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Peschici 24/lug/2007 per non dimendicare

 

 

Pizzomunno con gerani rossi.

 

 
Pizzomunno

Lungo il tratto meridionale della costa viestana, ritroviamo una piccola spiaggia che deve il suo nome all’ imponente faraglione che dalle acque cristalline si erge sovrano a sorvegliare la città ed i suoi abitanti: la Spiaggia del Pizzomunno.

Qui sembra aver avuto luogo un’ interessante e fantastica vicenda che ha come protagonisti due giovani innamorati , entrambi originari di Vieste .

Pizzomunno , giovane ed attraente pescatore, e Cristalda , ragazza bellissima dai lunghissimi capelli color dell’ oro, si amavano teneramente e vivevano nella convinzione che nulla al mondo potesse intaccare un sentimento tanto forte e sincero.

Ogni sera, Cristalda scendeva in spiaggia per salutare il suo bel Pizzomunno prima che con la sua barca andasse incontro al mare aperto.

Ogni notte, in mare, Pizzomunno riceveva la visita delle sirene che cercavano di ammaliarlo con i loro canti soavi. Le regine del mare desideravano ardentemente che Pizzomunno diventasse il loro re ed amante.

Il giovane, però, non cedette mai alle avance delle sirene tentatrici , avendo già donato il suo cuore alla candida Cristalda.

I reiterati rifiuti del giovane, scatenarono la furia delle sirene .

Una sera, le sirene raggiunsero i due amanti sulla spiaggia ed aggredirono Cristalda con grande ferocia, inghiottendola nelle profondità del mare.

Pizzomunno
fu colto da un dolore devastante, talmente grande da pietrificarlo per sempre.

Il giorno seguente, i pescatori di Vieste trovarono Pizzomunno pietrificato sulla roccia che oggi porta il suo nome.

La leggenda vuole che, ogni cento anni, Cristalda riemerga dalle profondità del mare per incontrare Pizzomunno e rivivere con lui l’ emozione di una notte d’amore sulla spiaggia che li fece incontrare.

 

 

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Promontorio del Gargano

Il più delle volte si pensa che la storia antropologica ebbe inizio sul promontorio del Gargano con l'apparizione dell'Arcangelo Michele più di sedici secoli or sono quando ancora il Cristianesimo conviveva con le allora attuali religioni pagane. Ma se analizziamo le carte romane si nota che gli insediamenti sedentari sono precedenti all'apparizione dell'Arcangelo e si trovavano sulla costa e ai piedi del sontuoso monte (Ergitium ,Sipontum ,Merinum ,Teanum , ,Apulum ,Urium).
Si trovano degli insediamenti umani persino precedenti a questi ultimi, ma bisogna risalire addiritturà all'età del bronzo, tanto è vero che lungo la provinciale che collega Foggia con San Marco in Lamis, a qualche chilometro da Borgo Celano, in zona"Chiancata La Civita-Valle di Vitturo"  è stato ritrovato la necropoli più antica della intera Europa. Altre testimonianze sono date dagli insediamenti rupestri e dalla innumerevole presenza di oggetti litici e di mura megalitiche che si sono scoperti nel corso degli anni sul Gargano.
 

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Toro seduto

 

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Toro seduto

 

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Tutto ciò che l'uomo ha imparato

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "Tutto ciò che l'uomo ha imparato dalla storia, é che l'uomo dalla storia non ha imparato niente. Hegel"

 

Servo di Dio Don Antonio Spalatro .

 

Messaggi del 14/04/2015

Manfredonia, Riccardi: on-line il portale del contribuente

Post n°14375 pubblicato il 14 Aprile 2015 da forddisseche

 

Manfredonia, Riccardi: on-line il portale del contribuente"Il portale è un nuovo strumento pensato per semplificare il rapporto tra gli utenti e l’ente pubblico"

Di:

”Nell’ottica di un sito istituzionale che fornisca al cittadino, oltre a tutti gli atti pubblici, le notizie che riguardano l’attività amministrativa, quelle che interessano il territorio nel quale viviamo e, soprattutto, ogni possibile facilitazione per eliminare i processi burocratici che rallentano il soddisfacimento delle richieste degli utenti, è stata aggiunta una sezione denominata “Portale del contribuente”.

Il portale è un nuovo strumento pensato per semplificare il rapporto tra gli utenti e l’ente pubblico. Sono riunite, in maniera organica ed integrata, tutte le informazioni in materia di tributi, con un costante aggiornamento, da parte di Gestione Tributi, dei dati relativi ad ogni singolo contribuente, per facilitare gli adempimenti degli obblighi tributari.

Una volta nella home page del sito istituzionale, occorre cliccare sulla sezione “Area Tributi”, posta in basso a destra, e da lì accedere, attraverso l’apposito collegamento, al “Portale del contribuente”. Per il primo accesso servirà registrarsi, ma da quello successivo basterà inserire le credenziali con cui si è richiesta l’attivazione della propria utenza sul portale. In questo modo ciascun contribuente può conoscere la propria posizione riguardo ai versamenti effettuati e la situazione di eventuali denunce o provvedimenti in corso”.

“Autocertificazione, con la possibilità di verificare in tempo reale – ricapitola brevemente il sindaco – la corrispondenza dei propri dati con quelli dell’Anagrafe comunale; cambio di residenza, con modulo disponibile per l’invio con posta certificata; refezione scolastica, per prenotare i pasti, effettuare i pagamenti, avere informazioni sul consumo dei pasti dei propri figli; Manfredonia mobile, per conoscere gli orari del trasporto urbano, verificare la posizione precisa dell’autobus che si intende prendere ed a che ora arriverà alla fermata che interessa; Portale del contribuente ora. Tutto con un semplice click, comodamente da casa. Stiamo continuando a lavorare – conclude Angelo Riccardi – per una ulteriore serie di piccoli e grandi interventi sul sito istituzionale, volti a offrire servizi e risparmiare attese e spostamenti tra i vari uffici e sedi comunali”.

Lo riporta una nota stampa del Comune.

 
 
 
 
 

Anche Peschici tra i Borghi autentici d’Italia

Post n°14373 pubblicato il 14 Aprile 2015 da forddisseche

Anche Peschici tra i Borghi autentici d’Italia PDF Stampa E-mail
martedì 14 aprile 2015 ore 15:28
Non solo mare, ma anche storia, cultura, centro storico. Peschici si presenta co­sì oggi ai turisti e a chi ha intenzione di visi­tarla, ma non è più un paese che fonda la sua economia solo sul mare e sulla spiag­gia. Da qualche giorno, infatti, la cittadina gar­ganica amministrata dal sindaco Franco Tavaglione, è stata inserita nello speciale elenco dei Borghi Autentici d'Italia, andan­dosi ad aggiungere al già cospicuo gruppo di Comuni della ­provincia di Fog­gia che ne fa parte. Da diversi giorni, dunque, appare, sul sito del Comune peschiciano il simbolo; in alto a destra, dell'ente Borghi Autentici d'Italia. Un risultato raggiunto dopo anni di investimento da parte delle varie amministrazioni comunali che si sono susseguite non solo sul turismo di mare, per cui la località garganica è comunque già famosa, ma anche sulla valorizzazione del centro storico, altro punto di attrazione della cittadina, preso d'assalto da turisti provenienti da ogni angolo del mondo in particolar modo in estate. L'ufficialità dell'inserimento di Peschici nella graduatoria è stato dato dalla stessa associazione che cataloga i borghi più belli di tutta la Penisola, sul suo sito in­ternet: “Peschici è un borgo di circa 4.400 abitanti della provincia di Foggia, in Puglia e da oggi è entrato a far parte nella rete dei borghi autentici" si legge sul portale, e an­cora "L'ingresso del Comune di Peschici nell'Associazione Borghi Autentici va ad accrescere e arricchire la Rete BAI Puglia, che in questo periodo sta coinvolgendo i propri associati nell' elaborazione di percorsi di sviluppo e riqualificazione nell'ambito della Legge Regionale 44/2013: nuove idee, nuovi progetti, nuove potenzialità di valorizzare un territorio? Non solo mare, dunque, ad attrarre i turisti a Peschici. Se il centro storico risultava quasi una scoperta per i tanti visitatori che sceglievano la località garganica per tra­scorrervi le vacanze, ora diventa un punto importante da esporre nelle varie campa­gne promozionali. Il primo cittadino di Pe­schici, Franco Tavaglione ritiene che l'in­serimento della nostra città nell'elenco dei Borghi Autentici d'Italia rappresenta una vittoria per l'intero territorio e per tutto il comune di Peschici. Un risultato raggiunto dopo aver puntato molto sulla valorizzazione del nostro territorio, e anche dei no­stri punti di forza come appunto il centro storico e il centro abitato. Siamo davvero contenti di aver ottenuto questo risultato, che speriamo possa avere un impatto positivo - ma di questo ne siamo quasi certi - an­che sull'offerta turistica della nostra città". Soddisfatto, dunque, il sindaco, come sono soddisfatti anche gli operatori turistici, che accolgono "con soddisfazione un risultato storico per l'intera città di Peschici. Stiamo continuando a fare bene il nostro lavoro e non possiamo che sfruttare quest'ulteriore risorsa". Ma si può fa­re di più. Si è occupa­to parecchio di centri sto­rici e borghi, ma di arte più in gene­rale, Silve­stro Regina, artista e fotografo sansevere­se, che ha dedicato alcune sue opere al ter­ritorio del Gargano. Appresa la notizia del­l'inserimento tra i Borghi Autentici di Pe­schici, così commenta: "Sarò controcorrente, ma dico che in passato Pe­schici ha perso parecchi treni importanti, come alcuni lavori che volevamo fare io e tanti altri importanti artisti del territorio. Certo, può sfruttare eccome questo ulte­riore riconoscimento, ma secondo me per una città con quelle capacità, sarebbe me­glio puntare su altro". Ad esempio, cosa? "Beh, un circuito artistico-culturale che comprenda anche gli altri centri del Gargano, e non solo Peschici. Il pacchetto artisti­co, storico e culturale dell'intero Parco è impressionante, e andrebbe valorizzato fa­cendo rete tra i vari Comuni. Sono anni che provo a spiegarlo”. Tra i Borghi Autentici,  però non c'è 'solo la città del sindaco Tavaglione a rappresentare la provincia di Foggia, una tra le più facoltose in quanto a borghi di un certo livello storico e artistico. A fare com­pagnia a Peschici, infatti, nell'elenco stila­to dall'associazione nazionale Borghi Au­tentici d'Italia, ci sono anche Vico del Gar­gano, Accadia, Apricena, Celenza Val For­tore, Celle San Vitò, Faeto e il piccolo borgo garganico di Rignano. Un ulteriore dimo­strazione di quanto la provincia, e alcuni comuni in particolare, sappia valorizzare, quanto di storico e artistico è rimasto in vi­ta e promuoverne la bellezza, il valore, e l'importanza sotto ogni punto di vista. Tut­ti gli altri Comuni, già presenti nella lista del sito dei Borghi Autentici d'Italia, sono stati riconfermati nello speciale elenco dell' associazione.

Giuseppe F. Ciccomascolo
L’Attacco

 
 
 

Gli allevatori del Gargano in attesa del vaccino

Post n°14372 pubblicato il 14 Aprile 2015 da forddisseche

Gli allevatori del Gargano in attesa del vaccino PDF Stampa E-mail
martedì 14 aprile 2015 ore 15:27
Non è solo il batterio della Xylella fasti­diosa a preoccupare il mondo agrico­lo pugliese e di Capitanata. Se il Salen­to è diviso tra l' amore per i suoi ulivi secolari, il destino del comparto economico e la guerra commerciale francese, mascherata da embar­go, anche il Gargano è in subbuglio. Gli alleva­tori sono alle prese con l'infinita attesa del vac­cino contro la Blue Tongue, mentre i casi di brucellosi danneggiano soprattutto le impre­se zootecniche più piccole. Nel marzo del 2014 1a Puglia e stata annovera­ta fra le regioni a più alto rischio di contagio da Blue Tongue, una malattia infettiva di natura virale non contagiosa, tristemente conosciu­ta in Italia già dal 2001. Ad oggi si contano cen­tinaia di capi ovini-caprini deceduti per ma­lattia, anche a causa del ritardo con il quale è stato lanciato l'allarme. "Ci stiamo attrezzan­do per l'acquisto di 10mila vaccini per fron­teggiare la diffusione della malattia, che almo­mento ha tre focolai in Salento", ha affermato a febbraio Donato Pentassuglia, rispedendo al mittente le accuse di immobilismo lanciate da Coldiretti. L'organizzazione che riunisce gli imprendito­ri agricoli, nella conta dei danni provocati dal­la "lingua blu", annovera già 500 animali, pecore e capre, uccisi dalla malattia infettiva. Di qui l'sos, con la richiesta dell' avvio immediato di una campagna vaccinale."Prima che sia troppo tardi", aveva attaccato il presidente Coldiretti Puglia Gianni Cantele, "e che il nu­mero degli animali morti salga ulteriormen­te". La Blue Tongue rischia infatti di diventare la nuova Xylella, una strage di animali simile al disastro degli ulivi. "Abbiamo lavorato rego­larmente e per tempo", spiega l'assessore Pen­tassuglia. "Abbiamo già fatto due gare per l' ac­quisto dei vaccini che, però, purtroppo sono andate deserte. La terza gara l'abbiamo ban­dita lo scorso 11 febbraio. Nel caso in cui an­che questa terza gara andrà deserta, c'è una di­sponibilità di vaccini da parte della Regione Sardegna che però dovremmo regolamenta­re". I danni provocati dalla "lingna blu", se­condo le stime di Coldiretti, si aggirano già in­torno al mezzo milione di euro. La malattia, che colpisce tutti i ruminanti ma uccide solo gli ovini non è nuova in Puglia; è nuovo inve­ce il sierotipo del virus e, non essendo stata mal fatta una campagna vaccinale su questa tipologia, gli animali sono indifesi. L'emer­genza sta interessando tre province pugliesi, Taranto, Brindisi e Lecce, oltre a inibire l'eventuale movimentazione di capi interessati alla transumanza in provincia di Foggia."Prevediamo", avverte Pentassuglia, "tra giu­gno e luglio un focolaio ancora più importan­te per questo ci stiamo attrezzando. Perché, se il caso dilaga, diventa un problema anche la macellazione e l'uso della carne. Abbiamo intenz.ione dimettere a disposizione un bud­get che oscilla trai 3,5 e i 4milioni di euro per poter vaccinare tutti gli allevamenti". Bisogna però fare presto, chiedono gli alle­vatori. L'indicazione del Ministero della Sanità è quella di vaccinare almeno 1'80% degli animali delle specie sensibili entro la fine di aprile. Coldiretti aveva chiesto anche di in­dennizzare le aziende zootecniche danneggiate dalla malattia. Ma il Gargano non resta a guardare ed espri­me tutta la sua preoccupazione. "Tutti noi allevatori del Gargano abbiamo bisogno di vaccini, ma non ce ne sono. La Re­gione Puglia ne ha avute 4mila dosi, ma so­no già finite e ne sta aspettando altre", la­menta il sipontino Matteo Totaro, per anni presidente dell'associazione pro­vinciale allevatori. "Oggi (ieri, ndr) l' associazione ha tenuto un incontro a Foggia per capire come arrivare senza problemi a svolgere la tradizionale fie­ra della zootecnia dal 30 aprile al 5 maggio. La situazione riguarda tutti, bisogna vaccinare l'intero allevamento e, non essendoci vaccini a disposizione, è a rischio la transumanza. Si sta avvicinando la fine di maggio, quando per via del caldo gli animali dovreb­bero transumare in zone più fresche, come quelle di Isernia, Pescara, L'Aquila, Ma senza vaccino non è possibile fare la transu­manza", sottolinea Totaro, "Gli animali re­sterebbero sul Gargano, ecco perché molti allevatori sono preoccupati. Gli unici non interessati sono quei piccoli allevatori che restano nel nostro territorio, perché la transumanza, che ormai non è più svolta a piedi ha dei costi. Tutti aspettano il vac­cino, anche io per i miei bufali. Mi serve per poterli portare in fiera". Totaro evi­denzia la differente incidenza delle due malattie del bestiame: "Non conosco casi di Blue Tongue in provincia di Foggia, mentre la brucellosi è molto presente ne­gli allevamenti non serviti con facilità dal servizio sanitario, ovvero situati nelle zo­ne più impervie e scarsamente raggiungi­bili. Peraltro, la brucellosi non riguarda solo mucche e ovini, ma può essere porta­ta da qualunque animale. E' necessario "fare molta prevenzione, profilassi, ma ciò costa. Inoltre, è difficile pensare di fare prelievi di sangue agli animali allo stato brado".  

Lucia Piemontese
L’Attacco

 
 
 

Vieste/ 10 giorni alla 31^ edizione del Fanciullo & Folklore

Post n°14371 pubblicato il 14 Aprile 2015 da forddisseche

Vieste/ 10 giorni alla 31^ edizione del Fanciullo & Folklore PDF Stampa E-mail
martedì 14 aprile 2015 ore 15:24
Nutrito il programma e i gruppi partecipanti alla 31^ edizione del Fanciullo e il Folklore: incontro con le nuove generazioni 24-25-26 aprile.

 22 i gruppi partecipanti e centinaia di persone in una tre giorni di pieno folklore arriveranno da tutta Italia. Il gruppo Folklorico Pizzeche & Muzzeche, il Comune di Vieste e la Federazione Italiana Tradizioni Popolari (Fitp) sono pronti e carichi a 10 giorni dall’inizio della manifestazione.
Buon divertimento Vieste !

 
 
 

PESCHICI A TEATRO CON "ARS NOVA"

Post n°14370 pubblicato il 14 Aprile 2015 da forddisseche

PESCHICI A TEATRO CON "ARS NOVA" PDF Stampa E-mail
martedì 14 aprile 2015 ore 15:22
Sabato 18 e domenica 19 aprile, alle 20.30 nell’atrio delle Scuole Elementari di Peschici, appuntamento col teatro. Come sempre protagonista l’Associazione culturale “Ars Nova” e la sua compagnia stabile che, dopo i successi recenti e passati, presenta il nuovo lavoro di una commediografa locale: “Chë majië fossë statë paràulë!” (Meglio non fosse mai accaduto!).  La commedia, due atti in vernacolo peschiciano scritta da Angela Campanile, è il racconto un po’ esasperato di momenti di vita vissuta negli anni 50-60 a Peschici: anni in cui il paese non era ancora stato scoperto dal turismo (solo dieci anni dopo cambierà completamente il proprio modo di vivere). Si vive in strada, all’aperto, si instaurano legami forti, si soffre e si gioisce tutti insieme.

Ci sono però anche forti dissapori per eventuali torti subiti, e invidie, e
gelosie. Gli uomini, dediti a pesca e agricoltura, sono al lavoro fuori,
per tutto il giorno. Le donne curano i figli e la casa e saltuariamente
anche loro lavorano fuori, soprattutto nel periodo della raccolta delle
olive. Nella maggior parte dell’anno, però, le donne si dedicano ai lavori
domestici: rifornirsi di acqua alla fontana pubblica e, quando resta un po’
di tempo, ricamo, lavori a maglia e all’uncinetto per preparare il corredo
alle figlie, corredo che consisteva il più delle volte in pochi pezzi,
qualche lenzuolo, alcune tovaglie da tavola tessute a telaio e qualche
asciugamano, anch’esso tessuto a telaio. Si cercava di abbellire al massimo
questi pochi capi ricamandoli e applicando merletti lavorati all’uncinetto.

A volte si assisteva a vere e proprie gare, fra le vicine, a chi avesse il
disegno di ricamo o del merletto esclusivo, ed era momento di vero orgoglio
quando, all’esposizione del corredo, si esibivano ricami o merletti che
nessun altra aveva. All’epoca del fatto rappresentato dalla commedia c’era
un merletto chiamato “a pundèinë ’a lèitë” (il merletto della lite), così
detto per una furiosa lite avvenuta fra due famiglie, fino allora molto
legate tra loro, per un merletto dato e fatto copiare per amicizia e
diventato poi di dominio pubblico, volutamente o per dispetto ancora non
chiaro. Proprio di queste dinamiche - avere a tutti i costi il disegno
esclusivo di un merletto - tratta la commedia. I personaggi sono tutti al
femminile, a eccezione di Pasqualèinë che mal sopporta il fatto che la
moglie Lucrezië sia troppo presa dal lavoro all’uncinetto che, a suo
avviso, le fa trascurare ogni cosa.

La storia si svolge interamente a casa di Lucrezië la quale, nel primo
atto, avuto un disegno di merletto dalla sua adorata comare Mariettë, lo
lavora, chiusa in casa nonostante il caldo, per cercare di tenerlo nascosto
agli occhi di tutto il vicinato. Alcune vicine però fiutano il fatto,
cercano e infine trovano il modo di appropriarsi del disegno. Nel secondo
atto, Lucrezië scopre che il suo merletto, custodito tanto gelosamente, è
finito addirittura in un luogo dove tutti possono copiarlo liberamente. Il
solo pensiero che la comare che glielo ha dato possa pensare che sia stata
lei, di sua spontanea volontà, a far circolare il disegno per il paese e
quindi la giudichi per questo una persona che non sa mantenere la parola
data, la fa stare male profondamente. Alla fine, con uno stratagemma,
riesce a smascherare le false amiche e a far venire fuori tutta la verità.
Un vecchio proverbio dice: “Nan ti fidà di nullë, manghë da camèiscë che
tèinë n’gollë” (Non devi fidarti di niente, neanche della camicia che
indossi).


IL CAST (personaggi e interpreti)

Pasqualèinë: Vincenzino Piracci
Lucrezië: Ersilia Vecera
Cijzzellë: Ezia Santoro
Pippinellë: Libera Martella
Gisippèinë: Maria Pia Masella
Bambino: Giovanni Ranieri
Rusinellë: Antonella Lamonica
Mariettë: Giustina Masella
Sinellë: MariaLuisa Marino
Luciettë: Orsola Firma
I figli di Lucrezië: Matteo Elia e Antonio Costantino
Maria, figlia di Lucrezië: Chiara Mastromatteo

Adattamento: Giuseppe Mastromatteo
Scenografia: Mimì Mazzone - Nicola Costante
Regia: Stefano Biscotti


 
 
 

BARI - 12 APRILE 2015 FEVER ACADEMY DANCE DI VIESTE Ancora primi!!!!

Post n°14369 pubblicato il 14 Aprile 2015 da forddisseche

BARI - 12 APRILE 2015 FEVER ACADEMY DANCE DI VIESTE Ancora primi!!!! PDF Stampa E-mail
martedì 14 aprile 2015 ore 10:15
Riceviamo e pubblichiamo.


 Prima uscita della stagione e primi, importantissimi risultati per la scuola di ballo  “FEVER ACADEMY” di Vieste (FG) diretta dalla maestra Francesca Di Salvio.
Domenica 12 aprile il parquet del Palaflorio si è trasformato in una sterminata pista da ballo per ospitare l’edizione 2015 della Coppa Italia di danza sportiva organizzata dal Centro Italiano Promozione Sportiva. I più funambolici ballerini provenienti da tutto lo Stivale si sono esibiti nelle loro acrobatiche evoluzioni dando vita al consueto meraviglioso spettacolo di arte e sport, musica e colori negli stili più disparati, dai più tradizionali ai più innovativi: salsa, bachata, merengue, liscio, balli di gruppo, salsa, modern, jazz, zumba, dancehall, contemporanea, hip-hop, break dance, etc. La formula è stata quella consueta e vincente degli eventi targati CIPS.
Alla competizione hanno aderito circa 110 squadre di diverse categorie con la partecipazione di circa 1.600 atleti.
Gli allievi della “FEVER ACADEMY Dance” di Vieste hanno conquistato il podio in tutte le categorie:
1° classificato Hip Hop under 15;
1° classificato Coreografif Team;
1° classificato Modern intermedio;
1° classificato Dancehall;
1° classificato Zumba;
2° classificato Moderno avanzato.
La “FEVER ACADEMY”, riconferma ancora una volta la passione e la maestria nell’ambito della danza sportiva.
Le esibizioni hanno suscitato esaltazione nei giurati e nel pubblico presente. La maestra Francesca, soddisfatta per i risultati conseguiti ringrazia  i suoi collaboratori, Mariachiara e Laura, ma in particolare gli atleti per l’impegno e la partecipazione alle attività che giornalmente svolgono in palestra.


 
 
 

Basket Serie C/ Libertas Altamura - Bisanum Vieste 68-67

Post n°14368 pubblicato il 14 Aprile 2015 da forddisseche

Basket Serie C/ Libertas Altamura - Bisanum Vieste 68-67 PDF Stampa E-mail
martedì 14 aprile 2015 ore 10:20
In una partita stregata la Bisanum Viaggi Vieste impatta ad Altamura dopo un tempo supplementare con un solo punto di svantaggio.

I garganici raggiunti per ben due volte ad una manciata di secondi dal termine dei quarto tempo regolamentare e del tempo supplementare, tutte due le volte con 2 tiri da oltre l'arco che hanno dell'incredibile e che alla fine dei giochi rimandano la festa promozione dei garganici alla prossima casalinga. I locali partono fortissimo nei primi dieci minuti di gioco portandosi sul punteggio di 19-12  con i due lunghi Barozzi e Kropvica a fare la voce grossa sotto canestro.Nel secondo quarto con l'ingresso di Monacis al Posto di Guede affiancato da Williams superlativo nel riconquistarsi il pitturato, la Bisanum da il controparziale (8-20) ad un Altamura quasi impercettibile in attacco e disorientata in difesa, l'intervallo lungo segna 27-32 per gli ospiti.
Al ritorno dall'intervallo nel terzo periodo le squadre si equivalgono con Neal e Sirena per i garganici e De bartolo e Fui per i locali che rosicano 2 punti nel parziale sul punteggio di 44- 47.Negli ultimi dieci minuti succede l'impossibile,oltre a qualche svista arbitrale che regalano il 4 e 5 Fallo a Guede che ingenuamente si fa dare anche un tecnico per protesta e oltre all'annullamento di 2 tiri liberi a Neal ( di cui uno già segnato) perchè il banco degli ufficiali di campo aveva assegnato il bonus troppo in anticipo a dire dei locali e preso per buono dagli arbitri succede l'impossibile nell'ultima manciata di secondi quando la Sunshine sopra di 3 fallisce i 2 liberi che li avrebbero assegnato la vittoria con Williams stranamente condizionato dal tifo incessante del Palapiccinni e sul ribaltamento di fronte l'altamurano De Bartolo trova la tripla della vita quasi sulla sirena con un tiro subito dopo la linea della metà campo rimandando tutto al tempo supplementare di 5 minuti. Tempo supplementare che vede ancora la Bisanum sopra fino a 40 secondi dalla fine quando una tripla di Barozzi stranamente in veste di tiratore da 3 e un canestro del giovanissimo Di Marzio portano i locali incredibilmente sopra di un punto a 10 secondi dalla fine della partita dopo esser stati sotto per 35 minuti sui 40 totali .L'ultima azione per il Vieste se la gioca Neal che si affida ad un tiro dalla media troppo pretenzioso che non va a segno decretando la vittoria dell'Altamura in una partita che sa dell'incredibile per come era stata gestita e sfuggita negli ultimi secondi ai garganici.Purtroppo anche nel Basket la componente fortuna deve essere messa in bilancio e ancora una volta dopo la trasferta di Bari la Bisanum Viaggi perde un'altra partita con un solo punto di scarto. Merito agli avversari che comunque ci hanno creduto fino alla fine oltre ad avere un roster completo e che forse non rispecchia esattamente la posizione occupata in classifica.
Della serie non tutti i mali non vengono per nuocere in contemporanea perde il Fasano in casa contro il Cerignola lasciando invariata la distanza tra la Bisanum Viaggi e la squadra di Fasano che occupa l'ultima posizione utile per l'accesso alla C1 per l'anno prossimo.Quindi niente cambia, alla squadra di coach Desantis manca una sola vittoria per acquisire una promozione storica nella serie superiore e il destino ha voluto forse che si giocasse a Vieste e proprio contro il Fasano.
Quindi domenica prossima,19 aprile, in quel dell'Omnisport andrà di scena la partitissima tra la Bisanum Viaggi Vieste e la formazione fasanese che all'andata la spuntò sui garganici.L'appuntamento con la storia sportiva cestistica e non di Vieste è solo rimandato, la comunità intera è invitata a sostenere questi ragazzi che in due anni potrebbero fare l'impresa di salire addirittura di due categorie consecutivamente. VIETATO MANCARE...


Parziali: 19-12/8-20/17-15/18-15  OVERTIME 6-5Tabellini: Williams 16, Sirena 20, Neal 18, Mirando 8,Guede 4, Monacis 1, Devita, Lauriola, Ruggieri.




Risultati e classifica della 24° giornata

Libertas Altamura - Bisanum Viaggi Vieste     68-67
  Adria Pall. Bari - Tre Lecce                               69-63
Manfredonia - Murgia Santeramo                     93-71
Angiulli Bari - Cestistica Barletta                      73-34
BK Fasano - Olimpica Cerignola                       78-97
Diamond Foggia - Valentino Bk Castellaneta    79-68
Invicta Brindisi - Virtus Ruvo                           82-63

 
La Classifica

38 Diamond Foggia
36 Olimpica Cerignola
36 BK A. Manfredonia
32 Adria Pall. Bari
30 Libertas Altamura  
28 Bisanum Viaggi Vieste  
28 Valentino Bk Castellaneta  
28 Virtus Ruvo di P.

26 Invicta Brindisi
24 BK Fasano  
18 New BK 99 Lecce  
6 Angiulli Bari
4 Murgia Santeramo  
2 Cestistica Barletta
 
La Prossima 25° giornata
Cestistica Barletta - Adria Pall. Bari
Murgia Santeramo -  Angiulli Bari
New BK 99 Lecce -  Invicta Brindisi
 Olimpica Cerignola - BK A. Manfredonia
Bisanum Viaggi Vieste - BK Fasano
Virtus Ruvo di P. - Diamond Foggia
Valentino Bk Castellaneta -  Libertas Altamura

 
 
 

Vieste - La saggezza della vita

Post n°14367 pubblicato il 14 Aprile 2015 da forddisseche

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martedì 14 aprile 2015 ore 09:35

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Riceviamo e pubblichiamo
I  bambini e gli anziani costruiscono il futuro dei popoli. i bambini perché porteranno avanti la storia, gli anziani perché trasmettono l’esperienza e la saggezza della loro vita”. Queste parole, ricordate da Papa Francesco, invitano a riconoscere il valore della  persona promuovendo una  cura più adeguata della vita. , dal concepimento al suo naturale termine.

Infatti la preoccupante diminuzione del numero delle nascite,  che  purtroppo stiamo vivendo, è segno che l’umanità ha paura a dare la luce ai bambini del domani. Il triste fenomeno dell’aborto è una delle cause di questa situazione. L’aborto  impedisce  ogni anno a un numero elevato di esseri umani  di vedere la luce. Se Il nostro Paese non può lasciarsi rubare la speranza, come direbbe Papa Francesco, noi aggiungiamo che non è solo la speranza  che rischia di essere rubata  ma è anche la fecondità.
Per questo motivo la Parrocchia di Gesu’ Buon Pastore, per il quarto anno consecutivo, ha inteso programmare la giornata della vita che quest’anno, sotto lo slogan “ pensieri di vita e di speranza”  è felicemente coincisa con la seconda domenica di Pasqua. E la Pasqua  è proprio la festa che il mondo cristiano riconosce come il passaggio dalla morte alla  vita. La bellissima giornata ricca di sole ha dato il proprio contributo a mettere in evidenza i volti gioiosi dei bambini e dei grandi, alla presenza  del gruppo “nastri e ritmi”. Questi piccoli cantanti e ballerini hanno espresso il desiderio che la vita cambi e mostri il proprio volto di pace e di speranza facendo poi  vibrare in un cielo terso  un colorato volo di palloncini.
“La solidarietà verso la vita inizia dall’aiutare chi ci sta accanto, sia alla destra che alla sinistra  - ha sottolineato la Dottoressa Francesca Toto – intervenuta come ospite della manifestazione per  raccontare la propria esperienza vissuta tra i bambini in terra d’Africa. Infatti ognuno di noi può essere un angelo verso chi ha bisogno di aiuto. E per i  bambini africani sarebbe un privilegio poter ottenere quello che invece noi  ogni giorno buttiamo senza scrupolo. Abbiamo visto 25 bambini dividersi tre pomodori – ha detto ancora la Dottoressa Toto - pur di farne assaggiare a tutti i bambini di 6 anni che si prendevano amorevolmente cura dei bimbi più piccoli. Ciò che colpisce è la solidarietà che c'è tra poveri e il sorriso che non manca sul viso di nessuno.
Bartolo BALDI

 

 
 
 

«Così ho battuto Fb e Yahoo». È del Gargano l’ammazza-colossi

Post n°14366 pubblicato il 14 Aprile 2015 da forddisseche

«Così ho battuto Fb e Yahoo». È del Gargano l’ammazza-colossi PDF Stampa E-mail
martedì 14 aprile 2015 ore 10:22
La storia di Vincenzo Colucci, in arte Gin-Lemon. Con la sua app Smart Launcher ha fatto da apripista.

Colossi planetari come Facebook e Yahoo, abituati a dettare legge sul Web, hanno dovuto ammainare bandiera bianca di fronte all’estro creativo del venticinquenne manfredoniano Vincenzo Colucci, in arte GinLemon. È lui che ha inventato Smart Launcher, una delle applicazione meglio realizzate e più di successo dell’intero Play Store. Un’interfaccia alternativa per telefoni android che ha conquistato il mondo intero, collezionando risultati nettamente superiori rispetto ad applicazioni diverse soltanto nel nome, create da veri e propri giganti dell’informatica.
Cosa hai provato nell’anticipare le mosse di Facebook e Yahoo?
«Riuscire a battere Facebook e Yahoo è stato per me, a soli 25 anni, motivo di grande orgoglio. Con un anno di ritardo rispetto alla mia intuizione, anche questi colossi hanno realizzato applicazioni che nella sostanza sono identiche alla mia, in quanto, come Smart Launcher, puntano a modificare, personalizzandola, la grafica del telefono. Quella di Facebook si chiama “Facebook home” ed è ferma ad un milione di download. “Aviate” è invece quella creata da Yahoo ed ha raggiunto i 5 milioni di download rispetto ai miei 20 milioni».
Come è nata la tua applicazione?
«Ho cominciato a lavorare su Smart Launcher per proporlo come tesi di laurea a Bologna, dove mi sono laureato in informatica. Amici e colleghi credevano poco nel mio progetto, i professori non mi ascoltavano neanche, mio fratello mi disse che sarebbe stato il mio più grande flop. Il tempo invece mi ha dato ragione. Oggi Smart Launcher nella versione gratuita conta 17 milioni e 200mila download e oltre 2 milioni di utenti attivi».
In quali Paesi è più apprezzata?
«È molto popolare nel Sud-Est asiatico (Indonesia, India, Filippine, Malesia), ma anche negli Stati Uniti, in Russia e in Messico. L’Italia, in verità, non ci ha riservato un’accoglienza calorosa. Nella lista dei download nella versione a pagamento, il nostro Paese è settimo. L’applicazione è stata creata per girare in maniera fluida anche su telefoni molto vecchi per questo Smart Launcher è molto apprezzata nei Paesi dove non c’è la possibilità di comprare gli ultimi modelli disponibili sul mercato».
La qualità, la cura e la passione con cui ti dedichi allo sviluppo sono state apprezzate da Google, che ha deciso di celebrarti con un video che compare nel sito ufficiale Android Developers. Anche questa una bella soddisfazione?
«Questo video è stato girato a Manfredonia nello scorso mese di febbraio. Premettendo che sono stato felicissimo, credo che ciò che abbia interessato Google sia stato il rapporto tra quello che sono e quello che ho fatto. Io non sapevo programmare, ho imparato a farlo solo successivamente. Non sono stato un ragazzo prodigio che a 15 anni programmava. Ho iniziato a farlo a 22 anni, partendo dal nulla e senza alcun finanziamento o finanziatore esterno. Questo significa che la mia non è una start-up».
Non sarai stato un ragazzo prodigio ma comunque la tua passione per l’informatica viene da lontano?
«Sono sempre stato molto curioso. Da piccolo amavo giocare con i Lego, oggi il mio Lego è il computer, uno strumento che mi ha sempre affascinato proprio perché mi dà la possibilità di creare nuove cose. Quante applicazioni hai realizzato fino ad ora? Sette, tutte con un filo conduttore: la necessità. A parte Smart Laucher, quelle che mi hanno soddisfatto di più sono quattro. La prima si chiama “Dividi la spesa” ed è nata con l’intento di semplificare il processo della divisione della spesa tra gli inquilini della casa in cui vivevo a Bologna ai tempi dell’Università. La seconda applicazione era un simulatore di batteria: quando avevo più tempo a disposizione, suonavo e quindi avevo bisogno di basi ritmiche su cui potermi esercitare, così ho creato Drum Loops, che riproduce in sequenza alcuni brani di batteria perfetti per esercitarsi anche con chitarra e basso. Poi è arrivato ClockSaver. L’idea mi è venuta perché mi serviva un orologio da tavolo, così ho pensato di dare un senso ad un vecchio telefono android inutilizzato. Questa applicazione serve infatti a trasformare in sveglia da tavolo i telefoni inutilizzati, senza sim ma con schermi di valore. I primi soldini però li ho guadagnati con “Vinci e gratta”, un simulatore di gratta e vinci che compare anche nel video realizzato da Google. L’idea è partita da una scommessa fatta in un bar con un mio amico appassionato di Gratta e vinci. Mentre lo vedevo grattare gli dissi: vuoi vedere che ti creo un’applicazione? E così è stato».
Quanto si riesce a guadagnare con un’applicazione come questa?
«Quando ho pubblicato l’applicazione sullo store di Google, sorprendentemente ho cominciato a vedere i primi introiti. Si trattava di pochi euro al giorno, ma per uno studente che non aveva altri guadagni non era affatto poco. Piano piano questi guadagni sono cresciuti a tal punto da consentire di pagarmi gli studi. Ci sono stati picchi di 150 euro al giorno, ma in media erano 50 euro al giorno, che tradotto vuol dire 1.500 euro al mese. Naturalmente poi ho dovuto aprire un’attività individuale e quei guadagni sono diventati 600 e così non bastavano più».
È a quel punto che è nata Smart Launcher?
«Nel frattempo, durante il percorso di studi, ho collaborato con un’agenzia di Roma per la creazione di guide multimediali per i musei. Ho lavorato per il museo archeologico di Firenze e per i musei di Tarquinia, poi è arrivato il momento della tesi con cui ho lanciato il progetto che avevo già in mente e che ora è diventato un’applicazione che mi ha fatto conoscere in tutto il mondo».
Con Smart Launcher invece quanto riesci a guadagnare?
«Diverse migliaia di euro al mese. Diciamo che per avere 25 anni e vista la difficile situazione economica generale, posso ritenermi più che soddisfatto».
Tecnicamente come lavori? C’è qualcuno che ti aiuta?
«Lavoro da casa e ho un amico, professionista del settore, che si occupa di gestione interna e di programmazione ed un altro che cura il design e mi aiuta a modificare l’applicazione versione dopo versione. La mia è un’azienda individuale ma nei miei progetti c’è il desiderio di avviare un team e quindi di creare lavoro, assumendo persone. Soltanto così avrei più tempo da dedicare allo sviluppo di altri prodotti».
Come mai hai deciso di lasciare Bologna per tornare a Manfredonia?
«Premettendo che per il lavoro che faccio potrei vivere ovunque, sono tornato a Manfredonia per amore ed ho intenzione di restarci. Inutile dire che vivendo in America o in Inghilterra tutto sarebbe più semplice. Lì c’è più scambio di idee e soprattutto c’è più gente specializzata. Ma l’amore per la mia terra è troppo forte, tanto che ora sto pure cercando casa».

Marzia Campagna
Corriere del Mezzogiorno

 
 
 
 
 

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