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Ma si torna a parlare del batterio killer degli ulivi anche perché il Tar di Puglia ha stabilito che "la Regione prima di estirpare le piante di ulivo sane nella zona cuscinetto, deve verificare se le stesse presentino il carattere di monumentalità", ciò ai sensi della stessa normativa regionale.
I giudici amministrativi hanno accolto la richiesta cautelare avanzata in un ricorso presentato dal proprietario di un fondo nel Comune di Ceglie Messapica (Brindisi) contro un provvedimento dell'Osservatorio fitosanitario della Regione Puglia, che ha individuato una pianta di ulivo infetta dal batterio della Xylella fastidiosa nella tenuta di un privato e ha ordinato l'estirpazione della pianta infetta e di tutti gli ulivi nel raggio di 100 metri dalla stessa, che si trova nella cosiddetta zona cuscinetto.
Si tratta all'incirca di una cinquantina di piante in totale, che non saranno abbattute per via della sospensiva concessa.
"L'avanzata del batterio è inarrestabile e non bastano più le parole che illudono tanti olivicoltori - afferma il presidente del Consorzio nazionale olivicoltori, Gennaro Sicolo - bisogna procedere subito con l'eradicazione delle piante infette e con gli immediati rimborsi per gli agricoltori colpiti".
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- BRUXELLES, 8 MAR - Per realizzare un sistema
finanziario che aiuti lo sviluppo sostenibile e combatta i
cambiamenti climatici, la Commissione Ue ha presentato una
strategia che prevede, tra le altre cose, di creare marchi Ue
per i prodotti finanziari 'green' e di rivedere i requisiti
prudenziali per le banche quando sostengono investimenti di
Il piano parte dalla creazione di un linguaggio comune per la
finanza sostenibile, ovvero un sistema unificato di
classificazione o "tassonomia" per definire ciò che è
sostenibile e identificare gli ambiti in cui gli investimenti
sostenibili possono incidere maggiormente.
l'obbligo, per i gestori di attività e gli investitori
istituzionali, di tenere conto dei fattori di sostenibilità nel
processo di investimento e di rendere più stringenti gli
obblighi di comunicazione.
Infine, si dovrà integrare la sostenibilità nei requisiti
prudenziali: la Commissione esaminerà la fattibilità di una
ricalibrazione dei requisiti patrimoniali delle banche (il
cosiddetto "fattore di sostegno verde") per gli investimenti
sostenibili, quando si giustifica sotto il profilo del rischio,
al tempo stesso assicurando la tenuta della stabilitÃ
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Le aziende produttrici di combustibili fossili rischiano di sprecare 1.600 miliardi di dollari entro il 2025, se ignorano la transizione energetica verso un basso consumo di carbonio e investono troppo in progetti marginali relativi a petrolio, gas e carbone.
Il think tank avverte che il business degli investitori è a rischio se segue la politica sulle emissioni di gas serra già annunciata dai governi, che guardano ad un aumento medio della temperatura di 2,7 gradi, piuttosto che scegliere di rispettare gli obiettivi climatici di Parigi.
Carbon Tracker ha confrontato la domanda di combustibili fossili in un mondo con un aumento medio della temperatura di 1,75 gradi e in uno a 2,7 gradi e la produzione di petrolio, gas e carbone al 2035 e gli investimenti al 2025.
Per il gas sono a rischio 228 miliardi di dollari perchè la metà delle potenziali spese future per lo sviluppo del gas europeo potrebbe essere antieconomica e non ci sarà bisogno di una nuova capacità di gas naturale liquefatto (GNL) per un decennio.
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ROMA - I comuni italiani che vogliono progettare un'attività di bonifica dall'amianto dagli edifici pubblici hanno tempo fino al 30 aprile per presentare la domanda online.
Lo prevede il nuovo bando del ministero dell'Ambiente (decreto 562/2017), in attuazione della norma del Collegato Ambientale che assegna 16 milioni di euro in tre anni fino al 2018 alla progettazione preliminare e definitiva di interventi di bonifica dall'amianto.
Il nuovo decreto definisce ulteriori dettagli sulle modalità di accesso, sui criteri di valutazione e formazione della graduatoria, con i relativi allegati tecnici per la documentazione di supporto alla domanda, mentre i criteri per accedere al fondo restano quelli fissati dal decreto del 21 settembre 2016: hanno precedenza gli edifici scolastici o entro un raggio non superiore a cento metri da asili, scuole, parchi gioco, strutture di accoglienza, ospedali e impianti sportivi, gli interventi su edifici pubblici già oggetto di segnalazione di enti di controllo sanitari, di tutela ambientale o di altri enti e amministrazioni, quelli con un progetto cantierabile in dodici mesi dall'erogazione del contributo e gli interventi nei Siti d'interesse nazionale o inseriti nella mappatura dell'amianto prevista dal decreto 101 del 2003.
Il primo bando riferito all'annualità 2016 si era concluso il 30 marzo dello scorso anno con la presentazione di 235 istanze per diciotto regioni italiane: interventi consistenti sono stati finanziati nel Nord-Ovest (353 mila euro, il 28% degli importi totali) e al Centro (314 mila euro, il 25%).
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ROMA - Anche quest'anno, per il 7/o anno consecutivo, si è tenuto a Roma il Premio Donne Pace Ambiente Wangari Maathai, organizzato dall'Associazione A Sud, in collaborazione con la Casa Internazionale delle Donne.
Il premio si tiene ogni anno dal 2012, a ridosso dell'8 marzo, ed è dedicato all'impegno delle donne in prima linea per la tutela del territorio e del diritto alla salute.
Sono state premiate quattro attiviste, in rappresentanza di altrettante battaglie popolari in corso in Italia contro fattori di rischio ambientali dannosi per l'ambiente e le comunità che lo abitano: Serena Fiorentino delle Mamme No Tap (Puglia), Isabella Abate dell'Osservatorio Popolare Val d'Agri (Basilicata), Ilaria Giacomi delle Donne di Rifiutiamoli (contro l'inceneritore di Colleferro, Lazio), Giovanna Dal Lago delle Mamme No Pfas (Veneto).
Quest'anno è stato consegnato un Premio Speciale alla Casa Internazionale delle Donne di Roma, a rischio di sfratto da parte del Comune.
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Inviato da: mangiablog
il 14/07/2008 alle 23:00