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Creato da gatto.ci.cova il 08/01/2010

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when reality exceeds dreams

Post n°35 pubblicato il 17 Febbraio 2010 da gatto.ci.cova

Ora, vi è mai capitato di avere un ricordo tanto sfuocato e tanto inverosimile, da pensare che ve lo siete sognato?

A me si...dopo duecentomilioni di associazioni mentali, che son partite da altri episodi che se ho tempo vi racconto, stasera mentre ascoltavo distrattamente la spiegazione sull'uso di something, someone, somebody e somewhere mi è venuto in mente che, in quinta elementare, ho fatto la conoscenza dell'insegnante più assurdo della storia.

In classe avevamo come compagno un tizio diciamo un po' vivace (penso fosse talmente vivace da esser stato bocciato anche all'asilo) che richiedeva la presenza di un insegnante di sostegno.
Dopo vari personaggi, tra cui la solita "signorina" di cui non ricordo neanche il viso e che, a quanto ricordi io, può anche essere stata impersonata da più ragazze diverse e un tizio che aveva sempre le bretelle rosse e assomigliava al tale che conduce art attack, in quinta elementare, come vi dicevo, si è presentato un individuo di mezza età, basso e tarchiatello, pelato e forestiero. Di certo non sembrava un insegnante di sostegno neodiplomato...

Ma fino a qui ancora ancora...è che io mi ricordo quasi distintamente che il bizzarro maestro, durante l'intervallo, che durava non meno di 1 ora ogni mattina, invece di intrattenersi con le sue colleghe davanti alla moka del caffè (la macchinetta non esisteva ancora e le maestre si attrezzavano con fornelletto da campo e Bialetti), restava con noi e organizzava una parate militari !!!

Si, avete capito bene !!! Il cassetto della mia memoria in cui è custodita questa assurdità mi suggerisce che questo personaggio ci faceva realizzare eleganti cappelli militari in carta, con foggia mimetica ed accurata esposizione dei gradi di ogni (a questo punto) recluta e ci faceva sfilare per il corridoio, tra le risa dei bambini delle altre classi.

Non contento ci fece portare a scuola anche dei manici di scopa, che imbracciavamo come fossero armi da fuoco durante le nostre parate...un-due, un-due, sinìs, sinìs, sinìs-dès-sinìs...

L'apice del delirio è che il novello fedelmaresciallo Salkazzen progettava di trasportare tutta la rappresentazione nelle piazze del paese in occasione di non so quale festa nazionale...

Quindi, ditemi...devo farmi vedere da uno bravo o può essere che questo mio ricordo sia reale???

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