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Peschici 24/lug/2007 per non dimendicare

 

 

Pizzomunno con gerani rossi.

 

 
Pizzomunno

Lungo il tratto meridionale della costa viestana, ritroviamo una piccola spiaggia che deve il suo nome all’ imponente faraglione che dalle acque cristalline si erge sovrano a sorvegliare la città ed i suoi abitanti: la Spiaggia del Pizzomunno.

Qui sembra aver avuto luogo un’ interessante e fantastica vicenda che ha come protagonisti due giovani innamorati , entrambi originari di Vieste .

Pizzomunno , giovane ed attraente pescatore, e Cristalda , ragazza bellissima dai lunghissimi capelli color dell’ oro, si amavano teneramente e vivevano nella convinzione che nulla al mondo potesse intaccare un sentimento tanto forte e sincero.

Ogni sera, Cristalda scendeva in spiaggia per salutare il suo bel Pizzomunno prima che con la sua barca andasse incontro al mare aperto.

Ogni notte, in mare, Pizzomunno riceveva la visita delle sirene che cercavano di ammaliarlo con i loro canti soavi. Le regine del mare desideravano ardentemente che Pizzomunno diventasse il loro re ed amante.

Il giovane, però, non cedette mai alle avance delle sirene tentatrici , avendo già donato il suo cuore alla candida Cristalda.

I reiterati rifiuti del giovane, scatenarono la furia delle sirene .

Una sera, le sirene raggiunsero i due amanti sulla spiaggia ed aggredirono Cristalda con grande ferocia, inghiottendola nelle profondità del mare.

Pizzomunno
fu colto da un dolore devastante, talmente grande da pietrificarlo per sempre.

Il giorno seguente, i pescatori di Vieste trovarono Pizzomunno pietrificato sulla roccia che oggi porta il suo nome.

La leggenda vuole che, ogni cento anni, Cristalda riemerga dalle profondità del mare per incontrare Pizzomunno e rivivere con lui l’ emozione di una notte d’amore sulla spiaggia che li fece incontrare.

 

 

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Promontorio del Gargano

Il più delle volte si pensa che la storia antropologica ebbe inizio sul promontorio del Gargano con l'apparizione dell'Arcangelo Michele più di sedici secoli or sono quando ancora il Cristianesimo conviveva con le allora attuali religioni pagane. Ma se analizziamo le carte romane si nota che gli insediamenti sedentari sono precedenti all'apparizione dell'Arcangelo e si trovavano sulla costa e ai piedi del sontuoso monte (Ergitium ,Sipontum ,Merinum ,Teanum , ,Apulum ,Urium).
Si trovano degli insediamenti umani persino precedenti a questi ultimi, ma bisogna risalire addiritturà all'età del bronzo, tanto è vero che lungo la provinciale che collega Foggia con San Marco in Lamis, a qualche chilometro da Borgo Celano, in zona"Chiancata La Civita-Valle di Vitturo"  è stato ritrovato la necropoli più antica della intera Europa. Altre testimonianze sono date dagli insediamenti rupestri e dalla innumerevole presenza di oggetti litici e di mura megalitiche che si sono scoperti nel corso degli anni sul Gargano.
 

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Toro seduto

 

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Toro seduto

 

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Hotel Gabbiano Vieste

 

Tutto ciò che l'uomo ha imparato

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "Tutto ciò che l'uomo ha imparato dalla storia, é che l'uomo dalla storia non ha imparato niente. Hegel"

 

Servo di Dio Don Antonio Spalatro .

 

Messaggi del 16/04/2012

Copertino, scatta foto alla chiesa matrice e immortala un ufo.

Post n°8784 pubblicato il 16 Aprile 2012 da forddisseche

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Copertino, scatta foto
alla chiesa matrice
e immortala un ufo
LECCE - Scattando delle foto al campanile della chiesa matrice di Copertino, in provincia di Lecce, avrebbe visto e poi immortalato un ufo. E’ accaduto ieri nel tardo pomeriggio. La vicenda singolare, da approfondire, viene resa nota dai carabinieri del Comando provinciale. Un uomo di 50 anni, di Copertino, si stava dedicando al suo hobby, la fotografia. Approfittando di uno sprazzo di sole pomeridiano e cercando di sfruttare le particolari condizioni di luce che si erano venute a creare stava immortalando alcuni particolari del campanile della chiesa matrice, la Basilica Santa Maria. 

Durante uno degli scatti sarebbe rimasta intrappolata nell’obiettivo una immagine che ha attratto la sua attenzione. Precisamente alle 18.15 alle spalle del campanile sarebbe apparsa, secondo la sua testimonianza diretta ed anche fotografica, spiegano i carabinieri, un oggetto volante di grosse dimensioni ben visibile ad un’altezza stimata di circa 1.000 metri che avrebbe effettuato movimenti orizzontali a forte velocità e poco dopo sarebbe scomparsa. Al momento dell’avvistamento le condizioni meteorologiche erano buone, con tempo sereno, nubi a strati, rade. 

L’oggetto, come ha riferito il fotografo dilettante, era simile ad un velivolo di grosse dimensioni, a forma di fungo con una cupola circolare nella parte superiore ed un gambo appuntito nella parte inferiore, e non emetteva luce, nè rumore. Le verifiche effettuate, tramite gli organi tecnici, riferiscono i carabinieri, non hanno consentito di rintracciare in alcun modo il presunto oggetto volante.

 
 
 

Motomondiale, Pirro sulla scia del "Sic"

Post n°8783 pubblicato il 16 Aprile 2012 da forddisseche

Motomondiale, Pirro sulla scia del "Sic"
Pirro sul podio dopo la vittoria al Gp di Valencia visibilmente commosso.
Pirro sul podio dopo la vittoria al Gp di Valencia visibilmente commosso.

Pirro nella scia di Marco Simoncelli. Sulla pista come nella vita il ricordo del Sic resta indelebile per il 25enne pilota nativo di San Giovanni Rotondo che per circa dieci anni ha condiviso, nel segno di un’amicizia sincera, tanti momenti felici non solo durante le corse con lo sfortunato e indimenticato campione di Coriano. Resterà per sempre scolpito nella mente e nel cuore di Pirro la sua prima vittoria nel Motomondiale, quella incredibile e splendida cavalcata sul circuito di Valencia, il 6 novembre scorso, due settimane dopo la morte dell’amico Marco che faceva parte dello stesso team diretto da Fausto Gresini. Quasi fosse un segno del destino, sulla pista spagnola Michele Pirro disegnò delle traiettorie perfette con la sua moto dove campeggiavano il mitico numero 58 e una foto del Sic.

Sul traguardo del Gp di Moto2 ci fu un groviglio di sensazioni: la gioia per il successo frammista alla commozione e alle lacrime. “E’ stata una domenica davvero particolare - racconta Michele Pirro -. Dopo il tragico incidente di Sepang non c’era molta voglia di correre a Valencia. Ma, nonostante la tristezza e il dolore, tutto il team decise di scendere in pista. Marco avrebbe voluto così. Sono quelle cose inspiegabili della vita. Ho fatto la pole position, poi in gara sono andato al massimo quasi ci fosse una forza soprannaturale a darmi coraggio, a spingermi verso la vittoria. Ho vissuto delle emozioni intense, incredibili. E’ stato il primo passo per ripartire, per ricominciare a credere in questo sport dopo la morte di Marco”.

Marco Simoncelli (Ansa).
Marco Simoncelli (Ansa).

Per una strana coincidenza, nel 2004 fu proprio a Valencia che Michele Pirro, dopo aver conquistato il titolo di Campione Europeo nella 125 in sella all’ Aprilia, sostituì Marco Simoncelli alle prese con la frattura ad un polso, facendo il suo debutto ufficiale nel Mondiale. Un segno del destino che continua. Infatti, al Mondiale che comincerà l'8 aprile prossimo sul circuito di Losail in Qatar, Michele Pirro esordirà nella classe MotoGp con la Honda del team Gresini prendendo idealmente il posto di Simoncelli. Tra l'altro, la carenatura della moto è stata colorata di nero proprio in segno di rispetto e di lutto per la scomparsa di Marco.“Il pilota ufficiale sarà Bautista - precisa il centauro pugliese -. Io gareggerò in sella a una moto ‘Clienti CRT’ che ha un propulsore di serie con 25 cavalli in meno rispetto a quelli utilizzati da Stoner, Valentino Rossi. Però, sono contento e orgoglioso di rappresentare anch'io l’Italia. Tra l’altro correrò per il Gruppo sportivo della Polizia di Stato dove sono approdato sei mesi fa. Per me è l’inizio di un’esperienza importante, una tappa decisiva della mia carriera. Spero di ottenere dei buoni risultati e di fare breccia nel Mondiale che conta”.

Michele Pirro ha davvero dovuto superare ostacoli quasi insormontabili per diventare un pilota. La moto ce l’ha nel sangue. Ma non è stato facile passare dai monti che circondano San Giovanni Rotondo alla pista. “Quand’ero piccolo - racconta - mi divertivo con una motocicletta a fare le consegne ai clienti del negozio di alimentari gestito da mio padre Raffaele e da mia madre Angela. Mi piaceva correre, però dalle mie parti non c’erano strutture per svolgere l’ attività agonistica”. Aveva 14 anni Michele Pirro quando papà Raffaele decise di vendere la sua moto ‘Gran Turismo” per acquistarne una da competizione. Investì tutti i suoi risparmi per assecondare la grande passione del figlio e portarlo per la prima volta sulla pista dell’Autodromo del Levante a Binetto, vicino Bari. Oltre duecento chilometri di strada per coltivare un sogno che poi si è realizzato. “Non finirò mai di ringraziare i miei genitori - dichiara Pirro -. Hanno ipotecato anche la casa pur di farmi correre”.

Dopo tre sole gare di Campionato Italiano, l'allora 14enne Pirro conquistò la sua prima vittoria sul circuito di Monza. Poi, la svolta di trasferirsi due anni dopo a Cesena dove fu ospitato da Vladimiro Zavalloni, presidente del Moto Club ‘Paolo Tordi’, e dalla moglie Patrizia, la sua seconda famiglia. Qui nacque l’amicizia con Marco Simoncelli. “Anche grazie al mondo delle corse, tra di noi s’instaurò una sorta di rapporto fraterno. Coriano era praticamente a due passi. Avevamo tanti amici in comune. Marco era un eccellente pilota e avrebbe scalato le vette più alte. Di lui ricorderò sempre la semplicità, la schiettezza e la carica di simpatia”. Michele Pirro non ha mai dimenticato le sue origini, la sua San Giovanni Rotondo. E’ molto legato a Padre Pio. “Da noi si nasce con la cultura della fede. Mi porto dentro gli insegnamenti e la spiritualità di Padre Pio. Prima di ogni gara ho sempre una preghiera per lui. Mi rassicura, mi dà una grande forza. So che lui mi guida, mi prende quasi per mano”. Cuore, passione, grinta e umiltà. Così Michele Pirro spera di incrociare un giorno la pista ideale per diventare un campione vero. 

                                                                                                                  Nicola Lavacca

 
 
 

PESCHICI E IL MARE: BINOMIO INDISSOLUBILE

Post n°8782 pubblicato il 16 Aprile 2012 da forddisseche

PESCHICI E IL MARE: BINOMIO INDISSOLUBILE

Clicca per Ingrandire Peschici e il mare: binomio indissolubile. Come indissolubile è il legame fra pescatori e una delle loro protettrici: la Madonna di Loreto. E il legame è talmente inscindibile che nelle sempre probabili occasioni che li vedono in cattive acque (è proprio il caso di scriverlo) riescono addirittura a mantenere promesse impensabili. E’ quanto successo con due equipaggi, in due diversi momenti di terrore accaduti un paio di secoli fa, ormai convinti di dover rendere l’anima a chi gliela chiedeva imperiosamente naufragando tra i flutti di marosi scagliati con violenza dal dio Nettuno contro le loro imbarcazioni.

Sballottati da una serie infinita e insopportabile fra i più impensabili agenti atmosferici, che si riversavano voraci e insaziabili su quei poveri legni, nelle acque antistanti l’attuale santuario peschiciano della Madonna di Loreto, scorgendo una lucina tremolante in alto sulla costa e vedendo in essa un segno della provvidenza divina, si misero nelle sue mani implorandone l’intervento. Pur di avere salva la vita giurarono di costruire in suo nome un tempietto grande quanto la loro imbarcazione.

Detto, fatto. Si ritrovarono a terra sani e salvi e, il primo equipaggio lo costrui a forma di barca capovolta, il secondo lo ampliò. Oggi il santuario, a un paio di chilometri dalla cittadina garganica sulla litoranea che porta a Vieste, fa bella mostra di sé, linda e di recente sottoposta a restyling, con un bel portale nuovo di zecca e al suo interno i più belli fra gli ex voto selezionati.

Sono passati due secoli e proprio nel pomeriggio di oggi, 15 aprile 2012 anno del Signore, pescatori e marinai del luogo hanno dato corpo a una iniziativa che li ha tenuti occupati vario tempo per concretizzare la loro fede nella Signora dei Cieli e delle Acque. Preparata adeguatamente una piccola superficie di terreno adiacente al Santuario - base solida e canonico muretto di pietre rialzato a secco delle nostre campagne ricolmo di terreno, vi hanno posizionato un piccolo veliero con tanto di vela latina, gran pavese e intitolazione sul candido fianco di prua bordato d’azzurro: “Madonna di Loreto”.

Un omaggio che sa di trascendente amore per il soprannaturale ed esoterico vissuto dell’uomo che solca le acque, convinta testimonianza che quando si va per mare devi necessariamente, fidarti sì delle tue abilità e conoscenze, ma senza l’affidamento a qualcuno molto al di sopra di te non ci si allontana dal porto. Sicurezza nei propri mezzi, certo, ma con un velo di protezione ultraterrena sul capo di ciascuno.

Il sito verrà abbellito - ci suggeriscono - da piante e fiori di tutti i colori e profumi per renderlo più gradevole e consono al messaggio che si vuole lanciare, specie in tempi di relativismo esasperato e insultante materialismo. Si è pensato anche a renderlo comodo, per chi voglia sostare nei pressi concedendosi un momento di relax, diponendo nei pressi qualche panchina. Ben trovata anche la scelta del periodo in cui dare corpo al progetto: domani, infatti, ricorre la classica giornata annuale (il lunedì successivo alla Pasquetta) dedicata alla Madonna di Loreto. Quale migliore occasione?

Un’ultima annotazione sulle attrezzature dell’imbarcazione, vecchio battello tipo scialuppa ormai in disuso restaurato a dovere: la vela, a larghe bande giallo-arancione, ha un centinaio di anni sulle spalle ma non è la definitiva. Verrà sostituita il giorno della festa - domani quindi, tempo permettendo - da un'altra di colore bianco riportante l'effigie della Madonna, continuando così e, se si vuole, perfezionando quel fil rouge che non teme recisioni fra terreno (marino in questa circostanza) e sovrannaturale segnando la quotidianità di chi frequenti il mezzo liquido dei nostri mari e dei mari di tutto il mondo.

Piero Giannini


NB. Ringraziamo Tea Lamargese per le foto e le varie informazioni.



 Redazione (foto Tea Lamargese)

 
 

 
 
 

Foggia - AL VIA LA SESTA EDIZIONE DI EURO&MED FOOD 2012

Post n°8781 pubblicato il 16 Aprile 2012 da forddisseche

Foggia - AL VIA LA SESTA EDIZIONE DI EURO&MED FOOD 2012 PDF Stampa E-mail
lunedì 16 aprile 2012 ore 10:24
Una settimana all’insegna dell’internazionalizzazione con la Camera di Commercio di Foggia al servizio delle imprese impegnate sui mercati esteri.


 Questo il significato delle due importanti manifestazioni che caratterizzeranno una settimana di incontri ed appuntamenti tra buyers nazionali ed esteri e le aziende dell’agroalimentare di Capitanata e dell’Italia centro meridionale: la sesta edizione di Euro&Med Food e la terza edizione del progetto S.I.A.F.T. (Southern Italy Agrofood and Tourism).

Ad accogliere i buyers, ospiti e le delegazioni estere, ci saranno,- insieme ai presidenti delle Associazioni di categoria del territorio e al presidente di Unioncamere Puglia - presso il Regio Hotel di Manfredonia- Eliseo Zanasi, Presidente della Camera di Commercio di Foggia, Angelo Tortorelli, Presidente della Camera di Commercio di Matera- capofila del Progetto Siaft e Ferruccio Dardanello, Presidente dell’Unione delle Camere di Commercio d’Italia.


Infatti, da martedì 17 a giovedì 19 aprile p.vv. presso il Regio Hotel di Manfredonia si terrà l’edizione 2012 di Euro&Med Food, sintesi di importanti iniziative,condivise dalla Camera di Commercio di Foggia con Unioncamere Puglia, per l’internazionalizzazione delle imprese.


Euro&Med Food 2012 si caratterizza per la formula B2B, che con un modello organizzativo della manifestazione condiviso con Unioncamere Puglia e SPRINT Puglia è idonea a privilegiare l’incontro tra domanda ed offerta, tra produttori e buyers, con la conoscenza approfondita dei prodotti, delle aziende e dei territori di origine.


85 le aziende presenti e 70 i buyers, di cui 19 italiani e gli altri 51 provenienti da USA, Argentina, Australia, Belgio, Brasile, Canada, Cina, Corea, Danimarca, Francia, Giappone, India, Israele, Qatar, Regno Unito, Singapore, Svizzera. Dati, questi, a testimonianza inequivocabile dell’interesse e dell’attesa per Euro&Med Food 2012, che riaccende così i riflettori sui comparti e le filiere più rappresentative dell’agroalimentare: pasta e prodotti da forno, oli, vini, ortofrutta, conserve vegetali, prodotti lattiero caseari e salumi, ma anche produzioni ittiche, biologiche ed a marchio di protezione comunitario, presìdi gastronomici e specialità agroalimentari tipiche.


Euro&Med Food 2012 – ha dichiarato il Presidente della Camera di Commercio di Foggia, Eliseo Zanasi - rappresenta il contributo del sistema delle imprese al superamento dell’attuale e delicata congiuntura, rispetto alla quale il settore agroalimentare ha negli ultimi tempi già dimostrato, con la crescita delle esportazioni, andamenti positivi ed in controtendenza, ribadendo nel contempo la sua importanza strategica per l’economia del Paese ed in particolare per le regioni ed i territori a spiccata vocazione agroalimentare.


Con lo sguardo rivolto ai nuovi mercati considerati strategici per l’export delle produzioni – ha aggiunto il Presidente Zanasi - Euro&Med Food nel corso degli anni ha saputo convogliare partenrship e esperienze condivise con i vari attori di sistema, maturando un know how significativo che oggi promuove la manifestazione come modello di riferimento per la promozione dell’agroalimentare del centro-sud Italia.


Tre giorni di lavoro intenso dedicato al business, ma anche incontri di approfondimento sulle politiche di internazionalizzazione, la promozione del territorio, laboratori del gusto e testimonianze di eccellenza, come il Premio Le Esperidi di Capitanata, dedicato alle imprese create e condotte da giovani donne.


Di grande interesse anche i workshop organizzati in collaborazione con Sprint Puglia, a conferma della vicinanza e del sostegno della Regione Puglia alla manifestazione che sarà presente all’evento inaugurale di martedì 17 aprile alle ore 10 con gli Assessori alle Risorse Agroalimentari Dario Stefàno ed al Mediterraneo e Turismo, Silvia Godelli.


Il progetto S.I.A.F.T. (Southern Italy Agrofood and Tourism), è una iniziativa anch’essa finalizzata a favorire l'internazionalizzazione delle imprese agroalimentari, con particolare riferimento alle attività ristorative e turistiche dell’Italia centro-meridionale, con la partecipazione delle Camere di Commercio di Chieti, Cosenza, Crotone, Foggia, Latina, Matera, Potenza, Siracusa e dell'Unione Regionale delle Camere di Commercio del Molise.


Sono 18 i buyers provenienti dall’estero, che il 16 aprile, in un’intensa giornata di contatti ed incontri conosceranno in modo approfondito le realtà produttivi e commerciali di circa quaranta imprese medidionali.


A sottolineare lo spiccato profilo internazionale dell’evento anche la rinnovata presenza delle delegazioni delle Camere di Commercio italiane all’estero, con le quali prosegue una collaborazione intensa e proficua, e per la quale- ha detto Eliseo Zanasi- sento di ringraziare Unioncamere nazionale ed Assocamerestero per il prezioso supporto che assicurano al nostro sistema delle imprese attraverso di esse.


Completano il quadro delle iniziative in programma al Regio Hotel Manfredi, tra il 16 e il 19 prossimi, sessioni di wine tasting e degustazioni di olio extra vergine, ma anche la presentazione del programma di promozione di Sprint Puglia, e della rete Enterprise Europe Network nell’ambito del Progetto Bridg€conomies.

 
 
 

Peschici/ Oggi si festeggia la Madonna di Loreto

Post n°8780 pubblicato il 16 Aprile 2012 da forddisseche

Peschici/ Oggi si festeggia la Madonna di Loreto PDF Stampa E-mail
lunedì 16 aprile 2012 ore 10:31
La festa in onore della Madonna di Loreto è una festa di primavera. I fedeli raggiungono in processione il piccolo santuario , dedicato alla Madonna di Loreto, che dista due chilometri da Peschici. Il tempio ospita diversi ex voto a forma di barche, remi e aerei, donati da pescatori e numerosi emigranti, trasvolati sani e salvi nelle lontane Americhe.
Nell'immaginario collettivo, in questa chiesa “si venivano a prendere i bambini”, dono della Madonna.

Una suggestiva leggenda, tramandata da Michelantonio Fini, è ancora viva nel ricordo popolare. Nel cuore della notte, in vicinanza del “nodo” roccioso di Peschici, un veliero proveniente dalle coste della Dalmazia fu sorpreso da un fortunale. L’acqua, implacabile, sferzava i marinai e i pennoni. Il vento fischiava impetuoso. Ogni speranza di salvezza sembrava perduta. A un tratto, sulla cima del monte, sospeso fra terra e cielo, ecco un guizzo come di stella, una luce sperduta nella pineta.


I naufraghi sapevano che in quella direzione vi era una chiesetta solitaria: vi dimorava una Madonnina bella e pietosa, padrona dei boschi e delle marine, signora della vita e della morte. Piangendo, si prostrarono in ginocchio: ”Salvaci Tu, Stella del mare, salvaci, per pietà!” La preghiera fu prontamente esaudita. Tutti furono salvi, barca e marinai. Per ex voto, la chiesetta fu ricostruita, bella e grande come la barca salvata…


La festa della “Vergine di Loreto” si celebra di solito (tempo permettendo...) il lunedì successivo alla Pasquetta. E’ tradizione preparare graziosi dolci come “i can’strillë”, a forma di cestelli con un uovo in mezzo, e altre specialità L'anno scorso la Madonna di Loreto e il Bambinello furono incoronati qualche anno fa da mons. Domenico D'Ambrosio (ex arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, trasferito a Lecce; ndr) con due nuove corone donate dalla popolazione di Peschici.


A montare le corone è stata Giò Iervolino, stilista e maestra orafa, che ce ne ha raccontato la storia:


“Circa sei anni fa, ci fu a Peschici una raccolta di oro (pezzi nuovi, vecchi e rotti). Venne nel mio negozio la signora Pupillo - "Graziellë ’u pustìnë" - per propormi la realizzazione della corona del Bambino della statua che si trova nella chiesa della Madonna di Loreto. La testa del Bambino era piccolina e fu per me un lavoro relativamente veloce e facile da realizzare. Infatti, il Bambino fu incoronato subito, ma all'insaputa di tutti (per evitare furti). Era rimasto ancora parecchio oro e mi fu proposto di realizzare anche la corona della Madonna".



Da precisare che non ho fatto questo lavoro per scopo di lucro, la mia opera più le pietre sono donazione mia e della mia famiglia. In più anche mia suocera che vive in Calabria, entusiasta, mi ha consegnato dell'oro. Proprio in virtù di questa gratuità, non è stato posto un termine di consegna. Dopo quattro anni ho completato la corona della Vergine. L'arcivescovo Domenico D'Ambrosio, vedendola, fu subito preso da un'indescrivibile euforia: ‘Dobbiamo incoronare la Madonna nel giorno della sua festa!’ E così è stato.”



Giò Iervolino ci svela anche il significato simbolico del materiale utilizzato per confezionare la corona della Madonna:


"E’ ora di spiegarlo, forse è passato un po' di tempo, ma meglio tardi che mai! Un giorno venne una signora nel mio laboratorio chiedendo spiegazioni sui colori e materiali usati nella realizzazione della corona della Madonna di Loreto. In una visione d'insieme, i colori della corona sono l'azzurro il blu e il bianco, tipici della Vergine.

Ma la sola prospettiva frontale non ci permette di percepire il resto.
Spostandoci sui due lati, ci sono due coralli rossi, che rappresentano le fiamme dell'incendio di Peschici del 24 luglio 2007, che hanno lambito il Santuario. L'ho interpretato col corallo poiché è un elemento marino, Peschici è circondata dal mare. Il corallo é posto su una lamina a forma di cuore, che si ripete su tutta la corona.
Sulla lamina successiva c'è un albero verde in giada, che raffigura il verde degli alberi del Gargano, nello specifico la Foresta umbra.
Guardando la corona dall'alto, si vede una stella di perle (altro elemento marino), la Madonna infatti è anche detta stella maris (stella del mare ), quell'astro che illuminò i marinai durante la tempesta.
Sopra c'è una croce, è lei la Madre di Cristo!
Se la corona fosse stata tutta bianca e azzurra sarebbe stato un semplice monile, ma questa è una corona speciale: la corona della Madonna di Loreto!".


Teresa Maria Rauzino

 

 
 
 

TORNA LA «MARATONA FOTOGRAFICA VIESTANA»: PASSIONE, COMPETIZIONE E DESTAGIONALIZZAZIONE

Post n°8779 pubblicato il 16 Aprile 2012 da forddisseche

TORNA LA «MARATONA FOTOGRAFICA VIESTANA»: PASSIONE, COMPETIZIONE E DESTAGIONALIZZAZIONE PDF Stampa E-mail
lunedì 16 aprile 2012 ore 11:55
Una gara a suon di «foto-click» si svolgerà a Vieste il 29 aprile 2012. Si tratta della terza edizione della «Maratona Fotografica Viestana» una competizione in cui gli appassionati di fotografia cercheranno di conquistare il premio finale presentando i migliori scatti realizzati nel corso della giornata. La particolarità della manifestazione è che le foto dovranno rispettare il tema che sarà comunicato ai partecipanti solo al momento del «via».
Non è necessario essere esperti o professionisti del settore per poter partecipare alla maratona fotografica viestana: l’unico requisito richiesto è il possesso di una macchina digitale da almeno 3 megapixel. Sono, quindi, ammesse anche le cosiddette «compatte», ossia le macchinette fotografiche comunemente utilizzate. Il compito di esaminare le fotografie sarà svolto da un pool di esperti capeggiato da Fabiano Ventura, fotografo di fama mondiale e autore di documentari naturalistici. Il giudizio sarà espresso sulla base di tre criteri di valutazione: originalità interpretativa, composizione e capacità comunicativa rispetto ai temi assegnati.
Oltre alla graduatoria stilata dalla giuria di esperti, ce ne sarà una seconda che verrà fuori dalle preferenze espresse dai visitatori che potranno esprimere le proprie preferenze sul gruppo dedicato all’evento che è stato creato su Facebook.
Tutti i vincitori riceveranno premi legati al mondo della fotografia.
All’evento, organizzato dall’associazione WelcomeGargano e dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Vieste con il riconoscimento dalla Presidenza dell’Ente Parco Nazionale del Gargano, è prevista la partecipazione di un folto numero di appassionati che giungeranno a Vieste da ogni parte della provincia e dalle regioni limitrofe.
«Con questa manifestazione — ha dichiarato Matteo Giardino, a capo del team di organizzatori dell’evento. con Sandro Siena e Natale Dirodi —vogliamo provare a spostare anche a Vieste quella nicchia di appassionati che settimanalmente visita gli scorci più belli della nostra penisola. E’ un modo nuovo ed alternativo – ha concluso – per fare promozione del territorio e per movimentare l’economia cittadina in un periodo di bassa stagione».
Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito internet www.lamaratonafotografica.it.

 
 
 
 
 

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