Format Tv

Flop televisivi e reality show bocciati

Oggi parliamo di "flop", termine ormai entrato nel linguaggio corrente ma di natura prettamente televisiva.

Il flop sta ad indicare l'insuccesso di un qualsiasi prodotto televisivo.

La televisione vive e muore di flop e come annunciato nei precedenti post il tutto viene determinato dall'Auditel, unico signore in grado di tenere in vita il nostro personaggio preferito o la nostra serie tv del cuore.

I flop questa stagione hanno investito le Reti Generaliste determinando un enorme allontanamento di telespettatori.

La stagione televisiva quasi giunta al termine è stata segnata e non dimentichiamolo dalla crisi del genere televisivo più di successo negli ultimi anni, il reality show.

Il reality show, sembrava un genere destinato a restare ancora per molto un prodotto di successo in grado di conquistare il gradimento del pubblico.

Se i reality maggiori come "Grande Fratello" e "L'Isola dei famosi" pur perdendo ascolti rispetto alle passate edizioni sono comunque riusciti ad ottenere un gradimento di pubblico più che soddisfacente, non si può dire la stessa cosa per altri reality andati in onda sia in casa Rai che Mediaset.

Ad ognuno il suo flop-direbbe Aldo Grasso. Per la Rai a rimetterci le penne è Alba Parietti che dopo anni e anni di ospitate tv fallisce il suo ritorno da conduttrice televisiva con il programma "Wild West" in onda su Rai2.

Il format presentava inevitabili pecche. Troppe discussioni in studio e poco reality (quello che al pubblico effettivamente interessa).

L'ambientazione un secondo problema di non poco rilievo. C'è da dire che i reality sono seguiti per la maggior da un pubblico femminile e anche da giovani per cui l'ambientazione del "Far West" era senza dubbio poco consona al target di riferimento dello show.

Altro problema la conduzione visto che ritroviamo una Alba Parietti che si perde completamente nella guida dello show e che soprattutto viene da domandarsi: la lingua biforcuta che si ritrova nelle sue ospitate dove è finita?!?

Gli autori non sono stati inoltre in grado di tratteggiare al meglio i caratteri dei concorrenti facendo venire fuori i possibili e quanto mai aspettati (dal pubblico voyeur) livelli di disarmonia del gruppo.

Chiuso dopo due puntate per ascolti che nella seconda puntata si sono dimezzati (si è scesi dal 14% della prima al 7% della seconda) ha mantenuto la fascia del day-time che come volevasi dimostrare essendo costituita soltanto dalla vita dei protagonisti ha ottenuto un discreto gradimento di pubblico, ma con un'Alba Parietti mandata a casa.

Non è da meno Canale 5 che floppa alla grande con il suo "Reality Circus" condotto dalla regina del genere trash, ovvero Barbara D'Urso.

Non è difficile anche in questo caso analizzando la natura del format comprenderne l'insuccesso.

In prima linea "lo spettacolo del circo" si presta maggiormente ad un varietà piuttosto che ad un reality show e quindi ricreare una dimensione del genere tra i circensi, seppur "famosetti" non è facile probabilmente nemmeno per gli autori.

Problema di punta la conduzione. Barbara D'Urso sta bene ed è funzionale al programma in "teatrini trash" tra fattorie varie e concorrenti che impazziti (marionette degli autori?!?) escono di punta in bianco dallo studio ineggiando alla rissa.

In "Reality Circus" i famosi devono a tutti gli effetti impegnarsi nelle prove circensi avendo a che fare con trapezi, tigri affamate o giochi di acrobazie.

Unica nota divertente la presenza di Valeria Marini che nella sua goffaggine e nel suo essere "un non talento nato" risulta simpatica e divertente.

Uno show che oltrepassa la mezzanotte non riesce a vincere con la sola presenza della "show-girl pane e mortadella".