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G8 Genova. Capi, questori e mandanti: fuori tutta la verità!

Post n°201 pubblicato il 21 Giugno 2007 da fabri.t
 

Induzione e istigazione alla falsa testimonianza. L’iscrizione nel registro degli indagati del capo della Polizia Gianni De Gennaro sarebbe legata ad un'indagine aperta nel corso del processo per lo sciagurato blitz nella scuola Diaz a Genova. I vertici della Polizia di Stato si sarebbero messi d'accordo per raccontare in tribunale un'altra "verità" sulla sanguinaria irruzione del luglio 2001.
Le accuse della locale Procura a De Gennaro sono conseguenza del fascicolo per la "falsa testimonianza" di Francesco Colucci, che sei anni fa era questore nel capoluogo ligure.

Lo scorso 3 maggio Colucci era stato interrogato in aula e di fronte alle domande del pm era caduto in un'imbarazzante serie di contraddizioni, "non ricordo" e silenzi. Cambiando versione rispetto a quanto dichiarato subito dopo il G8.
Alcuni giorni più tardi il questore ha ricevuto un avviso di garanzia per le presunte bugie raccontate. Bugie che gli sarebbero state suggerite dallo stesso De Gennaro.
Tutto ruoterebbe intorno alla presenza alla scuola Diaz, quella notte da dimenticare ma di cui riconoscere le colpevolezze, dell'uomo che allora era l'addetto stampa del capo della polizia: Roberto Sgalla. Interrogato dai pm Francesco Cardona Albini ed Enrico Zucca, nell'ottobre del 2001 Francesco Colucci raccontò che subito dopo aver deciso la perquisizione dell'istituto - e prima ancora di farvi irruzione - ricevette una telefonata da De Gennaro, che durante il vertice non si era mosso da Roma: "Mi disse di avvertire Sgalla". Era mezzanotte, l'addetto stampa a sua volta chiamò giornali e televisioni: c'era aria di arresti, di riscatto.

Interrogato nel dicembre 2002 dalla Procura di Genova, De Gennaro smentisce la versione del questore: "Prendo atto che il dottor Colucci ha riferito che avrei dato disposizioni di avvisare il dottor Sgalla. Credo che ricordi male. Ricordo bene invece che raccomandai il giorno dopo misura, prudenza e sobrietà nel dare notizia sull'evento". Sei anni più tardi, nel corso del processo che vede imputati 27 agenti, Colucci ci ripensa: "Fui io a chiamare Sgalla: lo giuro davanti a Dio e allo Stato italiano".
Scatta l'iscrizione nel registro degli indagati per falsa testimonianza. Poco dopo l'apertura del nuovo fascicolo, ecco il secondo indagato: Gianni De Gennaro, accusato di aver istigato e indotto un suo subalterno a raccontare l'"altra" verità sulla Diaz.

Qualcosa si muove, alla ricerca di verità e giustizia, e di responsabilità che forse non sono ancora venute tutte a galla.

Immancabilmente, è scoppiata una polemica politica. Romano Prodi ha annunciato il cambio alla guida della polizia e subito si è scatenata la contrapposizione politica, come se le forze dell’ordine facessero parte di uno schieramento piuttosto che di un altro; è chiaro che qualcuno, in malafede, le voglia tirare dalla propria parte. "E' stato concordemente convenuto che il capo della Polizia, De Gennaro, sarà sostituito nel suo incarico al termine del suo settimo anno di mandato", ha detto il premier. "Ennesimo atto di arroganza" gli ha risposto Pierferdinando Casini.
"In un Paese civile - gli risponde il capogruppo del Prc al Senato, Giovanni Russo Spena - verrebbe considerato scandaloso esempio di arroganza non il normale avvicendamento, dopo sette anni, del Capo della Polizia, De Gennaro, ma il fatto che il medesimo Capo della Polizia sia rimasto imperturbato al suo posto dopo una vicenda gravissima, che ha scandalizzato tutto il mondo, come quella di Genova nei giorni del G8 e che ancora ci resti dopo la confessione dell'ex vicequestore Fournier". "Al presidente Casini - prosegue Russo Spena - ricordo che insistere perché emergano le specifiche responsabilità su quelle vicende non significa affatto delegittimare le forze di polizia. E', al contrario, un servizio reso alla democrazia e alle stesse forze dell'ordine, la cui immagine non deve essere macchiata dagli errori o dagli abusi di alcuni singoli dirigenti".

"Ribadisco - ha continuato Prodi - la completa e totale fiducia nei confronti di De Gennaro, fiducia che gli ho personalmente riconosciuto anche in recenti occasioni in cui le forze di Polizia hanno dimostrato grandi capacità, compostezza e senso di responsabilità. Non c’è nessun problema di tensione tra il governo e gi apparati di sicurezza." Prodi ha poi spiegato che riguardo alla durata del mandato del Capo della Polizia, lo stesso dottor De Gennaro lo aveva messo a disposizione contemporaneamente alla nascita del nuovo governo. Da qui la decisione di confermare la fine del mandato alla scadenza del settennato.
  

Berlusconi non ha saputo pronunciarsi sulla vicenda, e alle domande dei giornalisti sulle possibili responsabilità del Capo della Polizia ha cambiato discorso, farfugliando frasi fatte sul governo poco originali e prive di sostanza.

Ma, ciò che preme sul fondo dell’indagine, da continuare auspicabilmente affiancando al lavoro della magistratura una commissione parlamentare d’inchiesta, è la presenza silenziosa e oscura di Gianfranco Fini. In quei giorni l’ex ministro era costantemente presente nella questura di Genova a monitorare le azioni d’intervento della polizia. Perché? Non appare chiara la sua posizione e il suo ruolo nella vicenda. Non era lui il Ministro dell’Interno ma Scajola (Fi), anche lui probabilmente attento e speranzoso di non venir chiamato in causa. Da Fini ancora un’assordante silenzio. Prendendo in prestito la frase di qualche vignetta satirica, spesso capaci di riassumere o addirittura anticipare la verità: il Fini giustificava i mezzi?

 
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Commenti al Post:
lenin1986
lenin1986 il 22/06/07 alle 20:27 via WEB
ieri sera alla storia siamo noi castelli ha dichiarato che lui non aveva visto alcuna devastazione alla diaz...bè...probabilmente in quei giorni non ha aperto nessun giornale...
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fabri.t
fabri.t il 22/06/07 alle 21:00 via WEB
Ciao lenin! Anzitutto pardon per il troppo spazio che forse sto prendendo sul tuo blog nel rispondere a due utenti insistenti sul tema dell’omosessualità, pedofilia etc..il primo intervento di uno di loro fu anche scortese nei miei confronti ed oggi mi sono accorto inoltre che un utente mi ha attaccato personalmente sul Blog Magazine (post n.2277, dacci un’occhiata se ti va) senza motivo, neanche mi conosce, sarà un troll forse. Su questa community trovare un po’ di educazione è un’impresa difficile e la “moderazione” esiste forse solo quando con correttezza e linguaggio corretto si esprimono opinioni scomode. Del resto la policy del portale la conosciamo ed alcuni che hanno una funzione responsabile sul portale sono quel che sono. Non ho visto il programma tv, grazie per avermi riferito di questo particolare. Si cerca ancora di negare l’evidenza e purtroppo alla Diaz l’irruzione ebbe anche lo scopo di distruggere filmati video, foto e registrazioni di atti violenti precedenti, per cui sembra che solo una piccola parte delle cosiddette “prove” sia rimasta intatta..
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luloca
luloca il 25/06/07 alle 17:25 via WEB
se ti riferivi a me, mi sembra che stai prendendo un granchio. Ho un modo colorito di discutere, ma ti assicuro che non ho assolutamente voglia di attaccare nessuno tanto per farlo. Non sono un moderato, forse questo lo avevi capito, soprattutto quando un argomento mi appassiona. Il servizio di Minoli sul G8 di Genova è stato il pezzo giornalistico di maggiore livello sull'argomento. Ha saputo raccontare tutta la storia con obbiettività e precisione... tanto che sono venute fuori tutte le incongruenze. Secondo me dietro il G8 di genova ci sono aspetti indediti ed inconfessabili che ancora devono venire fuori, ad iniziare dalla persona che ha sparato, fino al sequestro del materiale foto e video dentro la scuola diaz. Poco prima della perquisizione e del linciaggio dei componenti della rete lilliput, su indimedia erano state divulgate delle foto in cui si vedeva chiaramente che dentro l'auto dei carabinieri c'era un'altra persona, che oltretutto impugnava una pistola non in dotazione ai carabinieri. Il mistero è ancora più fitto di quanto si possa credere, e la mia opinione è che siano coinvolti i servizi segreti degli stati uniti. Fini, più che giustificare i mezzi, prendeva ordini dai servizi americani. Anzi, per meglio dire, i vertici dello stato italiano, in quei giorni erano totalmente controllati dagli americani. C'è stato un momento in cui la nostra democrazia è stata sospesa, altrimenti quei maiali e macellai di poliziotti non avrebbero potuto fare quell'irruzione. Per la nostra legge esistono delle regole precise in questi casi, ma sono state violate tutte... ad iniziare dal mandato di perquisizione.
(Rispondi)
 
 
 
 
luloca
luloca il 25/06/07 alle 17:28 via WEB
pensa che al momento dell'irruzione, 2 parlamentari di rifondazione avevano chiesto di partecipare da osservatori, come nel loro diritto, ma sono stati presi a manganellate anche loro.
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
 
fabri.t
fabri.t il 25/06/07 alle 18:22 via WEB
non so di questi due parlamentari..non credo a questa notizia che riporti, altrimenti i due avrebbero sporto denuncia e l'avrebbero usata come testimonianza. Gli unici parlamentari di cui ho notizia sono Cento dei Verdi che ha dichiarato che era presente in una delle zone delle manifestazioni e Agnoletto che si era recato sia in ospedale per assistere un carabiniere ferito sia all'esterno della scuola Diaz per provare a sapere cosa stesse succedendo
(Rispondi)
 
 
 
 
fabri.t
fabri.t il 25/06/07 alle 18:13 via WEB
Ciao. Come ho già detto sul blog dove abbiamo scambiato le rispettive opinioni, ciò che non mi è sembrato cortese è quel tuo giudizio di merito complessivo sulle mie teorie. Per il resto, non ti reputo una persona che commenta per attaccare o in maniera scorretta. Verrò a leggere su quel blog le tue ultime osservazioni ed anche quelle dell’altro utente che ha postato più commenti. Purtroppo ho poco tempo da dedicare a discussioni molto prolungate che comportano numerosi messaggi di risposta. Mi meraviglierei però se qualcuno di noi volesse forzatamente vedersi riconosciuto un giudizio di merito ed una sorta di “ragione finale”. L’ultimo commento dell’utente di cui puoi intuire va esclusivamente in quel senso ed è ridondante. L’ultimo tuo non ho ancora avuto modo di leggerlo. Passando all’argomento di questo post, ho finalmente visto la puntata di Minoli ed ho apprezzato il servizio. Certo, restano dubbi, ed aspetti che forse devono ancora essere individuati., sperando si faccia luce il più possibile sull’accaduto. Dalla visione del filmato, non risulta chiara la dinamica in cui il carabiniere ha sparato, per cui altre ipotesi non sono da escludere. A sentimento, direi che il carabiniere ha sparato a caso, per far allontanare i manifestanti ed ha colpito il ragazzo. Non mi sembra però che abbia puntato la pistola abbastanza in alto come avrebbe potuto e questo mi lascia un po’ perplesso. Ad ogni modo, quei 200 carabinieri che non hanno portato a termine il loro spostamento verso la piazza così com’era stato loro ordinato dal comando della polizia e che si sono fermati prima, affrontando i manifestanti di Lilliput e gli altri, hanno avuto paura di arrivare alla zona più calda, quella dov’erano i black block. Questo credo sia chiaro. Per quanto riguarda l’irruzione alla Diaz, alcune fonti parlano di prove fotografiche in favore dei manifestanti che sono andate distrutte ed anche questo potrebbe essere stato il motivo dell’irruzione, anzi io credo sia proprio questo, poiché nella scuola vi erano quelli del Genoa Social Forum, che sono un movimento pacifista. Sul “controllo americano”, beh non saprei che dire, potrebbe essere una spy-story, ma per ora non mi sento di arrivare a tale ipotesi.
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Stefy14
Stefy14 il 23/06/07 alle 12:58 via WEB
mi sono messa tra i preferiti il link della trasmissione di Minoli, che voglio guardare con calma. grazie Fabri per quello che mi scrivi. Su Piazza Alimonda e il G8 mi accaloro in modo particolare perchè quando vedo sopratutto giovani (come il Sire) che non riescono a vedere più in là del loro naso mi viene lo sconforto...ma come? io ho 43 anni e ho ancora voglia di "capire" cosa succede e un giovane di 29 anni crede senza dubitare neanche un pò su quello che è stato propinato dai media in quei giorni...è sconfortante..poi però leggo te e alcuni altri e spero che le cose cambino. Un abbraccio, sincero. Stefi
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fabri.t
fabri.t il 23/06/07 alle 16:31 via WEB
Speriamo che la maggior parte delle persone e soprattutto i giovani sappiano andare oltre e cercare la verità. Grazie anche al tuo contributo. Vedo molto poco la tv e non ho visto il programma ma me l'hanno segnalato e farò come te, quando potrò vedero con calma. Continua così. Fabri
(Rispondi)
 
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