Creato da anfo80 il 19/02/2010
blog mio
|
Post n°22 pubblicato il 20 Maggio 2010 da anfo80
Ne abbaimo abbastanza del mondo, del consesso civile, del consesso sociale, del progresso, dell'Umanità, dei problemi urgenti e scottanti. Tutto questo è niente Ciò che conta è ribadire il nostro urlo, manifestazione irrefutabile di Dio, contro la Storia e la nascita, tarata già in nuce da verminosa retorica, come tarati sono i letterati, privi di cervello e di ingegno, che non sanno che farsene della loro cultura e soccombono. E gli sta bene. In ottro libri ho vissuto otto vite, otto vite ogni volta superate, da ineffabile spettro quale sono, nello sfolgorare di una parola che è la mia stessa carne.Cosa hanno fatto gli scrittori italiani dopo Gadda negli ultimi quarant'anni? Belare contro l'individuo e contro il genio. Nient'altro. Siamo cittadini? Sì ma di nessuno stato, siamo cittadini della nostra visionaria Valle Desolata, altro che cercare radici bisogna estraniarsi dal corpo e dallo spirito, sommossi dall'impeto di schiere d'angeli, vivere e tramontare. Le belate del mondo, nenie puerili di felicità possibili e tentate, di infelicità sponsorizzate come denominatrici comuni della vita attuale mi fanno ridere. Forse per i mediocri la ricerca della felicità si accompagna all'ostentazione sponsorizzata, stereotipata del disagio. Grotteschi. In quanto a me, ho altro di cui occuparmi. Meglio, quancun'altro da me mi occupa. |
Post n°21 pubblicato il 24 Aprile 2010 da anfo80
Rinnovo l'invito a scoprire il mio lavoro. L'intervista andrà in onda all'interno del programma flash nelle reti, oltre le suddetre telestudio e idea tv: gold tv e Roma skysat digitale. E in due altri canali sky. Per l'esatezza: per due settimane dalla prossima martedì 22 e 40, giovedì all'una di notte e la mattina alle 9,50. Il venerdì alle 17. Questo gold e romasky sat. Poi per due giovedì alle 20, 30 sui canali sky 856 e 903. I passaggi su Telestudio e idea Tv sono segnalati nel post precedente. A partire da oggi pomeriggio alle 17. La presentazione ripeto il 13 maggio alle 17, presso lautorità per il garante della privacy piazza montecitorio 123 a Roma. Grazie. Andrea Foschini. |
Post n°20 pubblicato il 13 Aprile 2010 da anfo80
Un romanzo di sconcertante forza poetica Caligola, poeta del sangue. Il mio terzo. La perdita di Drusilla, amata sorella provoca in lui la cognizione del sublime, la coscienza della sua divinità, la coscenza che la vita deve superare la vita, per permeare l'assoluto, per essere oggetto, pura emozione senza più forma. Caligola, l'emblema violento della vita senza scopo, di un uomo che vuole farsi dio, per incarnare la bellezza, il meraviglioso, e che però lo precipita verso la distruzione, rovine violente che scintillano di sparvieri infuocati. Caligola è il mito intestimoniabile al di là della Storia, per questo poeta del sangue. Se volete vedere l'intervista andrà in onda su Telestudio, programma flash dal 24 aprile al 15 maggio per diciotto repliche. Orari e giorni seguenti: sabato alle 17, domenica 20,30 martedì alle 21, mercoledì 12,30 e su ideatv sempre programma flash mercoledì alle 21 e la domenica 22, 30. La presentazione avverà presso la sala conferenze dell'autorità del garante della privacy a Roma. Piazza del parlamento 121/123 giovedì 13 maggio ore 17 |
Post n°19 pubblicato il 06 Aprile 2010 da anfo80
Passata questa idiozia della pasqua, tra colombe e pastiere, guarnite dalla maggioranza dei nostri sedicenti poeti, artisti strarordinari della decorazione delle torte e dei mandorlati, scrittori della domenica, tutti si provano a scrivere poesie sulle ricorrenze, soltanto che appunto, le ricorrenze non esistono, ciò che conta è l'arte Totale per la quale non c'è spazio per niente altro cher questo pensiero che non si ferma, che visione del mondo non cessa mai di comporre il suo mondo. La poetica non abbandona mai un artista, lo rincorre e ne definisce il percorso ecco perché non v'è spazio per estemporanee decoraziani pasquali o autunnali o estive che si voglia. Ancora una volta l'esteta Dalì ci insegna poi che l'arte non può esistere senza ossessioni profonde, risolte in canto e in poesia. Gli impeganti riempiono la loro arte, ipocritamentre popolare di invenzioni retoriche e didascaliche, soffocando la vera forza poetica che non conosce edificazione o impegno perché rivolta a nessuno, tantomeno appunto forgiata per le masse, l'artista scrive per nessuno, la necessità del pubblico è un passo successivo, un istanza successiva alla creazione, la vera e sincera creazione è rivolta sempre a un Dio sconosciuto. |
Post n°18 pubblicato il 02 Aprile 2010 da anfo80
Cosa rimane di pasolini, a parte il mondo in cenere, il mondo della scienza ridotta a tecnica, basti pensare che ieri mi sono sentito dire da un medico imbecille " la medicina è questione di numeri" certo, i numeri di un contabile non certo quelli di un matematico, la scienza una costellazione di tecnici imbecilli che contano col pallottoliere, anzi nò con gli strumnti diagnostici, tanti idraulici messi in fila, allineati tecnici dell'esame senza nulla che possa dirsi umano.Questo orrore riveste tutti i campi, e mentre i campi si diversificano e si assottigliano, più che uomini senza qualità non si hanno né uomini né qualità ma rettili e topi divorati dai rettili. E' questo che rimane di pasolini, il furore, quell'odio potente verso un umanità rincoglionita negli intimisimi e nella tecnica, divisa tra pubblico e privato, si intende il pubblico e il privato sono invenzioni che distruggono la Totalità dell'uomo, uomo come responsabilità nella totalità dell'esistenza, è chiaro in fatti di come l'uomo ridotto a galera e a ricreazione tenti di discolparsi di ciò che ha commesso in galera nell'ora di ricreazione come tenta di discolparsi dell'ora di ricreazione di quello che commesso in galera. L'uomo alienato agisce nella irresponsabilità, nella irresponsabilità di non essere individuo totale, ma frantumato nel pubblico e privato, così si smarrisce, smarrisce la vita umiliato e calpestato . Cosi lui , per i bisogni atavici la cui imposizione di immediata soddisfazione è costituita dalla tecnica di bombardamento di immagini che sono sempre false e devianti, oltre che violente per i bisogni che impone, viene costretto l a spezzarsi tra pubblico è privato perdendo così realtà e dignità, avendo respondabilità di qualcosa e bisogno di qualcos altro sia nel pubblico che nel privato così il rettile iuomo , incapace di sostenere questo falso schaivizzante binomio perde contatto con la vita, infelice per definizione e non per sttao d'animo. Smarrito tra l'adempmento puerile di opposte tensioni, l'uomo medio diviso tra famiglia lavoro, bocce con gli amici, diviso appunto non è, perché la vita può essere solo nell'uomo Totale, l'uomo che non smette mai di essere, che non smette mai di creare se stesso di creare quello che è se stesso fino al midollo, sradicato da una imposta e fuorviante scissione, che lo dimensioni in ruoli. I ruoli sono icimiteri degli esseri umani. Sopratutto quando questi non sono i ruoli sacri e reali del Teatro, i ruoli epici degli antichi eroi, ruoli a loro volta totali, che rivestono l'individuo nella sua totalità sacra, ma ruoli che continuano a asservirlo e a frantumarlo e a soffocarlo nel rettilario chiamato occidente. Innamorati del loro ruolo sociale, non si badi bene del lavoro che compiono, che spesso frustrante detestano, se lo perdono poi si sparano un colpo in testa. Si adegauano al loro brago, diventano orgogliosi del loro nulla, si crogiolano stronzi e sono fieri della merda in cui sguazzano, perché deboli non sanno staccarsi dall'oppresione del mondo in cui vivono e divenatno a loro volta oppressori " in questa Gerusalemme, di cui mi auguro non rimanga presto, pietra su pietra" |
Inviato da: anfo80
il 01/04/2010 alle 21:53
Inviato da: dianablu20070
il 01/04/2010 alle 15:05
Inviato da: dianablu20070
il 31/03/2010 alle 22:23
Inviato da: dianablu20070
il 27/03/2010 alle 21:43
Inviato da: anfo80
il 26/03/2010 alle 22:14