Saranno i vecchi bolidi, anche se limitati nelle cilindrate e sicuramente qualcuno, non rientranti, nei limiti di decibel consentiti, appartenenti al secolo appena trascorso, che si ritroveranno il 1° Maggio a Bovino, sorridente cittadina, posta sulle alture del Subappennino Dauno, riconosciuto come uno dei Borghi più belli d’Italia, ad attirare l’attenzione, di curiosi, ammiratori ed appassionati del mondo delle quattro ruote, specie se di una volta! Ritrovandomi dopo tanto tempo, con un vecchio amico, affascinato in particolare, della cultura e della storia delle nostre parti, ma soprattutto di macchine, naturalmente quelle del passato, hobby che coltiviamo in comune, mi ha indotto ad andare su di giri ed accelerare i tempi, per proporre, quanto programmato, nel ridotto tempo a disposizione, superando vari ostacoli, come una vera gimkana, per cui, ci auguriamo di arrivare al traguardo, senza aver perso pezzi …per strada!
Le aspettative saranno quelle di regalare una giornata diversa dalle solite, cui le vere protagoniste, non saranno i soliti noti personaggi, più o meno famosi, ma le auto…quelle di una volta, oggi etichettate ….d’epoca, che tutti piacevolmente, ogni tanto, abbiamo voglia di rivedere con tanta nostalgia, presentate agli appassionati, come prodotte in origine e immesse per la prima volta in circolazione, possibilmente senza tarocchi o artifici meccanici o estetici, per essere veramente… apprezzate. Saranno queste situazioni a rigenerare, almeno negli anziani, i ricordi legati al passato, per farlo diventare, in poco tempo, come per magia…presente!
Chiunque rivedrà un’auto di un tempo che ormai non ritorna più, sarà fisiologicamente stimolato nel raccontare ad amici e parenti, episodi vissuti e momenti ormai trascorsi! Sentiremo descriverne, vita, miracoli, pregi e difetti di quel particolare modello, forse perché, ne era stato proprietario, anche se poi costretto a disfarsene per tante ragioni.
La manifestazione è organizzata dal Classic Cars Capitanata Club di Foggia, presieduto dall’avv. Saverio Maselli, in collaborazione con la Locale Pro loco, con il patrocinio dal Comune di Bovino e dalla Provincia di Foggia.
Si prevede la presenza di auto da collezione, esemplari unici, pezzi rari, provenienti dalle provincie limitrofe. Saranno vere perle, cui è stato riservato per l’occasione, Corso Vittorio Emanuele, per effettuare, una eccezionale sfilata, per poi sostare staticamente, fino alle prime ore del pomeriggio.
Come già avvenuto nell’organizzare, altre manifestazioni, son più che certo che anche questa volta ci saranno partecipanti e turisti, che scopriranno Bovino per la prima volta. A queste persone, Bovino offre tanto, ma veramente tanto, sia come bellezze monumentali che come tradizioni culturali, per cui, considerato il ristretto tempo a disposizione, sarà d’obbligo ripetere sicuramente, una replay della visita.
Cosa vedere e cosa si può consigliare il 1° Maggio a Bovino? Il menù offerto è vasto e sta agli intenditori scegliere da dove cominciare …la Cattedrale in stile romanico pugliese, costruita nel 1231, cui all’interno sono presenti le spoglie del Beato Antonio Lucci, il Castello Ducale, posto su una roccia, cui domina tutto il Vallo di Bovino, nel passato rifugio di briganti, luogo di residenza e soggiorno di personaggi e dinastie di grande fama: Manfredi, figlio di Federico II, gli Angioini, sovrani del Regno di Napoli, gli Estendardo e loro parenti, la famiglia spagnola dei de Guevara, residenti fino al 1961, Nella cappella all’interno del Castello è possibile ammirare un frammento della Sacra Spina della Corona di Cristo, donata ai Guevara da Papa Gregorio XIII e Innocenzo VIII. Nel centro storico, sono presenti autentici tesori, quali la Chiesa del Carmine ( edificata dai Gesuiti nel 1600), la neoclassica Santa Maria delle Grazie, la Chiesa del Rosario (costruita nel 1205, con portale del 1754), in stile gotico ad una sola navata, la Chiesa di San Pietro, in stile romanico con elementi bizantini, innestati su residui romani, la Chiesa dell’Annunziata, risalente al 1400, nel quartiere Portella ed infine la Chiesa di San Francesco, ed ancora il Museo Civico e il Museo Diocesano, con all’interno i due capolavori del Mattia Preti discepolo del Caravaggio. Le residenze private, sono quasi tutte realizzate con portali in pietra, vere sculture da ammirare, in quanto Bovino è stato definito il paese degli “ottocento portali di pietra”….tutto condito da una miscela di cordialità ed ospitalità dei bovinesi, che come avvenuto nel passato, non mancherà neppure in questa circostanza, in maniera tale che il passa parola, possa richiamare turisti anche in futuro.
Le specialità enogastronomiche …..sono tutte da scoprire e gustare in loco, anche perché Bovino, come tutto il territorio del Subappennino Dauno, si distingue ancora, con una cucina genuina, povera e sana, come una volta, innaffiata con del buon vino locale, senza l’aggiunta di sostanze tossiche.
Sarà un’altra manifestazione che tenderà, come da programma di tutte le Amministrazioni Comunali del passato e di quella attuale, di continuare nella promozione di Bovino e di tutto il territorio del Supappennino Dauno, che a fatica cerca ritagliarsi un po’ di popolarità, rispetto ad altre bellezze, già conosciute e consolidate della Capitanata.
Pertanto…..non resta altro che partecipare!
Agostino Ruscillo |
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il 13/06/2024 alle 16:24
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