Come la penso io...

Giacomo Puccini...

Assistere alla povertà di coloro che hanno fatto grande la Musica mi consuma il cuore...il solito ed insopportabile struggimento....nel ripetersi della solita storia...i geni, i talenti, debbono soffrire, con l'unica ragione che rende il percorso meno penoso e sopportabile, soltanto capendo che la sofferenza è come un vento che diffonde le essenze e profuma la terra!

Domanda:

Perchè le protagoniste femminili delle opere di Puccini alla fine muoiono tutte, tranne Turandot che infatti il maestro non riuscì a finire....

E' il tipo di emozione e sentimento che gli fu impartito dalla madre, nonostante il grande trasporto e sostegno verso il figlio, la perdita del padre in giovane età, ha trasmesso al musicista sensazioni sempre di sofferenza con le quali ha inteso rivestire tutte le sue protagoniste ....

Solo i grandi uomini dotati di una sensiblità sublime sono in grado di intravedere e comprendere e dare voce a quel mondo femminile che in verità è destinato a soffrire quasi sempre?

Se fossi un librettista di opere vorrei saper scrivere  su questo lato sentimentale di grande sofferenza delle donne...costoro soffrono incessantemente fin dal loro primo e consapevole sguardo verso il mondo e la vita! E' forse contenuto in tutto questo il mistero odierno che porta le donne di oggi a tenersi alla larga dal procreare: la consapevolezza di non voler soffrire....

Scrivere sulla sofferenza delle madri...dal momento in cui dopo aver amato appassionatamente i loro figli, li vedono allontanarsi per intraprendere un proprio personale cammino che quasi sempre e giusto che sia così, li distacca dalla presenza materna...ma quanta sofferenza e senso dell'abbandono c'è in queste donne! Quanto, gli uomini  come padri, condividono gli stessi sentimenti di distacco dai figli e in che maniera....