Creato da freeibrahim il 28/04/2008

Libertà per Ibrahim

Blog di sostegno alla campagna per la libertà e contro l'espulsione di Abdellatif Ibrahim Fatayer

 

 

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Post N° 40

Post n°40 pubblicato il 15 Maggio 2008 da freeibrahim
 
Foto di freeibrahim

09/04/2008 23.05

LIBERTA' PER IBRAHIM ABDELLATIF FATAYER PORTATO IN CPT A ROMA DOPO 20 ANNI DI CARCERE E 3 DI SOGGIORNO OBBLIGATO A PERUGIA!
Ibrahim Abdallah Fathayer è nato nel 1965 nel campo di Tall Al Zaatar, divenuto tristemente famoso per la strage commessa dai siriani nel 1976. Ha fatto la guerra per la Palestina, suo Popolo. Ha perso quasi tutti i parenti nella guerra del Libano degli anni '80 e successivamente. Ha una sorella. E' stato tirato dentro all'operazione del FLP di Abu Abbas nella Achille Lauro in cui perse la vita un cittadino paralizzato dalla doppia cittadinanza, israeliano-americano, e per questo dopo aver rischiato moltissimo a Sigonella, quando Craxi non concesse i catturati ai militari USA, nell'ottobre 1985, venne condotto in carcere a Spoleto, dove rimase oltre 2 anni in totale isolamento. Poi venne trasferito a Voghera, dove lavorò e concesse anche interviste a giornalisti italiani. Corretto sempre con tutti, verace e simpatico, poté vedere sua madre due sole volte prima che morisse, mentre era a Voghera. Venne poi trasferito a Spoleto di nuovo (sez.EIV) nel luglio 2002, quando arrivò Ciampi venne portato a Livorno EIV, quindi a novembre tornò a Spoleto. Ci conoscemmo lì e se ogni tanto litigammo fu perché lui non capiva la mia tensione che subivo quotidianamente, ma rimanemmo amici. Ci siamo rivisti solo il 26 luglio a Perugia, ed io avrei voluto iniziare la campagna di informazione per il suo diritto di permesso di soggiorno in Italia sin da settembre, ma lui che aveva mantenuto il rispetto della tattica difensiva decisa dal suo avvocato genovese, aveva più volte detto che era bene aspettare. Oggi si è presentato in Questura di Perugia, aveva 3 anni di soggiorno obbligato a Perugia, emesso dalla Magistratura italiana dopo che aveva scontato la sua pena con 20 anni di carcere e alcuni anni tra giorni di liberazione anticipata ed indulto del 86 e del 90. Era entrato in carcere a 20 anni, ne era uscito a 40. Aveva una famiglia in Libano, ora non ce la ha. Non ha trovato una compagna in Italia. Ha lavorato appena uscito in un kebab, ma non ci stava dentro e voleva qualcosa di più solido, una esigenza legittima, per un esiliato.
Adesso è in CPT a Roma, pare senza che possa usare il telefonino, un diritto che ha, e che dovrebbe essere rispettato nei CPT. Nel 2004 ricevette delle richieste, girate per rogatoria alla Magistratura di Spoleto e Perugia, per cui gli USA lo volevano ancora processare per l'Achille Lauro, in barba al processo di Genova e ai decenni scontati di galera. Non procedettero per rogatoria, hanno aspettato adesso le elezioni per farlo fuori, per farlo finire a Guantanamo, o alle Maldive, o in qualche infame tugurio dell'imperialismo.
IMPEDIAMOGLIELO!
LIBERTA' PER IBRAHIM ABDELLATIF FATHAYER!
Paolo Dorigo

 
 
 
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AVVERTENZE

La nostra è un'informazione Partigiana, perchè siamo al fianco degli uomini e delle donne che resistono all'oppressore e lottano per la propria libertà. Se un popolo è oppresso, umiliato, sfruttato, è giusto che si ribelli. Lo è ancor di più se viene quotidianamente sterminato. La resistenza del popolo palestinere non può pertanto chiamarsi terrorismo, semmai patriottismo. Poiché la propaganda sionista e imperialista detiene il controllo delle coscienze attraverso media, siti internet ecc. abbiamo dovuto fare un'attenta selezione degli articoli pubblicati nella rassegna stampa, tagliando, dove necessario, falsità ed approssimazioni forcaiole e correggendo, ove possibile, gli errori. I tagli e le correzioni sono indicati tra parentesi quadre.

LA NOSTRA INFORMAZIONE CORRETTA

E' dire:

Che Abdellatif Ibrahim Fatayer non ha ucciso Leon Klinghoffer;
Che ha pagato carissimo quel tragico errore come tutti i componenti del commando;
Che gli obbiettivi del commando erano militari, non civili;
Che il sequestro dell'Achille Lauro non fu pianificato, ma deciso in una manciata di secondi dai 4 feddayn presenti sulla nave in quel momento, dopo essere stati scoperti;
Che pertanto Abu Abbas e Kaled Hussein, condannati entrambi all'ergastolo per quell'operazione, non ne erano in realtà responsabili, dato che non si trovavano sulla nave a dover decidere in fretta e furia di cambiare la propria missione perché scoperti.

Khaled Hussein
si trova ora a scontare l'ergastolo nel carcere di Benevento, la Guantanamo italiana, anch'esso nel mirino della CIA, che lo vorrebbe morto.

Abu Abbas è stato catturato dagli americani ed è morto dopo 2 mesi di detenzione nel carcere di Abu Ghraib, dove la cupola dell'amministrazione USA, riunita nel "consiglio delle torture della Casa Bianca", ordinava e definiva nei dettagli gli "interrogatori severi".
 
 



Abdellatif Ibrahim Fatayer
è ora rinchiuso nel lager di Ponte Galeria, dove c'è molto più controllo che a Voghera (evidentemente nei c.p.t., i cellulari vengono lasciati proprio per controllare meglio i detenuti!) e rischia, con l'espulsione, di seguire il destino di Abu Abbass.

D'altro canto l'FBI ha dimostrato di interessarsi molto al "futuro" di Ibrahim, quando si è presentata nella sua cella a interrogarlo e non certo perché gli USA gli vogliono bene.
Lo accoglierebbero a braccioli di sedia elettrica aperti!
 

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Appello per la cittadinanza adottiva per Ibrahim

Cercasi cittadin@ italian@ solidale per adottare Ibrahim. Sembra un'impresa impossibile ma vogliamo provarci ugualmente, per scongiurare l'espulsione e/o la detenzione a vita in Italia del compagno palestinese. Non si richiede patrimonio né condizioni economiche agiate e stabili, solo cittadinanza italiana e un'età superiore ai 61 anni. Per contatti e informazioni scrivere a freeibrahim@libero.it
 
 
DIRITTO DI ASILO E CITTADINANZA
PACCHETTO "SICUREZZA" E CPT
 
Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento perchè rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto perchè mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali e fui sollevato perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti ed io non dissi niente perchè non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me e non c'era rimasto nessuno a protestare.

Bertolt Brecht
 

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