Creato da anfo80 il 19/02/2010
blog mio
|
|
« James Joyce e la rivelazioe | Siamo stanchi della modernità » |
Post n°13 pubblicato il 14 Marzo 2010 da anfo80
Donchischotte deve complicarsi la vita. Per la prima volta nella letteratura un eroe inventa la realtà che lo vedrà soccombere. Soccombe a quel linguaggio per sempre sganciato dalla realtà condivisa, per sempre autonomo dal mondo, il linguaggio è il mondo e lo uccide. Perché ogni tragico e violento problema è un problema inventato, il mondo una trappola di problemi solenni e inventati. Così' come amleto suscita lo spettacolo e i fantasmi che lo distruggerano. Questa trappola è il corpo, il mondo come linguaggio tatuato sul corpo. Umile e folle l'Hidalgo si aggrappa au epica che non trova spazio nel quotidiano scontarrasi con la vita. Perché il mondo è questo susseguirsi di trappole sempre più intricate sollevate dal suolo della mente, degli eventi che non sono. |
https://blog.libero.it/forzapoetica/trackback.php?msg=8558438
I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
|
Area personale
Menu
Cerca in questo Blog
Ultimi commenti
Inviato da: anfo80
il 01/04/2010 alle 21:53
Inviato da: dianablu20070
il 01/04/2010 alle 15:05
Inviato da: dianablu20070
il 31/03/2010 alle 22:23
Inviato da: dianablu20070
il 27/03/2010 alle 21:43
Inviato da: anfo80
il 26/03/2010 alle 22:14