium).
Si trovano degli insediamenti umani persino precedenti a questi ultimi, ma bisogna risalire addiritturà all'età del bronzo, tanto è vero che lungo la provinciale che collega Foggia con San Marco in Lamis, a qualche chilometro da Borgo Celano, in zona"Chiancata La Civita-Valle di Vitturo"  è stato ritrovato la necropoli più antica della intera Europa. Altre testimonianze sono date dagli insediamenti rupestri e dalla innumerevole presenza di oggetti litici e di mura megalitiche che si sono scoperti nel corso degli anni sul Gargano.
 

Area personale

 

https://www.garganofm.com/wp-content/uploads/202

https://www.garganofm.com/wp-content/uploads/2020/07/RADIO-GARDEN-300x176.png

 


Nessuna descrizione della foto disponibile.

 

 

San Giorgio protettore di Vieste.

 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
Citazioni nei Blog Amici: 13
 

Toro seduto

 

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Toro seduto

 

Archivio messaggi

 
 << Marzo 2010 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

Hotel Gabbiano Vieste

 

Tutto ciò che l'uomo ha imparato

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "Tutto ciò che l'uomo ha imparato dalla storia, é che l'uomo dalla storia non ha imparato niente. Hegel"

 

Servo di Dio Don Antonio Spalatro .

 

Messaggi del 06/03/2010

Auguri a tutte le donne :)

Post n°1979 pubblicato il 06 Marzo 2010 da forddisseche

 
 
 

Boom di adozioni il canile di Brindisi torna a «respirare»

Post n°1978 pubblicato il 06 Marzo 2010 da forddisseche

Boom di adozioni 
il canile di Brindisi
torna a «respirare»
di PIERLUIGI POTÌ 

BRINDISI - Sembra finalmente in fase di decollo la campagna di sensibilizzazione all’adozione di cani approntata dal Comune di Brindisi, in collaborazione con la “Ra costruzioni srl”, l’azienda che da qualche mese si occupa della gestione del canile comunale di contrada Santa Lucia. La conferma è data dalle cifre: negli ultimi tre mesi, circa un centinaio di animali sono stati affidati ad altrettante famiglie brindisine, in ossequio ad una iniziativa che, finalmente, sta sortendo gli effetti sperati.

Contestualmente - aspetto forse ancora più rilevante - continua a diminuire in misura inversamente proporzionale il numero di “ospiti” all’interno della struttura comunale che, come ben si sa, da tempo è costretta a convivere con una presenza di cani ben superiore alla reale capienza (pari a 900 unità). «Devo dare atto al Comune - afferma Giuseppe Roma, amministratore dell’azienda che gestisce il canile - di aver trovato la giusta “ricetta” per smuovere la sensibilità della gente a prendersi in carico tanti animali. L’ass. Mevoli, ma anche i dirigenti Cafaro e Lacinio, hanno mostrato grande impegno in questa direzione e i risultati gradualmente stanno arrivando, anche in relazione alla cura e alla manutenzione della struttura. Quando l’abbiamo presa in gestione, versava in condizioni pietose, ma con un po’ di sacrificio la situazione va evolvendo in meglio, Certo, le cose da aggiustare sono ancora tante, ma la strada è quella giusta e i lavori in procinto di essere effettuati (come gli impianti di depurazione) daranno un tocco di maggiore spessore all’intera struttura».

Negli ultimi due giorni, le adozioni sono state addirittura cinque, segno inequivocabile che non si tratta di un fatto estemporaneo legato ad un particolare momento di... slancio affettivo: «Le richieste continuano a piovere in gran numero - conferma ancora Roma - e il merito è in parte attribuibile anche all’iniziati - va che consente a chi adotta un cane di beneficiare di croccantini gratuiti per un anno intero. Ovviamente, prima che l’adozione si concretizzi viene sempre attuata una procedura preliminare finalizzata a far conoscere reciprocamente le “parti”, soprattutto dal punto di vista del cane perchè è l’animale, in fondo, che sceglie il suo padrone. Sinora, nel 90% dei casi, i brindisini hanno optato per meticci di piccola o media taglia, ma abbiamo affidato in adozione anche due rottweiler, e tutti sono stati contentissimi della scelta, avendone avuto riscontro diretto nella fase successiva, in quanto dopo l’adozione continuiamo a seguire i cani grazie anche al prezioso apporto dei volontari della Lepa». 

Tutto ciò, ovviamente, porta ad un progressivo svuotamento del canile. E questo è un aspetto tutt’altro che trascurabile, viste le polemiche degli ultimi anni in merito al sovrappopolamento della struttura: «Attualmente - chiarisce ancora l’amministratore della “Ra costruzioni” - siamo scesi intorno alle mille unità, ma il numero avrebbe potuto essere ancor più contenuto se non fosse stato che, di recente, abbiamo dovuto prendere in carico i cani che erano ospitati a San Vito e San Pietro. Questi animali erano confluiti in quei comuni poichè, da novembre e sino a poco tempo fa, avevamo imposto un blocco nelle entrate in quanto in evidente sovrannumero; una volta accalappiati, infatti, erano stati smistati e custoditi altrove. Dopo che si è liberato qualche posto (per via delle adozioni), sono stati fatti oggetto di trasferimento presso la nostra struttura». 

La situazione, insomma, volge decisamente al meglio: «I presupposti affinchè si torni alla normalità ci sono tutti - dice ancora Roma -; occorre lavorare ancora e molto, questo è scontato, ma il nostro obiettivo è quello di ristabilire un certo ordine entro un anno. E non mi riferisco solo all’aspetto relativo alla capienza, ma anche a tutto ciò che fa capo alla gestione del canile, sia quindi in relazione alla struttura in se e per se, sia pure in riferimento alla cura degli animali in essa ospitati. E, in tale contesto, una collaborazione quanto mai preziosa la stanno offrendo i tanti volontari che, dopo anni, si sono riavvicinati al canile».

 
 
 

SENTINELLA, QUANTO RESTA DELLA NOTTE?

Post n°1977 pubblicato il 06 Marzo 2010 da forddisseche

SENTINELLA, QUANTO RESTA DELLA NOTTE?

Clicca per Ingrandire Mio nonno, l’amatissimo nonno materno, il mio Capitano Sueripolo, fu arrestato diverse volte per taglio abusivo di bosco. La famiglia era numerosa e andava sfamata. Quand’ero bambino, mia mamma mi diceva spesso che il nonno era in “colonia” a lavorare. Io pensavo alla città tedesca. Passò in colonia molto tempo ad accudire gli animali. Quando mi pestavano gli amici riottosi del centro storico di Vieste, oggi tutti in galera o morti per overdose, ricordavo loro il soprannome della mia famiglia di Peschici. E quelli continuavano a massacrarmi. Suscitava, il soprannome, molto rispetto nei latitanti genitori. Però i figli non ne volevano sapere.

La prima volta che fui apostrofato come infame fu all’università. I tanti esami sostenuti erano una colpa. Il più bravo in un oceano di mediocrità. Ho forse fatto qualcosa di sbagliato anche oggi? Ho rotto i silenzi. E le palle. “La grammatica è questa. Chi parla è un infame”. E’ un vocabolo curioso, dall’etimologia molto interessante. Riporta indietro nel tempo. Ma è attuale, sinonimo dei tempi mobili, il modo in cui mi è stato recentemente sbattuto in faccia: da una macchina e in movimento! Straordinario.

Come il figlio dell’ex baleniere protegge le balene, io spero un giorno di tutelare l’ambiente. E di non essere massacrato. Perché il figlio dell’ex baleniere vive a Wellington e io vivo a Vieste. Coordinate geografiche diverse. A Wellington il vento modella le idee. A Vieste il vento modella i silenzi. Gli eredi degli Slavi, avidi lettori di Marx, hanno instaurato la dittatura del proletariato fondato sull’industria del sesso. La trasgressione nel turismo a Peschici è destagionalizzata: se passate una giornata nei bar di Peschici, tutti vi ricordano le gesta eroiche di quanti si immolano in missioni di pace in tutti gli angoli del mondo. Lo sbadiglio, la moglie degli altri, la spaccatura del bambù, la giumenta, la mucca, l’oscillazione. Colpisce l’attaccamento alle idee del bramino Vatsyayana.

Se volete capire qualcosa di turismo, bruciate i libri e parlate coi bagnini di Peschici. Silenziosi e furtivi, alla luce del sole, di solito verso le 18, quando la voglia ti assale, si avvicinano alle giovani coppie di turisti con l’obiettivo, tappa fondamentale del furbesco approccio, di conquistare le simpatie del maschio. Entrati in confidenza, entrano nella mente della donna. E non solo. Tattici.

Il punto forte del ballerino animatore peschiciano che balla il cha cha cha, che parla lo spagnolo e mette ben in evidenza il dono di natura, consiste nell’organizzare la vita sociale del villaggio. Individuata la preda, riempie la giornata del maschio di estenuanti partite di tennis. Anche lui giocherà una partita. Con la donna del tennista. Strateghi.

Ma il più bravo di tutti è l’albergatore peschiciano. Perfetto conoscitore dell’importanza turistica della trasgressione extra coniugale, organizza i tavoli del ristorante in modo da permettere una contaminazione di sguardi. Sguardi che si incroceranno di nuovo in piscina, sulla spiaggia, in discoteca. Nelle camere da letto. E’ il marketing degli sguardi. Astuti.

Nella valorizzazione del capitale umano, un posto d’onore è riservato alle fanciulle. Le bellissime ragazze di Peschici, ancora oggi e nonostante l’influenza nefasta delle mode globali, come le sensuali ragazze cubane, non hanno barriere. Con singolare franchezza, aiutati da un meraviglioso dialetto rompighiaccio, ti portano a letto in un baleno. Nell’anarchia totale, un barlume di democrazia.

Logica conseguenza della dittatura del proletariato è la sistematica occupazione delle terre appartenenti al demanio comunale. A Peschici sono maestri ineguagliabili. L’affermazione “l’ambiente è di tutti” è bellissima. E’ come dire: “I mercati si autoregolano”. Con la solita retorica dell’allocazione efficiente delle risorse che massimizza il benessere della comunità globale. La favola liberista.

Un giorno, mentre passeggiavo nei boschi di Vieste, ingenuamente chiesi a un pastore se il Comune fosse il proprietario del posto. Mai risposta fu così sibillina: “Il Comune di Vieste è morto”. Aggiunsi: “Amen”. E quello, sorridendo, ricambiò: “Amen”. Mi regalò una ricotta. Per festeggiare il morto. Se decidete di fare un giro nelle terre comunali, mettete in conto di scavalcare numerose recinzioni abusive di filo spinato. E, per i maschietti non preparati agli addestramenti militari, come l’imbranato sottoscritto, state attenti ai genitali: il filo, spinato, è anche arrugginito.

L’ambiente è dei pastori. Se prestate un minimo di attenzione ai territori percorsi dal fuoco a sud di Vieste, noterete numerose mucche. La legge dello Stato, comma 1 dell’art 10 della legge 21 novembre 2000, n. 353, è carta straccia. Ricordo un simpatico episodio. Mentre mi recavo a Peschici con la macchina del babbo, notai in una curva cieca un bellissimo esemplare di toro in posa per un improbabile concorso di bellezza. Immediatamente segnalai telefonicamente l’episodio ai carabinieri. Mi fu risposto, testualmente: “Ma lei è sicuro che si tratta di un toro”.

Sentinella, quanto resta della notte?

L’ambiente è di coloro che in aperta violazione della Lgs 374/90 hanno recintato e chiuso con cancelli numerosissimi spazi in prossimità della linea doganale. Cosa vogliono proteggere non è dato capire. Hanno recintano il vuoto e in assenza dell’autorizzazione doganale ai sensi dell’art. 19 D. Lgs 374/90. L’ambiente è di tutti! E’ una tragedia. E’ la tragedia dei beni comuni.

Sentinella, quanto resta della notte?

La sentinella risponde:
“Viene il mattino, e poi anche la notte;
se volete domandare, domandate,
convertitevi, venite!”

Lazzaro Santoro

 
 
 

ATLETICO VIESTE - E ARRIVO' IL BIG-MATCH, GELO A CANOSA (-11)

Post n°1974 pubblicato il 06 Marzo 2010 da forddisseche

ATLETICO VIESTE - E ARRIVO' IL BIG-MATCH, GELO A CANOSA (-11) PDF Stampa E-mail
sabato 06 marzo 2010

Il campionato di promozione vivrà domani la giornata più bella ed emozionante grazie alla sfida tra Canosa ed Atletico Vieste le due squadre accreditate alla vittoria di questo campionato, potrebbe sembrare strano..ma il campionato è ancora in gioco e gli attuali 11 punti di ritardo che separano il Canosa dal Vieste potrebbero diventare addirittura 5 in un solo colpo.

Image

I viestani sono pronti a soffocare le loro emozioni ed esaltazione ed aspettare la certezza della matematica, il Canosa giovedi 11 marzo dovrà recuperare la gara con il Japigia Valenzano e domani dovrà battere il Vieste per rimanere ancora in gioco, mister Caricola è un ammiratore del Vieste ma questa volta girerà la testa dall’altra parte sperando che il suo Canosa lo segua!
I tifosi viestani ci saranno e quindi faranno sentire la loro voce, andranno in 53 con il pullman ma altri raggiungeranno Canosa in auto, non ci saranno problemi di nessun genere, grande cordialità tra le due tifoserie e tra le due dirigente, sarà una grande giornata di sport.
Mister Franco Cinque non vuol sentir parlare di pronostici, il Vieste che ha battuto il Minervino è stato stratosferico, basta fare il copia ed incolla per sognare ed invece ogni partita ha una sua storia e quella col Canosa si dovrà scrivere domani al “San Sabino” appuntamento fissato per le ore 15:00.
Onda Radio nel programma Ondagol riserverà molto spazio alla gara Canosa –Atletico Vieste con interventi diretti dallo stadio di Pino Grisorio e Leo Cannata.

Image


E’ stata annunciata la presenza del Presidente della F.I.G.C. Pugliese Vito Tisci e del suo staff, tanti gli osservatori per una gara molto speciale.
Nelle fila del Vieste saranno tutti presenti, soprattutto loro i gemelli Paolo e Rocco Augelli, i talentuosi giocatori viestani sono in forma smagliante e proprio quest’anno hanno deciso di stupire, se poi ci mettiamo un gruppo davvero unito che ha serrato le fila, si può parlare di sfida decisiva per questo campionato, 11 punti di vantaggio rischiano di far saltare gli equilibri più al Canosa che li deve recuperare che al Vieste, gara quindi che si giocherà anche dal punto di vista nervoso e quindi importante sarà la conduzione della gara da parte dell’arbitro che non permetterà nessun tipo di gioco fisico.

 Michele Mascia

 
 
 

Oasi Lago Salso: recuperato un esemplare ferito di Falco pellegrino proveniente dalla lontana Siberi

Post n°1973 pubblicato il 06 Marzo 2010 da forddisseche

Oasi Lago Salso: recuperato un esemplare ferito di Falco pellegrino proveniente dalla lontana Siberi PDF Stampa E-mail
sabato 06 marzo 2010 ore 12:30

 Image

Durante i censimenti ornitologici svolti dal Centro Studi Naturalistici ONLUS nell'ambito del LIFE plus “Conservazione dell'avifauna prioritaria” e nella gestione dell’Osservatorio Naturalistico del Parco Nazionale del Gargano alcuni ricercatori hanno avuto la spiacevole esperienza di ritrovare un rarissimo Falco pellegrino siberiano (Falco peregrinus calidus), ferito ad un ala, probabilmente impattato con i fili elettrici o telefonici che circondano le zone umide di Manfredonia.

L'ornitologo Matteo Caldarella, autore del difficile recupero, ci spiega che il Falco pellegrino è un giovane esemplare maschio nato nel 2009, tiene a precisare quanto sia spiacevole ritrovare un falco cosi raro ferito in Capitanata in quanto questi esemplari della sottospecie “calidus” provengono dall’Artico (ove era diretto durante la sua migrazione verso nord) ed è triste che dopo viaggi cosi lunghi e difficili, questi esemplari, rischiano di trovare la morte in Puglia.

L'esemplare dopo il recupero e le cure specialistiche veterinarie è attualmente ospite nelle voliere di acclimatamento realizzate grazie ad un altro progetto LIFE “Rapaci del Gargano” presso l'Oasi Lago Salso di Manfredonia.

Il presidente del Centro Studi Naturalistici ONLUS, Vincenzo Rizzi, afferma quanto, proprio durante questi momenti di emergenza, sia importante avere esperti che monitorano costantemente il territorio e strutture pronte ad accogliere gli esemplari in difficoltà. Questa è la migliore risposta a chi costantemente attacca l'ambiente e la natura, come è successo recentemente con l'incendio del capanno ornitologico realizzato all'interno dell'Oasi Lago Salso da anonimi terroristi ambientali.

In attesa dell’eventuale completo recupero al volo, si sta tentando, anche con contatti internazionali, circa la possibilità di dotare l’esemplare di una trasmittente gps che aumenterebbe le conoscenze su queste specie che effettuano estese migrazioni, si tratterebbe, peraltro, della prima volta su un esemplare della rara sottospecie “calidus”.

 
 
 

Vico/ L’Ospedale? Finalmente si farà

Post n°1972 pubblicato il 06 Marzo 2010 da forddisseche

Vico/ L’Ospedale? Finalmente si farà PDF Stampa E-mail
sabato 06 marzo 2010 ore 08:47
Previsti due plessi, uno di medicina generale da 20 posti, l’altro da 24 posti per la lungodegenza. Dopo anni di attese (e di promesse) la nuova iniziativa dell’assessore regionale Fiore.

 

L’ospedale di territorio sarà realizzato a Vico del Gargano. La conferma è arrivata dal responsabile régionale della sanità, Tommaso Fiore, nel corso dell’incontro nella sala consiliare del municipio di Vico del Gargano. Struttura con due moduli: uno di medicina generale con venti posti letto; il secondo, di lungodegenza di ventiquattro posti letto. L’assessore Fiore si è soffermato sul piano della salute approvato dal consiglio regionale che contiene elementi innovativi rispetto ai passati piani sanitari. La differenza non è lessicale bensì sostanziale in quanto parte da una differente visione in materia di politica sanitaria.
«Oggi - ha spiegato l’assessore - è indispensabile un ripensamento complessivo sulla politica sanitaria e, più in generale, sui servizi da garantire sul territorio. E ciò comporta una programmazione in grado di assicurare qualità e, nello stesso tempo, utilizzo al meglio delle risorse finanziarie». Una diversa e più razionale organizzazione delle strutture sanitarie che devono guardare ai nuovi “bisogni” delle popolazioni, che derivano da stili di vita, molto differenti dal passato, essendo cambiato il quadro clinico, nel senso che non si può più guardare al solo ospedale come unico punto di riferimento, bensì devono essere presenti sul territorio servizi che tengano conto che è in crescita il numero degli anziani e, contestualmente, sono aumentate patologie che una volta erano appena conosciute».
A parere di Fiore, il Subappennino e il Gargano, per orografia e popolazione distribuita a macchia di leopardo e rappresentando delle criticità, richiedono una programmazione dei servizi in grado di garantire strutture sanitarie “leggere’ ma efficienti.

Franco Mastropaolo 

 
 
 

Manfredonia, le stazioni abbandonate

Post n°1971 pubblicato il 06 Marzo 2010 da forddisseche

Manfredonia, le stazioni abbandonate PDF Stampa E-mail
sabato 06 marzo 2010 ore 15:19
Sulla tratta Foggia - Manfredonia i caselli di Candelaro e Frattarolo versano in uno stato di degrado. Tra l´indifferenza di tutti.

 

Mentre si discute di Tav e di vagoni a 'quattro livelli', c'è un immenso patrimonio di binari e stazioni lasciato al degrado. In Capitanata, sul solo tratto ferroviario Foggia-Manfredonia ci sono due stazioni che versano in completo stato di abbandono. sono i caselli di Frattarolo e Candelaro, da anni diventati ricettacolo di rifiuti di ogni genere, anche nocivi. Il 7 marzo si celebra la giornata nazionale delle ferrovie dimenticate: un patrimonio di 6400 km di strade ferrate e edifici lasciati al degrado. La finanziaria prevedeva 2 milioni di euro per il recupero, ma il Governo ha preferito dirottare questi soldi altrove.

Saverio Serlenga

 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963