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Pizzomunno con gerani rossi.

 

 
Pizzomunno

Lungo il tratto meridionale della costa viestana, ritroviamo una piccola spiaggia che deve il suo nome all’ imponente faraglione che dalle acque cristalline si erge sovrano a sorvegliare la città ed i suoi abitanti: la Spiaggia del Pizzomunno.

Qui sembra aver avuto luogo un’ interessante e fantastica vicenda che ha come protagonisti due giovani innamorati , entrambi originari di Vieste .

Pizzomunno , giovane ed attraente pescatore, e Cristalda , ragazza bellissima dai lunghissimi capelli color dell’ oro, si amavano teneramente e vivevano nella convinzione che nulla al mondo potesse intaccare un sentimento tanto forte e sincero.

Ogni sera, Cristalda scendeva in spiaggia per salutare il suo bel Pizzomunno prima che con la sua barca andasse incontro al mare aperto.

Ogni notte, in mare, Pizzomunno riceveva la visita delle sirene che cercavano di ammaliarlo con i loro canti soavi. Le regine del mare desideravano ardentemente che Pizzomunno diventasse il loro re ed amante.

Il giovane, però, non cedette mai alle avance delle sirene tentatrici , avendo già donato il suo cuore alla candida Cristalda.

I reiterati rifiuti del giovane, scatenarono la furia delle sirene .

Una sera, le sirene raggiunsero i due amanti sulla spiaggia ed aggredirono Cristalda con grande ferocia, inghiottendola nelle profondità del mare.

Pizzomunno
fu colto da un dolore devastante, talmente grande da pietrificarlo per sempre.

Il giorno seguente, i pescatori di Vieste trovarono Pizzomunno pietrificato sulla roccia che oggi porta il suo nome.

La leggenda vuole che, ogni cento anni, Cristalda riemerga dalle profondità del mare per incontrare Pizzomunno e rivivere con lui l’ emozione di una notte d’amore sulla spiaggia che li fece incontrare.

 

 

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Promontorio del Gargano

Il più delle volte si pensa che la storia antropologica ebbe inizio sul promontorio del Gargano con l'apparizione dell'Arcangelo Michele più di sedici secoli or sono quando ancora il Cristianesimo conviveva con le allora attuali religioni pagane. Ma se analizziamo le carte romane si nota che gli insediamenti sedentari sono precedenti all'apparizione dell'Arcangelo e si trovavano sulla costa e ai piedi del sontuoso monte (Ergitium ,Sipontum ,Merinum ,Teanum , ,Apulum ,Urium).
Si trovano degli insediamenti umani persino precedenti a questi ultimi, ma bisogna risalire addiritturà all'età del bronzo, tanto è vero che lungo la provinciale che collega Foggia con San Marco in Lamis, a qualche chilometro da Borgo Celano, in zona"Chiancata La Civita-Valle di Vitturo"  è stato ritrovato la necropoli più antica della intera Europa. Altre testimonianze sono date dagli insediamenti rupestri e dalla innumerevole presenza di oggetti litici e di mura megalitiche che si sono scoperti nel corso degli anni sul Gargano.
 

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Toro seduto

 

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Toro seduto

 

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Hotel Gabbiano Vieste

 

Tutto ciò che l'uomo ha imparato

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Servo di Dio Don Antonio Spalatro .

 

Messaggi del 29/08/2018

Vieste/ 1^ Torneo Provinciale di Capitanata Mamanet, domenica 2 Settembre presso Lido Arizona, L.re E. Mattei.

Post n°22266 pubblicato il 29 Agosto 2018 da forddisseche

Vieste/ 1^ Torneo Provinciale di Capitanata Mamanet, domenica 2 Settembre presso Lido Arizona, L.re E. Mattei. 

 
Vieste/ 1^ Torneo Provinciale di Capitanata  Mamanet, domenica 2 Settembre presso Lido Arizona, L.re E. Mattei.
 
 

Un grazie particolare alla nostra responsabile Provinciale Mamanet,  Libera Maria Vescera.

 

Michele Notarangelo

 
 
 

Di corsa tra le bellezze di una Vieste di notte. Che aspetti? Iscriviti!

Post n°22265 pubblicato il 29 Agosto 2018 da forddisseche

Di corsa tra le bellezze di una Vieste di notte. Che aspetti? Iscriviti! 

 
Di corsa tra le bellezze di una Vieste di notte. Che aspetti? Iscriviti!
 
 

Musica, spettacolo, tanto divertimento per tutti, correndo o passeggiando. Non perderti la Vieste Night Run, corsa non competitiva in programma a Vieste sabato 8 settembre! Che aspetti? Iscriviti! Info e iscrizioni www.viestenightrun.it

 

La meraviglia di Cristalda e Pizzomunno che si sposa con il senso magico e le suggestioni della corsa in notturna. Sommati, ecco la Vieste Night Run, in programma sabato 8 settembre nel paese lodato dai turisti di ogni dove e cantato di recente da Max Gazzè. La Vieste Night Run prenderà il via da Marina piccola e si dipanerà per le vie e le strade del centro cittadino, lungo un percorso non semplicemente da correre. Bensì da vivere. La corsa, che non avrà alcun valore competitivo, potrà svolgersi sulla duplice distanza di 5 e 10 km. Non sarà necessario specificarlo in fase di iscrizione, lo si potrà scegliere anche sul momento. 

 


LA CORSA. Fortemente voluta dall’amministrazione comunale di Vieste, la Night Run vuol essere uno straordinario momento di socializzazione, volano di messaggi positivi di autentico sport. Si potrà assaporarla di corsa o in modalità walking, in famiglia o comitiva. Una splendida occasione di divertimento e sport, da condividere con il sorriso sulle labbra. “Ci piaceva l’idea che si potesse proporre un evento inclusivo e partecipato – afferma il sindaco di Vieste Giuseppe Nobiletti – e abbiamo pensato che la bellezza della corsa, sport che da sempre si fonde magnificamente con la valorizzazione anche turistica delle location coinvolte, potesse essere il modo perfetto per lanciare questo messaggio. Vogliamo che Vieste si vesta di corsa. Di sera. Che indossi un abito inedito e che viva una giornata di festa indimenticabile”. “Festa” è proprio il concetto giusto per parlare di Vieste Night Run. Infatti l’iniziativa ha il valore di “corsa-spettacolo”. 

 


LO SPETTACOLO. Prima, durante e dopo l’evento ci saranno musica e divertimento, artisti di strada e animazione per tutti. Tra le prerogative della “run”, infatti, ci saranno lo svolgimento della Baby Night Run, con la partecipazione dei bambini fino ai 10 anni, e la “Special Night Run”. Quest’ultima, che prevede il coinvolgimento dei diversamente abili, vuole essere un momento tutt’altro che esclusivo, bensì di autentica integrazione. Un’occasione, che si vuol diventi abitudine, di abbattimento delle barriere, mentali prima ancora che fisiche. Per tutti i partecipanti non mancheranno le sorprese, a partire dal pacco gara, con prodotti tipici, per arrivare alla t-shirt ufficiale. Un modo per vivere la Vieste Night Run ancor più da vicino. Nella terra di Cristalda e Pizzomunno, ma non solo. Nella terra del mare e della bellezza. Della corsa. Di notte. (Per iscriversi, accedere al sito www.viestenightrun.it. Per informazioni ulteriori è disponibile la pagina dell’evento Facebook o si potrà chiamare al numero 0803976001).

 
 
 

IL GARGANO TRA SETTECENTO E OTTOCENTO: LA VALLE CARBONARA E IL SUO PREZIOSO GRANO

Post n°22264 pubblicato il 29 Agosto 2018 da forddisseche

 
29 Ago - 10:37:35
 IL GARGANO TRA SETTECENTO E OTTOCENTO: LA VALLE CARBONARA E IL SUO PREZIOSO GRANO 
Ad est di San Giovanni Rotondo, oltrepassati il lago di S. Egidio, oggi prosciugato, e l’altipiano di Campolato, sorgeva su un’altura Monte Sant’Angelo, circondata da «ripe, da balze, e da valloni», dove solo i montanari sapevano avventurarsi con destrezza, accompagnati dalla presenza alpestre dei corvi. Monte S. Angelo era passata dai 146 fuochi del 1532 ai 556 del 1669[i], alle 2508 anime indicate da Giovan…

 
 
 

Tumori del sangue, sì alla terapia con i farmaci Car-T. “Cancro, pronti anche qui per le terapie cellullari”.

Post n°22263 pubblicato il 29 Agosto 2018 da forddisseche

Tumori del sangue, sì alla terapia con i farmaci Car-T. “Cancro, pronti anche qui per le terapie cellullari”. Gli ematologi pugliesi: nei nostri reparti abbiamo le strutture e le conoscenze. 

 
Tumori del sangue, sì alla terapia con i farmaci Car-T.  “Cancro, pronti anche qui per le terapie cellullari”. Gli ematologi pugliesi: nei nostri reparti abbiamo le strutture e le conoscenze.
 
 

Un nuovo capitolo della lotta ai tumori si è aperto ieri in Europa, grazie all’approvazione da parte della Commissione Ue di due terapie basate sulla tecnica Car-T, che sfrutta le cellule del paziente «addestrate» a riconoscere quelle malate.

 

 Come ti educo i «linfociti T» (un tipo di globuli bianchi) a combattere e vincere il cancro. Una modificazione genetica rende possibile il portento che li rende capaci, se «istruiti» in laboratorio, di riconoscere e uccidere le cellule tumorali (e solo queste) dopo essere re-iniettati nello stesso malato dal quale erano stati prelevati. Si tratta di cellule già presenti nel nostro organismo con il compito di proteggerci contro molti tipi di infezioni. «Questo nuovo trattamento - è detto in un comunicato della Rete ema­tologica pugliese diretta dalla professoressa Giorgina Spec­chia dell’Università di Bari - è il risultato di un lungo e intenso lavoro in network di numerosi ricercatori che da tempo negli Stati Uniti hanno messo a punto una strategia di ingegnerizzazione che consente di riprogrammare alcune cellule del sistema immune (Linfociti T) del paziente per riconoscere e distruggere in maniera selettiva le cellule di alcuni tumori ematologici e non solo».

 

«Queste terapie (CAR-T) approvate sono utilizzabili solo per 2 tipi di tumori derivanti dai linfociti B: per bambini ed adulti fino a 25 anni di età con leucemia acuta linfoblastica B re­frattaria o in recidiva, e per adulti con linfoma non-Hodgkin diffuso a grandi cel­lule B o linfoma primitivo del mediastino recidivato o refrattario».

 

«Speriamo - scrivono gli ematologi pu­gliesi - che anche in Italia in tempi brevi possa essere approvato da Aifa questo trattamento», una terapia cellulare da considerare rivoluzionaria. Le due azien­de detentrici contratteranno il prezzo con l’Aifa (negli Usa il costo varia tra 300 e 480mila dollari). La cura sarà riservata solo a centri altamente specializzati. «La Rep - prosegue la nota - si sta preparando per rendere disponibili, dopo l’approva­zione Aifa, tale terapia innovativa per tutti i pazienti che hanno le caratteristiche cliniche per essere trattati con le Car-T, terapia personalizzata che richiede una organizzazione sanitaria moderna ed efficiente oltre a rilevanti risorse umane ed economiche. Queste terapie rappresentano al momento attuale un’arma importante per curare i pazienti che non rispondono alle terapie standardizzate, e pertanto devono es­sere trattati in centri con documentato know-how in terapie cellulari come è da considerare per esempio il trapianto di cellule staminali. È giusto che ogni paziente pugliese sia in­formato sui percorsi terapeutici moderni in modo etico e scientifico e che soprattutto possa utilizzare tutte le strategie terapeutiche disponibili oggi nel mondo».

 

In Italia il professor F. Locatelli (del Bambin Gesù di Roma) ha applicato la metodica contro il neuroblastoma, la neoplasia cerebrale più diffusa nei bambini.

 
 
 

Nelle isole Tremiti in scena il jazz. Dal 30 agosto al 2 settembre concerti e eventi

Post n°22262 pubblicato il 29 Agosto 2018 da forddisseche

Nelle isole Tremiti in scena il jazz. Dal 30 agosto al 2 settembre concerti e eventi 

 
Nelle isole Tremiti in scena il jazz. Dal 30 agosto al 2 settembre concerti e eventi
 
 

Nelle isole Tremiti va in scena il jazz con quattro giorni, da domani, 30 agosto, al 2 settembre, di eventi e concerti che si terranno nell'arcipelago delle Diomedèe tra San Nicola e San Domino. La prima edizione del Tremiti Music Festival è stata presentata a Bari in conferenza stampa dall'assessore all'Industria turistica e culturale della Regione Puglia, Loredana Capone, dal sindaco delle Isole Tremiti, Antonio Fentini, alla presenza, tra gli altri, del coordinatore di Puglia Sounds, Cesare Veronico, e del direttore artistico Roberto Ottaviano. I concerti sono ad ingresso libero. Si parte giovedì dall'isola di San Nicola con ZiroBop di Enzo Zirilli.
    Gli altri set saranno ospitati dall'isola di San Domino, tra venerdì e domenica, con contributi musicali di Umberto Petrin, Boris Savoldelli, i Chelsea Hotel di Mirko Signorile che dialogheranno con lo scrittore Francesco Carofiglio e l'attrice Caterina Valente, l'Alberto Parmegiani Quartet, il Sarah Jane Morris trio ed il duo Andrea Sabatino e Vince Abbracciante.
    Chiusura dedicata a Nicola Conte con la presentazione del nuovo album in collaborazione con Spiritual Galaxy. "L'Arte anima la Puglia - ha spiegato Capone - con un mix straordinario tra patrimonio culturale e paesaggistico, in cui si aggiungono artisti di fama nazionale e internazionale. Stiamo immaginando già di ripetere il Festival l'anno prossimo e di anticiparlo di periodo, subito dopo il Medimex, così da favorire ulteriormente la destagionalizzazione turistica". In occasione del Festival sarà realizzata da Pugliapromozione, nell'ambito della seconda edizione del progetto WeshowPuglia, una strategia di promozione del territorio con il coinvolgimento di blogger-influencer professionisti nel settore dei viaggi e del lifestyle.

 
 
 

Info Pubblicitaria/ Eh sì, a IL CAPRICCIO si sogna più il ritorno che la partenza.

Post n°22261 pubblicato il 29 Agosto 2018 da forddisseche

Info Pubblicitaria/ Eh sì, a IL CAPRICCIO si sogna più il ritorno che la partenza. 

 
Info Pubblicitaria/ Eh sì, a IL CAPRICCIO si sogna più il ritorno che la partenza.
 Questa sera i nostri cocktail avranno il gusto della musica di Maria Pia PIZZOLLA e Leo Soldano. 

 

 

 

Ristorante Il Capriccio
Località Porto Turistico - Vieste –
tel 0884 707899 –
info@ilcapricciodivieste.it

 
 
 

L’Aquila/ La Perdonanza torna in Basilica dopo 10 anni. La storia straordinaria dell’eremita molisano Pietro Angelerio.

Post n°22260 pubblicato il 29 Agosto 2018 da forddisseche

L’Aquila/ La Perdonanza torna in Basilica dopo 10 anni. La storia straordinaria dell’eremita molisano Pietro Angelerio. Il papa eremita che tentò di fuggire imbarcandosi da Vieste alla volta della Grecia

Ogni anno a L’Aquila, il 28 e il 29 agosto, si rinnova il solenne rito della Perdonanza, l’indulgenza plenaria che Celestino V, la sera stessa della sua incoronazione a pontefice, concesse a tutti i fedeli. Nella splendida Basilica di Santa Maria di Collemaggio sarà celebrata la Santa messa conclusiva. E' la prima volta dopo 10 anni per via del restauro post-terremoto. La vicinanza degli ultimi Papi con San Celestino V. 

Ogni anno a L’Aquila, il 28 e il 29 agosto, si rinnova il solenne rito della Perdonanza, l’indulgenza plenaria che Celestino V, la sera stessa della sua incoronazione a pontefice, concesse a tutti i fedeli. Quest’anno cade la numero 724, entrata nel vivo ieri con l’apertura della Porta Santa per mano del cardinale João Braz de Aviz, Prefetto della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica, su invito del cardinale e arcivescovo dell’Aquila Giuseppe Petrocchi. Per 24 ore i fedeli che la attraverseranno potranno lucrare l’indulgenza plenaria, mentre alle 22 di oggi, nella splendida Basilica di Santa Maria di Collemaggio sarà celebrata la Santa messa conclusiva. E' la prima volta dopo 10 anni per via del restauro post-terremoto. Per tutta questa notte, intanto, nella Basilica aquilana, intervallati da musiche antiche, sono risuonati passi della Sacra Scrittura e dalla vita di Celestino V, eseguiti da autorità civili e religiose, da esponenti della cultura, dello spettacolo oltre che da molti semplici fedeli aquilani. 

Una storia davvero straordinaria quella dell’eremita molisano Pietro Angelerio, designato pontefice in un conclave riunito a Perugia il 5 luglio 1294, e che dall’eremo di Sant’Onofrio al Morrone (sopra Sulmona) nel quale si era ritirato in preghiera, suo malgrado e ormai ottantenne dovette muovere alla volta dell’Aquila dove fu eletto papa col nome di Celestino V. In ossequio all’entrata di Cristo a Gerusalemme volle anch’egli entrare all’Aquila a dorso di un asino, le cui briglie erano tenute da re Carlo d’Angiò e da suo figlio Carlo Martello. Alla cerimonia parteciparono più di duecentomila persone (folla straordinaria per il tempo), le quali ricevettero dal nuovo pontefice un dono di portata straordinaria: quanti “confessati e sinceramente pentiti”, dai vespri del 28 agosto fino ai vespri del giorno 29, festa di san Giovanni Battista, avessero visitato devotamente la basilica di Collemaggio, avrebbero ricevuto contemporaneamente la remissione dei peccati e l’assoluzione dalla pena. 

La più grande rivoluzione celestiniana è dunque quella contenuta nella sua Bolla del Perdono: non più solo ai ricchi (magari in cambio di abbondanti elemosine), per la prima volta il Perdono sarebbe stato concesso anche agli ultimi della terra, i poveri e diseredati. A solo due condizioni: l’ingresso nella Basilica di Santa Maria di Collemaggio tra la sera del 28 e quella del 29 agosto di ogni anno (anniversario della sua investitura) e l’essere davvero pentiti e confessati. Una rivoluzione violentemente contrastata dal suo successore Bonifacio VIII (che tuttavia la fece propria), che tuttavia non riuscì ad impedirne la diffusione tra il popolo. 

Dopo l’abdicazione (“il gran rifiuto” dantesco), Pietro Angelerio cercò di tornare all’eremo del Monte Morrone ma Bonifacio VIII, invidioso per il suo enorme seguito, prima lo portò con sé a Roma, poi, quando il papa eremita tentò di fuggire imbarcandosi da Vieste volta della Grecia, lo fece imprigionare nella Rocca di Fumone. Qui, all’età di 87 anni, morì in una cella larga poco più di due metri. Le cronache del tempo raccontano che poche ore prima della morte di Celestino V si verificò un episodio straordinario considerato il suo primo miracolo: una grande croce di fuoco apparve nel cielo. 

Quest’anno la Perdonanza Celestiniana è stata onorata con un programma intensissimo tanto che il centro storico aquilano è tornato a popolarsi con la folla delle grandi occasioni. Nella suggestiva cornice dei cortili e delle piazze del centro si sono animate processioni, celebrate messe, lette pagine scelte della Bibbia. Questa sera, a chiusura della Perdonanza celestiniana, il piazzale antistante la splendida Basilica di Collemaggio dagli inconfondibili colori bianco-rosa si riempirà all’inverosimile per l’attesissimo concerto di Francesco De Gregori, per una performance che sarà tagliata su misura per l’evento celestiniano e che - così raccontano i quotidiani cittadini – è andata sold out in appena 90 secondi dall’apertura delle prenotazioni. Un De Gregori, dunque, sempre più conquistato da quella sensibilità cristiana che non ci era sfuggita, e di cui ci eravamo già occupati.

È interessante notare come ognuno degli ultimi pontefici abbia “letto” nel brevissimo ma intenso pontificato di Celestino V (appena 4 mesi) un tratto vicino alla propria sensibilità; come se il Papa eremita fosse stato fonte di ispirazione per tutti, seppure per motivi diversi. Ne sono una prova le preziose citazioni scovate dalla giornalista Emanuela Campanile. Vediamo. 

Paolo VI, che si sentì tradito dai suoi collaboratori per gli esiti della riforma liturgica e ancor più per l’isolamento successivo alla pubblicazione dell’Humanae Vitae, lo ricorda così: «San Celestino V, dopo pochi mesi, comprende che egli è ingannato da quelli che lo circondano, che profittano della Tua inesperienza per strappargli benefici [..] Il Papa, come per dovere aveva accettato il Pontificato supremo, così, per dovere, vi rinuncia; non per viltà, come Dante scrisse - se le sue parole si riferiscono veramente a Celestino - ma per eroismo di virtù, per sentimento di dovere». 

Si scorge una sorta di immedesimazione anche nelle forti parole di Benedetto XVI, circa il quale è appena il caso di ricordare la comunanza con l’identico “gran rifiuto” celestiniano. Col senno di poi, infatti, hanno creato non poca suggestione le immagini dell’omaggio che - in visita ad una L’Aquila squassata dal terremoto – portò a Celestino V colui che ha finito per seguire la stessa strada: accarezzando la teca del papa molisano, Benedetto XVI, con l’aiuto di padre George, gli stese sopra il proprio pallio papale. Scrive Papa Ratzinger il 4 luglio 2010: «Celestino V seppe agire secondo coscienza in obbedienza a Dio, e perciò senza paura e con grande coraggio, anche nei momenti difficili, come quelli legati al suo breve Pontificato, non temendo di perdere la propria dignità, ma sapendo che questa consiste nell’essere nella verità. E il garante della verità è Dio»

E se a san Giovanni Paolo II non poteva non colpire quanto l’eremita «dagli spettacoli naturali traeva spinta per elevarsi alle vette della pura contemplazione» (30 giugno 1985), Papa Francesco, pensando all’eredità di Celestino V, è rimasto colpito da quella che ha definito una sua “idea forte”. «Lui – scriverà Papa Bergoglio il 5 luglio 2014 - come san Francesco di Assisi, ha avuto un senso fortissimo della misericordia di Dio, e del fatto che la misericordia di Dio rinnova il mondo [..] questi santi hanno sentito il bisogno di dare al popolo la cosa più grande, la ricchezza più grande: la misericordia del Padre, il perdono».

Valerio Pece

 
 
 

"La Via di San Michele" il pellegrinaggio a piedi Vieste-Monte Sant'Angelo: aperte le iscrizioni

Post n°22259 pubblicato il 29 Agosto 2018 da forddisseche

"La Via di San Michele" il pellegrinaggio a piedi Vieste-Monte Sant'Angelo: aperte le iscrizioni 

 
"La Via di San Michele" il pellegrinaggio a piedi Vieste-Monte Sant'Angelo: aperte le iscrizioni
 
 

Anche quest'anno l'ASD Nordic Walking Gargano, in collaborazione con l'Ordine dei Pellegrini San Michele Arcangelo di Vieste, organizza per il 28 Settembre il pellegrinaggio in notturna "La Via di San Michele" ripercorrendo, in un trekking di fede, l'antico sentiero dei pellegrini "Sammechelere", che conduce a Monte Sant'Angelo alla Basilica di San Michele.

 

Il cammino notturno verso la Grotta del difensore del popolo cristiano si snoda per 44 chilometri , nel cuore del Parco Nazionale del Gargano, scandito dalla preghiera, dal canto e dal silenzio tra pascoli e boschi dove solo

 

pastori e greggi conoscono ogni sentiero. Il giorno seguente seguirà la fusione con i pellegrini "Sammechelere" che saranno partiti da Vieste nella notte in pullman, quasi un abbraccio fraterno, per affrontare tutti insieme gli ultimi km arrivando in processione alla Basilica Celeste.

 

Il cammino, si concluderà domenica 30 Settembre, ripartendo all'alba e ripercorrendo sempre a piedi i tratturi del Gargano e far rientro a Vieste per partecipare alla messa di ringraziamento in Cattedrale dove i pellegrini saranno accolti da don Gioacchino Strizzi e dai rappresentanti dell'Ordine dei Pellegrini di San Michele.

 

Ai partecipanti, come dono per l’impegno e la dedizione profusi, verrà donato il fazzoletto del pellegrino e un attestato di partecipazione, simboli che testimoniano la devozione nei confronti di San Michele Arcangelo.

 

Il percorso non si presenta particolarmente complesso, ma è certamente riservato agli amanti della natura e alle lunghe passeggiate all’aria aperta che cercano esperienze autentiche, con le quali scoprire e conoscere nuovi territori e culture diverse. Si tratta comunque di un cammino di oltre 80 chilometri, e un dislivello massimo di 800 metri e richiede una preparazione psicofisica adeguata.

 

"La Via di San Michele" non vuol'essere un evento fine a se stesso, ma è da considerarsi un progetto che permetta di realizzare una promozione territoriale di crescita, sviluppo e conoscenza vera, e da quest'anno, grazie alle collaborazioni con il Polo Culturale di Vieste e all'Associazione Monte Sant'Angelo Francigena, possa divenire un mezzo con l’intento di valorizzare il ricco patrimonio composto dalla rete dei cammini storici, naturalistici, culturali e religiosi che attraversano il nostro territorio e che rappresentano una fetta, poco conosciuta, ma fondamentale, dell’offerta turistica garganica.

 

 

Programma

 

 

"La Via di San Michele" dal 28 29 e 30 Settembre, da Vieste a Monte Sant'Angelo:

 

 

28 Settembre

 

ore 20.45 ritrovo presso chiesa Cattedrale di Vieste;

 

ore 21.00 partenza verso Monte Sant'Angelo;

 

 

29 Settembre

 

ore 7.00 arrivo nei pressi della Masseria Rignanese con sosta e colazione;

 

ore 11.30 Arrivo a Monte Sant'Angelo;

 

ore 12.00 Processione verso la basilica di San Michele Arcangelo e Santa Messa;

 

ore 14.00 Pranzo presso ristorante convenzionato e a seguire sistemazione in albergo;

 

 

30 Settembre

 

ore 05.00 Raduno e partenza per Vieste;

 

ore 18.00 Arrivo in Cattedrale per la messa di ringraziamento

 

 

Per ulteriori informazioni e adesioni: 3451450552 (Valentino)

 
 
 
 
 

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