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Post n°176 pubblicato il 28 Giugno 2016 da francescablog
Il 29 Giugno la Chiesa celebra la ricorrenza dei Santi Pietro e Paolo. Perchè queste due figure, così storicamente diverse, sono unite in un’unica commemorazione? Cosa li distingue dagli altri santi? Le differenze fra San Pietro e San Paolo risultano evidenti a partire dalla loro origine: Simone, ribattezzato da Gesù Pietro (o Simon Pietro) era, insieme al fratello Andrea, un umile pescatore della Galilea; Saulo, rinato nelle fede cristiana come Paolo, era un intellettuale, di nobile famiglia e dalla vita agiata. San Pietro abbracciò la fede spinto dai miracoli di Gesù e divenne il primo dei suoi apostoli, mentre Paolo passò gran parte della sua vita a perseguitare i cristiani prima di incontrare il Cristo risorto sulla via di Damasco e, quindi, La prima similitudine fra i due martiri sta proprio nella negazione e nella riscoperta della fede: Pietro, che fu sempre alla destra di Gesù, lo rinnegò tre volte poco prima della crocifissione, mentre Paolo, che aveva rinnegato la sua fede per tutta la vita, la accoglie dopo la crocifissione e la resurrezione. Una simmetria evidente fra due personaggi agli antipodi. Entrambi poi, dopo la resurrezione, portarono avanti la stessa missione: diffondere il “Verbo” al mondo. L’uno, Pietro, in principio ebreo ed abituato a parlare al popolo, divenne il messaggero di Cristo fra gli umili, fra gli afflitti e si erse come guida e faro per chi si sentiva perso nella mancanza del Messia, l’altro, Paolo, acculturato e diplomatico, predicò a Giudei, Greci e alle popolazioni del Mediterraneo con lettere accese e ferventi, diede forza alle parole per spingere la fede oltre i confini della Palestina al punto da venir definito “il messaggero delle genti”. Entrambi trovarono la morte al culmine della loro missione, nella pagana e repressiva Roma di Nerone. Pietro venne crocifisso dove ora sorge la Basilica a lui dedicata, ma lui, primo fra gli Apostoli, primo Papa della cristianità, scelse di essere crocifisso a testa in giù per non dover emulare nella morte il suo mentore e Signore. Paolo, quasi come beffa del suo passato di guerriero, venne trafitto da una spada romana sull’Ostiense. Due modi diversi di conoscere Dio, due modi diversi di servirlo, ma lo stesso fine, la stessa missione e lo stesso fato. Così, i due martiri, che mai si incontrarono in vita, restano uniti nella morte e nella commemorazione della Chiesa che hanno costruito e difeso su due fronti diversi. Francesca GD
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