Nella nostra classe siamo diciassette alunni.
Il primo è Giuseppe. Lui è alto, impetuoso, si arrabbia se lo critichiamo. Ha le
mani grandi. Vorrebbe prendere tutto.
La seconda è Serena. Lei ha i capelli biondi. Cerca l’ordine della frase, la
infastidisce il chiasso, vuole fare bene i suoi compiti.
La terza è Caterina. E’ sorridente, è luminosa. Si interroga sui suoi esili,
quando scrive.
La quarta è Raffaella. Era molto brava in italiano, a scuola. Il maestro dice
che dovrebbe dimenticarsene.
Il quinto è Gianni. Il nostro attore americano in classe. Scrive di coppie
borghesi, dei loro amori fatui.
La sesta alunna è Tullia. Si appassiona, nella scrittura. Ama gli uomini belli,
il loro fascino.
La settima è Laura, la più vecchia. Lei ha le mani piccole. Sorride molto.
Forse ha paura.
L’ottava è Sara. E’ energica e sicura, le piace raccontare.
Il nono è Danilo. Ricorda quello che gli diceva la sua professoressa. Ma adesso
cerca la sua lingua nascosta.
Il decimo è Lorenzo. Ha un piccolo notes dove scrive le sue storie già quasi
perfette, che ci sorprendono ogni volta.
L’undicesima è Silvia. Sembra Pippi Calzelunghe. Ha una passione per la vita e
le sue storie buffe.
La dodicesima è Modesta. Deve lottare con la sua timidezza , ogni volta che
legge. In genere, è lei che vince.
Il tredicesimo è Alfredo. Ha gli occhi vigili, ci scruta. Scruta la sua
scrittura.
Il quattordicesimo è Ivan. Il nostro leone con il cuore gentile .
La quindicesima è Arianna. E’ tutta spigoli e interrogativi. La chiameresti la
Colette del ventunesimo.
La sedicesima è . E’ appena uscita da un romanzo di Amélie
Nothomb. Si diverte.
La diciassettesima è Alessandra. E’ misteriosa e calma. Qualche inquietudine
dentro la arrovella.
La nostra classe ha un maestro. Si chiama Marcello. E’ piccolo e amorevole. Ha
una gentile pancia tonda. Si spiega con le sue mani aggraziate. Ci ascolta. Ci
osserva. Sorride. Non si spazientisce..
Ci sentiamo un po’ abbandonati, quando se ne va..
Ci piace molto, il nostro maestro.
Siamo contenti che sia stato lui, il nostro maestro.
Grazie, maestro.
Per il 25 giugno 2007
Inviato da: foudefois
il 08/07/2007 alle 01:06
Inviato da: foudefois
il 06/07/2007 alle 11:08
Inviato da: libera93
il 03/07/2007 alle 23:07