Tutti contro l’ex sindaco D’Anelli: “ha aumento del 200% le imposte locali”.
Alzano la voce gli albergatori di Rodi Garganico, dopo la polemica nata in seguito alle parole dell'ex primo cittadino del centro turistico garganico che ha definito gli imprenditori del settore ricettivo "coloro che aspettano i turisti e non pagano le tasse". Un'uscita infelice quella di Carmine D'Anelli, sindaco uscente del comune di Rodi che avrebbe speso parole dure nei confronti degli albergatori del posto in quanto questi, in massa, avrebbero appoggiato in campagna elettorale l'attuale capo della maggioranza rodiana, Nicola Pinto. Attraverso un manifesto apparso a Rodi, a firma di importanti albergatori del posto - il 95% degli imprenditori del settore ricettivo rodiano hanno espresso il loro parere favorevole all'iniziativa -, i titolari delle strutture ricettive hanno risposto per le rime all'ex capo della giunta comunale. "Non è più possibile tollerare le continue e deliranti affermazioni di coloro che, con allusioni varie, favoriscono il conflitto sociale tra le diverse categorie di lavoratori - lo siamo anche noi -, al solo fine di sperare di ottenere un consenso politico fondato sulla demagogia e sul populismo. Questa gente, abile nel mestiere di disinformare, alimenta solo pericolosi fraintendimenti nei cittadini". Esordiscono così i titolari degli hotel che hanno firmato il manifesto di risposta alle parole pesanti di D'Anelli: Piccolo Paradiso, Africhetta, Tramonto, Villa Americana, Royals Gate Hotel, Borgo Marina, Arancio, Miramare, e ancora, Uliveto, Residence Vela Club Village Gargano, Villa a mare, Riviera-Residence Mare Blu, La Scogliera, Elmar, Pietre Nere: Albano e Villaggio Ripa sono i nomi degli hotel, residences e alberghi offesi dalle parole di D'Anelli: "Li invitiamo invece a riflettere sulla situazione attuale del nostro turismo e su quanto vi è da fare per avviare una seria fase di rilancio del settore che a Rodi, nonostante tutto e nonostante loro retribuisce non meno di cinquecento persone con circa tremila mensilità annue. A titolo di paragone si pensi che la tanto corteggiata Ferrovie del Gargano, attingendo dalla borsa pubblica, corrisponde ai suoi dipendenti rodiani meno di duecento mensilità all'anno, e tanto le basta per spadroneggiare sul nostro territorio, violentandolo. Forse ciò le è consentito perché retribuisce anche una" persona" che a lavorare non ci va proprio". L'indirizzato della risposta è proprio l'ex sindaco, dipendente di Ferrovie del Gargano e vicinissimo al patron della ditta di trasporti, Vincenzo Scarcia. D'Anelli ha sottolineato la capacità occupazionale di FerGargano, evidenziando che la stessa ditta di trasporti offre possibilità di lavoro a molte persone nel territorio, in particolare quello di Rodi Garganico. Ma, come testimoniato dati alla mano dagli. imprenditori del settore ricettivo, i numeri sono favorevoli agli albergatori. Poi, la risposta arriva anche sulle tasse, dato che D'Anelli aveva dichiarato che i proprietari degli alberghi non pagano le varie imposte. A costoro giovi ricordare, inoltre, che oltre a finanziare per il 75% tutte le feste patrocinate dal comune, le strutture turistiche sostengono indiscutibilmente gran parte delle imprese edili. ed artigiane del territorio. Sappiano poi, che "Chi abitualmente aspetta i turisti e le tasse non le paga" compie sforzi enormi affinché migliaia di turisti scelgano, ogni anno, come meta delle loro vacanze Rodi e le sue strutture turistiche, e le tasse le paga e le ha sempre pagate, oppure le sta pagando a rate, nel rispetto delle norme tributarie, a causa della perdurante e straziante crisi economica e dello spaventoso aumento a senso unico del 200% delle imposte locali negli ultimi dieci anni". "La terribile situazione finanziaria ed economica in cui versa il Comune di Rodi non è figlia delle' imposte pagate a rate, ma è il risultato, per tacer d'altro, di errate scelte politiche e di inutili ed antieconomici investimenti pubblici che hanno indebitato l'ente e quindi tutta la comunità (Corso Giannone, Fontana Piazza Rovelli, sostituzione lampadine pubbliche, per citarne solo alcuni). Anche il porto che doveva arrecare benessere, ha portato solo debiti e devastazione della costa. Auspichiamo che si ponga fine a questa squallida corrida, che mira al tutti contro tutti per biechi tornaconti politici e si cominci a progettare un futuro che sia prospero e rispettoso del valore che il turismo ha per la nostra cittadina". La risposta degli a1bergatori alle parole di Carmine D'Anelli è altrettanto dura ma mirata a far cessare delle polemiche che non fanno bene alla comunità di Rodi, non offrono una bell'immagine di un paese che di solo turismo potrebbe vivere. Se solo si unissero le forze, politiche ed imprenditoriali. "Rodi non va "punita", ma va aiutata a risollevarsi da gente che le vuole bene e che ha quale principale interesse quello di vederla risplendere". Sulla questione ha preferito non dichiarare nulla, per il momento, l'attuale primo cittadino, Nicola Pinto. Ed è proprio sulla sua ultima elezione che sarebbe nato l'attrito tra D'Anelli e gli albergatori, rei - a dire dell'ex sindaco - di avergli voltato le spalle e di aver supportato la candidatura - e, quindi, la successiva elezione.- di Pinto. Ma dal mancato appoggio elettorale, a definire evasori i titolari delle strutture ricettive, ce ne passa. gfc l’Attacco |
Inviato da: GiuliettaScaglietti
il 13/06/2024 alle 16:24
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il 12/10/2023 alle 19:22
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il 28/06/2023 alle 13:50
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