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Un'ironia tutta spigoli

Post n°613 pubblicato il 08 Marzo 2012 da LivinginFortaleza
 

Mostra Z.non - CCBNB (Centro Cultural Banco do Nordeste) - Fortaleza

Gioca con grossi cucchiaioni di legno, assembla vanghe, zappe e rastrelli, impila staffe e speroni, crea torri di campanacci o tipiche lampadine ad olio..sculture rurali, semplici semplici ma efficaci, niente di eclatante, sembrano quasi uno scherzo..In fondo il loro autore, Zenon Barreto, doveva avere un gran senso dell'umorismo, anche se a modo suo e sicuramente un temperamento veemente, senza mezze misure..Due mostre a Fortaleza ricordano, a dieci anni dalla sua scomparsa, l' eclettico artista di Sobral e vedere le sue opere, quelle piccole e quelle di grandi dimensioni, è come ricostruire un mosaico.. tutto torna.... 

mostra "Construção/Figuração" MAC - Centro Dragão do Mar de Arte e Cultura, Fortaleza

Agli inizi è stato pittore - un sorta di terapia prescrittagli per una momentanea perdita della memoria - ma ha sempre confessato che dipingere su cavalletto non faceva per lui, troppo statica... la scultura sicuramente gli si confaceva di più.. sempre a martellare, segare, tagliare, incollare qualcosa.. tutto un movimento che lo metteva in diretto contatto con i materiali, che fossero legno o latta, cemento o ferro..nella serie "Omaggio agli artigiani e ai lavoratori rurali" gli strumenti di lavoro vengono svuotati dalle loro funzionalità e dislocati in un contesto altro, assumono la valenza di oggetto astratto, formale, costruttivo, offrendosi ad interpretazioni e letture diversificate da parte dello spettatore.. Ma sono anche frammenti della sua infanzia, trascorsa nella sua fazenda nel sertão di Caridade.

mostra "Construção/Figuração" MAC - Centro Dragão do Mar de Arte e Cultura, Fortaleza

Gli anni '60 sono il periodo più intenso e importante della sua traiettoria. Dopo il corso di disegno e pittura alla Scap - Società Cearense Arti Plastiche- (1949), la sua prima partecipazione al Salão de Abril (1950), la rottura con la Scap e la fondazione-insieme ad Antonio Bandeira- del Grupo dos Independentes, nonchè l'apertura del Salone omonimo (1951), Zenon Barreto si dedica alla produzione di disegni e xilografie che risentono del clima regionalistico, assai diffuso e presente in altri artisti dell'epoca. L'album "Figuras do Nordeste" (1967) condensa personaggi-chiave della cultura popolare nordestina, ciascuno accompagnato da versi di poeti popolari. Il cangaceiro di Carirì, il pellegrino di Juazeiro, la ceramista di Cascavel, la ricamatrice di Aracati, il mandriano di Inhamuns, il pescatore di Caponga tutti ritratti, cantati dai versi di Batista de Sena, Siqueira de Amorim, Cego Aderaldo.. sempre con un 'attenzione all'ambiente di lavoro ed una forte caratterizzazione,  uno stretto legame fra il singolo tipo e la sua città.. L'attenzione per tali tematiche, diffusesi  all'indomani della Seconda Guerra Mondiale, in piena adesione alla campagna dell'Unesco a favore di una cultura della pace che usasse come strumento il folclore, catalizzerà in Brasile interessi e partecipazione, si diffonderà anche in campo antropologico e sociale, porterà alla fondazione della CCF (Commissione Cearense Folclore), promuoverà studi e ricerche, archivi, esposizioni e collezioni... con il coinvolgimento anche di varie istituzioni artistiche cearensi, dalla Scap al Mauc (Museo d'arte dell'UFC-Università Federale del Cearà)..

Mostra Z.non - CCBNB (Centro Cultural Banco do Nordeste) - Fortaleza

Anche nelle opere pubbliche (sculture e pannelli) realizzate da Barreto, sparpagliate per la città, ricorre la stessa tematica, l' esaltazione del lavoratore brasiliano. Dei quattro grandi pannelli decorativi- realizzati fra il 1961 e il 1971- risentono dell'influenza dei  "Ciclos Economicos"di  Candido Portinari,   "Trabalhando no campo" ed "Estivadores". Il primo, nella sede del DAER (Dipartimento Autonomo das Estradas e Rodagens do Cearà), era un omaggio agli uomini che costruirono le strade e, metaforicamente e praticamente, "aprirono il cammino" al progresso nello stato, mentre il secondo, esaltando i lavoratori portuali, abbelliva la facciata del Centro dos Exportadores do Cearà. In entrambi prevale la geometrizzazione delle figure, uomini a torso nudo, concentrati nelle loro rispettive attività, espressione di vigore fisico ed efficienza. Forza fisica manifestata attraverso un' insistenza su braccia, petto e schiena, anche se estremamente semplificate. Le figure non interagiscono fra loro, la composizione è rigorsamente geometrica, i colori sono davvero molto tenui, azzurri, marroni e verdi pastello.. pochi e quasi inesistenti i dettagli.

Pannello a mosaico "Estivadores" (Centro dos Exportadores do Cearà- Fortaleza) 

Nel pannello del Mauc, "Jangadas" , l'autore enfatizza ancor più la rarefazione e la geometrizzazione delle figure, ispirandosi direttamente al disegno "Regresso das jangadas ao crepuscolo" che qualche anno prima, nel 1960, gli aveva fatto guadagnare un premio al 9° Salone di Arte Moderna di Rio de Janeiro. Le tipiche imbarcazioni cearensi sono ridotte ad una forma geometrica basica : il triangolo, il medesimo che ricorre anche nei disegni e in alcune xilografie. Accanto alla mono o bicromia, si avverte una vera passione giocosa per la forma geometrica, contrapposta, invertita, ripetuta, simmetrica o asimmetrica. Anche quando vuol essere figurativo, Zenon Barreto finisce per ricaderci ..disegna una capretta con mammelle che somigliano a losanghe, costruisce con il ferro un gallo e un toro tutti spigolosi, ad angoli acuti..

mostra "Construção/Figuração" MAC - Centro Dragão do Mar de Arte e Cultura, Fortaleza

Rotondità bandite ? Nient'affatto.. basta guardare alcune sue sculture in legno, primitive, eleganti e ancestrali, e la serie di sculture "da giardino" acquistate nel 1970 per ornare il giardino di un Palacio da Abolicão (sede del governatore) fresco di inaugurazione..sono cinque figure femminili intente a svolgere attività più o meno domestiche.. c'è una ragazza che usa il mortaio, una ricama, un'altra traffica con una pentola, c'è quella che lavora la terracotta ed infine Cafunè, ovvero una scena d'affetto materno..

scultura "Ragazza con pentola" Palacio da Abolição - Fortaleza

Non sono figurine poi tanto delicate, a partire dal materiale in cui sono fatte, ferro-cemento, solitamente usato nella costruzione civile per la fabbricazione di cisterne. All'esterno una superifice ruvida creata con un impasto di sabbia e granito, accentua l'impressione di rudezza e drammaticità..Zenon Barreto qui ritorna al tema del lavoro, con l'intento di esaltare la sofferenza.. posizione scomode a sottolineare quanto questi lavori siano fisicamente impegnativi, corpi grandi, teste piccole, stilizzate, nessun dettaglio, nessuna espressione.. tutto è raccontato attraverso il gesto, quello che  fa nella quotidianità la laboriosa donna nordestina.. 

 

mostra "Construção/Figuração" MAC - Centro Dragão do Mar de Arte e Cultura, Fortaleza

Ma la sua donna più famosa, immortalata in milioni di foto da turisti di passaggio, sfondo da cartolina per la "Fortaleza bela", è Iracema, monumento alla leggendaria eroina india, diventata ormai simbolo della città,  "Iracema Guardiã " che, ripiegata ad arco, svolge tutt'oggi lo sguardo al mare. Un bozzetto realizzato nel 1965, ma scartato dalla commissione giudicatrice, che gli preferì il pernambucano Corbianiano Lins. Per protesta Zenon, convinto di aver subito un'ingiustizia, redasse un manifesto coinvolgendo molti altri suoi colleghi.. Non era la prima volta che entrava in dissidio con Lins, nè che esprimeva critiche aggressive contro le autorità per mancanza di sensibilità artistica, di interesse verso le arti in generale, finendo così per guadagnarsi non pochi nemici sia nell'ambito politico che in quello culturale..forte, polemico, inquieto, poco propenso al servilismo e al silenzio, Barreto però era stimato e riconosciuto artista..fra le varie attività svolte, insegnò disegno nelle scuole pubbliche, fu scenografo e costumista per alcune opere teatrali. Il monumento sarà realizzato con trent'anni di ritardo, nel 1996, una sorta di risarcimento per averlo così maldestramente snobbato..

monumento a Iracema - praia de Iracema, Fortaleza

Negli anni '80 ormai disilluso, stanco e amareggiato, decide di abbandonare Fortaleza e ritirarsi nella sua fattoria a Caridade. Un esilio volontario, un buen ritiro malinconico che però non gli impedisce di produrre nel 1996  "Ritos, danças e folguedos do Nordeste" un documentario con xilografie, con la prefazione nientemeno che di Patativa de Assarè, come dire il meglio della poesia popolare cearense ..quasi la chiusura di un cerchio, il ritorno alle origini.. Zenon Barreto morirà il 18 gennaio 2002. 

mostra "Construção/Figuração" MAC - Centro Dragão do Mar de Arte e Cultura, Fortaleza

mostra "Z.Non" presso CCBNB Fortaleza, fino al 18 marzo 2012

scultura "Cafunè" Palacio da Abolição - Fortaleza

 
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