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EUROPEAN CIVIL SOCIETY FORUM

Post n°132 pubblicato il 12 Novembre 2006 da fabri.t
 
Tag: Europa

Nei giorni 9 e 10 novembre a Bergamo si è tenuto l' European Civil Society Forum.

Una grande opportunità ed un importante appuntamento per dar voce alla società civile, ai cittadini ed alle organizzazioni che chiedono di essere ascoltati in un più ampio processo di partecipazione democratica europea.

Ecco il messaggio di Margot Wallström:

Communication is an essential element of democracy, indispensable for fostering public debate. Citizens have a right to know what the European Union is doing, and why. And they have a right to participate in the political process, through effective, two-way communication with the institutions.

There are two elements which emerge strongly and repeatedly from our regular Eurobarometer surveys: a call for European leadership and a demand for greater participation.

People admit - and regret - how little they know and understand European issues. They ask to be better informed by the media and by their elected politicians. They ask to have a greater say on European issues and they ask for their voice to be heard.

This is why communication is so important and this is why we urgently need a citizen-centred Communication Policy that enhances and serves European democracy
".

Margot Wallström
Vice-president of the European Commission
Responsible for Institutional Relations
and Communication Strategy

e quello del Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano :

I temi che verranno affrontati nel Forum di Bergamo sono di grande rilievo. L’educazione civica, estesa a tutti i cittadini dei Paesi membri dell’Unione; i rapporti fra i cittadini europei e le istituzioni comunitarie; la definizione e messa a punto degli strumenti di una autentica “democrazia partecipativa”, appaiono, a chi abbia a cuore il futuro dell’Europa, passaggi obbligati per fare ulteriori progressi sul cammino dell’unificazione.
Democrazia e Pace furono gli ideali ispiratori di quegli statisti che, nell’Europa in rovine del secondo dopoguerra, si proposero di trasformare un’utopia in realtà; le istituzioni comunitarie, in continua crescita, furono lo strumento creato per dare concretezza al loro sogno, in uno spazio dapprincipio limitato a sei soli Paesi, esteso oggi fino a coprire gran parte del continente.
Ma non si dà vera democrazia dove non vi sia partecipazione consapevole del popolo all’esercizio dei poteri di governo. E la partecipazione democratica richiede un alto livello di educazione civica; un continuo dialogo e dibattito fra le istituzioni e i cittadini; e la libera diffusione di quei flussi di informazione senza i quali questo dibattito non si nutre dei necessari contenuti.
A tal fine, il Libro Bianco sulla politica della comunicazione, adottato nel febbraio scorso dalla Commissione Europea, e i cinque grandi forum promossi dalla Commissione, mirano a creare le premesse per l’adozione, in occasione del vertice straordinario di Berlino del marzo 2007, di misure concrete miranti a una più costruttiva realizzazione dei principi della democrazia partecipativa promossi dal Trattato Costituzionale europeo.
La creazione di un sistema di governo democratico esteso a tutte le nazioni europee disposte a condividere elementi importanti della loro sovranità, per proteggerne l’esercizio in un quadro globale troppo vasto per consentire ai singoli stati di esercitare, agendo separatamente, un ruolo significativo, può ben dirsi una delle avventure più ambiziose mai intraprese dall’umanità. La partecipazione popolare a questa grande, incompiuta avventura, è la premessa e condizione necessaria del successo.
Nella piena consapevolezza della necessità di infondere sempre nuovi stimoli di progresso nelle istituzioni dell’Unione, cui è in così larga parte affidata la sorte dei popoli europei, rivolgo a tutti voi, animati da forte passione europea, il più caloroso augurio di buon lavoro.

Giorgio Napolitano

 
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