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Pizzomunno con gerani rossi.

 

 
Pizzomunno

Lungo il tratto meridionale della costa viestana, ritroviamo una piccola spiaggia che deve il suo nome all’ imponente faraglione che dalle acque cristalline si erge sovrano a sorvegliare la città ed i suoi abitanti: la Spiaggia del Pizzomunno.

Qui sembra aver avuto luogo un’ interessante e fantastica vicenda che ha come protagonisti due giovani innamorati , entrambi originari di Vieste .

Pizzomunno , giovane ed attraente pescatore, e Cristalda , ragazza bellissima dai lunghissimi capelli color dell’ oro, si amavano teneramente e vivevano nella convinzione che nulla al mondo potesse intaccare un sentimento tanto forte e sincero.

Ogni sera, Cristalda scendeva in spiaggia per salutare il suo bel Pizzomunno prima che con la sua barca andasse incontro al mare aperto.

Ogni notte, in mare, Pizzomunno riceveva la visita delle sirene che cercavano di ammaliarlo con i loro canti soavi. Le regine del mare desideravano ardentemente che Pizzomunno diventasse il loro re ed amante.

Il giovane, però, non cedette mai alle avance delle sirene tentatrici , avendo già donato il suo cuore alla candida Cristalda.

I reiterati rifiuti del giovane, scatenarono la furia delle sirene .

Una sera, le sirene raggiunsero i due amanti sulla spiaggia ed aggredirono Cristalda con grande ferocia, inghiottendola nelle profondità del mare.

Pizzomunno
fu colto da un dolore devastante, talmente grande da pietrificarlo per sempre.

Il giorno seguente, i pescatori di Vieste trovarono Pizzomunno pietrificato sulla roccia che oggi porta il suo nome.

La leggenda vuole che, ogni cento anni, Cristalda riemerga dalle profondità del mare per incontrare Pizzomunno e rivivere con lui l’ emozione di una notte d’amore sulla spiaggia che li fece incontrare.

 

 

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Promontorio del Gargano

Il più delle volte si pensa che la storia antropologica ebbe inizio sul promontorio del Gargano con l'apparizione dell'Arcangelo Michele più di sedici secoli or sono quando ancora il Cristianesimo conviveva con le allora attuali religioni pagane. Ma se analizziamo le carte romane si nota che gli insediamenti sedentari sono precedenti all'apparizione dell'Arcangelo e si trovavano sulla costa e ai piedi del sontuoso monte (Ergitium ,Sipontum ,Merinum ,Teanum , ,Apulum ,Urium).
Si trovano degli insediamenti umani persino precedenti a questi ultimi, ma bisogna risalire addiritturà all'età del bronzo, tanto è vero che lungo la provinciale che collega Foggia con San Marco in Lamis, a qualche chilometro da Borgo Celano, in zona"Chiancata La Civita-Valle di Vitturo"  è stato ritrovato la necropoli più antica della intera Europa. Altre testimonianze sono date dagli insediamenti rupestri e dalla innumerevole presenza di oggetti litici e di mura megalitiche che si sono scoperti nel corso degli anni sul Gargano.
 

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Toro seduto

 

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Toro seduto

 

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Hotel Gabbiano Vieste

 

Tutto ciò che l'uomo ha imparato

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Servo di Dio Don Antonio Spalatro .

 

Messaggi del 26/09/2024

VIESTE/ SERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA: IL NUOVO SISTEMA INFORMATIZZATO “OMNIBUS” E’ ATTIVO 26 Settembre 2024

Post n°32624 pubblicato il 26 Settembre 2024 da forddisseche

VIESTE/ SERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA: IL NUOVO SISTEMA INFORMATIZZATO “OMNIBUS” E’ ATTIVO

Con la presente si intende informare le famiglie degli utenti frequentanti la Refezione Scolastica Comunale, che da oggi è attivo il nuovo sistema per la gestione informatizzata della rilevazione presenze e nel pagamento dei pasti “OMNIBUS”.

Per accedere al nuovo sistema è necessario registrarsi al sito https://cittadino.omnibussolution.it/login/vieste da pc o da smartphone oppure scaricare l’applicazione “OMNIBUS” per iOS o Android.
                                                        
Anche chi in precedenza ha effettuato l’iscrizione online sul vecchio applicativo (Spazio Scuola) o presso l’Ufficio Mensa deve effettuare la registrazione al nuovo applicativo Omnibus. E’ necessaria che la registrazione venga effettuata  a nome dell’adulto pagante registrato nel vecchio applicativo.

Successivamente sarà possibile accedere tramite SPID o CIE, in tal senso seguirà una nuova comunicazione.

Importante novità con il nuovo sistema, la prenotazione automatica del pasto per i piccoli utenti avverrà nella seguente modalità:

  • il pasto risulterà prenotato automaticamente per tutti i giorni di erogazione del servizio di refezione previsti dal calendario scolastico;
  • il genitore, attraverso il nuovo sistema, avrà l’onere di comunicare l’eventuale assenza del proprio figlio/a per quel determinato giorno o periodo;
  • la comunicazione di assenza del proprio figlio/a per quel determinato giorno o periodo deve avvenire entro le ore 9:15 del mattino del giorno stesso.

Tutte le informazioni sono accessibili dalla pagina principale del sito del Comune di Vieste o in alternativa dalla Sezione AREE TEMATICHE, sottosezione MENSA SCOLASTICA (link diretto clicca qui).


IL RESPONSABILE DEI SERVIZI INFORMATIVI

F.to Dott. Martino Bua

 

 
 
 

MOVIMENTO VIESTANO/ SIAMO DISTRATTI NELLA CURA DEL NOSTRO TERRITORIO. FRANE DIMOSTRANO DISINTERESSE DEL COMUNE PER AREE RURALI.

Post n°32623 pubblicato il 26 Settembre 2024 da forddisseche

MOVIMENTO VIESTANO/ SIAMO DISTRATTI NELLA CURA DEL NOSTRO TERRITORIO. FRANE DIMOSTRANO DISINTERESSE DEL COMUNE PER AREE RURALI.

 
 
 

DA LUNEDÌ 30 SETTEMBRE L’ORIENTEERING INTERNAZIONALE TORNA IN PUGLIA E SUL GARGANO 26 Settembre 2024

Post n°32622 pubblicato il 26 Settembre 2024 da forddisseche

DA LUNEDÌ 30 SETTEMBRE L’ORIENTEERING INTERNAZIONALE TORNA IN PUGLIA E SUL GARGANO

Da lunedì 30 settembre a venerdì 4 ottobre arrivano in Puglia 400 atleti di Orienteering, provenienti da 16 nazioni, che si metteranno alla prova sulle diverse distanze per conquistare punti importanti per l’accesso alle tappe di Coppa del Mondo.

“Proprio da un mondiale di Orienteering organizzato due anni fa sul Gargano, abbiamo posizionato la Puglia sulla scena nazionale e internazionale per gli sport all’aria aperta, più in generale per quelli che associano il contatto con la natura e i borghi: l’ossatura dell’identità pugliese oltre il mare”, ha detto il vicepresidente e assessore allo Sport per Tutti, Raffaele Piemontese.

“La designazione della Puglia a Regione Europea dello Sport 2026 rappresenta il coronamento di nove anni di intenso lavoro guidato dalla nostra visione di uno sport inclusivo, sostenibile e strettamente legato alla valorizzazione del territorio – ha proseguito Piemontese – ed eventi come ‘5 Days Puglia 2024’, con le gare di corsa orientamento tra Vieste, Peschici, Vico del Gargano e la Foresta Umbra, testimoniano il grande potenziale della nostra regione come meta per il turismo sportivo; non solo come teatro per competizioni di livello internazionale, ma anche per svolgere attività che promuovono il binomio sport e salute, uno stile di vita globalmente sano, l’integrazione di politiche contro la violenza di genere e la spinta alla destagionalizzazione turistica”.

Il programma dei “5 Days Puglia 2024 – World Ranking Event”, meeting internazionale organizzato dalla società Park World Tour Italia sotto l’egida di IOF-International Orienteering Federation e FISO-Federazione Italiana Sport Orientamento, con i patrocini di Regione Puglia, e i Comuni di Vieste, Vico del Gargano e Peschici, è ricco di appuntamenti dedicati alla corsa orientamento, tra Vieste, Peschici, Vico del Gargano e Foresta Umbra, con gare riconosciute World Ranking Event, attività di promozione del territorio con percorsi del gusto, incontri con le scuole e momenti di approfondimento sul binomio sport e salute.

Dopo il successo dei Mondiali Master 2022 e della Coppa Italia – Campionato Mediterraneo 2023, la corsa orientamento si ritroverà per vivere la propria passione sportiva in Gargano, territorio ormai divenuto punto di riferimento per la disciplina con mappa e bussola, alla scoperta dei suoi magnifici centri storici, della Foresta Umbra e delle sue tradizioni enogastronomiche. 

Grazie al protocollo di intesa siglato tra Regione Puglia, PWT Italia e Filo di Arianna, associazione contro la violenza di genere, saranno previsti durante i cinque giorni, presso uno stand dedicato nel centro gara, momenti informativi nell’ambito della campagna “Allénati contro la violenza” sviluppata in partnership tra Assessorato allo Sport per Tutti e Assessorato al Welfare della Regione Puglia. 

 

 
 
 

REGIONE/ DA OGGI SUL BURP IL BANDO PER LE ECCELLENZE SPORTIVE 2024 26 Settembre 2024 Torna l’avviso della Regione Puglia

Post n°32621 pubblicato il 26 Settembre 2024 da forddisseche

REGIONE/ DA OGGI SUL BURP IL BANDO PER LE ECCELLENZE SPORTIVE 2024

Torna l’avviso della Regione Puglia che premia le eccellenze sportive, sostenendo l’attività di atleti e squadre che si siano distinte nel periodo compreso tra il 1° ottobre 2023 e il 30 settembre 2024, vincendo o piazzandosi nei primi tre posti in campionati mondiali, europei o nazionali.

“Per questa edizione abbiamo ulteriormente incrementato il budget complessivo, portandolo a 300 mila euro, perché le eccellenze sportive, professionistiche e non, saranno tra i nostri principali compagni di viaggio per un 2025 di preparazione al grande appuntamento con la Puglia Regione Europea dello Sport 2026 e con i Giochi del Mediterraneo di Taranto”, ha detto il vicepresidente della Regione Puglia e assessore allo Sport per Tutti, Raffaele Piemontese, commentando una procedura aperta alla partecipazione di associazioni e società sportive dilettantistiche che si concluderà con una graduatoria per gli atleti disabili e una graduatoria per gli atleti normodotati.

Il contributo per gli sport di squadra è pari a 5 mila euro per campionati mondiali e europei, mentre per i campionati nazionali è di 3 mila euro. Per gli sport individuali sono previsti contributi di 2 mila euro per campionati mondiali e europei, di mille euro per campionati nazionali.    

L’avviso è uscito sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia di oggi, giovedì 26 settembre, ma le istanze possono essere presentate da martedì 1° ottobre a venerdì 25 ottobre, esclusivamente attraverso il portale https://egov.regione.puglia.it

 
 
 

TOMMASO RAGNO: «È IMPORTANTE CONTINUARE A FARE FILM LIBERI. IN ITALIA IL CINEMA

Post n°32620 pubblicato il 26 Settembre 2024 da forddisseche

TOMMASO RAGNO: «È IMPORTANTE CONTINUARE A FARE FILM LIBERI. IN ITALIA IL CINEMA È POCO CONSIDERATO»

È il protagonista maschile di Vermiglio, la rivelazione italiana della Mostra di Venezia. Tommaso Ragno si augura che questo «piccolo film» faccia scuola. Perché il cinema di qualità 
è una risorsa per tutti. Ed è ora che il nostro Paese lo capisca.

QUESTO ARTICOLO È PUBBLICATO SUL NUMERO 39 DI VANITY FAIR IN EDICOLA FINO AL 24 SETTEMBRE 2024.

Nessuno a Venezia, tra gli addetti ai lavori, aveva previsto che Vermiglio avrebbe vinto qualcosa, tanto meno il Leone d’argento – Gran premio della giuria, un po’ il secondo posto alla Mostra del Cinema. Neanche Tommaso Ragno, che è il protagonista maschile di questa storia in realtà molto femminile, diretta da Maura Delpero: «È stata una grande sorpresa. Essere stati chiamati e scelti per il concorso principale era già tantissimo. Se fosse stato un film di Almodóvar, forse avrei potuto aspettarmi 
un premio, ma questo è il secondo lungometraggio di Maura, 
ed è un film “piccolo”, con mezzi limitati. Non che non ci fossero elementi per il premio, ma non me l’aspettavo proprio».

Vermiglio è la storia di una famiglia, delle sue gioie e dei suoi dolori, tra le montagne della Val di Sole, in Trentino, durante la Seconda guerra mondiale. La trama in realtà conta poco perché la forza del film è in questo piccolo mondo di una volta ricreato sul grande schermo, con le sue continue madeleine sensoriali, l’odore del latte caldo e della legna, le vecchie coperte di lana, e poi la montagna, un microcosmo magico e insieme opprimente. Ragno interpreta il capofamiglia Cesare, padre di sette figli e maestro del paese, un uomo di quelli che non esistono più, taciturno, tutto d’un pezzo, serio, concreto e con qualche segreto.

Attore tra i migliori in Italia, con tanto teatro e cinema, e anche prestige tv (il tangentista di 1992, il prete maniaco del Miracolo di Ammaniti e anche l’americana Fargo), di Tommaso Ragno non si sa niente e non per errore: «Non parlo della mia vita privata», mette in chiaro lui. E sarà per questo o forse per la sua capacità di trasformarsi anche fisicamente che lo rende ogni volta diverso che 
il suo nome è tra i più quotati del nostro cinema, ma non così noto tra il pubblico. Risponde da casa sua, a Roma, tra grandi silenzi.

Perché ha deciso di partecipare a questo «piccolo film», Vermiglio?
«Perché quando ho letto la sceneggiatura ho capito subito che era un lavoro di grande valore: è raro trovare sceneggiature scritte così bene. C’è il dialetto, c’è una società e ci sono comportamenti che non conosciamo più. Il mio lavoro, come quello degli altri attori, era di intonarci a quella verità del film».

Ha conosciuto uomini simili al suo Cesare di Vermiglio?
«Sì, mio nonno, ma soprattutto il mio bisnonno, che era nato alla fine dell’Ottocento ed era andato a lavorare in America. Sono figure che per me rappresentano un mondo perduto. Mi ha colpito soprattutto la dignità profonda. Ma la cosa bella è che non ci sono lezioni morali, i personaggi sono rappresentati e trattati per quello che sono. È un film impregnato 
di sobrietà. E di silenzio».

Come fa a diventare i suoi personaggi?
«Cerco di essere aperto e di lavorare insieme al regista e agli altri attori. È come lavorare con 
il Das, si fa una prima forma, partendo dall’intuizione, e poi si demolisce, si ricostruisce, si migliora e si aggiusta tutto. Richiede grande concentrazione e serietà. E anche innamorarsi del proprio personaggio».

Lei di cosa si è innamorato del suo in Vermiglio?
«Del legame fortissimo con la montagna, un luogo davvero potente, di meditazione, perché tutto è in verticale, si va sempre a guardare verso l’alto. Lì è davvero venuto fuori il fantasma del mio personaggio».

Che rapporto ha con la montagna?
«Ero isolato da tutto, la prima libreria era a due ore di macchina, diciamo che è stata un’esperienza forte. In quella natura non senti l’alienazione che provi in città ma vivi anche grandi difficoltà, il freddo per esempio, devi essere forte fisicamente per vivere in montagna. Non mi è rimasto un amore sfegatato, ma il set mi ha lasciato una certa nostalgia per i luoghi».

Nel suo discorso di ringraziamento, la regista Maura Delpero ha detto che Vermiglio non sarebbe stato possibile senza il sostegno pubblico, perché avrebbe tradito sé stesso: non si sarebbe potuto recitare in dialetto e probabilmente avrebbe dovuto scegliere un cast più popolare. Che cosa ne pensa?
«È un discorso complesso, ma di sicuro il sostegno pubblico ha a che fare con la qualità del film che si intende fare. Il finanziamento ha dato a Maura la libertà di fare il film che voleva e, in questo senso, il caso di Vermiglio deve far riflettere: è un film che ha ottenuto un riconoscimento in uno dei festival più importanti del mondo. È chiaro che non tutti i film devono essere dello stesso tipo, ma è fondamentale continuare a produrne alcuni di un certo livello e che possano rimanere in futuro. È come le Olimpiadi: ogni Paese porta i suoi atleti e tutto il mondo guarda. Vogliamo anche noi restare in gara o no?».

Nanni Moretti, a Venezia, ha parlato di una nuova «pessima legge sul cinema»: quella voluta dall’ex ministro Sangiuliano che limita il tax credit, cioè il credito d’imposta, alla produzioni.
«Io non sono un attore che porta finanziamenti né un produttore, posso solo dire che sia Maura Delpero sia Moretti hanno tirato in ballo una questione importante e cioè l’interesse del nostro Paese per il cinema».

Com’è?
«È evidente che tipo di interlocutori abbiamo e quanti sforzi dobbiamo fare per far capire quanto sia importante il cinema. Spero che Vermiglio non resti un semplice fiore all’occhiello, un caso isolato, ma che faccia scuola. Non è così importante produrre un capolavoro dopo l’altro, ma continuare a fare film liberi sì».

Ha detto poco fa che non è un attore che porta finanziamenti, ma è amatissimo dai registi e dai critici. Perché non è una star?
«La star e l’attore sono due cose diverse. Ci sono motivi diversi per cui un attore viene scelto rispetto a una star. Io cerco di fare bene il mio lavoro e sono contento di lavorare tanto, non cerco visibilità. Non mi interessa che si sappia cosa faccio nella mia vita privata, anzi non voglio proprio. Poi ci sarebbe tutto un discorso da fare sulle star di oggi: Martin Scorsese ha spiegato bene che oggi a portare la gente al cinema sono i film, le storie, non più i divi».

La sua riservatezza è in controtendenza rispetto al mondo dominato dai social.
«Per me è importante mantenere una certa distanza per preservare l’illusione su cui deve lavorare un attore. Cerco di condividere solo contenuti che abbiano valore. Poi secondo me questi social non dureranno a lungo, almeno non in questa forma».

Sempre a Venezia, Maura Delpero ha anche ringraziato «chi aiuta la conciliazione tra lavoro e vita privata», questione difficilissima per le donne, e si è augurata «che la società cominci a considerare questo come un suo problema». Da uomo che cosa ne pensa? Lei ha figli?
«Non amo parlare della mia vita, ma da genitore posso dire che l’unità in una famiglia è importante. La sua dichiarazione mi ha fatto male, mi ha fatto riflettere su una cosa che è un problema enorme. La società dovrebbe fare di più, ma non ho soluzioni pronte e non voglio neanche dire cose retoriche come “siamo tutti femministi” perché viviamo in un mondo che è più troglodita di quel che era prima. Le ho dato un’altra risposta sgraziata, vero?».

Va bene così.
«Grazie, perché non ho soluzioni e non voglio inventarmele».

valentina colosimo

vanity fair

 

 
 
 

A PESCHICI UN EVENTO FORMATIVO DENOMINATO “CONTROLLO DOCUMENTALE:

Post n°32619 pubblicato il 26 Settembre 2024 da forddisseche

A PESCHICI UN EVENTO FORMATIVO DENOMINATO “CONTROLLO DOCUMENTALE: INDIVIDUAZIONE DEL FALSO” 

Il 27 settembre 2024 in Auditorium “P.Granieri” di Peschici, dalle ore 9:00, si terrà un nuovo evento formativo denominato “Controllo documentale: individuazione del falso”. 

Il workshop teorico-pratico sarà a cura di cultori della materia. Interverranno il Comandante di Cisterna di Latina, dott. Raoul DE MICHELIS, e il Marketing Manager della ditta Secom srl, Giuseppe Castellucci.

L’esigenza di svolgere il presente corso di formazione è nata a seguito dell’acquisto di apposito strumento di verifica istantanea dei documenti di riconoscimento, passaporti, patenti, valori bollati e banconote (SMARTFAD e relativo software E-FAD). Nel contempo, con atto dirigenziale si è provveduto a istituire il NUCLEO FALSO DOCUMENTALE (NAD) – di cui ne vado estremamente fiero dacché frutto di duro lavoro – costituito da quattro operatori di Polizia Locale e capeggiato dalla Vice Comandante, Avv. Fiorella Trocano.

Voglio ringraziare fortemente l’Amministrazione per sostenere con tutte le sue forze la Polizia Locale, capendo che per crescere occorre osare, sacrificare e fidarsi. Spero di ricambiare la vostra fiducia facendo crescere gli operatori della Polizia Locale di Peschici.

 Migliore combo: avere personale preparato e dotato di idonea e innovativa strumentazione. Solo così si diventa grandi. 

Ringrazio, altresì, il Comandante Pietro Bortone, il Presidente Nazionale APL Ivano Leo e il Marketing Manager della ditta Secom srl Giuseppe Castellucci.

L’iscrizione potrà avvenire facilmente inquadrando il QRcode.

Carmine Soldano

 Comandante Polizia Locale

Peschici

 

 
 
 

ISOLE TREMITI/ MANCA LA MAESTRA: SCUOLA MATERNA NEGATA, BIMBI COSTRETTI A RIMANE A CASA. E I PIÙ GRANDI «EMIGRANO» A TERMOLI 26

Post n°32618 pubblicato il 26 Settembre 2024 da forddisseche

ISOLE TREMITI/ MANCA LA MAESTRA: SCUOLA MATERNA NEGATA, BIMBI COSTRETTI A RIMANE A CASA. E I PIÙ GRANDI «EMIGRANO» A TERMOLI

 
 
 

TERREMOTO POLITICO A MATTINATA, TREMA IL GOVERNO BISCEGLIA. LASCIANO IL VICESINDACO E UNA CONSIGLIERA 26 Settembre 2024

Post n°32617 pubblicato il 26 Settembre 2024 da forddisseche

TERREMOTO POLITICO A MATTINATA, TREMA IL GOVERNO BISCEGLIA. LASCIANO IL VICESINDACO E UNA CONSIGLIERA

Intanto Michela Bisceglia dice addio al gruppo “Noi Comunità” che fa capo al primo cittadino. I motivi sarebbero legati a questioni strettamente politiche.

Terremoto politico a Mattinata. Il vicesindaco Luigi Falcone ha lasciato la giunta, guidata dal primo cittadino Michele Bisceglia, rimettendo le deleghe. Nelle stesse ore hanno rotto i rapporti con il governo cittadino la consigliera di maggioranza Maria Grazia Destino che passa all’opposizione e Michela Bisceglia che abbandona il gruppo politico “Noi Comunità” che fa capo al sindaco. Ufficialmente l’addio sarebbe legato a questioni strettamente politiche. Va ricordato che proprio nei giorni scorsi si sono rincorsi molti rumors sul Comune garganico relativamente ad una nomina nell’ufficio tecnico che avrebbe creato polemiche e malcontenti. Situazione dunque in fibrillazione per Bisceglia.

immediato

 

 
 
 

GABBIANO ~ Esther Ciulla ~ Ascolta gabbiano, aspetta un momento, un attimo solo ! Sono io che ti chiamo

Post n°32616 pubblicato il 26 Settembre 2024 da forddisseche

GABBIANO
~ Esther Ciulla ~

 
 
 

 
 

Ascolta gabbiano,
aspetta un momento, un attimo solo !
Sono io che ti chiamo,
sono io che rapita,
guardandoti in volo
invano le mani protendo
a prenderti l’ali…
Oh gabbiano, potessi io
lontano volare,
perdermi in orizzonti perlati,
potessi come te seguire l’onda
di mari infiniti,
cullarmi nel cielo coi venti !
Potessi io, ubriaca di sole
vagare stordita,
gustare appagata lo spazio
nei mari e nei cieli
e riprendere vita.

 

 
 
 

“MÒNDE” FESTEGGIA IL CINEMA E I CAMMINI E INVITA AL MUTAMENTO 26 Settembre 2024

Post n°32615 pubblicato il 26 Settembre 2024 da forddisseche

“MÒNDE” FESTEGGIA IL CINEMA E I CAMMINI E INVITA AL MUTAMENTO

 “Mònde” festeggia il cinema e i cammini e invita al mutamento. Quattro giorni di appuntamenti a Monte Sant’Angelo nell’anno della Capitale della Cultura di Puglia

Ritorna anche quest’anno “Mònde”, la festa del Cinema sui Cammini della città di Monte Sant’Angelo. Il festival, in programma dal 3 al 6 ottobre per la direzione artistica di Luciano Toriello, si prepara a celebrare la sua settima edizione in occasione di Monte Sant’Angelo Capitale della Cultura di Puglia 2024. 

Attesi nella cittadina dei due Siti UNESCO tantissimi attori, registi e produttori per un programma fitto che proporrà proiezioni, walk show, matinée dedicati alle scuole, tre coinvolgenti cammini, laboratori, mostre e momenti di spettacolo dal vivo. 

Il Tema

Dopo la chiamata all’avventura dello scorso anno, la direzione artistica di “Mònde” ha deciso di dedicare la sua settima edizione al tema dei “Mutamenti”. Ancora una volta, dunque, si torna a condividere riflessioni collettive sul tema della restanza, dello spaesamento, della sfida privata e collettiva. 

Decidere di restare, infatti, a volte richiede lo stesso coraggio di mettersi in cammino, di andare via, lontano. Decidere di rimanere, forse un’eresia o un impegno civile, significa combattere una lotta quotidiana, fatta di piccoli gesti, per salvaguardare e proteggere i luoghi non dall’arrivo dell’estraneo, ma da chi vi abita dentro come un’anima morta. Restare, come ha scritto l’antropologo Vito Teti, vuol dire raccogliere i cocci, ricomporli, tornare sui propri passi per cercare insieme una strada nuova e per scoprire, come se fosse una vera e propria rivelazione, quanto è ancora vivo tutto quello che abbiamo creduto fosse morto. 

“È arrivato il momento, per chi almeno una volta nella vita è rimasto da sradicato nella sua comunità, di provare un sentimento interiore di sfida, di spaesamento. È arrivato il momento di compiere una rivoluzione intima per costruire il mondo nuovo, diventando protagonisti di un antico e rinnovato mutamento”, spiega Luciano Toriello, regista e direttore artistico del festival. 

Gli ospiti 

Il festival, che partirà giovedì 3 ottobre, vedrà molti attori e registi partecipare ad appuntamenti speciali, proiezioni e walk show; veri e propri momenti di conversazione e confronto con il pubblico. Ospite della prima giornata, nel walk show condotto dal giornalista Felice Sblendorio, sarà Gianmarco Saurino, attore foggiano impegnato fra televisione, cinema e teatro; e protagonista di alcune serie di successo come “Doc – Nelle tue mani”, “Leonardo”, “Che Dio ci aiuti” e “Per Elisa – Il caso Claps”. Venerdì 4 ottobre spazio al regista Gianni De Blasi e al suo “L’ultima settimana di settembre”, un film drammatico che racconta la storia di un uomo, interpretato da Diego Abatantuono, che ha progettato di suicidarsi il giorno del suo compleanno, nonostante i bivi della vita e del caso. Sabato 5 ottobre a Monte Sant’Angelo arriverà Fabrizio Ferracane, attore candidato spesso ai David di Donatello per i suoi ruoli nei film diretti da Marco Bellocchio, Francesco Costabile, Andrea Segre, Saverio Costanzo, che presenterà lo straziante “Misericordia”, l’ultimo film di Emma Dante. Domenica 6 ottobre, a chiusura del festival, il secondo walk show dell’edizione con l’attrice Lidia Vitale, protagonista in film di grande successo come “Ti mangio il cuore”, “Esterno Notte”, “Vangelo secondo Maria” e “Il primo giorno della mia vita”. 

Le proiezioni

Anche il programma delle proiezioni di “Mònde” partirà giovedì 3 ottobre alle ore 18.30, subito dopo l’inaugurazione della mostra “Asini dotti. In cammino lungo la Via Francigena” di Marcello Moscara (a cura di Carmelo Cipriani), con il documentario “Asini dotti” di Francesco De Giorgi e Giovanni Iavarone. Venerdì 4 ottobre, alle ore 17.15, spazio al documentario di Gianluca Gargano, “In viaggio con lei”; mentre alle ore 19.00 la proiezione di “Tutto quello che sarà”, alla presenza del regista Renato Chiocca. Alle ore 20.45, a conclusione di giornata, la proiezione del film “L’ultima settimana di settembre”, alla presenza del regista Gianni De Blasi

Nel pomeriggio di sabato 5 ottobre si parte con “L’eco delle campane d’inverno” di Davide Casarotti (ore 17.30), per poi proseguire alle ore 19.00 con il David di Donatello Giulio Mastromauro e il suo “Bangarang”, premio Speciale ad “Alice nella Città”, sezione autonoma del Festival del Cinema di Roma. Alle ore 20.30 spazio a “Misericordia” di Emma Dante

Domenica alle ore 17.30 arriva “Ardeidae” di Chiara Faggionato; alle 18.30 una proiezione per i più giovani con “Il ragazzo e la tigre” di Brando Quilici e il film finale dell’edizione (alle ore 21.00): “Palazzina Laf”, il film di Michele Riondino tratto dal libro di Alessandro Leogrande, “Fumo sulla città”, candidato a 7 David di Donatello e vincitore nella categoria “Miglior regista esordiente”. 

I cammini

Confermati, anche per la settima edizione, i cammini di “Mònde”, un punto di riferimento per tutti gli avventurosi appassionati di natura e storia, meraviglia e bellezza. Quest’anno sono in programma nel weekend del festival ben tre cammini organizzati in collaborazione con l’Associazione Monte Sant’Angelo Francigena e MooVeng. Il primo cammino è in programma venerdì 4 ottobre: “Antiche Vie del Mare. Da Monte Sant’Angelo alla costa di Mattinata” con la guida di Matteo Falcone. Sabato 5 ottobre due cammini: “Alla scoperta degli eremi di Pulsano attraversando il canyon di Valle Campanile” con Andrea Stuppiello e l’escursione in bike “Alla scoperta dell’Abbazia Santa Maria di Pulsano” con Michele Simone. Al termine dei cammini è in programma un appuntamento speciale con un reading musicale, “Memorie dal convento”, a cura dell’attrice Lidia Vitale. Domenica, invece: “Alla ricerca del colosso della Foresta Umbra” con Matteo Falcone e l’escursione in bike “Foresta Umbra Unesco” con Michele Simone. Al termine dei cammini è in programma il reading musicale dell’attrice Claudia Lerro con la musica del gruppo Rione Junno. 

Gli eventi speciali 

Oltre le proiezioni, gli incontri e i cammini, “Mònde” proporrà alcuni appuntamenti speciali. Si parte con l’inaugurazione e i saluti istituzionali in programma giovedì 3 ottobre alle ore 17.00, per poi proseguire con tre appuntamenti curati dalla Residenza Culturale Cinema di Monte Sant’Angelo 2024: giovedì alle 21.15 con la proiezione dei documentari della residenza, introdotti dall’intervento dell’antropologa Laura Marchetti; mentre venerdì e sabato (alle ore 9.30) due momenti formativi dedicati alle scuole. Venerdì 4, invece, alle ore 18.00 appuntamento con la presentazione del libro di Carlos Solito, “Il cammino di Padre Pio. Da Pietrelcina a San Giovanni Rotondo” (San Paolo Edizioni). Sabato 5, alle ore 17.00, un laboratorio per ragazzi – a cura di Mira Aps – “Il cammino dell’Uomo. Laboratorio di antropologia evolutiva”

Tutti gli eventi sono gratuiti fino ad esaurimento posti. Il programma del festival è possibile consultarlo sul sito ufficiale a questo link

Mònde – Festa del Cinema sui Cammini” è un’iniziativa realizzata nell’ambito dell’Apulia CineFestival Network 2024 con il sostegno di Regione Puglia e Apulia Film Commission, nell’intervento “Promuovere il Cinema 2024”, finanziato dalla Regione Puglia e realizzato dalla Fondazione AFC a valere su Risorse POC Puglia 204-2020, Azione 6.7. Con il contributo di Comune di Monte Sant’Angelo, Teatro Pubblico Pugliese, nel programma del Comune di Monte Sant’Angelo – Capitale Cultura di Puglia 2024; e di La Massarìa e ADTM. Gli interventi di digitalizzazione sono finanziati dall’Unione Europea – Next Generation EU nell’ambito del progetto TOCC – Transizione Digitale.

 

 
 
 

MONTE SANT’ANGELO, IL SACRO ASSE DI SAN MICHELE 26 Settembre 2024 Una linea retta e immaginaria partendo da un santuario irlan

Post n°32614 pubblicato il 26 Settembre 2024 da forddisseche

MONTE SANT’ANGELO, IL SACRO ASSE DI SAN MICHELE

Una linea retta e immaginaria partendo da un santuario irlandese raggiunge quello in Israele inanellando altri cinque santuari. Tutti quelli che vi hanno messo piede concordano sulla singolare, positiva ‘vibrazione’ che permea quel vasto antro e di cui il visitatore resta ‘imbevuto’ anche oltre l’uscita. E’ ciò frutto del collocarsi del santuario pugliese circa a metà del sacro ‘asse’?

Naturale erede della Legge della Sopravvivenza, il concetto di esclusività continua a dominare scelte e condotte di vita. Ma finalmente si comincia a scorgere qualche crepa nella corazza di questo contro-evangelico caposaldo del pensiero comune. Ora anche ìe taglie forti possono scendere in passerella, si può giocare a basket stando in carrozzina, chi ha la sindrome di down può condividere il banco a scuola con i normodotati, il non vedente e l’ipoacusico possono trovare lavoro… Mancava solo la danza. Anche qui si registrano segnali importanti. In Inghilterra, per esempio, esiste una compagnia,

la ‘Stopgap’, che, riconosciuta a livello internazionale e guidata da Hannah Sampson, da anni fa da apristrada nel campo della danza inclusiva. Sabato scorso la compagine inglese guidata da Hannah Sampson, e integrata da Abbie Thompson e Monique Jarret, ha tenuto un workshop-spettacolo aperto a tutti sul Waterfront di San Girolamo. Dell’interessante lezione hanno beneficiato soprattutto i danzatori della compagnia Res Extensa, i quali – coerentemente – nella stessa serata, negli spazi di Torre Quetta e nell’ambito di ‘All in Festival’, hanno presentato l’ultima creazione di Elisa Ba-rucchieri, ‘Il quinto elemento’,

un lavoro nel quale danzatori con e senza disabilità cercano la reciproca integrazione nell’idea di una performance pensata per spezzare ogni barriera. ‘Il quinto elemento’ ha un’apertura cupa : Figure incappucciate svelano il loro volto solo quando è il momento di impugnare tubi lucenti che molto fanno ricordare le spade laser con cui nella saga di ‘Guerre Stellari’ Yedi e Sith si combattono ; sembra sia in atto la guerra tra Bene e Male, del quale storico conflitto il contrasto inclusione-esclusione è uno dei tanti aspetti.

Successivamente le stesse figure si presentano ‘insaccate’ dentro involucri da cui poi sgusciano come crisalidi ; nel faticoso gesto si può leggere la fatica del disabile nell’evadere dalla gabbia esclusivista. La fluidità fra i diversi movimenti previsti dal disegno coreutico è assicurata da ‘intermezzi’ di danza aerea. Dall’alto figure angeliche, persino meravigliose sirene, si protendono verso il basso ad annunziare una seconda buona novella, e cioè che includere, come sperare e amare, è passepartout per la Gioia.

Queste ripetute discese, che, quando a volo radente accendono puntualmente l’entusiasmo del pubblico, alla fine si rivelano funzionali all’ingresso in scena di una disabile, prima efficacemente coinvolta nel movimento coreutico, in seguito – prudentemente – iniziata alla danza aerea. Nel suo vertiginoso gesto conclusivo ‘Il quinto elemento’ afferma con leggerezza l’opportunità di una rivoluzione del pensiero. Una rivoluzione che travalica i confini del dilemma ‘esclusione/in-clusione’ e allarga la riflessione alla madre di tutti gli interrogativi : credere nell’amore o credere nel non-amore?

quotidianodifoggia

 

 
 
 

DAL ‘GINO LISA’ SI VOLERÀ VERSO LINATE SETTE GIORNI SU SETTE, L’ANNUNCIO DI AEROPORTI DI PUGLIA E LUMIWINGS 26 Settembre 2024

Post n°32613 pubblicato il 26 Settembre 2024 da forddisseche

DAL ‘GINO LISA’ SI VOLERÀ VERSO LINATE SETTE GIORNI SU SETTE, L’ANNUNCIO DI AEROPORTI DI PUGLIA E LUMIWINGS

Dopo mesi di trattative e di attese, la Winter 24/25 non solo conferma i sei voli a settimana su Linate attualmente operati, ma vede l’arrivo della settima frequenza settimanale il venerdì.

L’annuncio è giunto da parte di Aeroporti di Puglia e della compagnia Lumiwings che ha presentato la programmazione dei voli per l’inverno.

Dal ‘Gino Lisa’ quindi si volerà alla volta di Linate, ma non solo. Confermati infatti i collegamenti con Bergamo, che aumentano dagli attuali due a tre settimanali e che rafforzano ancora di più la connettività con la macroarea di Milano, ma anche con Torino due volte a settimana. Intanto Aeroporti di Puglia sta lavorandoin sinergia con la Regione e la compagnia aerea per l’attivazione, sempre dall’aeroportodi Foggia, di nuove tratte sempre per la winter.

 

 
 
 

MANGANO AL FESTIVAL DEL CINEMA NUOVO. FOLLE COME UNA TARANTA 26 Settembre 2024

Post n°32612 pubblicato il 26 Settembre 2024 da forddisseche

MANGANO AL FESTIVAL DEL CINEMA NUOVO. FOLLE COME UNA TARANTA

Ta­ran­ta Therapy: tut­ti pos­so­no bal­la­re.

Ta­ran­ta Therapy, un me­to­do crea­ti­vo, svi­lup­pa­to dal Mae­stro Mi­che­le Man­ga­no, per in­se­gna­re il bal­lo del­la ta­ran­ta an­che ai di­ver­sa­men­te abi­li.In oc­ca­sio­ne del­la Gior­na­ta Mon­dia­le de­di­ca­ta alla Di­sa­bi­li­tà, an­che noi ab­bia­mo vo­lu­to ri­vol­ge­re un pen­sie­ro a quei gio­va­ni e meno gio­va­ni, ai qua­li, una so­cie­tà di­strat­ta e in­dif­fe­ren­te, ren­de mag­gior­men­te com­pli­ca­to il loro già dif­fi­ci­le cam­mi­no ver­so l’in­se­ri­men­to nel­la vita dei co­sid­det­ti “nor­ma­li”.

“An­che se stia­mo su una se­dia a ro­tel­le e pos­sia­mo muo­ve­re sol­tan­to un dito, que­sto dito che stia­mo muo­ven­do sta tra­sfor­man­do tut­to il no­stro cor­po, sta tra­sfor­man­do tut­to quel­lo che pen­sia­mo e che sen­tia­mo”.Con que­sta fra­se di Ma­ria José Ve­xa­nat, Mi­che­le Man­ga­no,  mae­stro pu­glie­se di Ta­ran­ta, ini­zia il suo di­scor­so sul­la di­sa­bi­li­tà af­fer­man­do con de­ci­sio­ne che que­sta non deve es­se­re un osta­co­lo, una resa in­con­di­zio­na­ta,  di­fron­te alla rea­liz­za­zio­ne di un so­gno.

“Que­sta è la sto­ria di una stu­pen­da ra­gaz­za di nome Fi­de­lia” con­ti­nua Man­ga­no, rac­con­tan­do la vo­glia di vi­ve­re, di so­cia­liz­za­re di una crea­tu­ra che non si è di cer­to ar­re­sa a quel­lo che la na­tu­ra le ha ne­ga­to: la fi­si­ci­tà in­te­gra­le. Pit­tri­ce, aman­te del­l’ar­te e del­la mu­si­ca clas­si­ca e po­po­la­re, que­sta ra­gaz­za ha su­pe­ra­to il suo gran­de osta­co­lo per­so­na­le, co­sti­tuen­do un esem­pio per mol­ti al­tri.

Da più die­ci anni Fi­de­lia fre­quen­ta un la­bo­ra­to­rio ri­crea­ti­vo per di­sa­bi­li, dal qua­le è nata un cortometraggio di cui lei è l’in­ter­pre­te, im­per­so­nan­do una ra­gaz­za mor­sa da una ra­gno ve­le­no­so, “la ta­ran­to­la”.“Con que­sta rappresentazione ab­bia­mo vo­lu­to por­ta­re in sce­na la me­ta­fo­ra del­la eter­na, quo­ti­dia­na  lot­ta tra il bene e il male  e la di­ver­si­tà che  deve es­se­re vis­su­ta da chiun­que non come osta­co­lo, ben­sì come fon­te di ric­chez­za”, ag­giun­ge il mae­stro Man­ga­no, sot­to­li­nean­do an­che il fat­to che da que­sta rap­pre­sen­ta­zio­ne è sta­to trat­to  un cor­to­me­trag­gio che in questi giorni èpresenteal Fe­sti­val del Cinema Nuovo di Bergamo dal 25 al 27 Settembre  nel mar­zo 2024.

Il corto è stato girato  in una bellissima location Masseria “Gambadoro” Monte Sant’Angelo (frazione di Monte Sant’Angelo) le riprese e scene sono state realizzate inun anfiteatro naturale all’aperto, con le musiche della Nuova Compagnie di Canto Popolare e del gruppo musicale Kardiamundi con le riprese fatte da Amoruso & Company e il corpo di ballo dei DanzanovaNon è fa­ci­le per Mi­che­le Man­ga­no in­se­gna­re que­sto bal­lo poi­ché la ta­ran­ta o ta­ran­ti­smo, dan­za pret­ta­men­te pu­glie­se, è una espres­sio­ne cul­tu­ra­le di tipo iste­ri­co, col­le­ga­to an­ti­ca­men­te ad una pa­to­lo­gia cau­sa­ta dal mor­so di un ra­gno.

Si ma­ni­fe­sta­va so­prat­tut­to nel pe­rio­do esti­vo, du­ran­te la mie­ti­tu­ra del gra­no, con do­lo­ri ad­do­mi­na­li e mu­sco­la­ri, af­fa­ti­ca­men­to, de­pres­sio­ne, ma­lin­co­nia. La par­ti­co­la­ri­tà del “ta­ran­ti­smo” era che, la mag­gior par­te dei sog­get­ti che de­nun­cia­va­no que­sti sin­to­mi, era­no don­ne. Il qua­dro me­di­co in­clu­de­va an­che di­stur­bi di ca­rat­te­re psi­chia­tri­co fino al­l’i­ste­ria e l’e­pi­les­sia.

La cura era una te­ra­pia di tipo mu­si­ca­le, du­ran­te la qua­le il sog­get­to era por­ta­to, con una dan­za fre­ne­ti­ca ed os­ses­si­va, ad uno sta­to di tran­ce, qua­si un “esor­ci­smo mu­si­ca­le”.L’Academy Teatro DanzAbile, nata nel Gar­ga­no per vo­lon­tà di Mi­che­le Man­ga­no, si de­di­ca al­l’in­se­gna­men­to di que­sta dif­fi­ci­le dan­za che sta ot­te­nen­do un gran­de suc­ces­so an­che e, so­prat­tut­to, per i ri­sul­ta­ti rag­giun­ti tra al­lie­vi “di­ver­sa­men­te abi­li”.Ben ven­ga quin­di la “Ta­ran­ta therapy tra i me­to­di atti al co­ro­na­men­to di un so­gno come quel­lo del­la gio­va­ne Fi­de­lia, mi­ra­bi­le esem­pio del­la te­na­ce vo­lon­tà di un me­ri­ta­to ri­scat­to. 

Luisanna Tuti

 

 
 
 

SCUOLA/ LA RIFORMA DEL VOTO IN CONDOTTA È LEGGE. ALLA PRIMARIA TORNANO I GIUDIZI SINTETICI 25 Settembre 2024

Post n°32611 pubblicato il 26 Settembre 2024 da forddisseche

SCUOLA/ LA RIFORMA DEL VOTO IN CONDOTTA È LEGGE. ALLA PRIMARIA TORNANO I GIUDIZI SINTETICI

“La legge approvata dal Parlamento rappresenta un passaggio fondamentale per la costruzione di un sistema scolastico che responsabilizzi i ragazzi e restituisca autorevolezza ai docenti”, dichiara il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.

“Ringrazio i gruppi parlamentari di maggioranza per questo importante risultato. Con la riforma, il comportamento degli studenti peserà ai fini della valutazione complessiva del percorso scolastico e dell’ammissione agli esami di Stato. Cambia l’istituto della sospensione, vi sarà più scuola e non meno scuola per lo studente che viola le regole della civile convivenza; per i casi più gravi vi sarà l’impiego in attività di cittadinanza solidale.

Il nostro obiettivo è sostenere il lavoro quotidiano dei docenti e di tutto il personale scolastico perché ai giovani siano chiari non solo i diritti ma anche i doveri che derivano dall’appartenere a una comunità, a iniziare dal dovere del rispetto verso l’altro.

Nella scuola Primaria – prosegue Valditara – tornano i giudizi sintetici, da ottimo a insufficiente, molto più comprensibili dei precedenti livelli, miglioriamo così la comunicazione con le famiglie e al tempo stesso l’efficacia della valutazione. La scuola rimane il perno di un’educazione attraverso la quale si può costruire una società migliore. Continuiamo con orgoglio il cammino di riforme intrapreso”.

“Con la riforma del voto in condotta – conclude Valditara – si ripristina l’importanza della responsabilità individuale, si dà centralità al rispetto verso le persone e verso i beni pubblici e si ridà autorevolezza ai docenti”.

 

 
 
 
 
 

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