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VULVO-VAGINITI DA CANDIDA ALBICANS

Post n°220 pubblicato il 27 Febbraio 2016 da allofme00


Si può sicuramente affermare che l'epidemiologia delle infiammazioni ( flogosi ) dell'apparato genitale femminile ha subìto negli ultimi tempi una evidente evoluzione, anche se esistono notevoli difficoltà a precisare quali microrganismi siano frequentemente in causa in una determinata area geografica.

Queste difficoltà derivano dal fatto che sussitono diversità etniche, ambientali e socio-economiche che condizionano la prevalenza dei vari agenti patogeni e quindi delle varie malattie.

In America ed in Inghilterra, ad esempio, il gonococco risulta essere ridiventato uno degli agenti patogeni importanti; si xalcola circa l'8 - 10%.

Si prenda la Vulvo vaginite da candida albicans da funghi o detta pure micotica, la si riscontra più di frequente di quella da Trichomonas.

La Candidosi vaginale è, come la Trichomoniasi una malattia tipica dell'età feconda e si riscontra in circa il 10 - 15% delle donne in questa fase della vita. Non tutte le pazienti portarici nelle loro secrezioni vaginali di candida albicansi sviluppano i sintomi di un'infezione.

Poichè la candidosi si manifesta di più in un ambinte acido, umido e caldo,  avviene che, nelle secrezioni delle pazienti portarici di candida albicans si reperiscono in abbondanza anche lattobacilli di Doderlein al contrario di quanto si verifica  per la vaginite da Trichomonas.

La trasmissione da candida è molto facile perchè molti individui sono portatori abituali della candida nella cavità  orale e vaginale, nelle feci, a livello della sede inguinale ecc. Anche l'inquinamento di bagni, biancheria, asciugamani può essere fonte di contagio.

I fattori che rendono il soggetto suscettibile di contrarre l'infezione è lo stato immunitario, le condizioni dismetaboliche, la presenza di infezioni ecc., hanno però molta importanza. Esistono percgiò individui particolarmente predisposti a questa malattia che si pensa abbiano un deficit di immunità locale cellula mediata; ovverosia, quella funzione effettrice da parte dei linfociti "T" che serve come meccanismo difensivo contro agenti patogeni che vivono all'interno delle cellule fagocitarie o che infettano cellule non fgocitiche.

Infine, a favorire questa malattia contribuiscono condizioni particolari che influenzano l'ambiente vaginale rendendolo più recettivo ai funghi.

Nella fase premestruale, si ha un momento in cui di sovente la malattia inizia e si aggrava.

Inoltre, l'assunzione di contraccettivi orali estroprogestinici e la gravidanza.

Circa un terzo delle gestanti è portarice di Candida albicans e talune di queste manifesta sintomi di vaginite.

Si ritiene che questa suscettibilità alla vaginite, delle gestanti e di coloro che assumono contraccettivi deriva dal fatto che  il rivestimento della vagina in queste condizioni è particolarmente ricco di glicogeno ed in qualche caso vi è tendenza anche alla iperglicemia e alla glicosuria( zucchero nelle urine ).

Altro fattore predisponente è la presenza di dispositivi intrauterini, oppure per la somministrazione di antibiotici, quali il metronidazolo ecc. o cortisonici.

Altro fattore predisponente il diabete mellito.

La sintomatologia ha come carattreistiche la forma asintomatica, la forma acuta, la forma cronica recidivante.

Nella forma acuta ed in quella cronica il sintomo caratteristico è il prurito più o meno intenso; nella fase acuta questo disturbo si associa a bruciore ed arrossamento della vulva e ad edema localizzato soprattutto alla superficie  mucosa delle piccole labbra.

Il bruciore è frequente durante la minzione a causa delle escoriazioni provocate dal grattamento.

Il rapporto sessuale è spesso impossibile( dispareunia ) perchè risveglia il dolore.
la secrezione vaginale è biancastra e in genere non è maleodorante se nomn si associano altri agenti infettivi.

L'acidità vaginale ha uno pH bassissimo, quindi fortemente acido, al contrario dell'infezione da Trichomonas che è alcalino.

La Diagnosi si avvale ovviamnet con la messa in evidenza del microrganismo tramite esame microscopico o colturale e la misurazione del pH che è acido( 3,5-4,5 ). Tuttavia, la somma dei sintomi clinici, quale presneza di placche bianche sulla mucosa vaginale, l'arrossamento, il prurito e bruciore sono già significativi di infezione da candida.

TERAPIA, Gli antimicotici più usati sono gli Imidazolici tipo il Miconazolo oppure la Nistaina che è un antibiotico antifungino specifico. Per la somministrazione della Nistaina si preferisce la via Topica sotto forma di candelette vaginali: 1 ogni sera per due settimane oppure formulazione a crema.

Il Miconazolo si utilizza sotto forma di crema vaginale che deve essere applicata anche sulla vulva; in particolare  in regione  paraclitoridea e vestibolare, quasi sempre interessate dall'infezione.

Una forma preventiva da non dimenticare nei soggetti che hanno la tndenza alla candidosi è quella di associare, ogni qualvolta la paziente debbe assumere antibiotici per altre ragioni, di associare  dei fungicidi imidazolici della Nistaina per via vaginale( candelette ).

 

 

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Commenti al Post:
picciro
picciro il 28/02/16 alle 06:37 via WEB
Ciao Peppe! Davvero un post molto interessante Pet come parli di queste infezioni, circa la sintomatologia e la cura. Per fortuna, a mia memoria, non ricordo d'aver contratto queste infezioni, nemmeno nelle due gravidanze. Immagino debba essere davvero fastidioso soffrirne! Ti auguro una serena domenica e ancora grazie e con affetto e stima ti abbraccio. . Rosa
 
 
allofme00
allofme00 il 28/02/16 alle 14:25 via WEB
Rosa carissima, si tratta di una infezione che colpisce circa il 75% delle donne, e il 45% presenterà almeno un episodio da candida. In una percentuale, relativamente bassa, un episodio di recidiva. Il 50% di queste infezioni che interessa vulva e vagina è rappresntata da C.albicans, per l'altra metà in percentuale si trtta di infezioni - non albicans; ovvero sia da Candida tropicalis, da candida pseudotropicalis,da candica parapsilisos... La candida che viene tratta in questo post è un fungo simbionte dell'uomo; ovvero che colonizza il tratto gastrointestinale, la cute e la vagina. Staziona per molto tempo negli indumenti contaminti, in quanto resistente anche a temperature di 80°. Ricambio il mio affetto per te Rosa, e mi scuso per la mia assenza da te! Ciao Rosa cara!
 
monellaccio19
monellaccio19 il 28/02/16 alle 11:54 via WEB
Lieta domenica Peppe.
 
 
allofme00
allofme00 il 28/02/16 alle 14:26 via WEB
Una domenica benefica per te e sposa!
 
g1b9
g1b9 il 28/02/16 alle 21:07 via WEB
Cose passate. Ricordo un'infezione da candida che curai quasi al termine della mia terza gravidanza, che non lasciò aluna conseguenza nè a me, ne' al piccolo. Ricordo che il ginecologo mi pareva proccupato per il piccolo e che fece di tutto perchè guarissi velocemente.
Buona serata, dottore. Un abbraccio!
 
 
allofme00
allofme00 il 28/02/16 alle 21:49 via WEB
Mi è doverososo fare una breve premessa circa l'ecosistema vaginale dove la Candida albicans ne fa parte e che soltanto in condizioni particolare, come diabete, terapie antibiotiche, abbassamento del sistema immunitario, si trasforma in vaginite da Candida albicans. Con questo voglio dire che nessuno potrà mai eradicare i funghi che albergano nell'ambiente vaginale, ma curare una vaginite si può. Inoltre, la candidosi vaginale non pregiudica il prosieguo di una gravidanza. Un abbraccio Giovanna!
 
mariateresa.savino
mariateresa.savino il 28/02/16 alle 22:39 via WEB
Questa infezione non l'ho mai avuta e qualche volta i fastidiosi ovuli mi sono stati prescritti per altri motivi.Sicuramente, vigilare non nuoce e le periodiche visite ginecologiche sono senz'altro opportune anche per la prevenzione o la cura tempestiva della candida, come di altre infezioni vaginali.Sempre interessanti ed utili i tuoi post.Grazie,mio Dott. con un abbraccio.
 
 
allofme00
allofme00 il 29/02/16 alle 12:37 via WEB
L'utilizzo degli ovuli vaginali riconosce diversi motivi, in base alla patologia da trattare. Infatti, ogni ovulo ha un principio attivo diverso e non solo, ma importante è l presenza degli eccipienti di cui è composto perchè questi favoriscono lo scioglimento del farmaco quindi l'azione che si intende ottenere. Un caro abbraccio cara Mariateresa!
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 29/02/16 alle 08:49 via WEB
Buongiorno Dott..Infatti, l'esperta ginecologa puntualizza in ogni visita ,di utilizzare sempre biancheria di cotone e lavaggi ad alte temperature. Buona giornata Dott.Patty
 
 
allofme00
allofme00 il 29/02/16 alle 12:52 via WEB
L'uso di Fibroina di seta è una strategia preventiva molto utile per contrastare la colonizzazione del fungo. Il consiglio che si rivela utile a dare a una paziente colpita da Cndida è quello di utilizzare fibroina al cotone per le sue caratteristche non irritanti e mantiene la temperatura costante anche in condizioni di eccessiva umidità. Ma vi sono altri accorgimenti per prevenire questa infezione. Ad esempio, lavare la zona intima con detergenti a pH fisiologico( intorno a 5, che è quello della mucosa. Non utilizzare detergenti o deodoranti intimi, perchè alterano il pH e provocano allergie. Non usare biancheria intima di fibre sintetiche o artificiali. Mettere l'intestino nelle condizioni di funzione con frutta e verdura, e per rafforzare il sistema immunitario. Buona giornata Patty
 
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