Le maggiori società di e-commerce, hi tech e social media al mondo - da Facebook, Microsoft, Alibaba, eBay per citarne alcune - hanno unito le forze e con Google e Wwf stanno lavorando per rendere le piattaforme e le app inutilizzabili per i trafficanti di natura.
Sono 21 le grandi aziende tecnologiche di Nord America, Asia, Europa e Africa che hanno creato la prima coalizione globale per stroncare il commercio online di animali e piante selvatici.
Le persone che acquistano questi prodotti contribuiscono consapevolmente o inconsapevolmente al quarto più grande mercato illegale del mondo, una rete criminale che si stima raggiunga i 20 miliardi di dollari l'anno e i cui protagonisti sono spesso gli stessi che trafficano persone, armi e droga, aggiunge il Wwf.
Il commercio illegale di specie selvatiche è una delle più grandi minacce per la fauna selvatica con più di 20.000 elefanti uccisi illegalmente ogni anno per il commercio delle loro zanne, e quasi 3 rinoceronti uccisi ogni giorno in Sud Africa per il corno.
Inviato da: mangiablog
il 14/07/2008 alle 23:00