Io me ne sto qui a sbadigliare ad uno schermo ronzante;mi guardo intorno e scorgo l’indolenza:icona,ovale, bizantina, inchiodata serafica alla parete bianca .Annuso l’odore del brodo e contemplo la curva di un cucchiaino opacizzato dall’ultimo caffè,leggo di una certa Irena che ha salvato 2500 bambini ebrei dai lager nazisti fingendosi idraulica;scoperta,le hanno spezzato braccia e gambe.Finita la guerra dichiara: « Avrei potuto fare di più. Questo rimpianto non mi lascia mai. »Penso che se ci fosse la guerra,io sarei un uomo davvero diverso:mi immagino in una grotta a scrutare il vuoto mentre l’odore di muschio e muffa sublima in gocce d’acqua sulle pareti di pietra (lontano i boati dei bombardamenti). Rimmarrei immobile a contemplare le curve di un lombrico prima di divorarlo cominciando dalle zampette.Tra una zampetta e l’altra avrei certo pietà di me pensando che,se fosse tempo di pace,allora sì che sarei un uomo certamente diverso.
Inviato da: Marion20
il 23/09/2023 alle 21:00
Inviato da: cassetta2
il 09/08/2023 alle 10:49
Inviato da: OsservatoreSaggio
il 05/11/2021 alle 09:55
Inviato da: arinklang
il 10/04/2021 alle 02:29
Inviato da: venere_privata.x
il 28/02/2021 alle 18:39